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Mi sentivo, [...] ragioni di ambiente e [...] sinistra; nelle prime discussioni con i compagni [...] esitavo a [...] comunista. Ma senza sapere e [...] politica concreta, senza mai avere incontrato non [...] ma neppure un iscritto al partito; o [...] che si dichiarasse tale con me. Certo avevo assorbito suggestioni [...] quanto mi circondava. [...] era rossa anche allora [...] dovevano [...] colpito il bambino tanto [...] ancora: le cariche di polizia contro i [...] del Duomo di Foligno; lo sbigottimento e [...] la mattina in cui le edicole esposero [...] con la notizia della morte di Stalin. Per non dire di [...] alla Temi per [...] anni (si, proprio [...] dai dieci an-ni, quando [...] «risarcimento» per la morte del padre in [...] miniera, fino ai [...] quando andò in pensione); [...] e da operaio sentiva, pensava e parlava; [...] partito, ma orgoglioso delle sue tessere [...] di cui mostrava un [...] con il suo nome di iscritto. Nei giorni io cui [...] le case delle famiglie italiane con i [...] da Budapest, anelanti alla libertà, alla democrazia, [...] le strade e le piazze d'Italia erano [...] che manifestavano. Cosi era anche a Foligno, [...] ero tra quegli studenti, con i miei [...] e di giustizia. Me li ero fatti, [...] come bo detto. E non capivo di Est [...] Ovest, non avevo conoscenze sufficienti che mi [...] antisovietico o viceversa. Ero un ragazzo di [...] non avevo [...] della guerra fredda dentro [...] me, in quel caso, non si trattava [...] un [...] che fronteggiava un invasore. E di conseguenza mi [...] con i miei convincimenti e la mia [...]. Fu nel corso di [...] manifestazioni che vissi la mia prima esperienza [...]. Un giorno, al termine [...] piazza [...] colma, si rivolgeva, arringando, [...] la grandissima parte dei presenti non conosceva [...] conoscevo io [...] e al quale, per [...] nessuno prestava attenzione. Quello che avevamo da [...] detto sfilando e non sentivamo il bisogno [...]. A un certo punto il [...] tran del comiziante fu interrotto da un grido strozzato [...] ribelle, che contestava al tribuno occasionale il diritto a [...] lui di libertà e di democrazia. Subito una decina di energumeni [...] si avventarono contro per [...] e [...]. Un po' di noi, che [...] lì intorno, ci [...] a [...] e [...]. Lo spirito [...] mio, ma anche degli [...] era identico a quello che ci aveva [...] contro il sopruso, la violenza, la sopraffazione. Riuscimmo [...] e [...] sicuramente non studente, che a [...] allora parve vecchio, ma che, [...] adesso, non doveva avere più [...] treni [...] isolò fremente e pallido, ma [...] andò via e restò a braccia [...] atteggiamento disfida, di sofferenza e [...] condanna. Con lui non parlammo, continuano [...] con curiosa estraneità. Parlammo invece, quel giorno [...] fra di noi, e facemmo domande per [...]. Scoprimmo così che [...] inascoltato era il deputato [...] Msi [...] provincia e il ribelle era un comunista, [...] gli attivisti missini si erano scagliati. E ci trovammo così [...] solo io, ma gli altri che condivisero [...] di fronte ad un inaspettato paradosso: che [...] stessi valori che ci muovevamo a sostegno [...] in rivolta, eravamo spinti a difendere da [...] che contestava se non la nostra manifestazione [...] quella) colui che pretendeva di [...] interprete. Per me, allora, Togliatti [...] un nome che avevo sentito citare alla [...] certo «l [...] e non sapevo nulla [...]. Ma quel paradosso lo [...] colsi in tutta la [...] portata e ci pensai [...] non Ito mai dimenticato del tutto. Tre anni dopo, matrìcola [...] di Roma, conobbi per la [...] volta [...] il circolo universitario [...] mi avvicinai e mi iscrissi Mai per un momento pensai allora, né [...] mai pensato dopo, che [...] comportasse per me [...] o una sconfessione delle BUDAPEST [...] Un uomo armato e una donna in una strada [...] da un carro armato con la bandiere ungheresi degli [...] fra le case i cui muri sono segnati dai [...] Cronaca della rivolta e delia [...] gli alleati della Germania nazista, [...] occupava un posto a parte. Era una monarchia senza re, [...] da un ex ammiraglio austriaco senza flotta, che parlava [...] se. Non aveva mosso guerra [...] Gran Bretagna (era avvenuto, anzi, il contrario), e solo [...] in ritardo aveva dichia-rato guerra agli Usa [...] senza impegni pratici). Anche la partecipazione [...] era stata contraddittoria ed esitante. [...] ungherese era stato spedito [...] nel giugno 1941, ritirato in autunno, rispedi» [...] sbaragliato nel gennaio del 1943, ridotto a [...] e [...] (assolti, pare, con ferocia) [...] impegnato in prima linea nelle fasi finali [...] ormai sotto stretto controllo tedesco. Il regime del reggente [...] era reazionario, ma non poteva [...] una dittatura fascista. Nel maggio 1939, solo [...] 281 erano di estrema destra. In piena guerra, dal [...] al colpo di stato nazista del 19 [...] governo [...] mentre trattava segretamente con Londra, [...] il partito dei piccoli proprietari i [...] e i [...] (che [...] non pochi comunisti) formassero [...] «Fronte [...] il cui orientamento [...] era noto a tutti. Infine, caso più unico [...] non perseguitò i «suoi» [...] protesse almeno in parte, salvando quelli di Budapest [...]. Fu quindi del tutto [...] un governo di coalizione ad assumere il [...] dicembre del 1944, sul territorio occupato dai [...] poi a Budapest, a guerra finita. La ricostruzione fu opera [...] partiti e fu condotta con energia. Le elezioni del 4 [...] assolutamente libere. Su 409 seggi, 245 [...] proprietari, il cui leader, Zoltan [...] divenne primo ministro al [...]. Bela [...] (il «Badoglio ungherese»). I comunisti ottennero solo [...]. Le elezioni successive (31 [...] un po' meno libere (si parlò di [...] allora i comunisti rimasero in minoranza, con [...] cento dei voti e 100 seggi (i [...] ispirazione cattolica, ottennero il 16,10 per cento [...] piazzandosi cosi secondi). Il carattere pluralistico della [...] nel primo perìodo post-bellico è fuori discussione. La «sincerità» della prospettiva [...] cioè di un modello di sviluppo verso [...] diverso da quello sovietico, è oggetto tuttora [...] gli storici. [...] non c'è spazio per approfondire [...]. È ragionevole supporre (e [...] prove) che su questo punto, come su [...] fossero divisi. Comunque sia, i partiti [...] si espri-mevano, contavano, agivano. La convivenza non fu [...]. Le ali moderate dei [...] colpite da arresti, processi, epurazioni (e deportazioni [...] Urss) [...] nel 1945 e 1916 (cosa che paradossalmente [...] di [...] partiti di destra legali). Ma, insomma, [...] una vita politica democratica [...] primi ministri e capi di stato non [...] i comunisti (anche se qualcuno di loro, [...] fu costretto [...] ed altri finirono in [...] alla scoperta di complotti non sempre, però [...]. E il partito dei [...] settembre 1946, era abbastanza [...] da portare in piazza a Budapest mezzo [...] in polemica con i comunisti. Le date parlano chiaro. Fu la guerra fredda [...] svolta (a partire dal 1917). Nel 1948 e soprattutto [...] residua speranza di una pacifica evoluzione verso [...]. Si moltiplicarono [...] e statalizzazioni. Si restrinse sempre più [...]. I contadini (soddisfatti della [...] alienati e frustrati dalla collettivizzazione forzata. Il cardinale [...] fu arrestato per «tradimento, [...]. Il partito cattolico fu [...] capo esiliato, il suo giornale soppresso. Le elezioni si tennero [...] sia pure «frontista» (15 maggio 1949) e [...] «cannibalismo»: la rivoluzione divoro se stessa, li [...] uno dei principali statisti comunisti, Laszlo [...] «scomparve». Era [...] arrestato insieme con altre venti [...] circa per spionaggio. II processo fu una orrenda [...] assolutamente prefabbricato. Le esecuzioni ebbero luogo [...]. Seguirono altri arresti (tra [...] Janos [...] altre condanne a morte. E venne il disgelo. Il 5 marzo 1953, Stalin [...] subito cominciò, anche in [...] lotta prò e contro [...]. Alterne furono le vicende. [...] lo «Stalin ungherese», fu [...] parzialmente il potere, ad [...] a lasciare che Imre [...] diventasse capo del governo [...]. Seguirono amnistie, scarcerazioni, riforme [...] contadini, larghe concessioni sul piano della libertà [...]. Ma non mancarono i contrattacchi [...] e [...] del 1955 [...] fu deposto. Il 25 febbraio 1956, [...] di [...] distrusse però le speranze [...] dirigente di mantenersi al potere. Dibattiti sempre più accesi [...] profondamente il paese. Alla fine di luglio, [...] fu costretto a prendere [...] in Urss. Non ne tornerà più. /// [...] /// Io sfondo su cui [...] cronaca della rivolta e della [...] repressione. Primo [...] funerali di Laszlo [...] ARMINIO SA [...] OTTOBRE 1956 [...] Primo colpo di tuono. Si svolgono I funerali [...] Laszlo [...] e degli altri dirigenti [...] morte e Impiccati nel 1949 sotto la [...] alto tradimento. La data scelta per [...] è densa di significati. SI tratta Infatti [...] da parte degli austriaci, di Lajos [...] capo del governo [...] ungherese del [...] e di 13 generali a [...] fedeli, detti 1 Martiri di Arad. Davanti alle bare di [...] e del suol com-pagni, [...]. Bela [...] un superstite, esprime a [...] «la volontà Inarrestabile di porre fine a [...]. [...] del partito esce con [...] «Mal più». Seguono cerimonie di riabilitazione [...] ufficiali. Il magistrato [...] che sostenne [...] contro [...] si uccide. In Austria, [...] «bianca» e «nera» si [...] In una prossima restaurazione. Lasciano la [...] (gioventù comunista) e rifondano [...]. Chiedono borse di studio [...] In Occidente. Tre giorni dopo, le [...] parzialmente accolte. [...] uomo di cinema, fiuta [...] Interrompe un film In corso di lavorazione, spedisce [...] filmare le prime scene di folla. Serviranno per un [...]. La gente legge avidamente [...] avvenimenti polacchi. Nelle varie sedi universitarie [...] probabilmente coordinate per telefono. Adesioni In massa alla [...]. Spostano truppe verso nodi [...] affluire altre dalla Romania. La polizia politica prevede [...] membro del Politbu-ro ungherese, [...]. Neanche 11 capo dello [...] gen. /// [...] /// E infatti si farà prendere [...] sprovvista. In viaggio verso Washington. Emo Gero (che 11 [...]. Fu così soggettivamente, poiché [...] mi spinsero piò [...] a scendere in [...] Congo o per [...] per Cuba o per [...] Vietnam [...] erano in nulla diverse da quelle che [...] muovevano me e i mici coetanei: tanti [...] infatti seguito un itinerario politico analogo al [...]. Ma fu cosi anche [...] era, nel 1959, il partito al quale [...]. [...] in cui, per chi [...] più forza, [...] alla politica vuol [...] in militanza, io che [...] sentivo e intendevo stare a sinistra, considerai [...] del Pei. Questo mio punto di [...] opinabile; sicuramente non è incomprensibile, e non [...]. Per me, allora, il [...] del paese e del partito guida, la [...] democratica al socialismo, Gramsci e i suoi [...] cultura nazionale e i capisaldi di [...] originale rilanciata [...] Congresso (per non dire [...] di libertà e di emancipazione sostenute dai [...] i fronti), erano la prova che noi [...] cosa rispetto alla logica [...] il dramma ungherese, ed erano la garanzia [...] incappati in nulla di paragonabile. Erano la [...] che in Italia ci [...] a sinistra, senza rinunce a pensare e [...] e un mondo diversi, senza [...] di [...] scivolare sul piano inclinato [...] negazione delle liberta. Ingenuità? Illusione generosa? [...] un bene che qualcuno [...]. [...] delta mia iscrizione in [...] e sono trent'anni [...] una sola occasione in cui [...] abbia avuto a pentirmi di quella scelta, se si [...] di quella «scommessa»; non c'è stata una sola volta [...] cui il partito nel quale sono mi abbia chiamato [...] condividere un atto o un pronunciamento in contrasto con [...] valori [...] elementari, ma perciò basilari [...] che sentivo già nel 1956: [...] Cecoslovacchia alla Polonia, dalla Cambogia [...] e per il Cile, per [...] Nicaragua, per il Sudafrica; per non dire delle elaborazioni [...] complesse, dal memoriale di [...] alla sinistra europea. Chi può smentire, o [...] questa verità? E chi può mai dubitare [...] il giudizio e la posizione del Pei [...] neanche per assurdo questa ipotesi va contemplata [...] oggi qualcosa di simile alla tragedia ungherese [...] fa? Non riconoscere questa verità vuol dire [...] caso si [...] avere fermato [...] della storia ed essere [...] livore che mosse trent'anni fa una squadra [...] piazza di un paese umbro. E di fronte a [...] uno sdegno intellettuale e morale identico ad [...]. Con ciò il discorso [...] fermo: ma non lo considero finito. Riconosciuto al Pei quello che [...] e che nessuno può [...] non farò certo [...] io [...] di [...] nella realtà italiana in cui [...]. Cosi, se verità storica [...] pensiero impongono di dire che anche lungo [...] aspro che [...] ho rievocato, il Pei [...] estendere e rinsaldare la democrazia italiana, dirò [...] nazionale e civile del nostro [...] ugualmente [...] le diverse forze della democrazia italiana hanno [...] il Pei nelle sue scelte e nello [...] idee e delle sue posizioni politiche. Lo hanno fatto anche, [...] altri, quanti nel [...] uscirono dal [...] scelte e giudizi, e [...] proprio impegno e la propria battaglia nelle [...] e del movimento operaio. Io sento oggi [...] e da tempo in realtà [...] di essere grato ad Antonio Giolitti (per ricordare uno [...] tutti) il quale difese con coerenza le sue buone [...] di militante del socialismo; e così facendo consentì anche [...] Pei [...] con [...] di rispetto che assunse di [...] a quella dolorosa separazione [...] di dimostrare che quelle ragioni [...] e avrebbero operato anche [...] delle sue file. E consentì dunque a [...] tantissimi altri, di incontrarsi con il Pei [...] violenza alle più profonde convinzioni e agli [...]. Del resto guanti tra [...] si separarono hanno continuato, [...] pubblica e nel loro impegno politico, ad [...] comunisti, o addirittura sono rientrati nel Pei [...] critiche né autocritiche. C'è infine [...] e il domani, e [...] e il domani noi [...] cui dobbiamo e vogliamo essere giudicati. Il rifiuto sdegnato degli [...] vengono chiesti, non vuol certo dire che [...] europeo non siano più un problema: Io [...] e per la sinistra; lo sono sotto [...] sicurezza e della libertà; Io sono quando [...] futuro, alla sorte della civiltà di questo [...] che [...] essere e dire. Questa si è a [...] dobbiamo misurarci, con coerenza. E su questo è [...] misuriamo noi, giusto che ci misurino gli [...]. /// [...] /// E su questo è [...] misuriamo noi, giusto che ci misurino gli [...]. (0)
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