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Cultura Morto il maestro [...] francese Alfred [...]. Il pillole [...] uno ilei maestri francesi [...]. [...] era nato nel 1911. Un infarto sul palcoscenico dopo [...] . Si [...] accasciato sul [...]. Il pubblico [...]. È successo la scorsa [...] Munte San [...] affari, turismo Il nuovo [...] Ma nella ricerca delle proprie antiche radici culturali [...] tutti i chiaroscuri di questo secolo Boemia, [...] Viaggio in una Boemia tutta tesa verso [...] noia del socialismo reale. Una Boemia che nega [...] anni «rossi», ma anche quelli della guerra, [...] inquietante che sembra suggerire le «antiche purezze», [...] in cui si ritrova [...] nazionale priva delle contraddizioni [...]. Come è accaduto nelle [...] ex Jugoslavia. GIAMPIERO [...] Mi trovo in una [...] nella Boemia meridionale, e [...] tabellone metallico, dove si riassume in quattro [...] di questa cittadina cosi ricca di monumenti [...]. Ciò che attira la [...] lo sfregio di un nervoso pennarello marrone [...] con puntiglio si è accanito su tutti [...] testi per cancellare astiosamente una parola divenuta [...]. Il tabellone, compilato non [...] anni fa, vorrebbe informarci che [...]. Ma la posto della [...] ora solo quello sgraffio cupo e ripetuto, [...] turista -sia egli tedesco, francese. Mi sono soffermato su [...] nella [...] emblematica semplicità ci può [...] non tanto quel che è avvenuto ai [...] reale, ma proprio quanto sta accadendo adesso [...] orientale e in parte anche da noi. [...] del [...] in Slovacchia, mi ricordo che [...] ancora ben visibili ovunque sia le grevi impronte del [...] regime, sia i segni euforici e rabbiosi di una [...] e di una vittoria appena trascorse. Ma [...] invece, nella [...] Repubblica Ceca (senza più Slovacchia), [...] se le plumbee annate della [...] fossero state subitaneamente risucchiate [...] di un enorme dimenticatoio. Premetto che in [...] viaggio non mi sono [...] Praga, [...] a vagabondare fra i [...] paesi della selva Boema. Ma certi grandi mutamenti [...] visibili in campagna che in città. A Praga sarei stato facilmente [...] da giornali, dibattiti, discussioni. [...] in campagna invece [...] a osservare la gente [...] colori dei campi, i manifesti nelle cittadine [...] ed emergono le tendenze più importanti. Che cosa dunque mi [...] (orse anche un po' inquietato in questo [...] cortina» (come si diceva un tempo?). Innanzitutto -lo ripeto -la [...] facilità con cui si è cancellato un [...] onnipervasivo, che pareva forte come il ferro. A parte certi tipici, [...] tetri e grigiastri [...] non si incontra mai, [...] si rigiri, un ambiente, un simbolo, una [...] possa ricordare [...] del paese al defunto [...]. È soprattutto [...] generale ad essere mutata [...]. [...] -come dire? -mattinale, da [...] di chi sia tutto proteso alla giornata [...] fronte, e non voglia pensare più neanche [...] alla lunga nottata tormentosa che ha trascorso. A [...] adesso, passeggiando per queste contrade [...] e [...] si direbbe che i decenni [...] siano stati non un orrore e una tragedia, quanto [...] avvilente di noia senza pari. [...] quasi [...] da una sonnolenza coatta [...] paese sembra deciso a chiudere in un [...] col passato e a [...] più, per rivolgere invece le proprie forze [...] da recuperare al più presto e a [...]. [...] la voglia di dimenticare in [...] abolendo ogni testimonianza [...] trascorsa, va di pari passo [...] una spinta fortissima e ricostruire, cambiare, restituire al paese [...] nuovo senso. Il risultato è davvero [...]. Si direbbe che il [...] non ci sia nemmeno stato, e che [...] Boemia. Mi impressionava, si tempi [...] degli antichi, sontuosi palazzi, [...] sotto la coltre uniforme di una polvere [...] come pure i banconi desolati delle botteghe, [...] di turaccioli di [...]. Mentre ora i negozi [...] a paccottiglia; 0 arrivata persino la bambola Barbie [...] nella cuccagna scomposta dei [...] quasi quasi mi viene da rimpiangere il [...] tempi andati. Ma il feno-meno più [...] sovrabbondanza delle iniziative private, la sollecitazione continua [...] guadagnare. Travolto [...] interdetto comunista contro il [...] voglia di far soldi e [...] piccolo-borghese», le banche si [...] su come far profitti in fretta, o [...] azione delle vecchie fabbriche statali. Fioriscono negozietti, traffici, [...] come se il commercio [...] il [...] la sorte, fosse un bisogno [...] vitale. Forse il socialismo reale [...] tanto perché reprimeva la libertà, ma perché, [...] programmare tutto e controllare il caso, aboliva [...] contare sulla fortuna: mortificava in ciascuno la [...] di dare una svolta imprevista al proprio [...]. E senza [...] della Fortuna la vita [...] che senza la democrazia. Un altro fenomeno eclatante, [...] rilevanza simbolica oltre che pratica, è costituito [...] di restauro intraprese in tutti i centri [...]. Si ripulisce, rivernicia, [...] un patrimonio artistico di bellezza [...] e che era andato sgretolandosi ai tempi [...] il regime [...] nei «kombinat», nelle periferie. Se la Repubblica socialista [...] Repubblica sembra volere innanzitutto ricostruire, ripristinare, cioè [...] quel volto primigenio, autentico, che il socialismo [...] obnubilato. Ma per comprendere il [...] immane impresa di ristrutturazione architettonica, bisogna considerare [...] cui nelle piazze, nei musei, si dà [...] storiche che illustrano la genesi della nazione Ceca. A Tàbor e a [...] cioè nelle terre di quegli [...] che intorno ai [...] avevano dalo vita a un [...] movimento [...] le figure di Jan [...] e Jan [...] vengono rievocate con grande orgoglio, [...] però in quanto [...] bensì quali padri fondatori [...] ceca. Insomma, a questa ritrovata [...] fa continuo riferimento come a un valore [...] di importanza basilare. Dopo il crollo delle [...] fronte alla necessità di stabilire [...] rapporti [...] innanzitutto con la vicina e potentissima Germania. Ed è proprio la forza [...] da tale certezza ad [...] fatto accettare quasi un sollievo [...] di una Slovacchia che di [...] non faceva parie fino in fondo. Cosi, la rimozione del [...] accompagna al recupero di un passato più [...]. Tale doppio movimento, forse [...]. Me ne accorgo nel [...] fra le foreste al [...] Germania. Vedo [...] un plastico, con torrette di [...] filo [...] cavalli di [...]. Sulle prime lo prendo [...] di un lager nazista, ma poi capisco [...] raffigurazione della Cortina di Ferro, la quale [...] a pochi chilometri da [...]. È [...] rievocazione del [...] regime che abbia incontrato nel [...] viaggio. Ma il museo non [...] socialismo, bensì alle comunità tirolesi che in [...] stabilite a [...]. Il museo, appena restaurato, [...] apposta per compiacere i tedeschi, e in [...] sono ben due comitive, così come piena [...] vacanza o per affari. Mi rendo conto allora [...] del recente passato si spinge un po' [...] socialista. Non [...] infatti nemmeno testimonianze evidenti [...] se [...] sulla storia patria si [...] dopo il 1918, con la proclamazione [...]. Certo, è [...] dimenticare ed è ovvio non [...] le tragedie [...] guerra, ora che i tedeschi [...] per investire. Ciò che mi preoccupa [...] recuperi della storia nazionale, senza il Novecento, [...] una storia mitica, priva di contraddizioni, in [...] nazionale da vivere come un Assoluto. In nome di un [...] Assoluto [...] si può commettere qualunque efferatezza. È la tremenda malattia [...]. /// [...] /// Nella [...] Boemia i suoi sintomi si [...] appena appena. Metti papà in museo. Così gli americani cercano [...] Ovunque si vada, in America, si vedono dinosauri [...]. Questa invasione ossessiva accompagna [...] film a effetti speciali di Spielberg, [...] Park. Il parco del titolo [...] di dinosauri; solo che per attrarre più [...] che [...] creato non si limita [...] fossili ma. Quando il film di Spielberg [...] Italia, però, agli spettatori italiani sfuggirà il [...] americana per eccellenza: quella [...] Musei [...] i musei che esibiscono non immagini della [...] realtà stessa. Quando si va in [...] si è colpiti dalla passione americana di [...] museo. Non mi riferisco ai [...]. Mi riferisco alla tendenza [...] anche ciò che tuttora evoca dolore, compassione, [...]. Ad esempio, nel West [...] le cosiddette [...] le città fantasma: un [...]. Decenni fa erano sorte [...] per fare soldi, accanto a qualche miniera, [...] non vale più la pena sfruttare. Il presente ricicla queste [...] veri e propri Musei della Morte sociale: [...] vecchie macchine estrattive, le foto degli interni [...] minatori, i cappelli, i gingilli, le vanghe, [...]. A San Francisco una [...] turistiche 6 la prigione di [...]. È una ex fortezza [...] adagiata nel bel mezzo della splendida Baia [...] San Francisco. A lungo questo tetro [...] prigione di massima sicurezza [...] e ospitò tra gli [...] Al Capone e Robert [...] reso celeberrimo dal film [...] di [...]. Da trent'anni il penitenziario [...] ma, rimasto per altri versi quasi intatto, [...] di pellegrinaggio turistico. Attraverso ottime cassette le [...] detenuti, riciclati in attori di se stessi, [...] il carcere, e fanno della tua visita [...]. Sono celebrate anche le [...] le sanguinose rivolte di quei disperati. In Usa, la mania [...] recentissimo passato come «memoria delle origini» Immigrazione [...] e vestiti, tutto fa [...] SERGIO BENVENUTO Oggi il carcere di massima sicurezza, sempre [...] California, [...] a San Quintili, ed ovviamente non lo [...] pare che sia anche più disumano di [...]. Perciò ad [...] senti di toccare con [...] non per quello che era, ma per [...]. Quando a Venezia andiamo [...] Piombi, sappiamo che stiamo visitando un tipo [...] tempo, almeno in Italia; mentre ad [...] visitiamo le prigioni cosi [...] più o meno. Immaginate che [...] tratto la Regione siciliana [...] un museo, trasferendo altrove i prigionieri, con [...] alle celle dei boss mafiosi e ai [...] di conti. Non credo che [...] alla Cultura arriverebbe mai a [...]. Ma gli americani lo [...]. Del resto, che cosa [...] Hollywood [...] non [...] americana ad offrire la [...] il proprio presente, in spettacolo a se [...] mondo [...] costa opposta, a New York, [...] su [...] ad Ellis [...] c'é il Museo [...]. Sorge [...] di fronte a Manhattan [...] degli emigrati in America appena arrivati per [...] e ammassati in attesa di essere scrutinati, [...] negli States. Un luogo insomma alquanto [...] oggi milioni di americani, discendenti di quegli [...] commossi ad Ellis [...] culla simbolica della [...]. Il museo è organizzato [...] ci si sente tuffati in mezzo a [...] e frastornata che converge, da tutti gli [...] verso la Terra Promessa. Anche [...] si ha [...] che il museo non [...] passato, maLa montagna scolpita con i ritratti [...] un drammatico presente. [...] decennio gli Stati Uniti [...] di una gigantesca ondata migratoria, soprattutto [...] e [...] non ci sono più [...] smistamento come Ellis [...] ma la realtà rievocata [...] non è molto lontana da quel [...] ogni giorno a migliaia [...] più o meno clandestini. [...] malinconica del passato si sovrappone [...] sensazione perturbante che anche questo museo celebri una realtà [...] in progress. Se gli americani amano [...] museografico anche il carcere. Come migliaia di sociologi [...] lavorano a tempo pieno per capire cosa [...] e cosa vogliono i loro concittadini, analogamente [...] quando viaggia pretende di capire e di [...]. Anche perché oggi gli [...] difficile capire che cosa è essere americani, [...] etnica sempre più confusa. Lo [...] è un modo (lucrativo) [...] sguardo ironico della scienza alle comitive turistiche [...]. Certo, in Italia abbiamo [...] tesori d'arte [...] abbiamo bisogno di trasformare [...] gli scialli delle nonne e le vècchie [...] muli. Ma è anche vero [...] non ammettiamo uno sguardo [...] sul presente, ci ripugna [...] in show turistico le ni [...] realtà dolorose e vergognose Eppure [...] Ron-chey potrebbe tentare anche lui questa strada [...]. Mi permetta qualche proposta. Ad esempio, un Museo [...] Terremoti. Sede: un paese [...]. Vi si esporrebbero i [...] dati ai terremotati, foto e testimonianze dei [...] di questo secolo, film sulle rovine e [...]. Altro museo [...] Musco delle Tangenti. Sede: Pio Albergo Trivulzio [...] Milano; [...] si espongono filmati e documenti [...] Mani Pulite, sulle inchieste [...] Di Pietro, e simili. In Sicilia ci vedo [...] Museo Itinerante sulla Mafia. A Firenze gli americani, già [...] tempo, avrebbero installato un Museo dell'Alluvione (del 1966), situato [...] su una grande zattera galleggiante [...]. A Napoli, ai Castel [...]. Ma Ronchey non lo farà [...]. /// [...] /// Ma Ronchey non lo farà [...]. (0)
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