Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1992»--Id 3075227405.

PAGINA II [...] 30 MARZO [...] I TRE DOMANDE [...] domande a Luigi Manconi, sociologo. Quali romanzi o racconti [...] sue letture più recenti? Passioni collettive e personali [...] sopravvivere a qualunque disamore e a qualunque [...] in una Sassari innominabile che -come in [...] Paolo Conte -è per metà [...]. [...] il libro dolente di [...] chi vuole resistere e sopravvivere [...] tempi senza consolazione. Dagerman è un autore [...] il senso della frase va inteso alla [...] Grazia Cherchi. Aspetto poi di leggere [...] di Vincenzo Consolo (Mondadori) che l'autore mi [...] «politico». Se lo 6 come [...] suoi più recenti articoli sul «Corriere della [...] mi incuriosisce e mi attrae moltissimo. In [...] saggistico, quali [...] di sociologia le sono [...] . Un libro di grande [...] «Il buon vicino» (Il Mulino) del sociologo Antonio Muti, [...] sui sistemi di relazioni sociali prossimi alle [...] crisi dei vincoli tradizionali e nuove solidarietà, [...] collettive e opportunità originali di aggregazione. È il tema della [...] della fiducia e del pregiudizio sul quale [...] di lavorare e sul quale due anni [...] Einaudi [...] pubblicato un libro importante di Dario Gambetta «Strategie [...] allo stesso tema «bene pubblico, bene comune» [...] fascicolo 5/6 [...] di «Democrazia e diritto». Il titolo è «Politica [...]. [...] (che ricostruisce sinteticamente la storia [...] concetto di epistemologia) [...] assegna un ruolo centrale alla [...] di Kant. ///
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Inoltre Kant ha posto [...] differenza tra [...] reale e [...] della conoscenza, che non [...] di incalzare [...] sino ai giorni nostri. Infine ha individuato nella [...] «limite» la possibile ; via di una [...] problema sopra richiamato. Esso affronta dapprima II [...] e realtà [...]. ///
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Quindi esamina [...] : di Marx, dimostrando [...] convincente come in essa permangano aperture e [...] ancora viva attualità. Infine espone il dibattito sul [...] di realtà che ha attraversato la [...] del nostro secolo, con [...] particolare riferimento agli [...] della teoria quantistica e alla [...] di [...]. Questo 0 il quadro [...] arricchito di continuo [...] da una complessa e [...] riferimenti che vanno da Leibniz a [...] da [...] agli sviluppi delle neu-roscienze, [...] a Heisenberg e cosi [...]. [...] converrà concentrarsi . Essa è motivata da [...] di carattere generale che possono cosi [...]. La prima concerne la [...] stiamo vivendo, da una cultura «materiale» (rivolta [...] presenti nel campo percettivo, alle cose «in [...] a una cultura «immateriale» (costituita da funzioni [...] veicolate dai mezzi di informatizzazione del reale). Stiamo assistendo a una [...] profonda [...] tra spazio visivo e [...] a distanza mediante macchine e visori e [...]. Ciò pone al tempo [...] natura etica ed esigenze di rinnovamento profondo, [...] di lare, articolare e trasmettere culture. Si comprende allora come [...] della irreversibile distanza e incolmabile differenza tra [...] del senso comune e gli oggetti oggi [...] e dalle teorie scientifiche costituisca un punto [...] ed essenziale per riflettere sui compiti e [...] planetario in cammino. [...] vi legge al contrario un [...] delle capacità della ragione, la quale viene imparando a [...] confinarsi entro gli schemi rigidi del formalismo [...] e [...]. Si tratta piuttosto di una [...] dialettica, dinamica e osmotica nella quale è decisiva la [...] delle nostre innumerevoli pratiche, tra le quali la pratica [...] svolge al tempo stesso una funzione trasformatrice del mondo [...] reale) e una riflessione metaforica sul proprio carattere essenzialmente [...] parziale e perciò aperto a una continua revisione delle [...] della realtà e di ciò che in esse chiamiamo [...] volta in volta reale e simbolico. Col che, pare a [...] la via per un riconoscimento pieno del [...] del sapere e quindi [...] di sollevare la riflessione teorica a una [...] pensiero. Cioè di un superamento [...] fra teoria e prassi in funzione di [...] e comprensione della cultura. Silvano [...] contemporanea», Editori Riuniti, [...]