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Se Berlusconi, a suo [...] così, [...] si sarebbe ri-sparmiata mesi [...] lacerazio-ni e conflitti senza precedenti. Ma la storia ha [...] e prima dei tribunali hanno deciso gli [...] loro voto. La recente dichiarazione di Ber-lusconi [...] invece positiva perché, [...] solidarietà, il capo [...] si dichiara «since-ramente dispiaciuto». Sono sentimenti che contano, [...]. Sento già [...] Berlusconi fa così perché [...] a chiudere pari e patta la partita [...] può certo mettere sullo stesso piano chi [...] per un reato in via di estinzione [...] deve rispondere di accuse gravissime, tra cui [...]. Sarà, ma non è [...]. Il punto è che [...] Prodi [...] Berlu-sconi, sui temi della giustizia [...] un abisso culturale, di [...] istituzionale e [...] per la maggioranza, per [...] la sinistra di governo è tenere ferma [...] cedere di un millimetro. Prodi non ha cedu-to: [...] al complotto, aspetta sereno le decisioni dei [...]. Così facendo ha disinnescato [...] nei fatti che è venuto il momento [...] convivere con una magistra-tura completamente autonoma e [...] spesso sco-moda, inopportuna, che non rico-nosce neanche [...] di Stato». E che, a volte, [...] trattenere neanche i suoi istinti più guasconi, [...] ieri Borrelli citando una frase di Di Pietro Nel [...] la vicenda giudizia-ria di Prodi seguirà il [...]. È un dato incontesta-bile [...] Cirio fu venduta ad una prezzo più alto [...] il ri-corso [...] pubblico avrebbe as-sicurato: 311 [...] a finire nelle casse [...]. Ma [...] un contenzioso sul calcolo [...] quale è giusto che si faccia definitivamente [...]. Prodi ricorda che fu [...] e avallato da una famo-sa banca di [...]. Ai giudici [...] parola. Più in generale, però, [...] fa-rebbero bene a non perdere di vi-sta [...] di questa vicenda, a suo tempo sollevata [...] differenze -sia dalla destra che dalla sinistra. /// [...] /// Sono passati tre lunghissimi [...]. Un valore emblematico che [...] unico grandissimo problema: quale rapporto tra pote-re [...] giudiziario. Nessuno, mi pare, arriva a [...] in discussione il principio [...] e [...] della magistratura giudicante. Ma punti di vista [...] sono sul ruo-lo della magistratura inquirente. [...] a destra in modo [...] che una democrazia matura non possa permettersi [...] indipendenti, che oggettivamente rischiano di essere elementi [...]. E [...] a sinistra, chi ritiene [...] esperienze di governo -che alcune certezze sul [...] certi [...] debbano essere riviste. Un aspro confronto [...] non ci porterà da nessu-na [...] ne [...] ci aiute-ranno provvedimenti tampone, te-si [...] cambiare pezzi marginali [...] sistema. Forse sarà bene fissare un [...] chiaro e condi-viso e , [...] col-tivare alcune consapevolezze e di-scutere [...] tutto campo, [...]. [...] dovrebbe essere una giustizia equa, [...] -secondo una straordinaria e autorevole defini-zione -e rapida. La consapevo-lezza potrebbe essere [...] illudersi di portare sotto un unico controllo [...] , come quello delle procure, che necessaria-mente, [...] del cittadino, deve essere e ri-manere diffuso. /// [...] /// E decidiamo anche. Attraverso i personaggi di Candi-do, [...] bersaglio i vizi della carta stampata: insegui-mento [...] trasformate in veicoli dei gadget. Le colpe e le [...] «al servizio dei potenti». /// [...] /// Questo non è un [...] una storia del giornali-smo anche se, in [...] Forattini [...] disegnato un Eugenio Scalfari che offre a Oscar Luigi [...] un suo lungo editoriale. Si tratta di rac-contare [...] omissioni, le paure e le vanità del [...] televisivo». Una mitologia da dissacrare. Certo, il libro non [...] nomi e cognomi. O me-glio, «I re [...] di Giovanni Russo, consiste [...] un giornalista». Profes-sionista di quelli [...] intellet-tuale, ironico, intriso di [...] autore di molti libri, preoccupato [...] il suo Mezzogiorno, [...] di vizi italici. Adesso, la decisione di [...] nelle convulsioni e crisi del mondo [...]