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La Russia cercherà di limitare [...] danni che verranno [...] Atlantica. Washington assicura: «Noi vogliamo [...] con Mosca». [...] Parla [...] direttore del centro [...] «Ci avete illuso, non ci [...] in Europa» [...] HELSINKI. [...] vantaggio della squadra russa, [...] Finlan-dia a difendere il suo posto al [...] suo ruolo in Europa e nel mondo, [...] definito da tutti il più difficile della [...] rapporti [...] è stato ieri quella [...] suo capita-no in piedi. Boris [...] è apparso in [...] dal [...] a testa nuda nonostante [...] e con il piglio deciso dei tempi [...]. Fino a tre setti-mane [...] credeva nessuno, nemmeno i suoi più fedeli [...]. La squadra americana invece, [...] gli osservatori del summit come la favorita, [...] a mostrare il capo in una si-tuazione [...] se-dia a rotelle. Il povero Bill Clinton, reduce [...] al meni-sco, è stato condotto [...] trasformato in una ba-se Usa, [...] un [...] dopo [...] subito anche un affronto maggiore, [...] di [...] da un camioncino del «catering Fin [...] come un sacco di patate. Per evitare che lo [...] finlandesi, gente sensibile, hanno evitato perfino di [...] nazionali, un [...] per fare prima, un [...]. Ma a parte la [...] che si apre stamane nella re-sidenza del [...] è la più seria [...]. Nonostante il tema [...] sia [...] della Nato a Est, Mosca [...] può intervenire [...] perché la decisione è stata [...] presa. La diplomazia russa ha solo [...] compito di limitare i dan-ni, giocando un [...] sui sentimenti, [...]. Ha suonato le corde [...]. Tutti stanno a guardare [...] si rompe quella collaborazione che abbiamo sviluppato [...]. Ha avuto [...] di spaventare invece [...] il portavoce del presidente russo. Stiamo sviluppando [...] rap-porti con [...] Cina, con [...] e, per alcune questioni, con [...]. È la poesia di Blok, [...] «Venite da noi. Dieci ore prima Clinton da Washington aveva [...] russo. Ma, come ha detto Madeleine [...] si tratta di ve-dere [...] cioè le propo-ste e le [...] e non soffer-marsi sulla [...]. Ecco allora ricapitolati i [...] non armare i tre paesi, Polonia, Repub-blica [...] Ungheria, che entreran-no nella Nato; lasciare che la Russia [...] numero di armi conven-zionali per difendere i [...] paese; permettere [...] del paese al [...] e agli altri club [...]. Gli ameri-cani invece, baratterebbero [...] con la revisione del [...] convenzionali ma chiedono a Mo-sca di approvare [...] Start II, cioè [...] sulle armi nucleari, e [...] colloqui sullo Start [...] do-vrebbe limitare ancora di [...] atomico. Quanto [...] economico della questione, pro-mettono di [...] 600 ai 900 milioni di [...] se però [...] si decide ad approvare leggi [...]. Ieri sera però non [...] per verificare le buone intenzioni che entrambi [...] di-chiarato di avere, nel senso che essi [...] tempo soprattut-to a tavola. Almeno [...] che è stato raccontato ai [...]. E comunque anche se Clinton [...] di politica lo hanno [...] e Madelei-ne [...] che si sono incontrati [...] non previsto per 45 minuti. Su richiesta dei russi, [...] ancora un [...] le differenze. La cena è stata [...] di casa ovviamente, dal capo di Stato [...] si sarà sentito più [...] di Clinton. Il palazzo presidenziale, che si [...] sulla [...] da [...] aveva-no strappato il possesso della Fin-landia agli svedesi. Alle 19 precise ora [...] di auto di Clin-ton e [...] è giunto davanti al [...] attendeva [...]