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Cultura e [...] XI VI Mostra è 11 [...] di Peter Hall v [...] n celebre teatrante inglese ha [...] concorso «È stata via», un grande film, molto attuale, [...] parla di follia, snobismo e politica. Nella Londra di oggi I [...] matti Finalmente un grande film alla Mostra [...] Venezia. Tutti gli applausi, ieri, sono [...] Peter Hall e al suo [...] e [...] E stata vìa, una commedia [...] voglia di ribellione della Gran Bretagna governata dalla signora [...]. Sempre in concorso, poi, [...] film sovietico: // marito [...] di Tamara [...] della regista Olga [...]. /// [...] /// E non poteva essere [...]. E stata via, una [...] amaramente sarcastici e dalle implicazióni Spesso dolorose, [...] da un abile teatrante e cineasta come Stephen [...]. Quindi, Peter Hall, anch'egli [...] di grande esperienza (ha diretto per quindici [...] subito . [...] è [...] pressoché impeccabile, modulata sapientemente [...] umoristiche quanto su quelle più aspramente polemiche. /// [...] /// Che ci sia, per altro, [...] elemento drammaturgico mutuato [...] toglie, tuttavia, [...] autonomi! È significativo, poi, che, [...] in termini immediati, il discorso di fondo [...] introduca fin [...] e faccia balenare di [...] con segni eloquenti una querelle «politica» attualissima, [...] mai divampante [...] gretta, desolata emersa dalla [...] voluta dalla signora [...] Nelle inquadrature iniziali del [...] È [...] via viene infatti illustrato, con inequivocabile precisione, [...] per il quale un rocchio istituto psichiatrico [...] malati viene dà un [...] smantellato. Ma poi tutto fa trasparire [...] magagne che stanno dietro ad [...] apparente [...] circoscritto [...] domestico di una facoltosa famiglia. Dunque, Hugh, importante funzionario [...] City decide di riprendersi in casa, dopo [...] del manicomio ove da [...] relegata la famiglia per [...] Intemperanze adolescenziali. La moglie Harriet ha [...] con scarso entusiasmo, anche perché per suo [...] disamorata di quel marito pedante, noioso e [...] altresì, di una vita borghese insulsa, ripetitiva; [...] disamorata tanto del figlioletto decenne già inquinato [...] snobismo quanto di quello che sta per [...] con grande orgoglio del presuntuoso padre. Sulle prime [...] della debilitata [...] nel [...] ritmo di vita della [...] Hugh provoca guasti e disastri tutti contingenti. Con [...] del tempo, però, [...] Harriet si accorge che [...] «vegetale umano» che sembra essere [...] ospite cova ancora e [...] di inumana separazione dal mondo, fieri motivi [...] aperta ribellione contro i bigotti e gli [...] suo tempo gli hanno rovinato [...] esistenza. E cosi, un bel [...] Harriet [...] con un tacito ma [...] piantano baracca e burattini e se ne [...] città in cerca di svaghi e di [...]. Di fronte a [...] Imprevisto, [...] di tutto, [...] Hugh reagisce da par suo. Supponendo che moglie e [...] rapite, telefona e delega ogni ricerca alla [...] le sovreccitate [...] e [...] godono, per la prima [...] albergo della città le gioie sottili della [...] incondizionata. Va a finire, però, [...] Harriet [...] prossima al parto rovina per le scale [...] mente soccorsa proprio grafie [...] ma consapevole [...]. In ospedale, per giunta, [...] accorgono subito che sarà un [...] sia per la futura [...] il nascituro. Ma, anche [...] e [...] sembrano uscire da simile [...] troppo gravi. Sono entrambi duramente provati, [...]. Intanto, finalmente avvertiti [...] Hugh e il suo [...] arrivano, bellicosi e [...]