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Quasi quasi, avrebbero scritto loro [...] Encicliche o redatto le «bolle», se non fosse stato [...] a [...] a freno ci pensava [...] uomo [...]. Che già aveva il [...] tenere a bada i pontefici, nonché [...] serpeggiante tra i popoli [...] re-gno amalgamava. Stiamo parlando di Carlomagno, [...] univer-sale, e dei filosofi, franchi, irlandesi, longobardi [...] affollavano la celebre [...] Palatina ad Aqui-sgrana, attorno [...]. Due di costoro, più [...] fa, [...] di York e [...] di Tours, di-scettavano in [...] Dio, [...] e del Nulla. Sì del Nulla. E al-la corte palatina, [...] e dignitari laici. Non senza [...] sotto-posto le loro tesi [...] Carlo stesso. Che acutissimo, ma semianal-fabeta, [...] scrittura, girava il tutto ai consiglieri [...]. Come nel caso di [...] or ora stampato dal Melangolo, per la [...] Franca [...] che vi premette un [...] «De [...] et [...] -Il Nulla e le [...]. Son pochissime pagine, quelle [...]. Passate da Carlo al fedele [...] per un primo esame, e [...] esposte [...] a corte, nel marzo [...] mentre [...] presi-diava le coste della Normandia [...] dai pirati. Il primo capitolo parla [...] Nulla, [...] secondo delle tenebre. [...] il [...] il [...]. [...] linguaggio stesso, e non solo [...] Scrit-tura, attesta trattarsi di un «ente», [...] un «designato». E Dio certo non potrebbe [...] ingannato, facendoci [...]. [...] Nulla, visto che esso, di [...] se, an-nulla ogni ente che appare? Impossi-bile [...] appare nel linguaggio. E a suo modo, [...] qualcosa che solo la ragione umana, dotata [...] può investigare. E così ricomincia daccapo, [...] la questione che già Parmenide [...] indagato, destinata riemergere molti secoli dopo con Hegel, [...]. Ma [...] ri-mette in trono la ragione [...] dentro cui solo, per i [...]. [...] cui Anselmo scorgerà [...]. E sulle «tene-bre», come [...] Così: esistono -dice -e [...] o figura. Perché la Scrittura assegna [...] e «tempo», al posto della «luce» che [...]. Ora, [...] saggio di Franca Ange-lini, [...] ispide paginet-te con testo a fronte, ipotizza [...] di [...] ai quesiti da lui [...] in senso proble-matico. In realtà, per la studiosa, [...] vi sarebbe una risposta precisa al di-lemma del Nulla, [...] restaurato nella [...] dignità di problema metafisico [...] del Logos greco, e in [...]. E tuttavia forse la mira [...]. Il [...] può leggersi infatti proprio come [...] della [...] ineffabile realtà. In altri termini [...] af-ferma col suo ragionare [...] Nulla è altro da quel che appare. E che sotto di [...] che esserci, logicamente, altro che [...]. Il Nulla, con la [...] interiore cogenza razionale, [...] se stesso agli occhi di [...]. Evocava la forza increata [...]. [...] davvero pericolosa [...] cristiano: [...] del mondo, aliena da un Dio creatore. Del resto lo stesso Agostino, [...] po sottovalutato al ri-guardo dalla [...] nelle «Con-fessioni» [...] avvicinato a qualcosa del genere. Quando aveva definito il Nulla [...] materia», realtà indeterminata in divenire, e «vuoto» [...] ente e [...]. E Agostino non era [...]. E che [...] «increato» fosse [...] del filosofo, lo conferma [...] carolingio del-la filosofia, tesa a recuperare il [...]. [...] intrisa di neoplatonismo. E la risco-perta del Logos [...] perfettamente con tutto il disegno po-litico e [...] Carlo, vero cu-stode politico della fede, impegnato a [...] i popoli ger-manici ancora intrisi di paganesimo. Ma erano altri tempi, [...]. [...] cui la «Ratio proteggeva talmente [...] da [...]. [...] con-trario [...] accade oggi [...]. Il nulla e le [...] di Tours a cura [...] Franca [...] il melangolo pagine 166 [...]