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Detective per tutti i [...] del festival. [...] «occhio priva-to» di «A [...] incarnato dal nostro Castellit-to (se [...] parla [...] accanto); e [...] Daryl Zero di «Zero [...] interpretato da Bill Pullman. E a suo modo [...] la sciampista giapponese di «Tokyo [...] lanciata sulle tracce di [...]. Il pedinamento è un [...] cinema funziona sempre bene, ma incuriosi-sce questo [...] per la categoria. Proprio mentre arriva la [...] festival romagnolo di Bellocchio ci sarà anche [...] ai film (?) provenienti dalla ci-neteca dello [...] Tom Ponzi. Certo va sul classico Jake Kasdan, [...] del più famoso La-wrence, quello del «Grande [...]. Produzio-ne di lusso (produce [...] Warner) [...] cast di un cer-to rispetto per questo [...] di comme-dia che gioca con gli [...] del genere. È [...] delle due «O» -oggettività [...] lo Zero del titolo conduce il proprio [...] travestimenti, il giovane Sherlock Holmes è un [...] vive come recluso nella [...]. È così geloso della [...] comuni-care con i clienti attraverso un [...] che tiene la contabilità. I problemi nascono quando i [...] ricevono [...] di [...] su un misterioso ricattatore che [...] sotto pres-sione un uomo [...] con la faccia plastificata di Ryan [...]. Zero individua in una [...] paramedica il sospettato numero 1, e forse [...] solo che non ha fatto i conti [...] Graham Greene chiamava il fattore umano. Pur applaudito dal pubblico [...] Un [...] «Zero [...] è una commedia degli [...] «I soliti sospetti»: ma il gioco è [...] paro-dia non sempre coglie il bersaglio e [...] pò troppo cretini. Incluso il protago-nista, che Bill Pullman (già eroico presidente di [...] Day») trasforma magari senza [...] in una specie di ispettore [...]. Se [...] era di farne un teorico [...] scientifica che vacilla di fronte a quella cosa chiamata [...] perché [...] così in burlet-ta sin [...] Mi. Storie di ragazze «La vie [...] des [...] di Zonca e «A [...] di [...]. E per Castellitto investigatore uno [...] di applausi [...]. Belle, giovani e brave. Non hanno paura di [...] slabbrate o di cimentarsi [...]. [...] nuove attrici france-si di scena [...]. I loro nomi? Elo-die [...] Natacha Régnier, San-drine [...] le prime due, prota-goniste alla [...] del film in concorso La vie [...] des [...] opera [...] del quarantenne Erick Zonca; la [...] personaggio centrale di A [...] di Laetitia [...] passato ieri nella sezione Un [...]. Due film diversi, per [...] ma uniti da un comune piacere di [...] ruoli femminili non proprio «alla mo-da»: noi [...] sogniamo un cinema così, e forse anche [...] che pure non manca-no. Chissà perché Zonca ha [...] per il suo film. Che invece è secco, [...] ispirato insieme. Due ragazze al centro [...] va-gabonda e generosa Isa [...] la rabbiosa e infelice Marie (Re-gnier). Si incontrano in una fabbri-chetta [...] di [...] nel nord del-la Francia, dove Marie lavora da qualche tempo e Isa si ritrova per [...] durante una delle sue peregri-nazioni. Le due si intendono [...] col vivere insieme nella casa dove abitava [...] giace in coma [...]. Incuriosita da quella presen-za, Isa [...] alla malata, nel-la speranza di [...] con le sue letture [...] calore; mentre la scostante Marie si incapriccia [...] di puttana [...] (Grégoire Colin), che gesti-sce [...] voga. Alla maniera dei film di Maurice [...] La vie [...] des [...] proce-de per dettagli, sguardi, frammenti [...] vita randagia, litigi e segreti. Ne esce il vivido [...] ven-tenni come tante nella Francia odierna: ragazze [...] avremmo definito «marginali», senza tetto né legge, [...] compito di mettere insie-me [...] la cena. Rigore, autenticità e rispetto [...] di questi tre precetti [...] Zonca [...] il suo film, girato in [...] con una troupe superleggera, [...] di catturare lo spirito ran-dagio dei suoi [...]. Magari [...] di mezzo un suicidio) non [...] niente alla vicenda; ma che pudo-re nel pedinare le [...] ragazze, nel rendere il senso di precarietà fisica ed [...] nel disegnare [...] inospitale che le circonda. Elodie [...] che il pubblico italiano ricorderà [...] protagoni-sta di Le [...] è straor-dinaria nei panni di Isa: [...] da cre-dere a Zonca quando [...] di [...] scritto il film su di [...]