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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1994»--Id 3153194033.

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Bisogna ripensare la società e [...] di ciascuno? Lo propongono i filosofi del «non [...] ci crucciamo? [...] di piangere»/" [...] RITANNA ARMENI [...] «Proletari di tutto il mondo [...]. Il lavoro faticoso, salaria-. È arrivato il tempo [...]. ///
[...] ///
E forniscono dati, elaborano [...] fantasie. [...] di un ; «mondo [...] parte in : quello reale che conosce [...] aziendali, crolli di produzione, disoccupazione, intensificazione dei [...] nelle parole [...] dei [...] filosofi del [...]. Le ore di lavoro annue [...] in due decenni da 70. E già ora in America [...] del lavoro è temporaneo [...]. ///
[...] ///
Negli nelle pri-; aie [...] aziende [...] iolo i! In [...] Francia, quando Marx studiava [...] e il capitalismo na-. E anche nel mitico Giappone [...] non supera le 1900 ore. In Italia si , lavora [...] ore [...] «Nei tempi moderni -afferma Joffre [...] professore di sociologia [...] la Sorbona e autore della [...]. E questa riduzione non [...]. Si tratta di un [...]. Anno cruciale il ; [...] nel quale la durata [...] del tempo libero ha [...] di vita quella del tempo lavorato. Per la prima volta [...] il tempo che ciascu--no di noi può [...] agli affetti, a si stesso, agli altri [...] a quello che è necessario dedicare a [...] guadagnare, «Non siamo consapevoli -ha detto di [...] Guy [...] in un convegno organizzato [...]. [...] milanese sulla riduzione [...] di lavoro -della [...]. Potremo finalmente lavorare di meno [...] la ricchezza prodotta aumenterà. E allora perchè ci [...] di piangere». [...] della svolta che interessa [...] lavoro e della produzione ci sono le [...]. Che hanno ridotto il [...] lo hanno affidato alle macchine. Lo hanno automatizzato, lo [...] faticoso ma soprattutto lo hanno assorbito. C'è nel mondo moderno una [...] più raffinata degli stessi lavoratori. La : descrive molto [...] André [...] sociologo, giornalista, allievo , [...] Jean Paul Sartre, autore fra [...] di Addìo al proletariato [...] Meta-. E ai [...] stabili affianca quelli precari o [...] tempo [...] parziale». Il tutto porta ad una [...] zione del tempo necessario per la produzione. Non è questo in [...] che abbiamo inseguito per [...] Certo, [...] in-; vece che un sogno pare un [...]. [...] crescente in tutti i ; [...] crisi aziendali e licenziamenti di [...] precarietà crescente. E allora? Come mai [...] processo di liberazione [...] si è finora rovesciato [...] Nel ritorno a paure ed incertezze di [...] povertà? Quando non è un vero e [...] povertà e alla precarietà. La colpa è nostra. Dei lavoratori, dei sindacati, [...]. Degli economisti che pensano [...] ala disoccupazione banalmente, creando nuova occupazione. Mancano tre milioni di [...] Si creino tre milioni di [...] posti di lavoro. Invece non è cosi. La colpa è della [...] nella . Invece si possono utilizzare [...] favore del lavoratore, [...]. Nel «lavorare meno, lavorare [...] vecchio slogan che è il titolo [...] libro di [...]. Non si tratta di [...]. Il suo valore va ben [...] di là di una riduzione [...] di lavoro settimanale o annuale. Significa cancella re la [...]. Superare [...] in cui il lavoro [...] misura della ricchezza. [...] che nella filosofia occidentale si [...] sul lavoro. Significa rovesciare quei due [...] occidentale, il cristianesimo e il marxismo, per [...] -punizione o emancipazione, alienazione o sfruttamento -è [...] vita degli uomini e della società. Postmoderni, postindustriali, [...] i filosofi del «non [...] idee audaci e anticonformiste. Intanto non bisogna avere [...] il lavoro, quello che c'è, senza pensare [...]. Nel mondo c'è già abbastanza [...]