. Ma [...] giunti i loro fieri [...] su Harriet, su [...] si placano di colpo. A fare buona guardia [...] al suo neonato sta [...] determinata presenza della stessa [...] memore della propria rovina esistenziale, ripete a [...] tutti: Voglio vedere se stavolta si riuscirà [...] cosa per bene». Film insieme brillantissimo e [...] È stata via mette in rilievo, oltre [...] discreta e [...] un gioco davvero mirabile [...] situazioni splendidamente resi da quei mostri di [...] appunto i già ricordati Peggy [...] Geraldine James e James Fox. C'è da sottolineare, inoltre, [...] contesto [...] prende corpo esalta ancor [...] progressiva di due donne [...] esperienze, da tutto, ma finalmente unite, amiche [...] più asfissiante prepotere maschilista e borghese. Dunque, un grande film, [...] Peter Hall? Forse, non solo questo. Abbiamo visto inoltre, nella [...] il film sovietico di Olga [...] Il marito e la [...] Tamara [...]. Pare che, a dire [...] racconti «i rapporti complicati [...] esistono tra gli adulti e gli adolescenti. In particolare, il nucleo [...] è costituito dalla famiglia [...] dalla storia [...] di quella della donna [...] tredicenne. Diciamo pare, poiché in realtà [...] ateo della narrazione è punteggiato sempre, in toni e [...] sovreccitati, da gesti e situazioni [...] del più scatenato isterismo collettivo. Altro non sappiamo dire, [...] vere di simile, concitata impresa non le [...]. Con sé ha un [...] dubbi, di problemi profondissimi che fanno riferimento [...] della vita. Del resto, [...] Sovietica vive un delicatissimo [...]. Vediamo, allora, che cosa [...] e politica, i protagonisti veneziani di questa [...] del cinema della perestrojka. In atto, «La ragazza [...] Rose [...] VENEZIA. I sovietici della Mostra [...] 33, 39 anni. Anche it loro rappresentante [...] è un ragazzino [...] con i suoi 48 [...]. Perestrojka al Lido, insomma? Forse. Ma non solo. In realtà, Venezia riproduce, [...] Festival di Mosca dello scorso luglio. I ragazzi del cinema [...] non per cantare le sorti progressive del [...] per mettere in scena le sue laceranti [...]. E ancora una volta le [...] nuove vengono da quella che per [...] è una porta verso [...] da Leningrado. La memoria (ma anche [...] gulag in [...] (presentato alta [...] critica, ne abbiamo riferito [...] di [...] (nata in Lituania nel [...] Boris [...] (nato a Leningrado nel [...]. I drammi delle famiglie [...] II marito e la figlia di Tamara [...] (ieri in concorso) di Olga [...] (nata a Leningrado nel [...]. I due autori di [...] sono marito e moglie [...] con [...] German, la [...] esordisce nel lungometraggio per [...] ma è stata allieva, [...] di [...]. I segni di una scuola. Olga [...] è stata coita, al [...] «sindrome di Stendhal». Era per la prima [...] Venezia, ne è rimasta affascinata, si [...]. Risponde alle domande con [...] ferma. [...] dovrebbe lottare per [...] della bellezza, per elevare [...]. Tamara [...] è un film [...] in cui [...] è il grande assente. Sapere amare è un [...]. I miei personaggi cercano [...] non sanno amare. È una grande tragedia». Alla conferenza stampa, qualcuno [...] dato [...] eccessivamente fosca della vita [...]. Se avessi voluto fare [...] sulla vita di coppia in Urss avrei [...]. Fra documentario e fiction [...] che è una riflessione [...] il film di [...] presentato sempre alla Settimana [...] stalinismo di ieri e di [...]