. Mentre Na-tacha Régnier è [...] ruolo di Marie: un volto che non [...] sentiremo parlare ancora. È già una piccola celebrità [...] almeno [...] in Francia, Sandri-ne [...]. In coppia col nostro Sergio Castellitto, [...] dei pochis-simi attori italiani esportabili [...] interpreta il curioso A [...] di donna alla Io la conoscevo bene [...] film noir. Un [...] come la Marie del film [...] Zonca, la France di A [...] è una ragazza inquieta, sfuggente, [...] con una gran voglia di essere amata. A indagare su di [...] presentata in chiesa il [...] scomparendo nel nulla, è un detective italiano [...] Marsiglia: il promesso sposo è un suo [...] di Luigi può ritrovare la ragazza? Come [...] Mitchum [...] Marlowe il po-liziotto privato, il segugio si [...] di France, [...] i movimenti degli ultimi [...]. Un viaggio reale attraverso [...] Francia [...] si trasforma in un viaggio mentale dentro [...]. Voce off dai toni [...] sesso piuttosto esplicite, personaggi scorticati che si [...] coda a New York [...]. Parte bene A [...] e per una buona [...] az-zecca il tono tra [...] poi le cose precipitano, [...] e il film finisce a coda di [...]. Peccato, perché il nostro [...] molto applaudi-to alla proiezione [...] pubblico, sfodera una bella grin-ta dolente, mentre Sandrine [...] faccia irregolare e corpo [...] conferma attrice di no-tevole temperamento. Michele Anselmi Vite da margine [...] brave attrici) in due film francesi In alto a [...] del film «La vie [...] des [...] Zonca e, sopra, Sandrine [...] interprete con Castellitto di «A [...] diretto da Laetitia [...] FUORI CONCORSO [...] di [...] e [...] Brancaleone sconfitti dalla bomba atomica Dal regista di [...] Palma [...] una parabola dai toni di [...] buf-fa sul Giappone verso la disfatta militare e la [...] occidentale. /// [...] /// Nome e co-gnome: [...]. Luogo e data di [...] Tokyo, [...] set-tembre 1926. Profes-sione: regista e vinci-tore [...] Palme [...]. Il curriculum di questo giapponese [...] an-che [...] poco al pubbli-co italiano, eppure [...] ben due gran premi [...] con La ballata di [...] e nel [...] con [...] (ex [...] con Il sapore della ci-liegia [...]. Il suo nuovo film [...] è il quinto conse-cutivo [...] si presenta sulla [...] ma stavolta corre fuori [...]. [...] non è famoso in Occi-dente [...] Kurosawa, non è «alla moda» come [...] (vin-citore del Leone [...] di Venezia [...] ma è un monumento del [...] non solo giapponese. È an-che un regista [...] non è minimamente assimilabile al gusto occidentale. Fa un cine-ma, ai [...] biz-zarro, in cui un fortissimo senso del [...] continua-mente con tocchi grotteschi. Acca-de anche in questo [...] la storia di un [...] ultimi giorni della secon-da guerra mondiale. Il Giappone combatte ormai [...] Germa-nia è stata sconfitta e [...] è libe-ra da settimane, [...] si susseguono e sul Sol Le-vante incombe [...]. Su [...] il dottor [...] si batte disperata-mente contro [...] di epatite virale che fa [...] fra gli abitanti. Idealista e generoso, [...] è un eroe a [...] lo spirito con cui [...] racconta la [...] storia si capisce meglio [...] «aiutanti» nella disperata lotta contro la malattia: [...] ossessionato dal sesso, un medico militare nichilista [...] ragazza che mantiene la [...] povera famiglia prostituendosi, la [...] bordello e, infine, un pri-gioniero di guerra [...] rivela decisivo [...] di un microscopio con [...] finalmente, il germe [...]. Ma la storia sarà più [...] di lui. Un brutto giorno, il dottor [...] e i suoi amici vedran-no [...] una strana nuvola: in linea [...] Hiroshima non è lontana. Quella di [...] è [...] Brancaleone, adorabile e vo-tata [...] racconta con toni da [...]. Proponendoci, forse, una para-bola [...] Giappone [...] si avvia alla disfatta militare e alla [...]. Di fronte a ciò, [...] conservare non sembra-no essere quelli [...] e dei samurai, ma [...] popolino dissoluto e vitale; e di un [...] sempre pronto a correre [...] non certo a [...] per te-lefono come accade [...] Giappone [...] oggi. [...] fa un cinema sul-la tradizione: [...] la [...] tradizione è «bassa», frenetica, piena [...] desi-derio. In una parola: vera. /// [...] /// In una parola: vera. (0)
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