→ modalità player
modalità contesto

Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 31294852.

Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org

Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.

Dalla Prima [...] PER [...] era grande. Noi [...] del corpo di ballo [...] nostro angelo, Renata Tebal-di, che ci appariva [...] di calma, di serenità, di grande arte [...]. Lei, la greca [...] aveva la-sciato [...] prima pesanti im-pronte artistiche [...] del palcoscenico del Teatro alla Scala con [...] non definitiva, tanto da diventare la first [...]. ///
[...] ///
Alla prima uscita quella Lady [...] la lettera che annuncia la vittoria del [...] Macbeth che peggio di così non si può. La legge con un birignao [...] mezzo [...] mez-zo [...] veronese, [...] da quattro lire. E pensare che a [...] Scala, a via Broletto, al Piccolo Teatro, Lilla Brignone [...] gran-dissima in «Elisabetta [...]. Un consiglio, Dio mio, [...] supplicare! Poi, e [...] arri-vava il bello. ///
[...] ///
Saliva, saliva, saliva come [...] gru-moso di [...] umani, saliva sonnambula ad [...] un vuoto incolmabile co-sì come si racconta [...] Adelaide Ristori recitan-do in inglese davanti agli [...] come ave-va fatto la [...] la pri-ma interprete della Lady, [...] Verdi Cigno Nazio-nale. Ecco spiegato [...]. Sicuramente Adelaide Risto-ri, figlia di [...] attori gi-rovaghi, la nostra più grande attrice [...] una donna ca-pace nonostante la [...] mode-sta cultura di recitare in inglese e di avere [...] celebrità au-tentica di fronte a [...] pubbli-co così esigente, si trattava di recitare Shakespeare! Era il 1790 quando [...]. La Ristori, celebre negli [...] guardata e sentita recitare nella parte del-la Lady [...] Verdi che pretese poi da Marianna [...] prima interprete della Lady [...] Teatro della Pergola di Firenze, cose inaudite. Marianna, fiorentina piccola piccola [...] con un gran testone, assomigliava a quelle [...] si vedo-no nei quadri di [...] ma possedeva una forza [...] scenica grandissima, una vera, [...]. Verdi, grande musicista, grande [...] Marianna per tre mesi a delle prove massa-cranti, [...] e pre-tendeva da lei che imitasse «quelli [...] articolando parole quasi senza muovere le labbra, [...] altre parti del cor-po, [...] occhi». Non era questo il [...] Ristori, non era questo il sonnambulismo della Lady [...] non era questo quello [...] Shakespeare [...] deciso? La [...] fu pa-ragonata alla Ristori, [...] personale vantaggio si dice. FIRENZE È STATA la [...] secondo «Macbeth» la memoria del quale accen-de [...] fiorentini che vi assistettero. Era il Maggio Musicale [...] ti trovi in compagnia di un vero [...] da Corso Italia, vicino al Teatro Comunale, [...] «Vedi, [...] dovrebbero metterci una lapi-de [...] di quel [...] e nominarci Verdi, Astrid Varnay, [...] Maestro Vitto-rio Gui e Gustav [...]. Sì, proprio Gustav [...] grande attore, il Mefistofele [...] sì proprio quello del [...] Mefisto [...]. Fu il regista indimenticato di [...] «Macbeth». Quando a Firenze mi dicono [...] milanese, tiro fuori le [...] carte vincenti e ri-spondo: «Se [...] avete Gustav [...] io ho avuto Jean [...] e Herman [...] alla Scala 1964. Che dire di più? Poi, alle repliche arrivò [...] giovane e bru-na, e si sentiva dietro [...] lavoro serio e cosciente, dove la parola [...] Lady [...] la musica si realizzavano con una com-piutezza [...]. Era Leyla [...]. Ma il lavoro stupefacente [...] quello fatto insieme da Jean [...] e da Her-man [...]. Ne venne fuo-ri una specie [...] spettacolo ma-cigno. Non so dire come, [...] tutta quella tra-gica musica avesse la compat-tezza [...]