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Da questa guerra esce Infatti [...] per sempre il [...] come [...]. Era [...] Ideologia del [...] Infinito del modello di [...] anche la classe colta e liberal aveva [...] come supremo valore e come archetipo [...] collettivo, negli ultimi anni. Proprio quando [...] frontiera verso ovest era [...] era finita [...] verso [...] questo limite di terra [...]. [...] In guerra nel 1917, [...] europea da cui [...] si era sempre sentito [...] perché radice [...] da cui si era [...] la partecipazione diretta a un teatro di [...] orrore, al quale non si era più [...] Il [...] come gigantesca macchina bellica [...] mostrava, per la prima volta, in fondo, [...]. E non da comprimario, [...] mondiale. LA nuova guerra era [...] remote del passato, soprattutto della guerra civile, [...] colpa segreta dal nascente imperialismo e dal [...]. Tuttavia, la guerra mondiale [...] rappresentata con la stessa divisa passione, la [...] proiettata da Stephen Orane In II segno [...] (18955 su quella guerra [...]. Primo vero romanzo di [...] della tradizione americana moderna, l'opera di Orane [...] remoto della storia americana come [...] tragico delle sue «magnifiche [...]. La guerra è [...] -lunga, logorante, snervante -di una [...] che consumera le proprie illusioni, 6 passaggio straziato [...] alla maturità dove. Ma non c'è romanzo [...]. Quello che è descritto, [...] romanzi di Dos Passos [...] di un uomo, 1917) [...] E. Cummings (La stanza enorme, [...] A [...] paesaggio di rovine, I arido deserto ai [...] cui niente si salva, e soprattutto [...] di una Incontaminata diversità [...]. Il romanzo di guerra [...] tratto che sarà da allora in poi [...] raramente trascrive la guerra in sé, anche [...] della tecnica del reportage. Essa è piuttosto un [...] un destino, il paesaggio interiore della civiltà [...] suo «habitat» o la [...] colpa [...]. Per questo è Hemingway [...] tutti, e non solo per la [...] generazione, nei [...] racconti più e meglio [...] In Addio allearmi, che cosa sia la guerra, la [...]. Por lui essa non [...] fronte o la prima linea, ma soprattutto [...] paese «cui si toma, trovando tutto diverso, [...] primi se stéssi, la ferita che si [...] è la vera «paga [...]. Guerra è il paesaggio [...] della adolescenza segnato dalla stessa atroce desolazione [...] funeste della metropoli violenta o del fronte [...] di quel libro di racconti incorniciano l [...] esorcismi di Nick Adams nel silenzioso rituale [...] per ritrovare una innocenza perduta. È il dolore ma anche [...] disperata felicità [...] fisicamente vivi, sopravvissuti dopo un [...] di non [...] che è stato solo spreco, [...] «fine di qualcosa». La guerra come devastazione [...] del sogno americano diventa, [...] Hemingway, una delle [...] hanno plasmato la diversità [...] del Novecento e anche la coscienza culturale [...]. Questa [...] centralità e questa [...] «forma» saranno presenti anche dopo, [...] altre drammatiche, ma in un qualche [...] più inedite. Ma certo, Hiroshima e [...] sono, dopo, un orizzonte che decuplica la [...] fissa in termini metastorici [...] di una [...]. [...] è vista ormai come Sistema [...] a una logica semovente e occulta e [...] evoca simboli e metafore di una bar-. E il segno drammatico [...] In [...] o in Corso, ma [...] distintivo del più noto romanzo sulla se-conda [...]. Il nudo e il [...] Norman Mailer. Il taglio del resoconto, [...] «amera [...] ereditata da Dos [...]. In alta [...] della prima [...] mondiale [...] accanto, [...] Vietnam: una donna [...] nascondersi con il suo [...] 11 microcosmo dell'esercito in una [...] lontana come specchio fedele. Pur fra mille contraddizioni [...] parabola artistica e intellettuale di Mailer è [...] rappresentative di almeno quarant'anni di [...]. È Mailer che, proprio con [...] fin ridondante capacità visionaria, ha [...] di una fredda luce [...] arcaica e preistorica di una [...] orgogliosa del suo progressismo. Il Vietnam di Perché [...] Vietnam (1967) è un paese simbolico, in cui [...] ma (certamente II, nel [...] che richiama Melville, Hemingway, o anche un [...] di [...] in fondo, la New York [...] in cui si aggira in cerca di [...] di Salinger. La guerra è insomma ancora [...] presente [...] » [...] i [...]. /// [...] /// Di singolare, nel caso [...] Vietnam, [...] il fatto che è II cinema, piuttosto [...] o il racconto, a farsi testimonianza di [...] nel caos. Nella narrativa postmoderna e [...] Sessanta e Settanta [...] la guerra è in [...] indiretto, la società americana prevale in sé. Al [...] in un film come Manhattan [...] ancora. [...] nel cuore [...] so del moderno, [...] domande antichissime. Non diversamente, nella ; [...] anni Ottanta, sono narratori come Carver o Ford [...] nel ; microcosmo quotidiano e periferico, negli [...] della [...] americana, -una stagione di [...] tezze radicali che non [...] giungono fin sulla [...] soglia di questo presente [...] certo la fine del tunnel, i ma [...] segretamente atteso, della [...] , oscurità. Ma [...] ci aveva regalato la [...] presenza nel maggio di quattro anni fa [...] a tutte le giornate del Congresso [...] a lui dedicato Intitolato «Ritratto [...] organizzato dal Dipartimento di Anglistica [...] Roma. Presentando D volume degli Atti [...] Agostino Lombardo scriveva: «Né [...] ha assunto il ruolo [...] celebrare: e Invero fin dal suo primo [...]