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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 3139409135.

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I fondi di investimento [...] al finan-ziere hanno ammes-so di [...] perso fino a 2 [...]. È la perdita più [...] il fondo principale di [...]. Ieri al «fixing» di Londra [...] ha subi-to un tonfo del [...] scendendo a 278,50 dollari [...] contro i 284,75 dollari della [...] precedente. È il livello più [...] 7 mesi, ad un passo dal mini-mo [...]. La tempesta russa ha [...] pre-stito ad alto rendi-mento emesso da [...]. Il «bond» da 750 [...] lanciato ad aprile, ha chiuso oggi a [...] una perdita del [...] al listino delle obbli-gazioni. Crolli generalizzati su tutti [...]. New York accusa il colpo [...] mentre Piazza Affari subisce un calo del [...] Le Borse affondano nel panico E Milano in due giorni perde [...] miliardi ROMA. È stata una giornata male-detta [...] tutti i mercati. La giorna-ta del panico [...] non è diventata [...] bensì la regola nel [...]. Il bollettino delle Borse è [...] ri-cordare negli annali: [...] a [...] la frustata è stata molto [...] e le perdite da ca-pogiro [...]. A Milano [...] sono stati «bruciati» virtualmente [...] di lire. Nei [...] la capitalizzazione di Borsa [...] Piazzaffari [...] arrivata molto vici-no al milione di miliardi. Ieri era attorno a circa [...] miliardi. Il [...] peggiore [...]. In ogni caso, il [...] mantiene un progresso del [...]. Tutto [...] 1) le notizie dalla Russia [...] a peggiorare né da parte del [...] né da parte del Fondo [...] un cambiamento di toni; 2) la conferma che [...] orientale è [...] per due trimestri consecutivi in [...] paesi del Sud Est, Cina che [...] una crescita [...] svalutate (che rendono [...] cinesi meno competitive) e le [...] 3) la certezza che i profitti industriali diminuiranno. Tutto annunciato, se si vuole [...] aggravato dal fatto che non [...] una autorità mondiale, non [...] un [...] banche centrali per frenare la [...]. La linea: lasciamo che [...]. Intanto, ognuno [...]. La Borsa di Tokyo [...] perdita molto pesante, [...] toc-cando nel corso della [...] più basso degli ultimi sei an-ni. [...] dello yen sul dollaro (143,65 [...] 144,68 per [...]. Si è salvata solo Hong Kong [...] dove le autorità stanno comprando [...] in una colossale operazione [...] statalista» puro [...] accolto anche dai più sfegatati [...] occidentali: se dovesse sal-tare [...] addio ripresa asiatica. Avvio in forte calo [...] nelle borse messicana e [...] timori di una svalutazioni delle divise venezue-lana [...]. Alla fine [...] delle perdite: Francoforte a [...] Londra [...] Madrid 5. [...] Varsavia [...] minimo da 22 mesi, Budapest [...] Praga [...] minimo storico. Anche se i le-gami [...] Polonia, Un-gheria e Repubblica [...] con la [...] nulla che possa arginare [...]. Questi tre paesi hanno un [...] politico in più: la crisi di og-gi potrebbe ostacolare [...] europea. [...] ha raccolto il disastro [...] giorni scorsi quando ha dominato [...] sopra e sotto lo 0, ha ri-lanciato: verso la [...] delle con-trattazioni, [...] di riferimento [...]. Crolli di questa entità [...] dal 1992, quando si [...] la recessione. Il fatto che le Borse [...] non abbiano [...] (eccetto To-kyo e Hong Kong) [...] diminuisce i rischi di frustate ancora peggiori. ///
[...] ///
Intanto, gli investitori conti-nuano [...] sui mer-cati obbligazionari, il «porto para-disiaco» dei [...]. [...] È anche la paura di [...] rallentamen-to globale [...] che sta ali-mentando il fuggi [...] generale dal-le Borse di tutto il mondo. Nel giro di un anno [...] scenario è [...] entrata in recessione collezio-nando due [...] di contrazione [...] produttiva. La Russia è fuori [...]. [...] Danimarca e, dunque, non ci [...] da preoccuparsi più di tanto a [...] da guerra fredda. I grandi paesi [...] Latina, dal [...] Messico cominciano a soffrire non [...] perché gli investitori li stanno [...] perché metà delle loro esportazioni [...] costituita [...] e [...] i cui prezzi sono ai [...] storici. Meno entrate in valuta [...] paesi drastiche riduzioni dei bilanci pubblici, meno [...]. [...] emergenti bisogna parlare ormai di [...]