. Io ero [...] uno dei grandi ruoli verdiani, [...] è stata [...] che mi ha formata e [...] fra le [...] reliquie due bellissime lettere, una [...] e una di [...] che non di-sprezzavano affatto, ahimé, [...] fanno certi [...] quelle danze miracolose che abbelliscono [...] stupenda ope-ra. Nel mio itinerario Macbeth [...] ancora Richard Strauss. Per-ché vi chiedete? Perché Strauss [...] un poema sinfonico, «Macbeth», semplicemente splendido, così [...] che per due vol-te, in visioni diverse, [...] in scena sotto for-ma di balletto. La prima volta era [...] io ero incinta di quattro mesi di [...] Fran-cesco ed ero felice di [...] in pancia. Fu al Teatro di San Carlo [...] poi alla Scala. [...] nuova che suscitò entusiasmi travolgenti [...] an-che critiche idiote. Non si am-metteva in [...] che il nazismo potesse ri-nascere da un [...]. E invece visione del «Ma-cbeth» [...] si fingeva che in un grande Monumento Cubo al [...] di una piazza di Berlino fossero sepolti in mez-zo [...] tanta carta di giornali, e poi redivivi, una Lady Ma-cbeth, Eva Braun, e una Ma-cbeth [...] Hitleriano. Fu uno scandalo, Dio [...]. Poi, al Teatro Romano [...] Verona, [...] presentammo [...] visivamente più coerente alla [...]. Fu un gran successo, [...] entusiasmò meno. ///
[...] ///
Alla Scala non si può [...] dimentica-re [...] Claudio [...] Strehler. For-tunatamente esistono in tutti [...] che infiammano gli animi e tracciano i [...] ci si avvia su itinerari [...] verso [...] era su quel muro come una linea [...] sonnambuli-smo della stupenda [...]. E quel «Macbeth» lo [...] an-cora un altro anello di con-giunzione fra [...] scozzese e quella che andrà in scena [...]. La mia più recente [...] avuta [...] scorsa nel grande spazio [...] di Verona. Quel «Ma-cbeth» porterà su [...] mar-chio di garanzia con stampato molto evidentemente [...] Pierluigi Pizzi. Quel «Ma-cbeth» così profondamente [...] ri-solto scenicamente, ricondu-ceva tutto a un discorso [...] da tanto lonta-no seguendo [...] e toccava tante stazioni. Voglio ringraziare Pierluigi Pizzi [...] di cuore di [...] salva-to [...] le famose dan-ze del «Macbeth», [...] modestamente ero protagoni-sta insieme a [...]. E debbo anche aggiungere, [...] certi [...] musicali, che quelle danze [...] che proprio Giuseppe verdi, quello di Busseto, [...] e il balletto e si è an-che [...] una delle più belle pagine della [...] musica a quella Adele [...] la prima Regina delle Villi [...] «Giselle», che apparve nel suo inarrivabile «Don Carlo». [...] visto qualche giorno fa [...] Milano, [...] in casa nella sala oscura, stavo nello [...] da fogli, carte, libri, barattoli di colore, [...] alle pareti, molti ritraggono il [...] di Franca, [...] è più che famosa [...] Dario mi dirà del repentino innamoramento del pittore, [...] fa, a un tavolo da pranzo, si [...] disegnare, co-me uno di noi potrebbe usare [...]. Poi un giorno il [...] moglie spedì i ritratti di Franca a [...] Fo. Anche Dario è un bravo [...] «Eh, ho fatto [...]. E si era pure [...] di architettu-ra, Politecnico di Milano. Ma non [...]. Ha [...] nel di-sporre il colore, nella [...] dei toni, nel costruire quelle figure un [...]. Il portinaio [...] detto: Dario non [...]. [...] la casa, corso di Porta Romana, casa signorile, con [...] padronale, nel senso che [...] pro-prio la targa [...] con su scritto «padronale». La prima volta che [...] il numero civico. Chiedevo [...] a una portiera, a un [...] portone dopo. In una città dove nes-suno [...] di nessuno, [...]. Il Fo sembra uno dei [...] delle sue storie: alto dinoccolato il [...] questa città, con la quale [...] batte-re il tempo della vita, benché sia nato un [...] a nord, [...] a San Giano di Varese. [...] fa la svolta, questa in [...] si chiamerebbe «camminata con die-trofront», dove -sta scritto nel «Ma-nuale minimo [...] -«lo [...] a rovescio è la classica [...]