. Come e perché è [...] marginale il mondo della campagna. Il mercato e [...] dei valori Da contadini [...]. Il titolo del saggio [...] Silvio Lanaro può assumersi come la chiave giusta per [...] e conclusivo volume «Mercati c istituzioni» della «Storia [...] in età contemporanea» curata da Piero Bevilacqua (Marsilio, [...]. Ed è in questo [...] scriveva Bevilacqua nella [...] introduzione, «la vicenda delle [...] contemporanea acquista una rilevanza che trascende largamente [...] un settore». Le cifre che rimbalzano [...] con evidenza la progressiva marginaliz-zazione [...] nella nostra economia; tra [...] il 1990 il contributo del settore al Pil [...] dal 25 al [...] gli addetti da 8,5 [...] di [...]. Pure, il mondo delle [...] in misura molto superiore a questa [...] realtà statistica, segnando in [...] di riferimento, le tradizioni, i comportamenti collettivi [...]. Il passaggio da contadini [...] quindi una [...] valenza complessiva ed appare [...] chiave per leggere i caratteri originari della [...] proprio a questo assunto è possibile ricondurre [...] innovativa del volume nei confronti delle più [...] dibattito storiografico. Non è solo un [...] compenetrazione tra agricoltura e industria, tra agricoltura [...] di nuove forme di imprenditoria modellati (come [...] gruppo Ferruzzi) , su grandi complessi . La speranza di un [...] la difesa dei valori cristiani sono stati [...]. [...] querelle per molti [...] aspetti [...] fu innanzitutto il ruolo delle [...]. Il mondo contadino descritto nel [...] appare, infatti, come affondato nella opacità di una società [...] priva di ogni dinamismo [...] del mercato, una realtà [...] nei suoi confronti lo :;. Al mercato si rettamente [...] tuttavia la linea di [...] materiale delle classi agri-. È una vicenda che coinvolse [...] Stato unitario ai suoi esordi, con la [...] cultura industriale. Il mercato, lungi-. Visto il peso specifico [...] Stato, dal mercato e [...] tradizione del [...] verso il basso che [...] di quello cattolico. [...] ruolo dello Stato appare . Soprattutto persuasivo pure nei [...]. [...] è sta-, [...] lo strumento «impositivo» per superare [...] differenze regionali ì e formare un elettorato e una [...] omogenea, il veicolo per trasformare i partiti da speci-, [...] entità [...] realmente delimitate, in entità a [...] i prodotti agricoli dai mercati [...] dalle fiere paesane al supermarket delle grandi concentrazioni urbane. ///
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La forte carica ; [...] in una fitta rete di relazioni [...] ideologica ne ha garantito [...] e tre sono stati in grado di [...]. E [...] il volume più che i [...] acquisizioni [...] date apre una serie d. In realtà [...] nel senso di adesione [...] comuni i valori nazionali, sembra [...] la sedimentazione più [...] di una identità collettiva [...] stratificata in termini molto più [...] complessi. La scuola, [...] ; [...] forzata, [...] zio di questo secolo [...] modo molto flebile a produrre appartenenze solide, [...] identificazione che ; rompevano gli argini del [...] del familismo. La [...] Lanaro 6 che i contadini [...] diventati di volta in volta socialisti, fascisti, comunisti, democristiani, [...] mai veramente italiani. E questo spiegherebbe come alla [...] occasione possano rispuntare leghismi c particolarismi di ogni genere, [...] «le [...] di [...] urbano, ma soprattutto di ambientazione [...] (Isnen-ghi). È vero che consumi [...] comunicazione di massa hanno sancito valori standard [...] tutti: ma ò anche vero che [...] a modelli postindustriali ha [...] zone [...] in un mondo profondamente [...] mutamenti tecnologici» (Di Nola). Il confine tra mentalità [...] è molto labile. Nel contesto delle grandi concentrazioni [...] ad esempio, «gli eventi fondamentali [...] e del gruppo familiare, quelli [...] appartengono al ciclo della vita (nascita, matrimonio, morte) ma [...] quelli che si inseriscono [...] personale (malattia, ospedalizzazione, laurea) sono [...] di una trama sociale partecipante, [...] all'insegna del vecchio meccanismo del dono e dello scambio. Questa saldatura si è [...] spo--radico e occasionale, ogni volta. [...] vi a re al [...] come strada maestra per un processo di [...] gran parte da fare : rischia, però, [...] soltanto una sorta di [...] esattamente come il recupero [...] passato rurale vissuto come ; un «altrove» [...] e di speranze deluse. Il paese del «provare [...] Veronesi Tra i giovani scrittori italiani. Sandro Veronesi si distingue [...] modo onnivoro di guardare la realtà e [...] libri. In tempi di anoressia [...] è rara quanto apprezzabile: e come dimostra [...] Veronesi, Gli [...] può produrre risultati . Già da solo, questo [...] aperto sulla realtà, sembra in grado di [...] scrittura, rompere [...] anche gradevole di tanta [...] la [...] ben confezionata futilità. Con i testi raccolti [...] Cronache [...] già apparsi sui «manifesto" o su altri [...] pensati per quelle destinazioni, siamo non solo, [...] te si dice, [...] dello scrittore. Armato soprattutto di tanta curiosità, Veronesi affronta [...] che popola le cronache con [...] suoi delitti, le sue bizzarrie, la [...] nobiltà e le sue bassezze. Fedele al [...] di «provare per credere», [...] personaggio [...] bene nelle sue cronache [...] di sfuggita vi si incontra), da San Tommaso [...] suo sguardo strambo, ingenuo come un provinciale, [...] giovane metropolitano intellettualizzato. Ne escono diciotto ritratti. Di cosa? Soprattutto dello [...] ancora che di [...] , casuale e [...] scrittore come cultore della [...] cosi demodé in tempi in cui si [...] vuol pensare) che tutto è consumato, già [...] compreso la storia; e tanto più [...] cronaca. E invece se non [...] si vede: si tratti del mobilificio [...] del mago [...] o della tomba di Alberto Moravia. E se si va, [...] di non trovare quello che si [...]. Ma si sa chi [...]. O almeno non trova quello [...] cercava, perché quasi MARINO [...] Veronesi toma dalle sue incursioni [...] un pugno di mosche. Ma si rischia anche qualcosa [...] più, [...]. Perfino di ingaglioffirsi ; [...] si augura che le squadre si scambino [...] termine di una partita di calcio femminile. Ma appunto: se non [...] si vede; se non si va non [...]. Le sue sono piccole [...] il perìmetro delle notizie che appaiono sui [...] e la mitologia personale, delle voci che [...] ambiente abbastanza ristretto. Ma dentro questi confini, che [...] i limiti non solo [...] ma probabilmente [...] contemporanea, Veronesi si muove [...] e la penna vigili. Se non e più tempo [...] allarga-, re [...] che si [...] de o si può vedere. Sarebbe una [...] semplice, se non fosse cosi [...] rara. Cosi per quanto le occasioni [...] siano anguste, non c'è [...] si possa [...] sia il pranzo nel più [...] : ristorante del mondo o [...] bica [...] occupata. Do-; [...] diventa un problema di [...] sguardo, di linguaggio, di stile. Che Veronesi risolve, mi sembra, [...] anzitutto abbondando [...] frutto di quel disincanto ingenuo [...] cui accennavo ma anche [...] pale difesa davanti a fatti [...] persone che sarebbe imbarazzante dover giudicare. Ma non rinunciando a [...] . E con alle spalle [...] e [...] poco selettivo, che consente [...] raccogliere tutto: i riciclaggi televisivi nel discorso [...] le mode, i tic, le somiglianze tra [...] lutto il resto: il [...] la letteratura. Ma il rapporto tra [...] raccolto e i suoi romanzi [...] RELLA Marcel [...] Tondelli molto mediato. Quelle esperienze indicavano al [...] oltre a fornire oggetti, riferimenti, colonne sonore [...] e proprie. [...] è che per Veronesi [...] Ira queste cronache e [...] la letteratura sia più [...]. Se non altro per [...] della curiosità onnivora e tendenzialmente indiscriminata che [...] cronache e letteratura. Poi naturalmente c'è, nella [...]. Ma già [...] Veronesi gioca su questo [...] nelle note di copertina che «i fatti [...] raccontati sono tutti reali e nulla è [...] salvo in un caso, nel quale l'autore, [...] giorno voglia di lavorare, s'è inventato la [...] pian-ta-. Abile maniera di mischiare [...] se [...] non vero si può [...]. Ma si, proviamoci: [...] scommettiamo che è inventata [...] treno che investe il Tir? Se non [...] ho perso la scommessa. Ma per una volta, [...] anche il recensore rischi qualcosa. Sandro [...] Italiane» Mondadori [...]. ///