. Le parole di [...] e Boris suonano come [...] ciò che sta succedendo in Urss: «Lo [...] morto -dicono -lo stalinismo è nelle menti. Noi siamo i [...] Stalin. Tutte le nostre famiglie [...] perso qualche parente In quegli anni. È difficile cambiare i [...] ma dobbiamo essere coscienti che se non [...] stalinismo [...] tornare. Vorremmo essere molto chiari: [...] voglia davvero cambiare ma [...] che molta gente la pensa in maniera [...] nel [...] di una «mano forte». La perestrojka non ha [...]. Chiediamo a [...] e a Boris se [...] sui gulag c'è in qualche misura [...] dela letteratura, ad esempio [...]. È una specie di [...] lager, in realtà siamo stati più influenzati [...] che descrivono la vita [...] la loro capacità di essere al tempo [...] mostri, dentro un sistema di vita che [...] uccidere un amico per [...] le ultime briciole di [...]. E poi, naturalmente, da Vita [...] di [...] Grossman e dagli [...] Ginzburg». Boris aggiunge una considerazione: «Parlare [...] gulag significa parlare [...]. Il gulag, negli anni Trenta, [...] modello sociale esemplare: è pianificato, razionale, produttivo, [...] scordare che i prigionieri lavoravano e producevano. Per cui il modello [...] struttura del gulag influenza a [...] volta la struttura dello Stato, [...] di tutto il paese. E questo il motivo [...] lo stalinismo è duro a morire». Ora [...] girerà un film da [...] Tatjana [...] sulla borghesia sovietica degli [...] Trenta, [...] Boris dirigerà una serie tv sulla carriera» [...] pugile che si dà alla politica, credendo [...] venendo sfruttato per la [...] fama. Chiudiamo chiedendo a [...] cosa pensa, lei nata [...] della situazione nelle repubbliche [...] che i miei compatrioti si stiano chiudendo [...]. Sembra che la [...] sia stato [...] paese a soffrire prima, [...] la guerra, e questo non è vero. Molti altri popoli potrebbero [...]. Alain [...] «Vita da neri in»DA UNO DEI NOSTRI [...] VENEZIA. Una visione momentanea, fuggitiva, [...] sepolta nella testa e pian piano si [...]. È come una mela che [...] maturare lentamente. Cosi anche [...] matura, e diventa un [...]. Alain Tanner non è [...] cui piaccia teorizzare su) proprio lavoro. Non è un buon [...] stesso, per fortuna. Di La [...] de Rose Hill, il [...] che passa oggi in concorso, vorrebbe raccontare [...] «immagine» da cui è partito: «Cosi un [...] questa donna di colore in una fattoria, [...] Svizzera Romanda. Sapete, da noi in Svizzera [...] come in Francia: è un paese piccolo, [...] e molto controllato, gli immigrati di colore [...]. Quella dorma era, come [...]. E da questa sensazione [...] film. È stata più una [...] che [...] di un messaggio che [...] da questa situazione». Alain Tanner non dà [...]. Per la stampa i [...] questa Mostra sono i ragazzini e [...] ma lui non ci [...]. Ci sono sempre più [...] in Europa e quindi ci sono sempre [...] colore al cinema». Un concetto che Tanner [...] fatto un film [...] «Esistono dei film che [...] soggetto". Un buon soggetto è [...] ruba spazio, un argomento che gioca un [...] certa importanza nella società, sul piano del [...] o più semplicemente a livello sociologico. [...] razzismo è uno di [...] Ma fare un film contro il razzismo [...]. È un modo di [...] e di co [...] a stare dalla tua [...] le persone di buon senso, almeno a [...] contro il razzismo, Perciò il mio è [...] e non -è un docu-mentario. Non ho fatto inchieste [...] ho consultato statistiche. Quella donna di cui [...] ho visto quel giorno in quel villaggio [...] so nemmeno chi sia, Non [...] cercata, non ho [...]. [...] presa come spunto e [...] a lei ho [...] una storia. /// [...] /// E la storia costruita da Tanner è quella di un contadino svizzero, [...] a 45 anni senza una [...] che sposa una ragazza di colore per corrispondenza. Tutti moli che la [...] accettare. Ma vorrei ribadire che La [...] Rose Hill è tutto girato dal punto [...] donna. Vi sembrerà strano ma [...] in lei, giovinetta [...] Indiano, invece che in [...] o meno della mia [...]