. Dario spunta [...] della sala con una [...] nera in mano e il [...] in testa da grandi freddi. Quando se lo toglie, [...] sono schiacciati. Si rialzano mentre mi parla, [...] i piedoni ben piantati a [...] le scar-pe sembrano enormi e dalle scarpe [...] alla rovescia, così i fili [...] rombi fan-no delle frange civettuole, [...] che strana moda. Avrei dovuto vedere anche [...] Fulvio, che al telefo-no ha la stessa voce. Mi racconta Da-rio -ma [...] faccia parte dello scherzo -che a qualche [...] Fulvio al posto suo, tanto sapeva tutto quel [...] Dario. Solo che lui dialogava [...] inglese e non so in quale altre [...] giornalisti oltre il filo: «E adesso se [...] qualche cosa in in-glese, che non so [...] faccio, mi scoprono». Va beh, che co-sa [...] inventi su qualcosa. Non gli chiedo neppure [...] Nobel, [...] invece degli Ambrogini [...] che è un premio [...] che lui poche ore prima aveva rifiutato. Al-bertini, il sindaco, e alcuni [...] suoi consiglieri di maggioranza [...] insultato, la città gli aveva [...] persino [...] di una festa e lui [...] risentito. Questa città è sempre [...] «Il tramonto comincia al [...] si è perso per [...] dei va-lori, sostituiti dagli interessi persona-li. [...] una specie di corte. Hanno pro-mosso una raccolta [...] sentire il loro plaudo». ///
[...] ///
Ma anche plauso. ///
[...] ///
Così abbiamo vis-suto il [...] e del [...] dei bottegai. Bottegai nella fattispecie lombarda, [...] qualsiasi orizzonte collettivo». Ades-so stiamo attenti a [...] bottegai. Il bottegaio era quello [...] credito». Quel-lo a cui si diceva [...] e sul li-bretto unto e [...] mati-ta la cifra sotto [...] pagava. Il Teatro di Dario Fo [...] a quei tempi, tempi di una [...] relazioni sociali un poco più generose. Chissà, forse ci creiamo [...] ritroso di una sta-gione migliore di questa. Però intan-to la giunta [...] parola ha speso per Camilla Cederna. Caro Dario, andiamo in [...] «Nel Medioevo le questure e i com-missariati erano tutti [...] solo. Questo per evitare la [...] durante un interrogatorio, di sba-gliare [...] dare indicazioni. Sono tal-mente presi dal movimento [...] che la sinistra [...] la destra la sinistra, per [...] la finestra. Questo si è verifi-cato [...]. [...] non sono riuscita [...]. ///
[...] ///
La [...] batta-glia per [...] è [...]. Di sicuro non ha paura [...] sbilanciarsi, la [...] senza esitazioni. Sta preparando un testo [...] e sta leg-gendo quanto [...] di leggibile. Tutto corrisponde a [...] di intellettuale che ha coltivato: [...] de-ve far sentire la propria [...] verso la classe operaia, che è ormai [...] cosa rispetto a venti anni [...]. [...] parte [...] deve sentire [...] di informare, di [...]. ///
[...] ///
Sembra già uno dei suoi [...] donna. Dopo se-dici anni la [...] uomo. Le crescono dei capelli [...] ispidi sulla fronte, una faccia da [...] con un paio di [...] coprono la bocca. Sette processi non han detto [...] parola. Per due volte la [...] e [...] tro-vata in minoranza davanti [...]. Allora è stata scritta una [...] fasulla, in modo tale che se ne scoprisse subito [...] for-male. Altrimenti il caso era [...]. Ma di tutto questo [...] le tracce. Sono andato in Sicilia, [...] i ragazzi delle scuole e non sapevano [...] nu-vole. I ragazzi non sanno [...] niente della lotta [...] del-la giustizia, non sanno [...] del lavoro, del mondo in cui si [...]. [...] che [...] la guerra, arrivata la pace, [...] di [...] dalla fame discopri-re il mondo. La nostra generazione [...]. Ma fu così anche [...] Ses-santotto. Fo si buttò nel [...] si sente ancora «figlio [...] di quelle esperienze». [...] le [...] migliori cose in quel periodo. Non potrei più [...]