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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3180344648.

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Il [...] di Silvana Grasso, che [...] dimensioni del suo membro virile come una [...] non ricordare per contrasto il protagonista del [...] di Vitaliano Brancati. Lo scrittore non era [...] Catania [...] di Pachino, in provincia di Siracusa. Però seppe catturare una Catania [...] e cupa, nel suo romanzo uscito nel 1949. Dieci anni dopo (uscì [...] libro divenne un film, per la regia [...] Mauro Bolognini, in cui il presunto dongiovanni (in realtà [...] volto stanco, disincantato, perfetto di Marcello Mastroianni. [...] che anche nella vita [...] per forza, amava enormemente questo personaggio, lo [...] più vicini al suo carattere che teorizzava, [...] praticava, la pigrizia. Al suo fianco [...] una Claudia Cardinale dalla bellezza [...] abbagliante. Il film è stato [...] nel programma di recupero di vecchi film [...] Philip Morris. Sempre a proposito del [...] varrà la pena di ricordare anche [...] romanzo, uscito postumo nel [...] Brancati: «Paolo il caldo», dove la sensualità ossessiva [...]. Anche quello divenne un [...] Marco Vicario, con Giancarlo Giannini, del [...]. Non era degno del [...]. Però ebbe successo e [...] subito una parodia, «Paolo il freddo», in [...] Ciccio Ingrassia, per la prima volta, dirigeva e Franco Franchi [...] suo modo, un [...]. [...] di Giuda di Silvana Grasso Einaudi editore [...]. Una voce che declama, [...]. Il racconto uscì cinque [...] un volume pubblicato da La Tartaruga (Racconta [...] autrici (tutte donne, da Rossana Campo, Marisa [...] Pia Pera) invitate da Laura [...] patron della Tartaruga (casa [...] femminismo italiano), in una riunione amichevole nella [...] Mila-no. Quando Silvana Grasso co-minciò [...] suo pezzo lo fece senza nessuna intro-duzione, [...] tragicamente, con una voce tremenda, che graffiava [...] un misto di canto, insulto, sputo. Se gli chiedi come [...] niente, alla scrittura, la signora, nata a Giarre [...] di Catania, «prof» di greco e latino [...] Gela, [...] ri-sponde che quelle storie era-no nella [...] testa da sempre, da [...] che la [...] scrittura è nata orfana, [...] Athena dalla testa del padre». Te lo dice perché [...] no, non ha padri, né Verga, né Brancati, [...]. Così, con questo modo [...] e implorante, Silvana è diventata un perso-naggio [...] diven-tata la [...] prepotenza, il suo essere [...]. Esattamente come focosa e vulcanica [...] la [...] lingua. Una lingua nella quale [...] individuato la cifra della [...] narrativa contami-nata nel gergo [...] siciliano, con la Grasso gran-de impastatrice, ultima [...] colata lavica de-gli scrittori siciliani. Dopo Nebbie di [...] Il bastardo di [...] Ninna nanna del lupo, [...] romanzo è [...] di Giuda (in libreria [...] Einau-di). La vicenda è quella [...] Sauro Azzarello detto [...] che, nato «superdotato» (con [...] nelle parti basse»), sin da piccolo cercherà [...] destino che lo vede legato a questa [...]. E lo farà cercando una [...] di fuga [...] filosofia, in Hegel e in Kant, allontanan-dosi dalla Sicilia alla ricerca di una Lourdes settentrionale, [...] che coinciderà anche con [...] per una bella friulana, salvo [...] ritornare drammaticamente alle origini nel momento in cui si [...] conto che la ra-gazza non è più vergine. Un romanzo dolente in [...] alla fine, un romanzo [...] tra cultura mit-teleuropea e mediterranea ap-pare assoluta. Un romanzo feroce con [...] ancora una volta, [...] personaggio femminile, quello che [...] protagoniste possi-bili, è sempre lei (per la [...] un libro sono riporta-te in grassetto le [...] cui ritorna [...] la voce di Silvana Grasso. Da dove nasce la [...] vocazione [...] «La scrittura nasce come risarci-mento [...] che mi ha vo-luto muta. Io vengo da una famiglia [...]. Le poche parole erano quelle [...] si esprimevano [...]. [...] afasia sfociata in una serie [...] romanzi dove la lingua è [...]. [...] scrittura di facile seduzione. ///
[...] ///
In che modo ha [...] Rilegge molto il te-sto? «Detesto il quadro [...]. E non rileggo mai i [...] libri». La perfezione non è [...] Questo romanzo è una specie di [...] al contrario, dove ancora [...] Duemila, la [...]. Quan-do [...] si accorge che la [...] più vergine impazzisce. Nel mo-mento in cui [...] la trappola del pregiudizio, il magma sommesso [...] forza alla [...]. Si ricono-sce in questa [...] co-sa [...] di insulare nei suoi [...] «Io [...] latitante rispetto a que-ste gabbie. La Sicilia sta ai [...]. In realtà le [...] ambientazioni so-no surreali. Un surrealismo partico-lare che [...] di reali-smo. Comunque, se lei legge [...] libro, vedrà che anche stavolta [...]. La mia lingua nasce [...] non ha padroni: è forte solo di [...]. Significa che non sente [...] nessuna patria lette-raria? [...]. Per il resto non [...] a nessuna geografia culturale». Eppure in questo libro [...] di latitudini e longi-tudini. [...] romanzo [...] di comunicazione tra nord e [...]. Questo è un li-bro [...] la Sicilia alle spalle: la geografia è [...] che non trova il [...] nella lava [...] né negli scogli di [...]. È una geografia [...] il realismo subisce la sodomìa [...] se stesso». Quali aspetti della realtà pensa [...] «Rispetto al reale io sono un viag-giatore che viaggia [...] una valigia eternamente vuota. Tutto vedo e tutto [...]. [...] viaggiatore vorrà [...] gli [...]. Perché questo [...] di Giuda»? «Perché è [...] gi-gantesco, un albero in apparenza mostruoso che [...] che assomigliano a grandi uccel-li. ///