. Che cosa tira fuori, Russo, [...] mediatico; un atto di accusa, una filosofia [...] confronti [...] Attraverso questi personaggi, Candi-do, [...] e il filo-sofo Martin, [...] libro di Voltaire, [...] in Italia perché è [...] Paese [...] quale si possono avere ancora emozioni, vo-levo, [...] i rapporti tra giornalismo e politica ma [...] venuto configurando il modo di fa-re giornalismo [...] Italia. Immagino che stigmatizzi questo [...] fare giornalismo. Sarebbe, allora, il suo, [...] di un passato migliore, in cui la [...] suo do-vere, i giornalisti non si dedicava-no [...] pettegolezzo, la stampa era rispettosa di precet-ti [...] ficcava il naso negli affari dei potenti? Non [...] libro che loda il tempo pas-sato. Mette in luce una [...] e giustifica, in parte, anche le pole-miche [...] state, le critiche di un Massimo [...] che invita a la-sciare [...] nelle edi-cole e che non cessa di [...]. Il libro vuole anche [...] gente più che agli ad-detti ai lavori. Non sarà, per caso, una [...] autobiografia di Giovanni Russo? Per una parte è una [...]. Non tanto segreta. [...] giorna-lista Averroé cerca di dare [...] giovane Candido, che in quel momento è giovane, ma [...] altri vecchissimo, [...] dei pregi e dei difetti, [...] lati po-sitivi e negativi di una volta. Averroé si ferma, soprattutto, [...] paradosso [...] in mezzo di deformazione [...] informazione. Tanto che il giorna-lista, [...] è declas-sato a portavoce. Tramite il giornali-sta succede [...] -politici at-tori cantanti grandi intellettuali -si parlino [...]. E grazie a loro [...] opinioni. Insomma, [...] non avrebbe più un ruolo. Stia attento, Russo a ciò [...] dice. Io sarei, nel nostro [...]. /// [...] /// Ma ambedue siamo giornali-sti. Invece, con i potenti, [...]. Tanto è vero che [...] il segretario del Pds, poi il leader [...] Forza Italia, che si rispondono tramite i giornali. In-somma, [...] non ha torto quan-do [...] giornalisti non svolgo-no più un ruolo, e [...] pre-ferisce, attraverso la televisione, ri-volgersi direttamente al [...]. Quel «direttamente» suona un [...] troppo plebiscitario. In una demo-crazia robusta. [...] i gior-nali, lo sa [...] non han-no propositi liberticidi anche se gli [...] il ruolo di con-tropotere. Si limitano a esplorare [...] comportamenti politici e della moralità [...]. Allora, quel [...] non ha tor-to» non [...] una presa di posizione tutta positiva, un [...] del Pds? Assolutamente no. Tanto è vero che [...] è centrata su due punti. Il primo: [...] parlando della tele-visione come [...] mezzo da frequentare, ha rivelato, [...] ricerca di un contatto diretto con le persone, una [...] anche un pochino au-toritaria. Secondo: quando parla male dei [...] sotto sotto può es-sere spinto a [...] dal desiderio di un certo [...]. Si comporta co-me Romiti [...] giornalisti che dipendono dalla [...] proprietà a essere più [...]. La scoper-ta della televisione [...] rapporto tra partito e [...] il partito [...] con gli intel-lettuali organici ma in secondo [...] televisione. Veniamo ai vizi pubblici di [...] grande fetta [...]. Secondo Russo, dipendono dal [...] giornalismo -se, in-somma, i giornalisti fanno il [...] da una moralità di fondo -dal come [...] giorna-li, ormai veicoli di gadget, o dalla [...] della televisione? Innanzitutto, guardiamo ai giornali-sti che, [...] anni, sono diventati da persone che vogliono [...] propria autonomia, parti in causa nella lotta [...]. Prima, la militanza distin-gueva [...] di sini-stra o della sinistra laica, i [...] ruolo di battaglia politica mentre gli altri [...] in-formazione; benché questa venisse chiamata informazione borghese. I giornalisti sono, individualmente, [...] a aree ma a uomini politici, a [...]. I tempi sono cambiati. Davanti agli occhi abbiamo [...] pur essendo gior-nali [...]. E sulla televi-sione? [...] inseguire è fenomeno tipica-mente [...] Um-berto Eco e da molti altri. Fenomeno particolarmente grave perché, [...] dato incontrovertibile che la tv ha un [...] fini-sce per rovesciarsi il rapporto tra giornalisti [...]. Le notizie sono quelle [...] giornali ri-feriscono le notizie dette dalla tv. Insomma, i giornali non [...] ruolo di scopritori delle notizie e gli [...] colore sbiadito dello scandalo di Angela Cavagna [...] per via di un [...] Proprio [...]. E non dimentichiamo il [...]. Nel mercato non è [...] se tutti seguono un solo padrone, cioé [...]. Con il risultato di [...] cose. A leggere i giornali, [...] peggio dei telegiornali. Comin-ciano alla stessa maniera, [...]. Un intruglio indistinto, senza [...] Le uniche cose in cui ormai ci [...] i commenti. I quali commenti, però, [...] televisione piuttosto che i fatti. Per esempio, i conduttori [...] quelli che gestiva-no la crisi politica. Durante la crisi politica [...] coloro che organizzavano gli incontri tra i [...]. Una spettacolarizzazione del ruolo [...] dai giorna-li [...] adesso preso dai con-duttori. Spesso senza opinioni. Qualche nome di questi [...] senza opinioni? Costanzo oppure Vespa. In questo li-bro ho [...] rivivere, senza presunzione, il sentimento da mino-ranza [...] scompa-rendo. Non è mai un forte [...] quello da minoranza intellettuale. [...] parte, i media non [...] di comunicazione e neppure di dominio, di [...]. Io sostengono che bisogna [...] di autonomia, in-dipendenza, ironia alla Flaiano. Perfetto, ma chi invocano simili [...] non rimpiange un me-stiere che «una volta» era diverso, [...] «una volta» era dignitoso, che «una volta» era colto? No, non rimpiango il mestiere di «una volta». Sono talmente immerso nel [...] ho scritto questo libro quasi si trattasse [...] che non riesco a scrivere ogni giorno [...] volta alla settimana). Un giornalista la cui [...] televisione; un giornalista che, intimamente, parteggia sem-pre [...]. Eppure, Russo, il suo [...] sulle ci-tazioni di altri giornalisti, cammi-na sulle [...]. Perché nasce da un [...]. Guarda-vo la televisione, ascoltavo, e [...] trovavo [...] che mi inte-ressava o volevo [...] la cita-vo. Ho colloquiato nel libro [...] colleghi, anche con i politici. Attraverso questo colloquio, vorrei [...] scuotesse da una certa ma-linconia del conformismo. Molli DALLA PRIMA PAGINA Come [...] in Europa dinamica del costo del lavoro [...] controlla-ta. È vero che viviamo [...] politica dei redditi, ma è anche vero [...] hanno rice-vuto molto poco dallo scambio effettuato [...] -in particolare, non hanno visto au-mentare [...] e negli anni recenti [...] ai guadagni di produttività, mentre hanno subito [...] reddito disponibile in ragio-ne delle politiche di [...]. Così, si entra nello [...] con un conto non [...] e lo [...] implica che non lo [...]. Il conflitto sociale è [...] ed è tanto più [...] i datori di lavoro non potranno più [...] sui prezzi. Legare le mani al [...] caso, non significa nulla: il conflitto andrà [...] vuo-le restare nello [...]. La mediazione, tuttavia, avvie-ne [...] il processo di risanamento finanziario, per-ché o [...] peso fiscale sui lavoratori, mentre il salario [...] si allevia il peso fiscale sulle imprese, [...] per aumenti salariali. Ma se si deve [...] il risa-namento, si mette a rischio [...] nella moneta unica, e [...] alcun bisogno di entra-re nello [...]. Molti pensano che la [...] può [...] luogo a un processo [...] perciò trovare risor-se sia per il risanamento [...] la politica dei redditi, in virtù di [...] dei tassi di interesse. Chi pensa di [...] affidare a un meccanismo [...] si sbaglia: sia per-ché le esportazioni non [...] negativamente del cambio fisso, sia perché mante-nere [...] situazione di immanente conflitto sociale, im-plica tenere [...] interesse sempre un pò più elevati dei [...]. Allora? [...] alternativo non consiste nel [...] al governo, ma anzi nel potenziare la [...] nel man-tenere il conflitto sociale entro i [...]. Non si tratta di [...] al contra-rio di [...] a tutto campo a [...] riforme, di grandi modernizzazioni, di grande spin-ta [...]