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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1985»--Id 3158350735.

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[...] / [...] SETTEMBRE [...] suo numero di settembre dal [...] in edicola, la rivista [...] pubblica, oltre a un nuovo [...] con scritti di Daniel Charles [...] le e di Gilbert [...] e Jean Jacques [...] sul pittore [...] Rops, un commento del filosofo [...] Jean [...] al massacro dello [...] di Bruxelles. Lo [...] ai nostri lettori per gentile [...] delle edizioni «Intrapresa». ///
[...] ///
Per capirci qualcosa, bisogna [...] presente che si tratta di [...] evento televisivo, direi quasi [...] cioè un evento [...] il che lo differenzia da [...] gli analoghi incidenti [...] negli stati del Terzo Mondo. [...] non è colpita solo [...] dalla mondializzazione in diretta [...] via televisione. Bisogna inoltre sbarazzarsi di [...] banali tipo: come è possibile una simile [...] ventesimo secolo, oppure: la violenza è la [...] delle pulsioni collettive o della miseria sociale. Tutte queste interpretazioni sono [...]. Invece di deplorare la [...] violenza atavica, bisogna considerare che è la [...] la nostra [...] che produce una violenza [...] questi effetti speciali di cui fa parte [...] (ci tornerò sopra fra poco). La violenza tradizionale, terzomondista, [...] entusiasta e sacrificale, insieme rituale e spontanea. La nostra è una violenza [...] nel senso che, più che dalla passione e [...] nasce dallo schermo, è in [...] modo in potenza nello schermo e nei media, che [...] apparenza la registrano e diffondono [...] ma che di fatto la [...] e sollecitano: come in qualsiasi altro campo vi è [...] precessione dei media sulla violenza (come pure sugli attentati [...] è proprio questo che [...] Bruxelles abbiamo visto la più [...] delle tragedie: è stata [...] non della rabbia ma [...] di uno «Stato [...] di una strage [...] JEAN [...] una forma specificamente moderna, incomparabile [...] la violenza tradizionale. E proprio perciò è [...] vere e proprie (politiche, sociologiche, psicologiche: tutte [...] questo tipo fanno acqua). La cosa che mi [...] è il fatto che, in qualche modo, [...] ci aspettiamo, se non proprio speriamo, un [...]. Quantomeno, se lo aspetta [...] questo non è un giudizio etico sulla [...] quelli che la fanno, è una pura [...] tecnica), al punto che oggi è sconsigliabile [...] luogo pubblico in cui ci sia la [...] quel caso c'è una forte probabilità di [...] indotti della [...] sola presenza. C'è come una segreta complicità [...] di uno scenario fatale, anche [...] quando [...] poi stupefatti o sconvolti. Raccontano un sacco di [...] inglesi erano mescolati tra i fans del Liver-pool [...] (strategia della provocazione abbastanza simile a quella [...] che la polizia e [...] in [...] hanno fatto di tutto [...] favorevoli alla esplosione di violenza (e del [...] lasciava presagire), ma il tutto è secondario [...] di vertigine, di [...] collettivo vèrso il possibile [...] sollecitazione del modello terrorista. Un evento come questo [...] confronto tra forze ostili, non è uno [...] antagoniste, è il prodotto mortale di forze [...] Indifferenti (di cui fanno parte anche gli [...] inerti della televisione), è [...] della indifferenza. La stessa violenza deliberata [...] è la rivendicazione di al-cunché, bensì la [...] indifferenza, che si può dispiegare solo perché [...] fondo di indifferenza generale che caratterizza le [...]. Più che un evento, [...] in fondo, come il terrorismo, la forma [...] di evento. Dunque non è un [...] nostre società: appartiene alla logica della loro [...]