. /// [...] /// Negli ultimi anni è uscita [...] in Italia una [...] produzione libraria sulla [...] e, in particolare, sui campi [...] sterminio. Una gran mole di [...] storio-grafia in cui si sono fatti passi [...] nello studio del rapporto fra vittima e [...] responsabilità individuali, nella ricostruzione delle condi-zioni di [...] morte, [...] delle complicità e delle [...] queste complicità. Questa gran quantità di [...] Giorgio [...] a definire chiarite (ma [...] le «circostanze storiche» in cui si è [...]. Da questo giudizio [...] fa discendere la necessità [...] filosofica che cerca di sviluppare nel suo [...] titolo: Quel che resta di Au-schwitz. [...] e il testimone, edito Bollati Boringhieri. Il nu-cleo centrale della [...] stesso autore così riassunto: «In questa prospet-tiva, Auschwitz [...] presen-ta più soltanto come il campo della [...] il luogo di un esperimento ancora im-pensato, [...] confini fra [...] e [...] si cancella-no; e, messa [...] Au-schwitz, [...] riflessione morale del nostro [...] insufficienza per la-sciare apparire [...] rovi-ne il profilo incerto di una nuova [...] testi-monianza». Progetto fascinoso, quello di [...] ma non privo di [...]. [...] per [...] mette al centro della [...] analisi «il musulmano». Chi è costui? Utilizziamo [...] Amery: «Il co-siddetto [...] come nel linguaggio del [...] il prigioniero che aveva abbandonato ogni spe-ranza [...] abbandona-to dai compagni, non possede-va più un [...] in cui bene e male, no-biltà e [...] non spiritualità, potessero [...]. Era un cadavere ambulante, [...] fun-zioni fisiche ormai in agonia». A queste parole di Amery [...] aggiunge: «Il musul-mano è [...] non tanto un limite fra la vita [...] egli segna, piuttosto, la soglia fra [...] e il non uomo», [...] che «si esita a chia-mare morte la [...]. Del resto Anna Arendt [...] come luoghi di «fabbri-cazione di cadaveri». Ad Au-schwitz, dunque, non [...] si producevano cadave-ri. Accadeva cioè la cosa [...] cadave-ri senza morti, «non uomini -scrive [...] -il cui deces-so è [...] in se-rie». Una tale situazione estrema [...] di questo saggio -qualsiasi [...] della respon-sabilità di Jonas, quella della comunicazione [...] ritorno di Nie-tzsche. La medesima situazio-ne estrema [...] secondo [...] -il Bet-telheim delle Fortezze [...] «Come [...] bambini autisti igno-ravano totalmente la realtà per [...] mondo fantasti-co, così i prigionieri che diven-tavano [...] più attenzione ai rappor-ti reali di causalità [...] con fantasie deliranti». Il musulmano inoltre -argomen-ta [...] il tema di certi corpi in agonia [...] collocati sul confine fra [...] vita. Una situazione, questa, con [...] mille difficoltà, deve mi-surarsi [...]. [...] invita alla cautela chi sostiene [...] di Auschwitz e propone [...] della testimonianza». Una te-stimonianza però che «non [...] della verità fattuale» ma della [...]. Quel che resta di Auschwitz [...] un saggio ricco di spunti penetranti e [...]. Resta il fatto che [...] di «una situazione estrema», quella [...] musulmano, diven-ta [...] chiave per compren-dere la condizione [...] campi. Le cose -come dimostrano [...] più recenti -non stanno così: [...] nel lager i musulmani, [...] anche coloro che finivano nei forni subito [...] arrivo. [...] i non uomini, ma anche [...] uomini e, persino, le vitti-me che cercavano di dare [...] mano ad altre vittime. Non convincono, poi, le [...] re-sponsabilità e sulla semplice [...] proprio per-chè non tutto Auschwitz [...] ridotto al musulmano. Nelle sue ultime pagine [...] la parola a questi ultimi. Nel 1987, infatti, per [...] sono state raccolte le loro testimonianze. Ecco uno stral-cio del [...] Bronislaw [...] «Il tempo in cui [...] si è iscrit-to profondamente nella mia memoria. Gli ultimi momenti dei [...] come si dice in questa canzone del Lager: [...] è peggio del musulmano? Ha forse il [...] Non è lì perché lo calpestino, urtino, [...] Va [...] il campo come un cane randagio. Tutti lo scacciano ma [...] è il cremato-rio. [...] lo toglie di [...]