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Ma forse [...] più grande che mai [...] a Balzac è stato messo in bocca [...] Flaubert [...] suoi due «folli», a [...] e [...] «L'opera di Balzac li [...] una Babilonia e al contempo come i [...] messi sotto il microscopio. Emergevano aspetti [...] dalle [...]. Non avevano mai sospettato che [...] vita moderna fosse così profonda. ///
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Perché gonfiare ciò che [...] descrivere tante inezie? Ha fatto un romanzo [...] altro sulla banca, un altro sulle macchine [...]. E su come un [...] Ricard [...] fatto il cocchiere, il [...] d'acqua, il mercante di [...]. Avremo romanzi su tutti [...] su tutti i piani delle case, e [...] e non sarà più letteratura. I suoi occhi si spingono [...] e dentro la realtà fino a [...] i tratti, fino a [...] in [...] in una sorta di [...] delia verità oltre ogni [...]. La «musa» ò una [...] sposa infelice di un avaro impotente, che [...] un giornalista scrittore parigino. Lo segue nella metropoli, [...] con lui, e alla fine torna dal [...] alla bella vita a cui ha sempre [...] i figli bastardi, la discendenza di cui [...]. Eppure questa non è [...] bovarismo. Sul punto di rompere [...] amante, la donna afferma: «Voi non capite [...] tutto, degli esseri finiti. È delle nature fiacche [...] un numero infinito di colpi e persistere: [...] sono di più fortemente temprate che finiscono [...] i colpi». Tutta l'opera di Balzac [...] contraddizione di questa dualità: i limiti [...] e [...] delle sue aspirazioni e [...]. Tutta la [...] opera è tesa a descrivere [...] oltranza tragica: il tentativo [...] di [...] oltre i suoi limiti. Non avverte questa tensione, [...] destino è quello di una irrimediabile marginalità. ///
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[...] nascosto del romanzo è [...] La [...] che aveva «regolato i [...] esistenza con la precisione fatale che gli [...] loro pendole», che viveva «come una talpa [...] scavare le sue gallerie sotterranee [...] a un pezzo di [...] la fedeltà coniugale al raggiungimento di un [...] in prima istanza oltre il limite: una [...] blasone, la [...]. La [...] è chiamato insetto da [...]. Ma La [...] è come [...] un essere che va [...] pagando tutto quello che c'è da pagare, [...] cadere nel [(eseguimento di questo «oltre». Il sapere, [...] la lussuria, il crimine, [...] collezionismo. E in questo aveva [...] Baudelaire. Balzac è [...] grande degli eroi che egli [...] creato. Anche lui, che : [...] essere il «segretario della [...] epoca», ha spinto la [...] scrittura a limiti mai prima [...] forse mai dopo) raggiunti finendo per essere irretito nel [...] che egli aveva suscitato. Quando Oscar Wilde afferma [...] più doloroso della [...] vita è stato il [...] ha letto della fine di Lucien nelle Illusioni [...] (orse affermare di [...] capito: ehi, come Edipo, [...] destino [...] fine deve essere disposto [...] Edipo. ///
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Lo sapevano Baudelaire e Flaubert. Lo sapeva Proust, che [...] pronunciato parole decisive su Balzac, ma che [...] «segretario del proprio tempo», costruire con la [...] attraversando con la [...] scrittura la malattia e [...] per spingersi oltre i confini noti [...]. È in omaggio a Balzac, [...] sono convinto, che aveva definito la [...] opera una Madeleine, che [...] ha ribattezzato, [...] più famoso della Ricerca del [...] perduto, il [...] ne tostato della [...] in una Madeleine. ///
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È in omaggio a Balzac, [...] sono convinto, che aveva definito la [...] opera una Madeleine, che [...] ha ribattezzato, [...] più famoso della Ricerca del [...] perduto, il [...] ne tostato della [...] in una Madeleine.