. Ci vedo anche [...] logica, [...] moderna. In [...] la violenza deriva anche [...] dei ruoli: degli spettatori (i tifosi inglesi) [...]. Si sostituiscono agli attori [...] sotto [...] del media, inventano il [...] cinicamente, è più affascinante [...]. Siamo franchi: non è [...] si richiede alla cultura più moderna? Non [...] a ogni spettatore di diventare attore, di [...] inerzia e eventualmente di sconvolgere lo spettacolo? Paradossalmente, [...] in avvenimenti selvaggi di questo tipo, si [...] terrificante [...] di una [...] moderna di tipo partecipativo. La si deplora, ma [...] conti duecento poltrone sfasciate a un concerto [...] un segno di successo. Dove finisce la partecipazione e [...] di partecipazione? Anche [...] c'è una logica, impazzita, forse, [...] è pur sempre logica. I Romani potevano legittimamente [...] quel genere, con fiere e gladiatori, direttamente [...] noi possiamo [...] soltanto dietro le quinte [...] e li riproviamo, in nome della purezza [...] poi li gettiamo in pasto alla mondovisione: [...] dica, quei minuti in televisione sono sin [...] testa alla [...] dell'anno). Ma alla fin fine [...] di credere che [...] vocazione dello stadio sia [...]. Però, pensiamo un attimo alle Olimpiadi di Los Angeles dell'anno scorso: erano già trasformate in [...] gigantesca parata su cui calava, come nel [...] a Berlino, [...] a suo modo terrorista, da [...] lo spettacolo [...] dello sport eretto a strategia [...] guerra fredda: totale malversazione del principio olimpico. Una volta che il [...] stato sviato, lo sport può venire sfruttato [...] parata di prestigio o parata di violenza, [...] competitivo e rappresentativo a gioco di circo [...] (per rifarsi alla classificazione di Cai! E, anche [...] è la tendenza complessiva [...] dai sistemi di rappresentazione ai sistemi di [...] vertigine. La politica non fa [...]. Nella tragedia dello [...] vedrei anche senza alcun [...] di terrorismo di stato. Che non si traduce [...] programmate (Cia, Israele, Iran). C'è un modo di [...] del [...] una politica di provocazione [...] propri cittadini, un modo per ridurre alla [...] sociali, che oggi rientra nella politica di [...]. Sicuramente in quella della [...]. Stessa strategia nei confronti dei [...] di fatto, è un po' [...] se avesse creato dei [...] di disperati da spedire [...] certo, [...] in nome della morale, ma [...] sostanza la brutalità di cui fanno mostra è la [...] di cui la [...] dà prova [...] del potere. Questa strategia di liquidazione [...] quella della tutela e del [...] condotta in modo più [...] con [...] della crisi da tutti [...] non può non portare a estremismi di [...] perversi di un terrorismo di cui lo Stato [...] affatto [...]. In mancanza di una strategia [...] determinata, concertata (che forse non è più neppure possibile), [...] impossibilità di una gestione razionale del sociale, lo Sta [...]. Non va più [...] la rappresentazione, la volontà politica [...] ma attraverso il ricatto, [...] simulazione, la provocazione o la sollecitazione spettacolare. E la realtà del [...] dietro a tutta una polìtica [...] di partecipazione, che è soltanto una politica di facciata [...] allo scacco. [...] indi, una duplice strategia, e [...] un certo senso un cinico partito preso per la [...] del sociale. In qualche modo, gli [...] altro che portare al limite estremo i [...] questa situazione [...] spingono la partecipazione sino [...] tragico, e insieme ricattano con la violenza [...]. Idem per i terroristi. E quel che ci [...] simile operazione, a dispetto di qualsiasi repulsione [...] è [...] del modello, moltiplicato dai [...] operato è ambiguo, giacché lavorano [...] alla informazione e alla [...]. Eventi simili ci offrono [...] nostra scomparsa come società politica. Le scene dello [...] a Bruxelles, che ricordano [...] «Biade [...] sia [...] sono premonitrici. Non a caso hanno [...]. Sono il segno di [...] delle nostre società (delle [...] moderne), il loro ritrarsi, il loro contrarsi [...] sotto la parvenza della espansione e della [...]. Sono gli unici avvenimenti [...] essi ci danno il polso della nostra [...] involutiva, quella logica che gli [...] detti «politici», del vecchio [...] cercano disperatamente di nascondere. ///