. Basta che non si [...] ciò, il conflitto: qualcuno so-stiene, infatti, che [...] il lavoro più fles-sibile, ridurre le garanzie [...] lo Stato sociale e in particolare tagliare [...] ciò accentua il conflitto, certo non lo [...] a rischio la nostra parteci-pazione allo [...]. /// [...] /// [...] nello [...] per di più dopo [...] nel quale gli altri partner non hanno [...] lo-ro ostilità alla nostra partecipazio-ne, mostra che [...] un qualche potere contrattuale. Tanta asperità per non [...]. Una volta dentro, dobbiamo [...] contrat-tuale, anche allo scopo di ricon-durre alla [...] tede-sco e la [...]. Occorre, in-fatti, evitare che [...] Maastricht vengano rese così diffi-cili -come avverrebbe [...] di stabilità» tanto amato da [...] -da rendere di fatto [...] mediazione del conflitto sociale in Italia sia [...] -dato che il conflit-to è presente anche [...] Francia [...] in Germania. Non si tratta perciò di [...] con [...] ma al contrario [...] in ogni [...] mossa, [...] venire alla lu-ce la ristrettezza [...] visione, [...] nazionalista, e quanto poco europeismo [...] sia nelle sue posi-zioni. Il nuovo approccio consiste invece [...] alla linea illu-strata da [...] credendo [...] non sperando soltanto che attraverso [...] si possa-no legare le mani a governi e par-lamenti. /// [...] /// Don Mario non appartiene [...] di «casta sacerdotale» indifferente e ipocrita, «sepolcri [...]. Tutto il messaggio evan-gelico [...] questo elo-gio della condivisione, sempre con lo [...] superare le frontie-re [...] e del pregiudizio e [...] decisa accentua-zione sulla testimonianza della vita vissuta [...] contro i discorsi [...] attribuzioni indebi-te e formule [...] «Ho avuto fame e mi avete dato da [...] sete mi avete dato da bere, ero [...] ospitato, ero nudo mi avete vestito, ero [...] venuti ad [...] ero in pri-gione e [...]. La cronaca registra ormai [...] di violenza a danno dei giovani così [...] atti non meno dolorosi di criminalità e [...] i minori come protagonisti attivi di una [...] depravata esisten-za. Eppure al di là [...] cui i fatti vengo-no spesso riportati, al [...] in-numerevoli storie di ordinaria pre-varicazione, maltrattamenti e [...] le giovani vite di bambini e adolescenti, [...] e [...] pub-blica continuano tuttora ad [...] reale dei minori e le loro esigenze [...]. Ciò che emerge dalla [...] una minuta porzione della realtà, solo la [...] un iceberg di emarginazione e abbandono con [...] odierna, consolata dal mito ipocrita della soddisfazio-ne [...] dei mi-nori, sottopone [...] la [...] parte più debole e [...]. La condizione dei minori [...] dalle at-tuali politiche sociali. Negli ultimi anche a [...] de-clino delle nascite e del conseguen-te invecchiamento [...] necessità dei minori sono passate in secondo [...] sempre più subordinate ad al-tre categorie sociali [...] risorse disponibili. Constatata [...] della via giu-diziaria nella [...] che accompagnano la vita dei minori, stentano [...] forme di intervento sociale più effi-caci, preventive, [...]. Non esiste una politica [...] compito, la città è sempre più un [...] loro, i [...] insediamenti urbani rappresenta-no il [...] una miopia e di una indifferenza intollerabili [...] di socializzazione e crescita delle nuove generazioni. È proprio in questi [...] umanamente e so-cialmente che si svolge la [...] Mario che assiste impotente [...] della criminalità giova-nile, alla [...] precoci, [...] delle evasioni [...] scolastico, per non dire [...] abbrutimento e mercificazio-ne che coinvolgono adolescenti e [...] diffusione dei feno-meni di esclusione giovanile è [...]. La [...] testimonianza deve costituire una [...] globale, se-vera da parte di tutti, Chiesa, [...] promuovere solu-zioni adeguate alla gravità della si-tuazione. /// [...] /// La [...] testimonianza deve costituire una [...] globale, se-vera da parte di tutti, Chiesa, [...] promuovere solu-zioni adeguate alla gravità della si-tuazione. (0)
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