. [...] dal marito, insieme alla figlia, [...] Africa per un giro definito «di buo-na volontà». La moglie del presi-dente [...] insieme a [...] che la condurrà a [...] del centro della città, un centro culturale, [...] principale pittore finlandese, al-le prove di [...] e infine a un [...]. Per quanto ri-guarda i [...] va ricor-dato che la cucina locale è [...] mare si intende essenzialmente salmone e per [...] renna. Non si conoscono le [...] dei due capi Stato. Si sa solo che [...] pagato la Finlandia, oggi tocca per il [...]. Maddalena [...] Serghei [...] 49 anni non ancora compiuti, [...] una vaga somiglianza con [...] Nikita Mikhal-kov. Stessi occhi spalancati sul [...] appiccicati sul labbro solo per essere stuzzicati. Ma Serghei [...] non si occupa di [...]. Il professor [...] dirige infatti il Cen-tro Studi [...] in Russia, luogo di [...] cervelli in politica esteri. La cosa interessante è [...] Centro non è nato dopo la caduta del [...] è stato fondato proprio durante quel periodo. [...] esso compie [...] inventato come fu nel 1967 [...] volontà di [...]. Nonostante i tempi così mu-tati, [...] Centro conserva la [...] fama. Lo ha diretto fino [...] fa il pro-fessor [...] conosciu-to dentro e fuori [...]. Poi egli ha ceduto la [...] a Serghei [...] il [...] dei suoi allievi. Lo incontriamo nel suo ufficio, [...] Cen-tro appunto, in [...] una stradina [...]. [...] comincia scherzando: «Un mese [...] rotto un ginocchio e dunque adesso zoppico [...] Clin-ton, [...] significa che posso mettermi nei suoi panni. Ma [...] ancora su-bito operazioni [...] perciò [...] difficile immedesimarmi in [...]. Poi prende a parlare [...]. Il siste-ma bipolare si è [...] si è sfasciato lo schieramento socialista, si è dissol-ta [...] e la Russia certamente non è una super potenza [...] lo era [...] sovietica. La Russia vive uno stato [...] e tormentato, [...] una [...] senza precedente, instabilità sociale, e [...] ha una crisi di identità: cosa siamo? chi siamo? [...] siamo? dove andiamo? Nel frattempo il mondo va [...]. Se ancora 5-7 anni [...] le aspettative che la guerra fredda sarebbe [...] creato un nuovo sistema di sicu-rezza internazionale [...] gli ex avversari, che si sarebbe co-struita [...] europea, o co-me, si diceva allora, un [...] da Vancouver a [...] piega. Il nuovo sistema di [...] è multipolare, forse è monopolare. Una cosa è certa, [...] Nato gli Usa sono leader indi-scussi. Questa è la causa della [...] di allargare [...] perché [...] principale degli americani è preservare [...] proprio controllo [...] e la Nato è il [...]. /// [...] /// Le ho dato [...] sbaglia-ta. Perché, ripeto, [...] il sen-so di questa [...] la [...] ma la volontà di [...] sulla politica estera e mili-tare [...]. Come diceva un segretario [...] Nato [...] 1950, «bisogna tenere gli americani dentro, i [...] i russi fuo-ri». Questo [...] che la Rus-sia viene [...] decisionale, dalle decisioni che de-terminano il nuovo [...]. /// [...] /// [...] è che la guerra fredda [...] stata persa dalla Urss e la Russia deve [...] il prezzo. Forse era inevitabile, ma cinque [...] fasi [...] che [...] avrebbe premiato la Russia per [...] sconfitto il comu-nismo con [...]. [...] Per la Russia il principale [...] di politica estera è che abbiamo [...] acquistato di [...] nono-stante tutti [...] baci, [...] Bill e [...] Boris. È stata colpa no-stra, [...] prezioso perché quando la Russia [...] leve serie per la [...] sprecate. Oggi il problema è [...] Russia è debole e si [...] più dipendente [...] sia sul piano degli [...] su quello dei finanziamen-ti, [...] e Banca mondiale, per [...]