[...] ///
Ferraris Ha [...] occhietti tristi, è magro e [...] vive in una stamberga e spesso non ha nemmeno [...] pochi soldi necessari per accendersi la stufa a gas, [...] incastrata nel caminetto, sostituisce (infimo e prosaico surrogato) [...] il fuoco [...] di quercia elisabettiana o di [...] carbon fossile. Di solito indossa giubbotti [...] di rado (solo quando minacciosi superióri lo [...] si mette in completo grigio con cravatta [...]. Vive a Londra, fa [...] il protagonista di un serial televisivo [...] ore 18. Fin [...] niente di strano. La stranezza comincia quando [...] ai suoi dati anagrafici. Il giovanotto, infatti, si [...] John, [...] anche Ho. Equi le cose si [...]. Perché Ho è un [...] cinese è il padre di Ho. E Ho? È cinese [...] Inglese? Inglese, o addirittura [...] (popolano londinese) risponde In [...] provocatorio al non rari razzisti ambosessi in [...] le Indagini. Ogni tanto, però, qualcosa [...] e allora dice: [...] che siamo un miliardo», [...] genere. Perché, anche se nato [...] orologio Big Ben, Ho non ha perduto [...] della cultura millenaria che gli scorre (si [...] nel sangue. Il [...] lo recita a memoria. I telefilm della serie [...] Yard» sono notevoli per [...] non comune, per II ritmo lento, quasi [...] attenzione rivolta ben più al ritratti psicologici [...] scene [...]. Ma soprattutto sono Interessanti [...] In piena luce, con la loro abbondanza di [...] una realtà non nuova, ma poco nota, [...] In Italia: e cioè che la Gran Bretagna è [...] multirazziale, [...] multiculturale e perfino [...]. II sergente Ho è [...] Isolato, unico detective [...] fra tanti »bianchi» (e, [...] vita vera è raro vedere occhi a [...] scure sotto ti casco blu del. Ma per quanto tempo [...] prevalere degli inglesi [...] nelle forze [...] E un tema scottante [...] tempo si discute, le [...] biblioteche ai ristoranti le [...] si incrociano nella capitale britannica: è ancora [...] il trionfo della metropoli [...] perla lotta contro le [...] gli arruolamenti corrispondano alla conformazione reale della [...] resistenze conservatrici finiranno, prima o poi, per [...]. Intanto, negli altri settori [...] nel commercio, nelle banche, nel trasporti, negli [...] la presenza degli stranieri è massiccia. Un sikh [...] ti controlla il passaporto quando [...] di [...] una guardia giurata giamaicana ti [...] il bagaglio quando riparti, una commessa nigeriana ti [...] a scegliere una cravatta, un [...] arabo o turco o greco o spagnolo ti serve [...] tavola, un Indiano (o un pakistano, chissà) ti vende I francobolli per le Inevitabili cartoline. Sono soprattutto, come si [...] su-balterne, ma non tutte e non sempre. Lasciamo stare il caso [...] ricco, riverito e invidiato chirurgo londinese, che [...] egiziana. Pensiamo alle [...] di piccoli esercizi che [...] supermercati perché gestiti da famiglie «di colore», [...] lavorano sempre e non chiudono mal, neanche [...]. E [...] successo, alla metodica espansione del [...] che si intitolano [...] al Kashmir, a Can-ton, a Pechino, alle catene [...] di [...] di [...] (che sembrano Italiane, ma che [...] sono finanziate con petrodollari da sceicchi e sultani). Di ristoranti Inglesi, a Londra, [...] esistono quasi più. Nei pub puoi mangiare, [...] fretta, cibi tradizionali prefabbricati, salsicce, pasticci di [...]