. Tanner è famoso per [...] persone», non di attori. Inevitabile, dunque, [...] come ha scoperto [...] Marie [...] (quasi [...] dopo due piccoli ruoli [...] ha lavorato con lei. Voglio che mi spinga, [...] che costruisca il personaggio con me. Se si tratta di [...] sia un» Musa. Ho scelto Marie fra [...] ragazze di colore, e come sempre ho [...] su di lei. Non so scrìvere uria [...] ho ben presente la persona che poi [...]. E comunque ritengo che [...] dello sguardo e che [...] ben poco. Questo pei dire che la [...] tra me e Marie non è stata una banale [...] dei copione. Lei ha dato al [...] intelligenza, la propria [...] e anche le [...] ragazza arrivata a Parigi dalla Guadalupe a [...]. È un po' solitaria, [...]. Anche parlando poco sapeva [...] tutta la troupe. E stata davvero una Musa». Il francese [...] e il polacco Kieslowski La [...] bruciata ha scelto [...] UNO DEI NOSTRI INVIATI michele [...] VENEZIA. [...] belloccio e indisponente, è [...] strada» che non fa paura a nessuno. Diretta dal ventottenne Eric [...] Un mondo senza pietà è [...] commedia sui disagio giovanile che rinuncia, una volta tanto, [...] cupezza degradata [...] pica del genere. Fa perfino sorridere, il [...] in una Mostra cosi triste e rituale. Protagonista inconsapevole di un [...] ha un problema: come conquistare [...] refrattaria Na-thalìe incontrata una sera per strada. Lei è snob, sta [...] borsa di studio a Boston e non [...] lui è uno sfaccendato, si fa mantenere [...] al liceo (piccolo spaccio di droga) e [...] si e uno no la paziente fidanzata È [...] Nathalie capitola, annoiata dai signorini che frequenta [...] quella corte insistente. Ma [...] che riceve poco dalla [...] ha fatto male i [...] averla definitivamente, quel diavolo di ragazza, c'è [...] sgobbare. Afferma il regista, [...] al suo primo film [...] gavetta nei cortometraggi: [...] il mondo avesse pietà [...] potrebbe credere ai domani radiosi, al grande [...] programmi comuni. Ma sono baggianate. [...] cosa che può farci [...] culo è [...]. Il personaggio di [...] riflette al millesimo questa [...] buono, non picchia le vecchiette, non conosce [...] colpa e se ne frega del giudizio [...]. In altre stagioni sarebbe [...] o forse un «giovane bruciato»; nella Francia [...] Ottanta è semplicemente un balordo romantico che fa [...]. Il bel visi-no di [...] Girardot (figlio di Annie?) [...] quando [...] sfida a colpi di [...] cinismo del mondo circostante. In sala il pubblico [...] si fa cullare da questa ballata fragile [...] più francese non si può. Magari qualche critico storce [...] che non è «roba da Settimana della [...] gioco vale la candela. Del resto, non si [...] con simpatia a un regista che presenta [...] così: «Le ragazze hanno altro da fare [...] lutto delle utopie. /// [...] /// Quando una ragazza di oggi [...] un ragazzo di oggi, l'incontro è fra una tipa [...] e uno scoppiato. [...] sì sbatterà tanto per [...] Nathalie che, raggiunto il suo scopo, dovrà [...] E [...] costare caro». Anche il polacco Kieslowski Una [...] uno degli episodi [...] convinto che amare costa [...]. Nel sesto capitolo [...] Decalogo («Non commettere atti [...] polacco dice la [...] e lo fa, come [...] un apologo denso e tosto, per il [...] esagerato parlare di capolavoro, Già presentato a Berlino [...] versione «lunga» e un po' diversa nel [...] (Eventi Speciali) racconta [...] sentimentale di un giovane [...]