. E veniamo agli Stati Uniti [...]. Ieri è stato confermato che [...] secondo [...] ha messo il freno: il [...] lordo è aumentato [...] il più [...]. [...] che ci si aspettasse una [...] eccita soltanto gli illu-sionisti della [...]. Quel che conta è [...] primo trimestre di [...] la crescita era stata [...]. Il forte rallentamento è [...] crisi asiatica e dal [...] attenuato dal buon andamento [...]. Secondo le stime [...] americana [...] crescerà del [...] prossimo del [...]. La crescita euro-pea invece sta [...] il suo [...] prossimo. Non ci sa-rebbe da [...] buon livello di consumi, ma non di [...] Europa, e la bassa in-flazione hanno sostanzialmente consolidato [...] Occidente. Inoltre, lo straordinario afflusso di [...] da tutto [...] Europa sono a livelli storicamente [...]. E questo fa bene [...] sia agli investimenti. E allora? Allora, messa con [...] spalle [...] nuovo nemico. È la caduta generale [...] perché quando dalle materie [...] visto che il barile di [...] rag-giunge a stento i 12 dollari) passa [...] generale, chi acquista auto-mobili, [...] apparta-menti tenderà a rinviare la [...] aspettando prezzi ancora più bassi. Chi produce tenderà a [...] o rinvierà gli investi-menti per ampliare gli [...] troppo venderà a prezzi sempre più bassi. Di [...] il rallenta-mento generale. È un rischio poten-ziale, [...] molti a temere [...] degli eventi. Soprattutto in Europa dove [...] diminuisce. La tendenza defla-zionistica (sarebbe meglio [...] depressiva perché il concetto di [...] la crescita che non esiste [...] co-me scelta generalizzata) è abbondan-temente nutrita dalla crisi asiatica [...] trova [...] Latina. Il secondo rischio (che [...] certezza) è che la crescita europea si [...] di quel che sem-bra. Non fa paura [...] delle banche tedesche in Russia, [...] il [...] forza. [...] della Germania, [...] dalle esportazioni. Finora hanno re-sistito al [...] compra merci tedesche bada non so-lo al [...] e soprattutto alla qualità. Ma oggi è la [...] si riduce e, infatti, sta ral-lentando [...] degli altri grandi paesi [...] Italia [...]. Se il virus della [...] Latina e la crescita [...] in mi-sura più sostanziale come alcuni ipo-tizzano, [...] Europa con il suo Euro sentirsi sicura [...] isolamento solo perché [...] Il terzo rischio potenziale [...] depressione arrivi con un crollo a [...]. Grazie alla crisi asiatica, la Borsa di New York si è raffreddata, [...] troppo squilibrato per ritenere improbabile [...] crack. [...] in-cide parecchio sui bilanci familiari. Negli ultimi anni il [...] famiglie americane si è ri-dotto, il risparmio [...] livelli degli ultimi 35 anni. Nel 1988 [...] del valore delle azioni [...] dieci anni dopo lo moltiplicava [...] 2,1. Secondo [...] di [...] Borse ridurrebbe il prodotto globale [...]. Infine [...] rischio: il dollaro debole. Per capire di che [...] bisogna partire dal Giappone, la vera palla [...] globale. Se ha ragione Alan [...] ex [...] al coma in cui [...] Giappo-ne da diversi anni gli Usa e [...] per un certo [...] debolezza del dollaro dirigerà [...] merci denominate in dollari nel Vecchio Continente. Inevitabil-mente si ridurranno le [...] è stata sostenuta abbon-dantemente dal dollaro forte. Il de-collo [...] accentuerà questa tendenza. Antonio Pollio [...] PRIMO PIANO Alla radice [...] titoli la paura di un rallentamento globale. Tira il freno la [...] Usa Anche [...] allarme economia Ora il [...] deflazione: e gli analisti temono un crollo [...] colare la preparazione della [...] Russia del presidente Usa». Dunque il presidente Boris [...] primo [...] post-comuni-sta, sembra restare al suo [...] sulla santa poltrona del Cremlino. Non ci sono dimissioni [...] gli aveva chiesto la Duma una settimana [...] per-chè Mosca non è [...] non ci sono rivolte [...]. E noi vi crediamo, [...] e signor [...]. Crediamo che il presidente [...] resti in questa bufera [...] dacia solo per preparare [...] con Clinton e non [...] e aspetti che qualcuno chiuda per lui [...]