. Il «non uomo» si [...] parola. Il mondo dopo la [...] Auschwitz e [...] del testimone GABRIELLA MECUCCI Separarsi [...] Italia di Marzio Barbagli e Chiara Saraceno Il Mulino Pagine [...] Lire 32. /// [...] /// La bellezza e la [...] Enzo Tiezzi Raffaello Cortina pagine 150 16. /// [...] /// Le parole e le [...] Michel [...] Rizzoli pagine 435 16. Ovvero, la vita è [...] ANNA BENOCCI LENZI Il sogno è stato definito da Ge-rard [...] Nerval un universo parallelo, composto di segni di [...]. Questa definizio-ne, [...] al [...] poeta di ricordare i sogni e [...] il segreto, si ricollega [...] e [...] alla teoria della mente [...] Freud. [...] dei fenomeni del sonno [...] ha aperto, con un piccolo libro appena [...] Mar-silio «Breve storia del sogno», le porte di [...] che fin dai tempi [...]. Il sogno è stato [...] di grande interesse per [...] proprio perché visto come [...] alla real-tà, alla libertà [...] ca-pace di dire più [...] esperienza la verità. [...] archeologica e storica agil-mente [...] Mancia è chiara ed esaudiente. Partendo [...] con grande agilità e sicurezza. Mancia sottolinea i punti [...] storia del sogno nei secoli, partendo dagli Egizi [...] va il grande merito di [...] capito [...] del linguag-gio del sogno [...]. La letteratura [...] ri-sulta essere stata ricchissima [...] Islam, [...] dizionari di ra-pida consultazione per le inter-pretazioni [...] contesto sociale, economico e culturale del sognatore [...] poco es-senziale. Sorprendenti anticipa-zioni delle teorie psicoanalitiche [...] attuali risultano essere state fatte anche [...] che [...] sec. [...] introducendo la sistemati-ca dei [...] per categorie ben distinte i sogni, sembra [...] teorie [...]. [...] principi fa sì che nel [...] Me-dioevo si sviluppi un processo di [...] del sogno, [...] la povera gente non avesse [...] il diritto di sognare né [...] forma [...] dal potere ecclesiastico. Bisogna aspettare il tardo Me-dioevo [...] avere quel processo progressivo di democratizzazio-ne, capace di procurare [...] medioevale una evasione dalla realtà ed una conoscenza in [...] di [...] in rapporto a quella stessa [...]. I sogni di-ventano con [...] se-coli divini o diabolici a seconda [...] è con Agostino che [...] dei propri sogni, attraverso i quali si [...]. [...] Cardano nel X VI secolo. Dominato [...] diffi-denza verso il genere umano, Cardano ebbe dei sogni una vi-sione [...] forse, proprio da traumi subiti [...]. La [...] pole-mica con Cicerone riguardo [...] e ai sogni falsi non fu del [...] chiarire ulte-riormente le interpretazioni pos-sibili di allora. Solo più tardi, in [...] possibile afferma-re che il sogno non poteva [...] ed avere un origine demoniaca. Il sogno esprimen-do, infatti, la [...] più nascosta del soggetto, il suo mondo inter-no, consentì [...] suoi interpreti di elaborare una complessa [...] narrazioni diventarono, quindi, con Cardano [...] per [...] del sogno, mentre squalificato fu [...] parte il ruolo della memoria nella [...]. Nei sogni [...] moderna domina incontrastata la [...] Freud, a cui va il [...] di [...] sottratto il sogno alla magia [...] e [...] portato nel campo scientifico. Il sogno, se-condo lui, [...] un desiderio che tende a realizzarsi [...] legato a doppio filo [...] di affettività, di me-moria. [...] tra [...] permette [...] pro-cesso di ricostruzione attraverso il [...] delle esperienze pas-sate. E la celebre metafora [...] Freud non è solo divertente ma anche significativa: «Il [...] come un giornale in un regime [...] ma, non potendo dire [...]. A n [...] r o p o l [...] g i a La prima [...] Nel corso della storia sulla [...]. /// [...] /// Breve storia del sogno [...] Mauro Mancia Marsilio La sesta estinzione di Richard [...] e Roger [...] Bollati e Boringhieri pagine [...]. /// [...] /// Breve storia del sogno [...] Mauro Mancia Marsilio La sesta estinzione di Richard [...] e Roger [...] Bollati e Boringhieri pagine [...]. (0)
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