. Ho scelto di rappresentare [...] privato che al politico. Ma una diffe-renza resta [...] teatro e quello borghese, non solo sul [...]. Il mio è un teatro [...] non moralistico, teatro di una morale che [...]. [...] facciamo la storia di Dario Fo. Però vorremmo sapere se [...] quegli anni non è riuscito a raccontare: «Mi [...] mettere in scena qualche cosa sul se-questro Moro. E avevo scritto un [...] intitolato semplice-mente la «Tragedia di Aldo Moro». [...] letto in pubblico e [...] che la gente [...]. Così ci ho lavorato [...]. [...] rifatto a modo mio [...] il tor-mentone della polizia che sapeva do-ve [...] Moro [...] in tutte le maniere [...] prigio-ne. Ma poi gli avvenimenti [...] sopravvento. Tutto correva [...]. Quelli erano giorni cupi, [...]. Adesso sono solo giorni [...]. Fo però mi fa [...] del governo Prodi: è il meglio che [...]. ///
[...] ///
Poi si alza, gira, ri-pensa [...] giovani [...] e li sente un [...] poveri, tristi, indifesi: «Capisco-no che [...] loro vita è [...] la-voro, un lavoro che è [...] un [...]. Senti, Dario, [...] a darti una definizione: [...] sei un libertario? «Sono un uomo di [...] marxista convinto e convinto ancora che Marx [...] cose, [...] avuto intuizioni perfette. Poi so-no arrivati i [...] rovi-nato tutto. È arrivato Lenin e [...] il partito che ha consegnato a Stalin [...] Stalin [...] si è risparmiato e anche lui si [...] lo stalinismo. E un mondo che [...] riempito di violenza e [...]. In tutta questa sto-ria la [...] parte [...] recitata anche il partito comunista [...] ha commesso errori gravissimi e tra gli [...]. Ma tutte queste cose, Pinelli [...] Mi-stero Buffo, Marx e Piazza Fontana, [...] e [...] il Pci e il [...] Storico, [...] teatro alla Palazzina liberty e Morte accidentale [...] i giullari e il comico, le [...] «Chi ha toccato la [...] messa [...] era sul tavolo, no [...]. Ecco ho fatto le [...]. ///
[...] ///
Una resa stupen-da. [...] adesso». La cartella nera si [...]. Esco-no fogli colorati. Sono acquarelli, tempere, [...] un omino che cade, un [...] che vola, una stella in cielo, un saltimbanco in [...] una nave, le ca-ravelle di Colombo, lampi, cieli e [...]. [...] caro Fo. Ma [...] «Sì, sì, questo è il [...]. Co-me in «Johan [...] a la [...] de le Americhe», come [...] Commedia [...]. Altro [...] «La commedia [...] è una forma di teatro [...] si basa su una combina-zione di dialogo e azione, [...] detto e gesto eseguito, non solo sulla pantomima. Le tavole del discorso di Stoccolma una dietro [...] raccontano [...] politica. Nei disegni compaiono scritte: [...] violenza, morti, guerra, [...]. Sono [...] della storia politica e [...] Dario Fo, per cui la politica e [...] stanno sempre insieme perché [...] un teatro di [...] politi-co alla maniera di Brecht, [...] Majakovskij. Per questo, a destra [...]. [...] teatrale di Fo è ovviamente [...] ma rispetta quel principio: che [...] deve schierarsi e deve informare. Il Nobel gli dà [...]. Altri ancora hanno arricciato [...]. ///
[...] ///
Anzi precisa: [...]. Oreste Pivetta Su [...] il discorso registrato Dario Fo [...] Svezia e oggi a porte chiuse parlerà [...]. Fo ha «provato» il [...] alle telecamere di [...] che stasera alle 22,50 [...] la registrazione. [...] trasmetterà in diretta, mercoledì prossimo, [...] cerimonia del Nobel, che inizierà alle ore 16 alla [...] Hall: [...] il re di Svezia Carlo Gustavo consegnerà ai premiati un diploma, una medaglia e [...] da sette milioni e mezzo [...] corone, quasi due miliardi di lire. Anche in questo caso Dario Fo [...] prendere la parola. In qualità di Nobel [...] pronunciare [...] ufficiale, dieci cartelle dedicate [...] dei giullari [...]