. [...] spia da due anni, con [...] cannocchiale. Per lei it sesso [...] da consu-mare in fretta, senza tante preoccupazioni, [...] un mistero inseparabile [...]. Un giorno [...] trova la forza di [...] Magda [...] lo schiaffeggia, poi lo invita al bar [...] casa. Forse è attratta da [...] sa tutto di [...] vuole semplicemente [...]. [...] fa cilecca e corre [...] vene (senza riuscire a uccidersi). Ora le parti si [...] Magda, sempre più indifesa e angosciata, a cercare [...] suo amore [...] turbata, ha rimesso in [...]. Ma è troppo tardi: [...] si rivedono, lui è in-capace di [...] il sorriso. Difficile descrivere lo stile [...] Kieslowski. È un impasto inimitabile di [...] volti e parole, uno sguardo lucido eppure mai gelido [...] meccanismi [...]. Anche da questo sesto Comandamento [...] storditi, con un vago senso di malessere, [...] cineasta polacco invitasse il pubblico a guardarsi [...]. Cinema problematico che si [...] sui valori e i comportamenti, [...] tragico che scava nei meandri della coscienza per [...] che tra il Bene e [...] Male c'è la complessità della vita. Più che II respiro, verrebbe [...] lo ti [...] (da «scanner») questo thriller allarmante [...] nel mondo più sofisticato dei computer. Tipica ossessione contemporanea (Kieslowski [...] il primo capitolo del suo Decalogo) che Hollywood [...] spettacolarizzato in ogni forma possibile. Adesso ci prova lo [...] Niklaus [...] prendendo spunto da un [...] noto agli amanti della fantascienza letteraria) di Herbert [...]. [...] Layout per un volto. Il respiro (ottavo titolo [...] Venezia Notte) è la cronaca di una vendetta computerizzata. A [...] in atto -siamo in [...] il 1995 -è un giovane genio [...] elettronica, Jeans [...] che ven-t'anni prima fu [...] sorella da una banda di malviventi: lui [...] fu uccisa perché il padre non volle [...]. Ma (I volto, coperto da [...] calza, del rapitore continua a [...] nei sogni: forse c'è un [...] per [...]. La ricetta si chiama [...] complesso programma per computer che permette a [...] di ricostruire e visualizzare, [...] dettaglio della memoria, Inombra» del criminale. Le cose, però, si complicano [...] il giovanotto [...] di una bizzarra visagista in [...] del padre scomparso da molti anni: lei vuole, sulla [...] di una vecchia foto, «ricalcolare» [...] attuate [...] per [...] è una «prova generale», invece [...] la soluzione dei caso. In effetti, Il respiro si [...] al di là della struttura «gialla», come una riflessione [...] della [...] di massa. [...] ipotizza infatti che il [...] giovanotto venga utilizzato dal ministro degli Interni [...] punto una nuova Anagrafe generale elettronica in [...] tutto e tutti; un infallibile controllo sociale [...] alla [...]. Film «da dibattito» che [...] goffaggine abbigliamenti e arredamenti da futuro prossimo [...] metafora politica, Il respiro sembra [...] che non è possibile [...] personale senza causare conseguenze a livello sociale. Altro che il «giustiziere [...] Charles Bronson! [...] delle carte di credito, [...] protetto fino ad allora, rende [...] un uomo senza nome, [...] che non esiste. [...] intuizione che [...] di mandare un po' troppi [...] disperde [...] metraggio (oltre due ore); ammesso [...] non concesso che trovi una distribuzione per [...] una [...] gioverebbe assai. /// [...] /// [...] intuizione che [...] di mandare un po' troppi [...] disperde [...] metraggio (oltre due ore); ammesso [...] non concesso che trovi una distribuzione per [...] una [...] gioverebbe assai. 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