. Ora che [...] è diventato quel monumento, [...] l'opera di questo tra i maggiori, se [...] dei critici del nostro secolo non solo [...] ma resta il modo più adeguato perché [...] rimanga operante e vitale in noi. In [...] di minimalismi, avara di [...] sospettosa nei confronti delle teorizzazioni come del [...] di [...] ha rappresentato [...] e [...] feconde, la stanza areata, [...] critica dal gusto enciclopedico che ci insegnava, [...] la necessità di misurarci con le «grandi [...] fare ordine. La grandezza di [...] è stata quella di [...] i modelli fondamentali [...] dello studioso canadese [...] cui leggere la letteratura, [...] vasto Impianto critico del nostro secolo mediante [...] e totalizzante al tempo stesso, pensando la [...] unico universale organismo posto al centro della [...]. La fondamentale rivalutazione del Romanticismo, [...] espressivo capitale della nostra concezione di moderni; [...] facoltà creativa essenziale per [...] e strumento evolutivo e [...] ai contenuti strutturali e [...] delle forme e delle espressioni letterarie; la [...] . Impegno che è stato [...] particolare per la [...] stessa terra [...] il Canada, che attraverso [...] è giunto alla presa [...] sue più profonde radici sociali e dei [...] connotati culturali. Ed è forse proprio [...] canadese che derivano quella coraggiosa ostinazione [...] teso alla scoperta delle [...] profondi della letteratura universale. Fino alla Individuazione del Grande Codice, la Bibbia che per [...] rappresenta il modello lettera-; : [...] per eccellenza, [...] po» fondamentale. Proprio il [...] concetto di archetipo il [...] Anatomia della critica del 1957, testo chiave [...] legata la fama di [...] e in cui il [...] secondo I canoni della manualistica antica, la [...] in una revisione personale [...] messi a disposizione dalla critica formalista. Gli esordi di [...] -che era nato a [...] Quebec, nel 1912 -sulle [...] come [...] Forum e University [...] Toronto Quarterly, risalgano [...] anni [...]. Il Canada attraversava un [...] nel dibattito culturale e subiva [...] prepotente del formalismo statunitense [...] anni si era maturato e viveva un [...]. E già il suo [...] del 1947 interamente dedicato [...] William Blake, faceva di [...] il portavoce di un [...] nei confronti di tutte le metodologie facendo [...] della letteratura ogni sorta di materiale critico [...] provenienti [...] come dalla linguistica, [...] religiosa come dalla psicologia, [...] come dalla mitologia. Ma, come si diceva, [...] Anatomia della critica, che [...] dà corpo articolato a [...] critica della letteratura che è in lui [...] mondo. In Anatomia, che rimane [...] trent'anni un testo difficilmente eguagliabile, il critico [...] Aristotele e Longino, della Bibbia e di Milton, [...] e [...] della tragedia greca e [...] Blake, [...] teoria critica e letteraria che identificava i [...] le categorie e i [...] quali sistemare e catalogare tutta la letteratura. Il mito rappresenta per [...] il principio ordinatore delle [...]. Personaggi, temi, intrecci, immagini [...] letteraria sono in realtà [...] e complicazioni di elementi ricorrenti presenti nei [...] che, con termine junghiano, [...] chiama «archetipi». La letteratura si definisce, [...] una continua riformulazione di tali archetipi e [...] «antropologia letteraria», come viene definita in Favole [...] ricerca scientifica e aliena da giudizi di [...] modelli fondamentali [...] umana. Nelle opere successive e [...] del suo edificio critico, Il grande codice [...] su quel grande patrimonio immaginativo e narrativo [...] Bibbia, la concezione della letteratura come una [...] unitario ordine simultaneo ha portato [...] alta analisi appassionata di [...] a quelle convenzioni [...] formano la tradizione. Quello che alla fine [...] della visione di [...] è la necessità di [...] come la più grande [...] a disposizione [...] come [...]. E la [...] fiducia nelle risorse del passato [...] una speranza contagiosa. Mezzo privilegiato per assolvere [...] la letteratura e suo strumento il libro, [...] per la conservazione del genere umano [...] non ha mai dubitato [...] mai dimenticato di insistere. Come ribadiva lui stesso in [...] delle sue ultime interviste [...] libro è lo strumento tecnologico [...] potente che sia mai stato inventato». Guido [...] Il nuovo e il [...]. /// [...] /// Guido [...] Il nuovo e il [...]. (0)
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