. Ma se vuol stendere [...] un tavolo e [...] con calma una cena [...] cena, le alternative sono poche: [...] o [...] (roba da miliardari) o [...] indiano, talvolta spagnolo, più di rada Jugoslavo [...]. Quello che a Roma [...] Milano è ancora una curiosità, a Londra è [...]. Non si creda che [...] strutture riservate al turisti, e quindi di [...] (stranieri che lavorano per stranieri). Tutta [...] area cella Grande Londra, [...] remote periferie dove il [...] arriva solo eccezionalmente, è [...] in cui la [...] cucina [...] rivaleggia con le [...] enigmatiche varianti del menù [...]. Per chi poi vuol [...] lo spirito pratico [...] vecchi e [...] abitanti di [...] paese ha escogitato una soluzione che sembra Londra, capitale [...] nuovo Impero di [...] ed è Invece molto britannica: [...] la vendita di cibi [...] portare [...] belli caldi in custodie di [...] «usa e getta», che tutti i ristoranti praticano, non [...] alcuni dei più eleganti. E poiché la cucina [...] asiatici, ecco moltiplicarsi 1 negozi da cui [...] di tutte le spezie d'Oriente, nelle cui [...] polli laccati, rigidi e lucidi come se [...] e dove il tè nero o verde, [...] profumato con gelsomino o bergamotto, si vende [...] costa la metà, o poco più, rispetto [...] Roma. La cucina, si sa, [...]. Ma anche nel campo [...] cultura «vera» la presenza afro-asiatica è vistosa [...] Imponente. Le librerie [...] e Dillon, vaste come [...] la più piccola e sofisticata [...] I librai antiquari di [...] Court [...] (la strada che Marx [...] I giorni andando e tornando dalla biblioteca del [...] Museum, e in cui [...] vendicò di certe chiacchiere [...] da osteria rompendo e [...] non pochi lampioni), piegano I loro scaffali [...] di volumi di storia, viaggi, geografia, archeologia, [...] su tutti 1 paesi del mondo. Editori come [...] pubblicano (e non da [...] autori africani. La stessa nazionalità di [...] ambigua. ///
[...] ///
[...] e suo fratello [...] (morto prematuramente pochi giorni [...] Inglesi, pur essendo Indiani della diaspora, nati [...] Trinidad, [...] Caraibi. [...] Achebe, di cui In Italia [...] «Le locuste bianche». Davanti al [...] Museum, In [...] Russel [...] si contano non meno [...] specializzate in opere [...] il Medio Oriente, [...] la Cina. Sul caminetto della [...]. ///
[...] ///
[...] potete cercare, con speranza [...] di celebri esploratóri, come Burton o [...] o Stanley, e ammirare, [...] ritratti di principi dei [...] del X VIII secolo [...] è meno facile: costano migliaia di sterline, [...]. Il mercato dei libri sul [...] Mondo è in espansione. A [...] quartiere molto «colorato», un [...] ha aperto una nuova libreria per gli [...] pare che gli affari gli vadano molto [...]. Tramontato [...] Londra mantiene il [...] Il suo ruolo di [...] di una [...] comunità planetaria che, fino [...] 40 anni fa, non aveva rivali né [...] ampiezza territoriale e numero di abitanti. Con tutti 1 suol guai, Londra continua a ricevere Idee [...] a [...] a [...] a [...] a [...] sotto forma di musica «Fasta», [...] romanzi, di saggi. Sulle rive del Tamigi [...] del mondo, ed è [...]. Arminio Savioli SE VAI AL FESTIVAL NAZIONALE [...] NON DIMENTICARTI DI GEORGE [...] anni di [...] DEI DIAMANTI FINO AL [...] SETTEMBRE NINO CARUSO Omaggio agli Etruschi Vasi, sculture, elementi [...] Ferrara, [...] agosto -30 settembre 1985 Palazzo Massari (Gallerìa [...] Massari I). Palazzo dei Diamanti, [...] Bagni Ducali. ///
[...] ///
Palazzo dei Diamanti, [...] Bagni Ducali.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .