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Quei colpi di pistola di [...] anni fà fanno ancora male. Da quella drammatica mattina del [...] quando un commando di [...] gli massacrò le gambe, per Carlo Castellano, allora responsa-bile delle pianificazione [...] di Genova, la vita è [...]. Proprio in quei lunghi [...] in ospedale, è stato concepito, infatti, quello [...] caso da manuale studiato anche [...]. Il primo esempio italiano [...] out: così riuscito che oggi non solo [...] il [...] dei dipen-denti possiedono azioni [...] cui lavorano. Un [...] una «pietra miliare per le [...] ha titolato il pacato [...]. [...] nasce in ospedale «Ero [...] di Torino e stavano [...] con un apparecchio della Siemens. Mi si è accesa [...] non potremmo produrre an-che noi qualcosa di [...] fanno i nostri concorrenti?» ricorda Castellano. [...] non è stato fa-cile. Mi trovavano stravagante. Il bio-medicale, dicevano, non [...] niente con la nostra attività. Io, in-vece, ero convinto [...] spazi. [...] mia esperienza in materia era [...] di ricoverato in ospedale. Ma, mi dicevo, doveva [...] motivo se Siemens e [...] si erano buttate in [...]. Castellano insiste ed alla [...] vinta. [...] siamo ad inizio [...] è arrivato Romano Prodi: «Questa [...] piccola idea gli piac-que e siamo partiti». Con Castella-no, infatti, [...] soltanto un giovane ingegnere, Fabrizio Landi con poca esperienza. Subito dopo si aggiungono Andrea Oberti, [...] ingegnere, e il [...]. Paolo Minguzzi, un fisico. Saranno loro a mettere in [...] la nuova azienda, [...] una semplice divisione [...]. Dopo 14 anni sono [...] insieme, ma comproprietari stavolta, una squadra vincente. [...] si sceglie il profilo bas-so. In Italia [...] industriale è poco conosciuta e [...] si cerca un produttore straniero disposto a far vendere [...] sue apparecchiature col marchio Ansaldo. Tantissimi no, un solo [...]. /// [...] /// È praticamente tutto il [...]. Oggi siamo a quota [...] cui il [...] da vendite [...]. Con [...] di tec-nologia propria, 700 [...] di Genova e Firenze ed altrettanti [...]. Ma follia, indubbiamente, dove-va [...]. In quegli anni Genova [...] in crisi, col porto in rapido declino [...] aziende delle Partecipazioni Statali in disar-mo. [...] parte della [...] nel Nordest, i piccoli [...] il loro grande miracolo, ma non li [...]. /// [...] /// Buttarsi con quattro lire [...] un settore tutto nuovo come [...] a competere con co-lossi [...] e Siemens non poteva [...] azzar-do. Sentivamo il senso della [...]. Ma eravamo molto motivati». Dai giapponesi Castellano non [...] da vendere in Italia, ma anche la [...] innovare. Nascono così le prime [...] la li-nea della tomografia a risonanza magnetica [...] artificiale. Il giocattolo comincia a [...]. La cosa si fa [...] quan-do [...] si disfa [...] di Firenze. Azienda storica, ma ricca [...] cassa integra-zione. Castellano insiste e [...] gliela compra. /// [...] /// Il cocktail ha successo. Il segre-to? «Avevamo capito [...] i grandi gruppi non sulla fascia alta, [...]. Con un obiettivo: fornire [...] il miglior rapporto [...]. Sappiamo benissi-mo che non [...] Ferra-ri, ma su certe berline non ci [...]. La formula [...] funziona an-che perché riesce [...] successo in nicchie di produzione dimenticate dai [...]. Un [...] quel che han fatto gli [...] del Nord-Est. Aggressività, inventiva, ma anche capacità [...] imparare [...] altrui. E tanto lavo-ro di [...]. Un [...] dal sapore [...]. Il successo è una conseguenza. La curva del fatturato [...] dopo anno; le vendite [...] superano quelle in Italia; [...] in Francia, Germania, Stati Uniti ed ora [...] alla Cina; nascono [...] prodotti e quelle [...] diventano punti di forza. Ora [...] è numero uno in Europa [...] diagnostica con ultrasuoni e pre-senta una macchina, [...] mondo per la risonanza ma-gnetica agli arti. [...] erano un piccolo gruppo di [...] ora [...] dei prodotti contiene tecnologia fatta [...] casa. Arriva la privatizzazione Nuova [...] quando Amato è alle prese coi disastri [...] crolla, scoppia la crisi di fiducia sui [...] che arriva da palazzo [...] è di vendere. [...] si guarda-no intorno e scoprono [...]. Un boccone diventato appetibile [...]. La proprietà ai manager I [...] si dicono: [...] noi. I 20 principali di-rigenti [...] portafo-glio, «ma i soldi non ci sarebbero [...]. Arrivano in soccorso alcune [...] cui [...] quella che ge-stisce le [...] di [...] Yale. /// [...] /// Nel [...] la fabbrica passa ai manager. Castel-lano mette insieme un [...] di conti. Tra quel che ci [...] 12 anni di attività e quel che [...] fine, [...] ha guadagnato 37 miliardi [...] del ca-pitale investito di tutto rispetto [...] e 400 [...] posti [...]. Non [...] dubbio: un buon uso del [...] pubblico. Ora si lavora senza [...] Castellano -Ma tutto ciò è in continuità [...] avevamo sempre fatto: sottoporci al giudizio del [...]. Anche il giudizio delle [...] ad arrivare. Nel [...] si lan-cia un prestito obbligazionario [...] in azioni. Lo sottoscri-ve più di [...] quasi tutti tecnici ed impiegati (su 700 [...] sono appena [...]. Adesso, il [...] del capitale è in [...] e personale. La strada della Borsa pare [...]. Inve-ce, già lo scorso [...] de-butto a piazza Affari. Tra le matrico-le, [...] è nel gruppo delle [...]. Borsa e mercati esteri E [...] «E adesso dobbiamo [...] ancora di più. Conosciamo tutti le difficoltà [...] Italia. Un mercato piatto. E allora ci vuole [...]. Europa, Stati Uniti, Giappone [...] emergenti. La via è quella. La nostra azienda vive [...]. E gli azionisti? Loro [...] parlano già. Fra i primi trenta, [...] una sparuta minoran-za, addirittura meno degli america-ni. Si amano soprattutto i [...] blue [...] osserva Pietro Amoretti, responsabile [...] gli investitori. Ma i «professoroni» di [...] non han-no pregiudizi. Più che ai nomi, [...] idee. Ed [...] si è mostrata [...] vincente. