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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 3044699844.

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Tutte le [...] filosofo di Mileto, sono [...] pieni, materiali, in-divisibili e da spazio vuoto. ///
[...] ///
[...] realtà primaria esattamente come gli [...]. Il niente, dunque, esiste. Questa con-clusione serviva agli atomisti [...] «salvare i fenomeni»: solo [...] si poteva spiegare il movimen-to. Il vuoto era, invece, [...] sistema come quello di Parmenide che interpreta-va [...] percepiamo come illusione e in cui [...]. [...] millenni [...] classica conferma. Gli atomi «moderni» non [...] quelli di Democri-to, ma possiamo dire che [...] sono effettivamente costituite da particelle e da [...]. Aristotele [...] vacui dei corpi Contro [...] del vuoto si scomodò persino Aristote-le. Che, ovviamente, si trovò [...] conto del movimento. E lo fece ribaltando [...] solo nel «plenum» è possibile il movimento [...] proprio il vuoto che impedirebbe il movi-mento, [...] cono-sciamo. Nel vuoto, infatti, un corpo [...] con velocità infinita. Ma [...] anche delle esperienze pratiche che, [...] portavano alla negazione del vuoto. Il fenomeno delle pompe, [...] spiegabile solo [...] corpi per prevenire la [...]. È il principio [...] vacui» che poi diventerà [...]. Cartesio e Leibniz Estensione [...] Cartesio e Leibniz si divisero anche su questo [...]. Il pri-mo, identificando estensione [...] conside-rava la nozione di vuoto co-me contraddittoria. Uno spa-zio vuoto, infatti, [...]. Per Leibniz, invece, il vuoto [...] filosofo tendeva comunque a [...] perché incompatibile con la [...]. [...] perfetto [...]. Plotino La quantistica gli [...] Ma una nuova concezione del vuoto arriva con [...]. In non esse-re, sosteneva Plotino, [...] il nulla assoluto. Anzi, come [...] è reale, persino mate-riale. Solo che, a differenza [...] il tutto at-tuale) il non essere è [...]. Per uno strano fe-nomeno [...] un suo inveramento nella fisica quantistica e [...] campi. Secondo questa teoria non sono [...] par-ticelle gli oggetti fondamen-tali [...]. Di questi campi se [...] 13. Quan-do non [...] energia né materia a [...] i campi appaio-no calmi e [...] come [...] in bonaccia. Ma non [...] giunge [...] il mare si agita. E i campi hanno una [...] capace, se stimolata, di ordinare [...] la creazione di un inte-ro [...]. Quei [...] così, contengono il tutto, anche [...] solo a livello poten-ziale. [...] vuoto di Plotino. La paura del vuoto [...] smarrimento per una perdi-ta di significato della [...] chiesto se la caduta di ideologie forti [...] di grandi narrazioni ca-paci di dare senso [...] abbia portato a un aumento generale di [...]. E mi sono anche [...] come, tale complessiva caduta di senso culturale [...] del rap-porto analitico. Che cosa ha da [...] allora la psicanalisi sulla paura [...] vuoto? Ho voluto [...] ad Antonello Sciac-chitano, psicanalista [...] fondatore [...] (Associazione psicanali-tica lacaniana italiana) e [...] fra [...] di Anoressia, sin-tomo e angoscia, [...] nel [...] da Guerini. Bambine che hanno paura [...] dalla madre e diventano quin-di anoressiche; bambini [...] di venire divorati dal padre, e diventano [...]. Tuttavia qualcosa è suc-cesso: [...] senso politico, infatti, ha portato come conse-guenza [...] richie-sta di senso religioso. La Chie-sa mi sembra [...] gettonata, mentre la psicanali-si credo che lo [...]. In parole povere, quel [...] un calo di domanda di analisi, a [...] della religione, ma anche delle psicoterapie brevi». [...] di senso porterebbe oggi a [...] domanda di psicoterapia e non di psicanalisi? «La religione [...] un senso precostituito, gratificante, ac-quietante e [...]. Allo stesso modo, la [...] discorso del buon sen-so che fa andare [...]. È come una religione [...] psicoterapia tutto rima-ne in un ambito di [...] spiegato. Mentre il lavoro analitico [...] oltre, in dire-zione del nonsenso. O meglio, la psicanalisi, [...] religione, non impone un pro-prio senso preciso, [...] passare attraverso una serie di sensi possibili: [...] nella nega-zione, mentre la religione e la [...] una fer-mata pronta a comoda, cioè la [...] subito [...]. Oltretutto [...] implica un forte impegno psi-chico [...] economico. Fornisce senso solo a [...] tempo e soldi in un duro lavo-ro». A questo punto non si [...] più bene perché mai una persona angosciata dovrebbe intrapren-dere [...] simile «viaggio» psicana-litico. Così, nel lavoro analitico, [...] interpre-to, ma ascolto, aspetto che emerga spontaneamente [...] proprio tramite [...] e il non senso». Ma questo vuoto di senso [...] «Non è visibile in modo [...]. Dopo un [...] che si gira attorno a [...] che proprio non si riesce a dire, devi per [...] ammettere che esiste un buco nero [...] una mancanza che non riuscirai [...] ad afferrare direttamente e che [...] solo in modo indiretto. Mi spiego meglio: una volta [...] mio pa-ziente mi racconta di [...] so-gnato che doveva distribuire qualcosa [...] tutti, a ciascuno, so-lo che, invece di dire [...] ha detto [...]. Ma il [...] nel momento in cui [...] implica che qualcuno dei [...] a quel punto però i beneficiari non [...] ma ce ne sarà sempre uno in [...]. Ora, se [...] ci racconta queste storielle, [...] che esiste una mancanza, un buco nero: [...] sen-so, che proprio non si riesce a [...]. Sarebbe come dire che [...] costitutiva della soggetti-vità? «Sì, alla base [...] un nonsen-so originario. Non esiste uno stato [...] cui [...] era completo: non si [...] paradiso perduto in cui avevamo tutto. La man-canza comincia da [...] nascita. Questo vuoto inso-stenibile Freud [...] di morte. [...] parla di una tacca di [...] essere den-tro [...]. Il nonsenso è ciò che [...] manca [...] affinché raggiunga quella completezza che [...] non [...] mai stata né ci sarà [...]. Ma allora non ci si [...] mai li-berare [...] del non sen-so? Ciò che [...] propone la psicana-lisi è di accettare una simile ango-scia? «Un momento, [...] un equivoco. [...] es-sere generata anche da un [...] di senso. Quando [...] del desiderio si fa [...] si presenta come trop-po pieno di senso, [...]. Cioè: che non mi [...] il nonsenso, altrimenti sarebbe [...] assoluta, non avrei più [...]. Se tut-to è pieno [...]. Tra il nonsenso assoluto [...] assoluto, esiste una via di mez-zo, una [...] è la vita reale, la quale è [...] sensata e in parte no. Se il nostro lavoro [...] un valore, è proprio quello di rilanciare [...]. [...] fra senso e non-senso, [...] comun-que un progetto di vita, anche se [...] mai a un ri-sultato definitivo. Il lavoro analitico ci [...] vivere in tanto modi [...] tutti incom-pleti. [...] ci porta ad ac-cettare una [...] che trascorre provando e riprovando: non è un cattivo [...] di vivere, ma una prospettiva che può rive-larsi gratificante». Rimane il fatto che il [...] di valori, [...] di [...] di norme cui fare riferimento, [...] avere effetti devastanti. Nel caso dei ragazzi [...] sassi dai ponti, si è parlato proprio [...] «Non immaginate il vuoto che [...] nelle loro teste», ha [...]. [...] un senso di colpa primitivo [...] precede il delitto, e che [...] nel desiderio di compiere comunque [...] delitto. Un sen-so di colpa [...] fatto stesso di portare in sé un [...] una pulsione di morte, che si espri-me [...]. Proprio per sottrarsi alla [...] delit-to immaginario ignoto, non commesso, i ragazzi [...] dal ponte: compiono il delitto reale e [...] quietano [...]. Il lavoro [...] consiste nel far sì [...] non butti auto-maticamente i sassi giù dal [...] rimanere in questa metafora. Con [...] si sospende [...] la spinta ad agire [...] anali-tico permette al senso di colpa di [...] diven-tando così meno incombente, meno estraneo. La pulsione di morte, [...] non è un buco da tappare co-me [...] un vuoto da cui fuggire. Occorre piutto-sto imparare a [...] intorno alla mancanza, senza avvicinarsi troppo e [...]. [...] ti insegna a [...] in un simi-le territorio, mantenendoti [...] una posizione terza, interme-dia, e proprio questo può ren-derti [...] vita più sopportabile». Giampiero Comolli David [...] di nulla Il vuoto: [...] cui convivere La gente era contenta: bastava [...] Perché quando non capisce la gente diventa matta [...] una volta un mago [...] risposte. Il letto li accoglieva come [...] barca. La barca era in [...] diversi mesi. Lui voleva perdersi, lei [...]. Lo so [...] che non ci sono terre, [...] solo isole fluttuanti, però lo stesso bisogna porsi una [...]. ///
[...] ///
Illudere gli altri è [...] non posso illudere anche me stesso. È vo-glia di dimenticarmi, [...]. Di perdermi in te, [...] Lei sorrise. Non poteva aspettarsi di [...] di lui. Ma voleva lo stesso [...]. E, per te, io [...] -No, non sei il senso della mia [...]. ///
[...] ///
Il senso è divino. Se non credi in Dio, [...] non esiste. Io ti amo quando ti [...] come vuoto, pura acco-glienza, abisso. Quando sei la creatura [...] potrò mai conoscere, quando incarni [...]. Quando non sei. ///
[...] ///
Rimasero in silenzio, ab-bracciati [...] li tra-sportava. Lui le raccontò una favola. Si chiamava Tutto. Da lui venivano in [...] donne da ogni parte del mondo per [...] e avere la risposta. Tutto, infatti, aveva una [...] domanda e spie-gava la ragione di ogni [...]. Ma non risolveva i [...]. La gente, però, era contenta [...] basta-va avere una risposta, [...] capire. Perché quando non capisce [...] un even-to, le gente diventa matta. Se un uragano distrugge [...] esempio, bisogna trovare il colpevole che non [...]. Se un bambino muore [...] rintracciare nel suo Dna la linea ereditaria [...]. E se le gente [...] Tutto: perché [...] si è distratto e [...] evacuare il villaggio? Perché quel bambino non [...] Tutto rispondeva solle-vando il mento e increspando [...] Dio ha volu-to così. Allora sulla folla, che [...] sempre in-torno, scendeva un grande si-lenzio e [...] e contenti e potevano tornare a casa [...] cuore. E sai perché? Perché [...]. Cosa pensi che rispon-derebbe? -Che [...]. Sarebbe una risposta deludente. E non pensano che [...] co-munque una palla sospesa nel vuoto. Che senso ha la [...] Mi rispon-di, per favore? -Ma che ne so [...]. Vorrei [...] di cose belle, di gioia, [...] amore. ///
[...] ///
Questi tuoi discorsi mi [...] mi rendono infelice. È che la mia [...] va in direzione opposta. Tu vuoi riempire, io [...]. Ogni giorno celebro il [...] convinzioni, della forte deter-minazione, del trascinamento degli [...]. Devo farmi seguire e [...] è necessario che la gente veda in [...] di Tutto, mentre io so-no Niente. È solo con te [...] bluff, e mi presen-to come veramente sono, [...] nudi e fram-mentari, pieni solo desideri in [...] a bada per non [...] dilaniati. Io mi consegno a [...] che vuoi di più? -Già, ma pretendi [...] vuoto. Svuotati di senso che [...] Il letto si stava fermando. Improvvisamente appesantito stava per [...]. Quando si appoggiò sul [...] discese in punta di piedi per non [...]. Si rivestì e se [...]. Lui si era addor-mentato. ///
[...] ///
Lui si era addor-mentato.

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Il progetto è senza scopo di lucro, ma purtroppo le spese sono ingenti. Da alcuni anni IdMiS - Istituto della Memoria in Scena (ONLUS) -, anche grazie al Comitato promotore Fondazione Giovanni Frediani ed all'Associazione Culturale Controtempo, ha investito molte risorse sia monetarie che umane nella progettazione del sistema, nella traduzione digitale del proprio patrimonio archivistico, bibliografico - specialmente dell'emeroteca -, biblioteconomico, e museale; in assenza di un contributo pubblico minimamente adeguato ci vediamo costretti a chiedere alle biblioteche che vorranno aderirvi ed indirettamente agli utenti la condivisione dei costi e/o la partecipazione attiva all'elaborazione delle unità bibliografiche che ciascun ente vorrà inserire per il prestito digitale interbibliotecario.
Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

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Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(191)


(186)


(204)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(87)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



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Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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