. [...] ecologo radicale, lancia una provocazione [...]. Il lavoro non produce [...] la distrugge e crea degrado. Sotto accusa questa volta [...] Marx o il cristianesimo ma anche Adam Smith [...] lavoro è [...] insostituibile fonte di ricchezza, [...]. E la felicità dipende [...]. Non è più così, [...] perchè la produzione di [...] dannosa per [...] e per [...] e la felicità dipende [...] ridimensionamento. Ed ecco che dalla filosofia [...] non lavoro emerge una [...] società, più sobria, più austera, [...] consumista. In cui [...] non sta nella merce [...] possesso, ma [...] nel godimento della natura, [...] gli altri. Insomma una società in cui [...] frugale» per usare il termine [...] autori della [...] du [...]. Piuttosto nascita di una società [...] o bipolare in cui il mercato, il tempo della [...] sia ridimensionato a favore [...] attività [...] del suo,. In questo mondo diverso, [...] profondo riguarda ovviamente [...]. È possìbile pensare ad [...] cui il lavoro non sia centrale, non [...] della vita e [...] è il suo lavoro», [...] G. ///
[...] ///
E la nostra repubblica, [...] gli Stati moderni non è forse «fondata [...] Nella vita di. O, [...] perchè dai lavori produttivi sono [...] ed [...]. In una società fondata [...] del tempo e del lavoro produttivo [...] non può che avere [...] filosofi del non [...]. [...] -altre basi, altri fondamenti. Le relazioni con gli [...] non a scopo di lucro, la vita [...] rapporto con la natura assumono valore, diventano [...] vita [...]. Rimane la domanda di [...] il cambiamento? Come cominciare ad attuare una [...] tecnologie hanno già compiuto. Ma che, a quanto [...] non hanno ancora riconosciuto? La risposta non [...]. Ma ai politici, agli [...]. Ci troviamo piuttosto di [...] da una società del lavoro a una [...] quale [...] continua a mantenere un [...]. PIERO DI [...] «Nonostante [...] di parecchie delle figure [...] il crescere di figure intermedie e nuove, [...] a mettere in conflitto capitale e lavoro, [...] ri-cordato non soltanto da Marx ma anche [...] Dahrendorf». È questa la frase [...] Aris [...] conclude il suo ultimo [...] Il [...] della produzione (Il Mulino, Bologna 1994, L. Il risultato è [...] profilo storico del capitalismo, [...] complessa dialettica che nel corso di quasi [...] è sviluppata tra produzione e lavoro. Il quadro che ne [...] non solo da uno sviluppo cosi rapido [...] precedenti nella storia [...] ma dai caratteri di [...] proprio processo di civilizzazione che ha modellato [...] sentimento religioso oltre che i rapporti materiali Ira [...]. Il filo rosso che [...] tappe di questo processo di civilizzazione è [...] che questo conosce nelle diverse fasi dello [...] sociali che esso determina. Il libro, che è anche [...] preziosissima guida ragionata nella sterminata letteratura [...] riportata poi in una lunga [...] pubblicata in appendice al volume, tuttavia non ha nessuna [...] apologetica. [...] ricostruzione del mondo della [...] viene fatta da [...] dal punto di vista [...] consapevole che oggi siamo a qualcosa di [...] passaggio di fase, che [...] a una crisi profonda di alcuni dei [...] cui si è retta la produzione moderna. Ma tutto questo è [...] affermare che stiamo entrando in una società [...] Oppure, [...] con un forte radicalismo, [...] no i teorici del [...] rivoluzione tecnologica riducendo a fatto marginale il [...] sta portando verso una società liberata dal [...] appare molto lontano dagli [...] questo dibattito. Egli tende [...]. Naturalmente [...] nega che a [...] a queste conclusioni . E, tuttavia, questa scelta [...] forte profilo etico gli consente di orientarsi [...] radicali che la produzione sta conoscendo in [...] secolo senza smarrire il gusto [...] concreta dei processi reali. Si tratta di [...] che vale, ovviamente, per [...] per qualsiasi altro paese, e che sta [...] mento [...] che la produzione resta [...] di misura di ogni formazione economica e [...]