. Quanto alla forza militare, [...] Cecenia pochi hanno paura della Russia. Quindi di fronte [...] si apre la prospettiva di [...] sconfitta umi-liante, che una grande nazione non può digerire [...]. E non per-ché rischiamo [...] foga nazionalistica isterica comincian-do a dislocare missili [...] e a manca. Può accadere anche questo. Ma temo di più [...]. La Russia sta diventando [...] repubblica di Wei-mar, non solo per lo [...] soprattutto sul piano della politica estera. Essa giudicherà il nuovo [...] dalla fine della guerra fredda come svantaggioso, [...] i suoi interessi. La conseguenza di questo [...] un lun-go periodo storico in cui, man [...] la potenza politica e militare russa, essa [...] una forza che cercherà di silu-rare il [...]. Insomma [...] nuovo futuro conflitto. Che fare? Sarebbe ottimo [...] Clinton [...] non ci allarghiamo. /// [...] /// Il quadro che lei [...] vedere gli europei più vicini alla Russia. [...] Credo che contino [...]. Ci hanno [...] nemici per 50 anni [...] può cambiare dalla sera alla mattina. In secondo luogo la Russia [...]. Ne pos-siamo combinare ancora [...] colori, la Cecenia è [...] gli europei non si [...]. In terzo luo-go credo [...] chi vuole approfittare della [...] Russia per [...]. Sono [...] i paesi europei [...] Sì e no. Per quale motivo i [...] amare? Non si sa, per la verità, [...] motivo essi debbano amare i tedeschi. Ma per la Polonia, e [...] in genere, questa situazione è [...] per entrare nella Comunità europea. Hanno rotto [...] Russia, con il comunismo, ma [...]. /// [...] /// Gli Stati Uniti non [...] entrare [...] atlantica paesi come la Repubblica Ceca [...] la Polonia perchè ritengono che «nè la [...] storia» li perdonerebbero: i dirigenti russi, invece, [...] le loro motivazioni sono più complesse e [...] una loro benedizione [...] di paesi un tempo [...] Mosca. La prima di queste [...] «comunque lo si presenti, [...] allargamento è destinato a [...] di isolare la Russia»: cioè che la [...] avuto un vincitore, la Nato, e un [...] la Russia. Dare la [...] benedizione [...] sarebbe quindi per [...] come ammettere che la Russia [...] è più una superpotenza, e che per [...] il peso non bastano le [...]. [...] potrà quindi essere subito da Mosca, ma mai condiviso. Di rispondere con contromisure [...] parlato a Mosca solo qualche parlamentare [...]. Prima o poi, [...] di Budapest, Praga e Varsavia [...] di fatto accettato e non semplicemente subito [...] Russia, [...] da settimane lo ammettono più o meno [...] di [...]. Ma sottolineando che saranno [...] negoziare palmo a palmo. Entrano [...] in gioco gli altri [...] stati ribaditi alla vigilia del vertice da [...] e su cui possono [...] «compromessi costruttivi» che il presidente russo non [...] auspicare. Il primo di questi [...] un accordo su [...] rapporti tra Russia [...] Nato: Mosca dice di non [...] accettare nulla di meno [...] di [...] che i Sedici escludono. Poi viene il niet [...] che non escludano in via definitiva forze [...] Paesi della Nato. Anche sul rilancio della [...] nucleari strategiche Mosca dice ufficialmente no: ma [...] capire che è un niet superabile, con [...] più. La Russia entrerebbe nel [...] come contropartita [...] Atlantica Mosca farà parte del [...] dei «Grandi» ma resta [...] dai vertici finanziari Già nel [...] si aspettava che il suo [...] venisse accolto a pieno titolo ai vertici. [...] scorso Kohl e [...] avevano chiesto agli americani la [...] integrazione della Russia nel [...] ma gli Usa vollero aspettare. /// [...] /// [...] con tanto di timbri [...] una delle merci di scambio [...] le quali Clinton