Spesso sui muri [...] scritte [...] è [...] e mani ignote rispondevano [...] o [...] tentando cosi di mantenere viva [...] voce secondo la quale il [...] in fondo era uno strumento [...] fascisti». Però sorvola distrattamente sui [...] «voce», dimenticando che il 17 dicembre 1936 [...] scriveva: «In Catalogna [...] dei trotzkisti e [...] è già cominciata; la [...] con la stessa energia che si manifesta [...] Unione Sovietica», mentre [...] quotidiano del Partito comunista [...] il 31 marzo 1937 [...] trotzkisti «sono una banda senza principi e [...] agenti terroristi, assassini; una banda di nemici [...] operaia al soldo dei servizi di informazione [...] Stati [...]. A un certo punto, Vidali [...] esame il libro di Jesus Hernàndez e [...] compagno di partito, sostenendo [...] voluto vendicare nei suoi confronti perché egli [...] aspirare ad [...] il posto di segretario [...] dopo la morte di José Diaz [...] «Da tutto il libro di Hernàndez» conclude Vidali [...] che egli apparteneva alla [...] e probabilmente aveva partecipato [...] di Nin. Ma piuttosto che dire la [...] e per salvarsi [...] si affidò ai [...] e alle confidenze del [...]. Nella [...] foga per togliere credibilità [...] Hernàndez, Vidali omette un dettaglio; lo spagnolo, infatti, scrive [...] «Del [...] di Andrés Nin non furono responsabili soltanto [...] del fatto; lo fummo tutti quanti perché, [...] potuto impedire, per sottomissione a Mosca o [...] la nostra condotta lo facilitammo. In seguito, la consapevolezza [...] zitti le lingue oppure, ed è il [...] al crimine». Con tutti i comunisti [...] combattuto in Spagna, è lecito domandarsi perché [...] proprio sul capo di Vidali, destando persino [...]. A Giorgio Bocca, che [...] caso Nin per il suo libro su Togliatti, [...] «In [...] se si doveva fucilare [...] un [...] lo si faceva senza [...]. Figuriamoci poi se avevano [...]. In effetti, il ruolo [...] Vidali [...] Spagna non è mai stato chiarito e [...] personaggi che hanno combattuto nel suo stesso [...]. Nel 1938, scrivendo il [...] Battaglione Garibaldi, Randolfo [...] osservava: «Non so che [...] Carlos nella vita civile: a Madrid era un [...] automobili e di ville. Un uomo, del resto, [...] non si discutesse il partito comunista che [...]. E il correligionario Giuliano Pajetta, [...] i suoi Ricordi di Spagna (1977), afferma: [...] del [...] Carlos è ritornato ai [...] ed è [...] del Soccorso rosso. Cosa ci faccia esattamente [...] chiede, e lui è sempre il Carlos [...] personaggio autorevole e consigliere ufficioso per tante [...] tanta gente». ///
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Cosa ci faccia esattamente [...] chiede, e lui è sempre il Carlos [...] personaggio autorevole e consigliere ufficioso per tante [...] tanta gente».