. Se si guarda, infatti, [...] ci accorgiamo che a un ridimensionamento relativo [...] merci rispetto ai servizi nei paesi sviluppati, [...] in paesi del tutto [...] soprattutto nel Sud-Est [...]. E tutto lascia pensare [...] paesi ben presto si aggiungerà il «gigante [...] Cina». Per queste ragioni, «la [...] nel modo industriale di lavorare e di [...] Accor-nero -, il passaggio che deriva dal [...] e al tempo stesso [...] conferisce una forma neo-industriale alla società contemporanea». Archivi BRUNO [...] Greci Per loro era [...] la parola per dire «lavoro» ce [...]. E ne avevano altre due: [...] e [...]. La prima, da cui [...] indicava il lavoro manuale. La seconda, da cui [...] lavoro intellettuale, Insomma le attività superiori dello [...] la retorica, la filosofia. E questa divisione semantica [...] schiavistica della Polis. E nonostante tutto, fu [...] di [...] a capire per primo [...] paio di [...] del «lavoro umano». Permutabile con delle dracme. I Romani Fittavoli e [...] Era [...] stabile la società romana, a dispetto delle [...] che bisognò aspettare il III secolo d. Perchè? Perchè solo allora [...] cominciò a sgretolarsi. Gli schiavi fuggivano. Le terre rimanevano incolte. E i proletari (ex [...]. Allora Diocleziano inchiodò i [...]. Con le «caste ereditarie». Nemmeno allora ci fu [...] per risparmiare energie. Ci pensavano i «servi», ai [...] restava una parte del raccolto. Come in Grecia li [...] solito [...] medioevo« Ora et I [...] Nostro Signore Prima di S. Benedetto, a cui risale [...] stato Agostino a teorizzare il [...]. Per lui il lavoro [...]. In attesa Clelia «Città [...]. Del resto il cristianesimo era [...] religione «servile». Che non ha mai amato [...] commercianti, [...] e il profitto. E i protestanti? Loro [...] ad Agostino. Testimoniavano la «grazia» con [...] «successo». Parola di Max Weber, [...] Calvinismo la [...] dello Spirito capitalistico. A parte il «dispotismo [...] tutti nella schiavitù, ci sono [...] il Buddismo, il «Tao» [...] Confucianesimo. ///
[...] ///
Lavorare, in tutte queste realtà [...] significava aderire [...] delle cose. ///
[...] ///
In maniera conforme al [...] ciascuno nel cosmo. Piccola eccezione: Confucio. Per lui, studiando sodo, [...] «mandarini». Poi ci sono le [...]. Ad esempio il «Buddismo Zen». Mescolato al Tao produce [...] Samurai. [...] scompare [...]. E con la tecnica [...] perfezione del lavoro [...]. ///
[...] ///
E lavoro [...] il «linguaggio». ///
[...] ///
Per di più il [...] la Rivoluzione francese e la Rivoluzione industriale [...] sempre il «lavoro» nello Stato. A partire [...] mercato. Che lui chiamava: «regno [...]. Quanto a Marx, ne [...] rosso della storia. Un filo avvolto in [...] i «rapporti di produzione». Liberandosi dal «lavoro alienato», che [...] dei loro [...] una materia prima. [...] del [...] col suo profeta [...]. Taylor, inventa la catena [...]. [...] profeta a [...] volta di [...] la smonta. E tutto avviene tra [...] e gli anni settanta. Il fordismo ottimizza in [...] produttive. Puntando al grande mercato [...]. Che richiede in fabbrica [...] standard. ///
[...] ///
Crea lavoratori polivalenti e [...]. Si forma una élite di [...] e una base di «generici». E molti ci rimettono [...]. Finché arrivano, negli anni [...] del «non lavoro». Dicono: «Lavorare meno, lavorare [...]. Perchè? Perchè il lavoro [...]. E perchè ha perso [...]. ///
[...] ///
Valorizzando [...] settori: «cura», [...] «ambiente», «ricerca». In due parole: la [...]. ///
[...] ///
In due parole: la [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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