. Un premio Fo ha [...] Milano, [...] che però aveva rifiutato [...] il sindaco e la giunta di centrodestra. [...] spento a Pavia a 54 [...] della rivista [...] due volte», a lungo collaboratore [...] Addio a De Luca, studioso che amava le fiabe Docente, appassionato esperto di letteratura per [...] curò edizioni di Rodari e [...] favolistica popolare, dai [...] a Basile. È morto ieri [...] San Mat-teo di Pavia, Carmine De Luca, esperto di letteratura per [...] curatore di diverse edizioni delle [...] Gianni [...] colla-boratore del nostro giornale. Car-mine De Luca, che [...] veniva dal mondo [...]. Era un insegnante appassionato [...] di lettere alle scuole medie superiori) e [...] dalla letteratu-ra per [...]. Negli anni Ottan-ta era [...] gruppo dirigente di Riforma della scuola, aveva [...] al 1987 la pagina settimanale della scuo-la [...] aveva conti-nuato a collaborare alle pagine culturali. È stato, alla fine [...] Ottanta, direttore editoria-le degli Editori Riuniti. Poi, agli inizi degli [...] Novanta, [...] è ri-velata la malattia cardiaca che lo [...] morte. Car-mine ha lottato contro [...]. Concentrando le sue forze su [...] passione, la lettera-tura per [...]. Ha creato e diretto [...] due volte, del Centro [...] Rodari [...] Or-vieto. Aveva fatto in tempo [...] Gianni Rodari alla fine degli anni Settanta ed [...] colpito dalla [...] ope-ra. Così, del grande scrittore [...] filastrocche ha curato la pubblicazione di una [...]. Il primo già nel [...] (Il [...] di Magonza). Ma Carmine è stato anche [...] di libri: nel [...] Rodari, la gaia scien-za della [...] nel 1994 Versi in classe, nel 1995 Antologia di [...] e del [...] e infi-ne, con Pino Boero La letteratura per [...] edito da Laterza. Ha collaborato intensamente, oltre [...] nostro giornale, anche con diverse riviste che [...] della scuola, tra queste Italiano e oltre [...] La [...] scolastica. Quasi in se-greto, era [...] di cartoline illustrate [...]. Carmine era sibarita (era [...] a Corigliano Calabro, in provincia di Cosenza), [...] un punto di orgoglio, [...]. Forse persino uno strumento [...]. Era un padre attento [...] questo è sicuramente stato de-terminante nella cura [...] le fiabe per questa o [...] per questa o quella [...]. [...] figlia, Carla, lo «educava», [...] Car-mine [...] a comprendere meglio la sensibilità letteraria dei [...]. Con questa com-petenza e questo [...] ha cura-to, un anno fa, [...] di una serie di fiabe [...] (inglesi, irlandesi, francesi, africane, rus-se, norvegesi, campane) e [...] (Charles [...] Aleksandr [...] Jacob e Wilhelm [...] Giambattista Basile, Emma [...] per [...] in coedizione con [...]. Fu una serie fortunatissima [...] oggi, col loro dorso giallo, sono sugli [...] di bambini italiani. Letti, sicura-mente, anche dai [...]. Carmine ha affrontato la [...] fianco la moglie Elena, sapendo benissimo che [...] e per quale stretto e rischioso passaggio [...]. Ma quel passaggio si [...] del tempo. Martedì pomeriggio alle 15 [...] di Prima Porta si terrà la cerimonia [...]. ///
[...] ///
Martedì pomeriggio alle 15 [...] di Prima Porta si terrà la cerimonia [...].

(0)
(0)


Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.

Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro?
Visualizza: adotta una pagina della Biblioteca digitale KosmosDOC

Consultazione gratuita del cartaceo in sede: .

Biblioteca Digitale


Perché è necessario essere utente di una biblioteca abilitata al sistema KosmosDOC per visualizzare la descrizione catalografica, le istanze materiali nei singoli inventari, la trascrizione completa e l'oggetto digitalizzato?
Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
(1)



La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(215)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .