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Un atteg-giamento diverso da [...] Fini, Casini e Buttiglione». Ora il governo aspetta [...] delle proposte. E promette anche a [...] migliore Finanziaria possibile. /// [...] /// Attacco a Berlusconi, ri-spetto [...] , ap-prezzamento per gli altri leader del Polo. Romano Prodi appena torna-to da Graz si concede una passeg-giata per le vie di Roma [...] la mo-glie Flavia. Una passeggiata nella città [...] coi bar e i risto-ranti affollati. Un pezzo di Roma [...] nulla a che fare con quella che [...] in onda con Piazza S. Giovanni invasa dai manifestanti [...] Polo, [...] di bandiere e di slogan. E proprio in questa [...] rilassata si mostra, a [...] volta, tranquillo e ri-lassato [...] suo giudizio sulla ma-nifestazione di piazza S. /// [...] /// Rispettoso, ma non turbato, [...] emozionato Ro-mano Prodi parla dopo [...] segui-to la diretta televisiva, [...] le dichiarazioni dei leader del Polo. E [...] una cosa che vuole mettere [...] rilievo che, anzi, probabilmente, lo spinge a parlare con [...] cronisti: la rabbia di Berlusconi, quel suo infu-riarsi contro [...] regime [...] , quelle sue parole arrabbiate, [...] quasi incitavano alla paura e che pare abbiano imbarazzato [...] po-co gli altri leader del Polo . Invece da parte di Fini ,Casini e But-tiglione [...] ma in forma democrati-ca». Romano Prodi non molla [...]. Dichiara di essere rimasto [...] del leader di Forza Italia, continua a [...] la diffe-renza con gli altri leader del Polo [...] contraddizione fra quella che è stata una [...] quasi gioiosa e le paure di regime [...] Arcore. Punta Prodi sulle divisioni [...] Polo, punta a far rilevare la inadeguatezza un [...] suo leader e punta soprattutto a mettere [...] questa oppo-sizione che è scesa in piazza [...] una grande capacità or-ganizzativa non ha tuttavia [...] controproposta alla [...] finanziaria. O perlomeno finora non [...]. E poi aggiun-ge: «Vorrei [...] fosse vero, che [...] dicesse quel è la [...] se vuole en-trare in Europa o no [...] si [...]. Tutte cose che non [...]. E tuttavia il capo [...] che manterrà aperto il dialogo. A chi gli ricorda [...] ha detto che bisogna [...] chi ieri ha manifestato a Roma risponde [...] sempre tenuto conto « anche prima della [...] ho detto che il dialogo deve ricominciare». E ancora quando ha [...] di alcune deleghe. Ed ecco che il [...] Consiglio manda un messaggio alla piazza, a quella [...] contro di lui. Manda a dire che la [...] non sarà terribile. Che la [...] fi-nanziaria «sarà la migliore finanzia-ria [...] che si tratterà di aspettare con calma. Avremo fatto questa opera-zione [...] nostri cittadi-ni. I tassi di interesse [...] e i soldi che si risparmieranno saran-no [...] per il paese. Po-tremo andare in Europa [...]. Queste è la mia [...]. Moderati? [...] «dal vivo» SEGUE DALLA PRIMA [...] quasi quan-to la terrificante apparizione del «Gruppo Lepanto», [...] che, schierati tutti in giacca blu e [...] polisti tristi, battono su un [...] e ripetono ossessivamente un [...] «La proprietà priva-ta/ è un diritto naturale». E già, mica facile [...] moderato evocato dal Cavalie-re, dentro la baraonda [...]. E il suo collega Giovanni Valente [...] «Tanto il ceto medio è cadu-to. Tullio Di Razzo, un [...] «È [...] prima volta del ceto medio, voi di [...] paura. Il linguaggio, dentro il [...] è duro e rancoroso. Prendi una signora [...] pacifica e ti grida [...] «si stava meglio con il Duce», mentre [...] inalbera un piccolo, allarmato cartello: «Ditta-tura stalinista [...]. Nè incer-tezze, nè mediazioni. Come urla uno slogan [...] la maggio-re, «Agnelli, Cuccia, De Benedetti/ questo [...] governo/ porci maledetti». La parola moderato non [...] nè qual-cuno mostra di [...] quan-do la sente. Piuttosto, ecco quel vecchio [...] sorta di Ses-santotto alla rovescia, «sì, certo, [...] maggioranza silen-ziosa», ti ripete Michele Baldi, assi-stente [...] Giurispruden-za, «e [...] vedo molta civiltà». Per la verità, lì [...] croce cel-tica. E agli angoli di [...] risuona Faccetta nera, e il cupo «ce [...] gale-ra/ camicia nera, camicia nera», e saluti [...] chi molla è il grido di battaglia». Affogano, i mo-derati, dentro [...] vecchie nostalgie e di [...] ranco-ri. Da un megafono un [...] europea dei ceti medi [...] Bruxelles il cor-teo del Polo». Forse gli pare poco, [...] comincia a rit-mare: «Prodi e [...] calci e cazzotti». Un caso, sicuramente, ma [...] di [...] un gior-naletto diffuso da quelle [...] ha per titolo: «Evviva [...]. È rabbiosa, [...] del Polo in piazza. E infatti, attraversi il [...] un medico, Giorgio Abba-dessa, che ti confida: «Abbiamo [...] scatole piene»; e un banca-rio, Francesco Siciliano, [...] intorno e ammette: [...] una grande partecipazione di [...]. È come una maggio-ranza silenziosa. [...] avanza, poi si ferma, [...] si-lenziosa, poi comincia di nuovo a gridare. E ce [...] con il governo, con Prodi, [...] i «comunisti», che [...] di questa fetta di [...] spuntano e tutto controllano e dominano, e con [...] che «sta con [...]. E quindi, «comunisti figli [...] «Prodi a Bologna/ è peggio della rogna». O anche quel signore [...] do-ve si è asserragliato Fini, invoca a [...] venti vol-te: [...] dai comunisti! [...] per favore! E per mille lire [...] libro su «Mao, lo ster-minatore», e [...] raccontano che «quella di Prodi [...] Finanziaria di Mao», e va a sa-pere [...]. [...] che scorre per queste [...] la vendetta, due anni dopo la mani-festazione [...] Berlusconi. I ra-gazzi di An [...] e salta e grida, pensa tu, anche [...] Giannattasio, che pure a nome di Berlusconi da [...] non portare i fischietti e di mettere [...] fa ginna-stica tra le [...] «Chi non salta [...] è, è, è. Lì vi-cino, un partecipante si [...] a una tivvù. Dunque, cosa volete? «La [...]. E che libertà? «Di [...] tasse». [...] e indietro, dentro [...] lamento [...] ha scavato nel profondo. Italia di mille rabbie, [...] parole della moderazione so-no proclamate ma ormai [...]. Del resto, cosa [...] di diverso nel Berlusconi [...] un tiggì, che insulta e si lamenta, [...] urla? Forse il moderato scampato è que-sto [...] Luigi, fab-brico tessuti per [...] «questi ci danneggiano»; e aspira: «non ci [...] Berlusco-ni, [...] vorrebbe una [...] o un [...]. E già, ma [...] chi te li dà? O [...] moderata è quella signo-ra che si è [...] spalle, un cartello, diciamo così, carico di [...] «Cavaliere, [...] le [...] dame». E allora hanno voglia, quelli [...] servizio [...] a scansare an-che di malagrazia [...] povera vec-chietta che si trascina dietro una foto di Mussolini e che tutta felice si concede ai fotografi. Via [...] innocua testimone di quel tempo [...] e [...] anche rimpianto. Soltanto che, poco [...] del «Duce! /// [...] /// E ogni parola moderata, [...] si perde di nuovo nel rimbombo di [...] Cavour. E via, chè «Ruba [...] il sociali-sta/ [...] che ruba/ è solo [...]. Ci si guarda intorno, [...] in tanti, tutto sembra possi-bile. Ma è sempre così, [...] sono piene. Poi la realtà è [...] che confida: «Troppe ne [...] queste manifestazioni, per cacciare la sinistra». Agli angoli di strada, certi [...] di [...] Radio, [...] Califor-nia», allungano depliant con [...] domanda: «Ti ama Dio?». /// [...] /// Però i versetti del Deuteronomio [...] fo-tografare lo stato [...] che at-traversa il corteo [...] «Poi-chè un fuoco [...] acceso, nella mia ira, [...] in fondo. Un lunghissimo applauso accoglie [...] E a Napoli in [...] Rifondazione: «Ecco la nostra [...] lavoro» DAL NOSTRO INVIATO VITO FAENZA [...]. Il corteo è partito [...] ed ha marciato per due ore e [...] strade di Napoli. Duecentomila persone, for-se duecentocinquantamila [...] organizzatori, hanno risposto [...] di Rifondazione. Quindici treni speciali, oltre [...] nave, decine e decine di auto private, [...] persino, trenta taxi, hanno portato a Napoli [...] mattina i manifestan-ti. Gli striscioni descrivono la [...] Torino a Crotone, da Como alla Sicilia, [...] Venezia [...] Nuo-ro, in un turbinio di bandiere rosse [...] canzoni inossidabili (Bella ciao, Bandiera rossa, [...]. Prodi ed il suo [...] preso di mi-ra da alcuni cartelli, ma [...] i manifestanti chiedevano lavoro, [...]. Tanta partecipazione non se [...] forse, neanche Rifondazio-ne che appena [...] mattina ipotizza-va una partecipazione di 100. In mezzo alla folla [...] Fidel», tante magliet-te con la scritta [...] tante «falci e martello». Il servizio [...] ha fati-cato non poco [...] la gente dai leader in testa al [...]. Nessuno vuole fare paragoni [...] del «Polo» a Roma, anche se poi [...] parla-re proprio delle differenze fra i due [...]. Lì manifestano per non [...] colpire lo stato sociale, conservare i loro [...]. [...] mani-festiamo perché sia garantita, [...] lavora, una vita migliore e a tante [...] hanno di che vivere, un lavoro». [...] di Napoli è il pri-mo [...] vede Rifondazione parte della maggioranza, ma anche la pri-ma [...] che ha visto [...] di tanti prelati, con tre [...] della Campania che hanno mandato messaggi di adesione. La Chie-sa è legata [...] e conosce i problemi ed i sacrifici [...]. Ecco perché i vescovi hanno [...] per il lavoro. La soluzione [...] Pro o contro il [...] non evita la domanda [...] questo «è il punto più alto della [...] è quella di influire da un lato [...] del governo in modo tale da impedire [...] popolari siano colpite; [...] puntare a costruire [...] con il cambiamento dei [...] nel paese. Per quan-to riguarda la [...] che non è la nostra, ma [...] perché, diversamente da quanto [...] di destra in Europa, non sono stati [...] della sanità e le pensioni». Dove però Rifondazione non è [...] con Prodi è sui temi dello sviluppo e [...] «la nostra propo-sta è chiara: [...] del [...] fiscale per investire nel lavoro [...] modo da portare il tasso di disoccu-pazione al [...]. Quello che è stato [...] patto per il lavoro con le parti [...] direzione sba-gliata, e in Italia ce [...] già troppa di flessibilità». [...] mette [...] sulla necessità di combattere [...] Italia, di portare il governo ver-so politiche [...] diciamo alle destre: non fatevi illu-sioni, abbiamo [...] contra-starvi. E lo diciamo anche [...] Pds: [...] accordo con le destre». Nel corteo arrivano Salvatore Voz-za, [...] del Pds, la vi-cepresidente del Senato, Ersilia Sal-vato. Breve scambio di saluti [...] nuovo verso il mare, la rotonda Diaz, [...] di magliette che fan-no affari [...] con i cori che [...] con gli applausi sen-za riserve che raccoglie [...] al balcone che grida ai manifestanti:« Bravi! Lottate per il la-voro! Il lavoro ci serve! Quando la testa del [...] rotonda Diaz la piazza è già piena. /// [...] /// Quando prende la parola [...] la piazza è in [...]. Il suo discorso viene [...] aperta. Il sindaco di Napoli [...] di crea-re nuova occupazione, [...] napoletana, nella necessità di [...] della disoccupa-zione, il più grave che affligge [...]. Dopo di lui prendono [...] deputato laburista [...] Armando [...] e, per ultimo [...]. [...] iniziale e fina-le, lunghissimo, segna [...] successo di una manifestazione che nessuno si aspettava tanto [...]. E finiti i discorsi [...]. /// [...] /// E finiti i discorsi [...]. (0)
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