[...] ///
Un [...] come me. [...] fa-tico molto a mostrare quella [...]. [...] si eccita per [...]. Perché questa presa in [...] «Oggi sembra che il filosofo [...] il [...] per qualsiasi cosa. In realtà il filosofo [...] una [...] una trasformazione, non riesce [...] di un uomo, i suoi calzini sporchi, [...] vicenda di [...]. Lui, siculo nei geni [...] inse-gue questa asmatica, segaligna, cul-tura del nord [...] dame-rino mitteleuropeo uccida il [...]. [...] volge le spalle al nord [...] che questo abbraccio non [...] da fare. Il riconoscimento della [...] terreno per comprendersi e comu-nicare». Lei era stata querelata [...] calunnia da un vec-chio nobile di Gela, [...] che si è sentito chiamato in causa [...] «Bastardo di [...] ci racconta come è [...] «In [...] deve ancora comincia-re. [...] è stata fissata per [...] prossimo al tribunale di Pia-cenza. Mi hanno detto che dovrò [...] prove certe della mia innocen-za. Anche se nel frattempo [...] che mi accusava è dece-duto». Antonella Fiori Melo Minnella La [...] ancora [...] Deflorazioni, padri col chiodo [...] in agonia che sceglie di celebrare la [...] Ma insulti e sputi non fanno sparire quegli [...] FULVIO ABBATE E se in realtà [...] libro di Silvana Grasso [...] sotto forma di romanzo, [...] di pseudo tragedia, per meglio dissimulare il [...] meschinità umana (ma-schile) di Sicilia? Le lettere [...] spesso lasciano il tempo che trovano: finiscono [...] i faldoni dei commissa-riati, a marcire accanto [...] ciò nonostante hanno [...] regalare un copioso orgasmo [...] siede a [...] un mondo e tutti [...] cornuti scontenti. Padri e figli, [...]. Dico questo perché, sia [...] ritengo di cono-scere il contesto umano e [...] che Silvana Grasso [...] i chiodi avvelenati della [...]. Una Sicilia, sì, remota [...] ma proprio per questa ragione, come ogni [...] abbattere a fucilate: qua-si impossibile da scartavetrare [...] mondiale; un luogo che, nonostan-te le ingiurie [...] del tempo, riesce comunque a soprav-vivere e [...] sul viso [...] lo sputo, la merda [...]. E, sia chiaro, si [...] che tuttavia non serviranno [...] la sopravvi-venza, sia pure fantasmatica, nel dominio [...] possi-bili e, magari, perfino necessari [...]. Ora, se spinto dagli indizi [...] del libro, mi convinco che dietro [...] il [...] ridicolo dramma di [...] Azzarello, [...] forse la splen-dida Catania, ritrovo [...] che da [...] ossia che lì, a Catania, [...] tutti i pensieri possibili [...] uno fisso, un [...] un [...] un [...] pronto in qualsiasi momento a [...] ossessio-ne e [...] pensiero del caz-zo, meglio, della [...] «ca-pitale». Peccato però che [...] Azzarello [...] vinto -di questo [...] collettivo carnale catanese, lui [...] un capitale, ne viva soltanto la parte [...] dannata, in una sorta di prigio-nia impotente [...]. Comunque, piccola avvertenza, benché [...] materia [...] leggere [...] con tutti i suoi [...] Cornelio, non basta la [...] da Brancati ed Ercole [...]. No, nonostante [...] sia sempre e comunque [...] troviamo in Antonio o in Giovanni -la [...] vorrem-mo almeno questa volta, pensando alla scrittura [...] Silvana Grasso, con un gesto arbitrario che comunque il [...] deve consentirsi, im-maginare [...] di Giuda come un [...] sici-liana, dove, seppure sopravvive il paesaggio di [...] fragran-ze, e la sinfonia delle stagioni, e [...] non rinuncia alla terra, al corpo e [...] aral-dici, è comunque di un dominio irreale [...] trattando, di un mondo che va a [...] que-sta [...] lunga agonia, come ogni [...] moribon-do, sceglie di ricordare a se stesso [...] la propria apoteosi definitiva necessariamente mor-bosa e [...]. E [...] poco da fare, la [...] necessa-ria, così, sulle fiancate e le spon-de [...] che deve trasportare la lettera mi-natoria di Silvana Grasso, [...] che troviamo illustrato o scolpito da mano [...] movenze del barocco, è proprio [...] dolente e penosa che [...] sentimento del ridicolo, e soprattutto certi luoghi [...] riassumere la miseria [...] con pochi fotogrammi. Grazie, dunque, per la [...] delle Finanze, a Catania, casbah di puttane, [...] stretti dove, nei secoli, van-no gli uomini [...] che non ha eguali [...] mondo; e ancora, sempre parlando di casini, [...] Cor-nelio Azzarello, il [...] che, cieco di terrore [...] che «si guarda la [...] luce sparata della lampadina» temendo per il [...] supremo delle creste di gallo; benvenuta invece [...] morto «delle brutte sculture a macchina, malamente [...] comincia a provare fin [...]. E infine, per [...] ad-dio, disprezzo eterno al [...] avrebbe deflo-rato Ada, [...] amore che [...] desiderava con tutto se [...]. ///
[...] ///
E infine, per [...] ad-dio, disprezzo eterno al [...] avrebbe deflo-rato Ada, [...] amore che [...] desiderava con tutto se [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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