cerca di convincere [...] ad accettare [...] della Nato. Più o meno «un [...] rendere meno indigeribile al presidente russo la [...] Atlantica, secondo il giudizio [...] diplo-matico europeo. Alla vigilia del verti-ce [...] Helsinki, [...] proposta di Clinton è più cosmetica che [...] «più un [...] meno uno che non [...] più uno». Che non si tratti di [...] bizantinismi diplomatici è dimostrato dal fatto [...] la [...] paesi [...] (ne fanno parte oltre gli Usa, Giappone, Germania, [...] continua a fondarsi [...] della Russia dai vertici finanziari [...] quali si discute di cambi, tassi di interesse, sistema [...] inter-nazionale. È una storia ormai lunga [...] del [...]. Nasce nel 1991 quando al Cremlino [...]. [...] si aspettava molto dal [...] Londra, soprattutto sol-di, ma dovette tornare a casa [...] vuote al di là dei rico-noscimenti politici. Da allora, Mosca è [...] ai vertici del [...] chiama «la strategia della [...]. Partendo dalla fine, cioè [...] di colloqui a 7, ogni anno [...] ha guadagnato sempre più [...]. Ha cominciato con i [...] pranzo finale del terzo gior-no di vertice, [...] Tokyo è stato invi-tato anche al pranzo ufficiale, [...] il turno del pomeriggio del se-condo giorno [...] ven-gono discussi i problemi della sicu-rezza internazionale [...] economici in senso lato come le cen-trali [...]. È [...] scorso a Lione che Kohl [...] hanno chiesto agli americani [...] strategia della colazione al-la piena integrazione della Russia [...] uscendo dalla formula ambigua [...] 8 (vertice degli 8 [...] temi poli-tici). [...] ha anche interessi specifici [...] Russia, basti pensare alla criminalità organizza-ta e [...] denaro spor-co, attività nelle quali la Russia [...]. Clinton non volle dare [...] luce verde, paralizzato dalla scadenza elettorale. Ma non se la [...] di compiere il passo defi-nitivo così come [...] sentono Giappone e Canada. Essere nel [...] per Mosca signifi-ca contare nel Club di Parigi, [...] che rappresenta i grandi paesi [...]. Il [...] «azionista» principale dei creditori, [...] questa ipotesi perché la Russia è un [...]. Mo-sca ha sempre risposto [...] di dollari, ma ne [...] suoi debitori (paesi [...] europeo e in via [...] la vendita di gas, pe-trolio e altre [...]. Signi-fica far parte [...] mondiale del commercio. [...] sostiene [...] secca alla Russia di un [...] con accresciu-te funzioni politiche. Il fatto che [...] russa non sia ancora [...] mondiale, si dice alla Farnesina, non deve [...]. [...] teme che la riforma [...] sicurezza [...] non la preveda tra [...] se si configurasse, come molti ritengono probabile, [...] consiglio di sicu-rezza a Germania, Giappone e [...] paesi in rappresentanza di Africa, Asia e America Latina. Con la Russia il [...] farebbe un salto di [...] relazioni po-litiche mondiali. /// [...] /// Antonio Pollio [...] Salmone e renna per Bill [...] Boris La presenza di una trentina di medici [...] Bill Clinton e Boris [...] sembra [...] influenzato anche i cuochi [...] che ha aperto il Vertice di Helsinki. Ricercatezze a basso contenuto [...] per il [...] sia per il [...] Clinton che sulla sedia [...] di mettere su chili di troppo. Si [...] con un brodino di [...] per proseguire con un timballo, ma dieteticamente [...] salmone affumicato, con la massima concessione di [...] prezzemolo. Poi il piatto forte: [...] Finlandia [...] poteva che essere sella di renna alla [...]. /// [...] /// Poi il piatto forte: [...] Finlandia [...] poteva che essere sella di renna alla [...]. (0)
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