. E crediamo anche che [...] tenere in mano la situazione del pae-se. E tuttavia a una cosa [...] possia-mo credere e che cioè la Russia stia vivendo [...] «normale» crisi di avvi-cendamento politico. Non fosse al-tro che [...] volta da quando sono stati strappati loro [...] potere e lo Stato, i comunisti russi [...] protagonisti sulla scena politica. [...] però non si sta giocando [...] sue carte per un semplice governo. Non è il governo [...] materia del compro-messo di questi giorni, delle [...] fra [...] e [...] ma lo Stato stesso, [...] Costituzione. Ragioniamo senza passioni per [...] serio [...] vuole andare al go-verno? E [...] dovrebbe? Per aiutare [...] a togliere le ca-stagne [...] 16 mesi dalle ele-zioni legislative e a [...] pre-sidenziali? Forse sta parlando anche di ministeri [...] ma non sarebbe la [...]. La verità è che [...] ha solo due obiettivi [...] e ben più grandi di un [...]. Pri-mo: le dimissioni di [...]. Secondo: cambiare la Costituzione [...] poteri al parlamento e limitare i poteri [...] Stato. Mettia-mo da parte le [...]. I fatti parlano di [...] legge [...] del-la Duma presentato da [...] parlamentari, compresi i moderati dunque, che definisca [...] presidente del paese in caso di di-missioni. Sembrerà strano ma la Rus-sia [...] una legge del genere tan-to che ogni [...] è parlato di mettere da parte [...] la prima do-manda era: [...] il presiden-te? Lo si chiedeva a [...] ovvia-mente. E al di là [...] -non andrà in galera, non gli chiederemo [...] -il capo comunista non andava. Era propa-ganda, va bene. Ma il fatto che [...] di riempire il vuoto legislativo, né i [...] co-munisti, per opposte motivazioni, la-sciava capire quanto [...] lontano. Adesso il problema non [...] è [...] e lo si ca-pisce [...] vuoto lo si vuole coprire. E sappiamo anche co-me: [...] dice il disegno legge, viene garantita una [...] delle corpo e un posto al Senato [...] anni. [...] come [...] anzi meglio. Un altro fatto: Duma [...] so-no trovati [...] su una dichiara-zione comune [...] capo dello Stato la [...] negli affari [...]. Sì, [...] avete letto bene. [...] che non si ingerisce [...] go-verno lo immaginate? Impossibile. Con un «altro» presidente [...] con lui. E infine [...] fatto, [...] che restituisce il pote-re al Parlamento, che cioè toglie la spada di Damocle dello scioglimen-to [...] ogni volta che [...] una divergenza di vedute fra [...] leader del Cremlino e i deputati. [...] dunque [...] Russia, quella del [...]. Quando inizierà? Non domani. Intanto [...] bisogno che ci sia [...] per av-viare i mutamenti: [...] non può di-mettersi finché [...] non è nessuno. Una volta che il [...] confermato nella carica al-lora il presidente [...] potrà anche dimettersi (ma [...] la pelle [...] e [...]. Dopo tre mesi allora [...] elezioni presidenziali. E solo allora [...] giocherà tutte le sue carte. Perché è il Cremlino [...] una sedia a mezzo con [...]. ///
[...] ///
Un [...] fa rotta verso Piazza Affari. La prima metà del [...] è fitta di appuntamenti sulla strada della [...] imprese italiane. Nonostante il «vento degli [...] piazze di tutto il mondo. Non è detto che [...] non faccia cambiare idea a qualcuno di [...]. In ogni caso il [...]. Il 2 settembre la [...] Fondazione Monte dei Pa-schi tornerà a esaminare il [...] della banca sene-se, mentre al 3 settembre [...] per chiedere [...] in Borsa, le assemblee [...] Ducati, [...] casa motoci-clistica bolognese, e della Richard [...]. Si prosegue [...] settembre con [...] di Banca Profilo (ex Profilo Sim) e si [...] specializzata nella pro-duzione di ingranaggi, [...] atten-de il via libera della [...] per la quotazione. Queste le società che [...] verso Piazza Affari. Si fer-meranno davanti al [...] Fermarsi forse no, ma non si esclu-de che [...] rallen-tare la corsa al listino. È infatti pos-sibile che [...] delle Borse internazionali suggeriscano agli azionisti di [...] troppa insistenza sul pedale [...]. ///
[...] ///
È infatti pos-sibile che [...] delle Borse internazionali suggeriscano agli azionisti di [...] troppa insistenza sul pedale [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

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Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

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Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .