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Il prologo è pronunciato [...] Zeus stes-so, ed è Omero il primo che [...]. Quello stesso giorno, an-nuncia [...] Zeus [...] dei, nascerà «con doloroso trava-glio», un uomo [...] genti vicine. È [...] di Eracle, [...] di tutti gli eroi. Ma Era, gelosa, fa [...] settimino [...] mentre ri-tarda il parto [...] Al-cmena, [...] madre di Eracle. È il mito di Alcme-na, [...] mito della na-scita che Maurizio Bettini segue [...] affascinante («Nascere. Storie di donne, donnole, [...] Einaudi, Torino 1998) fin dentro il nostro [...]. I racconti infatti si [...] generare via via [...] racconti. Ma questo è proprio [...]. Anche mettendo insieme tutte [...] non si giunge alla fine del mito, [...] ultima: si finisce al massimo «per aggiun-gere [...] alla serie di quel-le già esistenti». Ma in tutte le [...] relativa-mente alla stessa storia che si ri-frange [...] «passaggi fissi (. [...] scrive Bettini, è «individuare [...]. [...] in questa storia, abbiamo una «Partoriente», Alcmena; una «Nemica», Era; dei «Nodi» che impediscono la [...] una «Li-beratrice» e, infine, la «Risoluzio-ne». Ma [...] fissi, che caratterizzano que-sto mito [...] il suo intreccio di storie [...] di [...] uni-verso di storie che costituisce [...] la nostra stessa vita, non porta a una semplificazione, [...] piuttosto a ulteriori complicazioni. Via via che [...] analizza questi «pas-saggi», vediamo infatti [...] ognu-no di questi si ramifica verso una sequenza [...] altre storie. La cosa si complica [...] straordinaria storia di [...] quando arriviamo alla Liberatrice, [...] alla [...]. E tuttavia, malgrado tutte que-ste [...] la «detective story», arriva al suo epilogo, [...] di una storia millenaria. A Bettini non resta [...] che «il racconto è bello e [...] fin [...] le vicende ha costituito [...] compito appassionante». Ma questa affermazione non è [...] contraddizione con quanto aveva affermato Bettini che [...] che [...] tra le tante. Perché questa è [...] e Bettini è un [...] storia la [...] impronta, come il vasaio [...] mo-della. Bettini ha già raccontato [...] (Ei-naudi, Torino 1992) [...] che [...] della [...] opera. /// [...] /// [...] che ha lasciato [...]. Diceva il retore [...] che [...] è di-ventato lui stesso [...] essere raffigurato». Ma [...] è già di fatto raffigurato [...] che ama, [...] amante che gli restituisce [...] che in essa ha investito. Forse per [...] raggiunto una [...] perfezione, per-ché in essa [...] può specchiar-si. Ma la storia non [...] davvero, perché ogni storia [...]. INTERSEZIONI [...] degli dei lungo i [...] ai mille segreti della nascita FRANCO RELLA Maurizio Bettini Nascere. Storie di donne, donnole, [...] Einaudi pagine 423, lire 38. Ep-pure trovava la [...] vita [...] noiosa. Sino al giorno in [...] ad una noti-zia di cronaca che racconta [...] folle che si ag-gira per Città del Messico. Stran-gola solo donne e [...] precisione. [...] si trasforma in detective, [...] piste come un cane segugio, al punto [...] strangolatore comincia a interes-sarsi a lui più [...]. Un vero thriller questo [...] Pa-co Ignacio Taibo II, scrittore spa-gnolo che vive [...] Messico, [...] di [...] romanzi tra-dotti in Italia. Giorni di battaglia Paco Ignacio Taibo II Edizioni Marco Tropea pagine 212, lire 22. Questa europeizzazione (non solo [...] della nostra sinistra rischia di assu-mere talora [...]. Penso che chi ec-ceda [...] di tabula rasa faccia il peggior servizio [...] vera proiezione della si-nistra di governo sui [...] secolo. Giusto è, invece, [...] di quel grande fenomeno [...] che è stato il sociali-smo [...] le sue fondamen-tali componenti, per [...] il nucleo vitale che rende que-sta presenza non solo [...] ma vincente. E su questa base [...] strategie. Non è [...] del giorno una nuova teo-ria [...] socialismo ma una nuova cultura del governo riformista della [...]. Mi sembra sia questa [...] saggio di Umberto Ranieri sulla [...]. Il saggio ha una [...] durezza di punto di vista, [...] è [...] possibile sbocco ideale del socialismo [...] e [...] possibile sbocco politico del centro-sinistra. Naturalmente questa schiettezza (penso [...] contro [...] veementi repliche. Non mi sembra, ad esempio, [...] la grandiosità [...] gramsciano sia riducibile ad una [...] rincorsa rispetto alle ragio-ni del revisionismo. Eppure, vivad-dio! Le pagine intermedie del [...] alla concreta vicenda politica del comunismo italiano [...] del rap-porto tra i [...] sinistra. Non è messa in [...] genetica della repubblica e della nuova democrazia [...]. I pro-blemi sorgono nel [...] non sa (non può?) [...] questione di spendere la forza enorme di [...] pia-no delle prospettive di governo. Riassunti i limiti e [...] fase [...] prospetta con sincerità le [...] stesso «riformismo comuni-sta» (il 1956, il centro-sinistra, [...] di Bobbio) e dalla lunga azione innovatrice [...] Amen-dola [...] suo restare al di qua del di-scrimine [...] quel X VII [...] aggancia lo scenario della [...] della socialdemocra-zia. Fallimento [...] affermazione e degenerazione del [...] sono visti in relazione alle [...] del Pci. Alla svolta [...] della na-scita del Pds è [...] la [...] rimasta legata [...] di una pur diversa [...] sinistra: questione su-perata solo con la se-greteria [...] che fonda la strategia del [...] sul trinomio: sinistra di governo, so-cialismo europeo, al-leanza di [...]. Su questo sfondo storico Ranieri [...] sue risposte agli interrogativi di oggi. Anzitutto, quale parti-to? Accettata [...] respinta ogni com-mistione con [...] defi-nita la «sinistra reazionaria» (quella che si [...] gli in-teressi messi in discussione dalla ri-forma [...] e che ha vocazio-ne [...] partito viene identificato come una formazione di [...] di competere in prima perso-na per il [...] vin-colata strategicamente al progetto e [...]. Da [...] il rifiuto del co-siddetto partito [...] esposto al [...] delle sue differenti componenti che [...] negare [...] ri-fiuto del partito democratico «real-tà [...] alla dialettica dei si-stemi politici [...]. [...] rivoluzione [...] di nuove forme di regola-zione [...] nuovo [...]. [...] meccanismo [...] conquista del maggioritario e del [...]. Infine, la strategia per [...] che non ha più il [...] del co-munismo e che sta voltando le [...] non solo in [...] liberaliz-zazione economica che la renda [...] nella globalizzazione, ma [...] una democrazia [...] di [...] e di dare [...] comunitario. Con un fonda-mentale discrimine [...] destra: una piena oc-cupazione di più avanzata [...] la flessibilità non è il domi-nante ma [...] uno [...]. Enzo Roggi FUMETTO Il [...] Per Umberto Ranieri il [...] europea deve servire a elaborare una politica [...] È un tascabile ma pesa quasi quanto [...] pagine di fumetto [...] direttamente dalla penna del [...] e di Alan Ford. La serie è ormai [...]. Si tratta di «Lo [...] che ora Einaudi ripub-blica. Lui è Magnus, al [...] Ro-berto Raviola, un padre del «fu-metto come narrazione seriale [...] Daniele [...]. Ve li ricordate i [...] Tra i più famo-si sicuramente [...] anche [...]. Erano gli anni Sessanta, [...] facevano irruzione nelle pagine dei fumetti. Ma [...] fu autore poliedrico, dal [...] fantascienza sempre con un tocco di irrisione. La difficile maturità La [...] del governo Umberto Ranieri Guida editori pagine [...]. Ma non fu la [...]. Già [...] schiere di gio-vinette divoravano letteratura [...] pagine con una vocazione [...] di incita-zione al sacrificio. Poi arriva lei e [...] che [...] anche la seduzione, il [...]. Sino ai prodotti seriali, [...]. [...] la serie «casta», quella più [...]. Un ge-nere in continua [...] rigorosamente al femmi-nile. Genere considerato da molti [...] altri critici con un di più di [...]. Per [...] di più basta legge-re questo [...] e [...] presentazione di Elisabetta [...]. UNIFORMI Vestito da Penna Nera LUNGHE SEDUTE a spulciare testi negli ar-chivi storici, pubblici [...] armate. Non mancava mai agli incontri [...] alle feste [...] alpini. Visitava e rivisitava con [...] le bancarelle dei «mercatini delle pulci» alla [...] so-pravvissuti chissà come [...] del tempo, giubbe, calzoni, [...] gavette, zaini. Nipote e figlio [...] chie-deva agli ex appartenenti [...] specie i più anziani, se [...] conservato [...] vecchia uniforme e del corredo [...]. Quel che non poteva [...] a prestito e lo fotografava. Per ricostruire la [...] uni-formi del Corpo alpino, [...] così schivo e appartato, aveva intrecciato relazioni [...] di ufficiali e soldati che, in pace [...]. È durata ventisei anni [...] di Er-nestino Chiappa, disegnatore e modellista tori-nese [...] di storico. Frutto di tanta costanza [...] «Alpini» che non è singolare solo per [...]. La storia delle divise [...] poi è la sto-ria stessa del Corpo [...] evoluzione nel tempo, dalla nascita nel 1873 [...] centinaia e centinaia di figurini. A tavole che riproducono [...] uniforme (invernale [...] e [...] dettagliata di ogni singola parte. Scorrendo le pagine del [...] di simpatia per le Penne Nere [...] è consonante con [...] collettiva del Corpo. A chi gli chiedeva [...] una ricerca e di un interesse tanto [...] rispondeva così: «Per me quegli oggetti hanno [...]. Mi [...] quanta paura e quanto dolore [...] sentito nel cuore di chi doveva affrontare il com-battimento». Autore sfortunato, Chiappa se [...] andato il giorno stesso in [...] il suo libro [...] saloni del Circolo [...] Torino. /// [...] /// Cioè di [...] della tecnologia che da [...] procede al galoppo, con metodo scientifico, modificando [...]. Questa tirannide [...] sostiene [...] graffianti, si fonda su due [...]. /// [...] /// La tecnoscienza è, ormai, abbastanza [...]. E ogni tentativo [...] di [...] le braghe è un tentativo [...]. [...] incubo quando [...] si pone difronte alla tecnoscienza [...] del «riduzio-nista scientifico». Ovvero si illude di [...] in-gabbiare nella prevedibilità dei modelli [...]. È allora che la [...] genio che qualcuno tenta di rimettere nella [...]. Contro [...] cosiddetta «critica postmoderna». Ovvero quella critica, new age, [...] identifica la tec-noscienza [...] scienza. E nega a entrambe [...] e progressivo. Con-tro la dittatura della [...] anzi è pericoloso, la [...]. [...]. [...]. Pur-chè abbia tra caratteri fondanti: [...] sempre «critica», ovvero nemica del dogmatismo e sempre pronta [...] rimettersi in discussione; [...] le varie [...] e [...] circon-da. E che, come le [...] è formata da diversi strati. Ciascuno è dotato di [...]. /// [...] /// Nel re-gno vegetale [...] la risorsa per trasformare [...] un mezzo per sfuggire ad una realtà [...] stenti e di fame, per entrare in [...] allucinazioni, affollato di pa-ranoie ma pur sempre [...] dalla realtà. Senza conta-re [...] le ricette dello strego-ne, quelle [...] erbe medicinali usate per guarire ma anche per inseguire [...] impossibili. In questo suo libro, Piero [...] docente di letteratura italiana, [...] le società pre-industriali siano, in realtà, vissu-te [...] stato di allucina-zione. Il pane selvaggio Piero [...] Il Mulino Pagine 241 [...]. /// [...] /// Il pane selvaggio Piero [...] Il Mulino Pagine 241 [...]. (0)
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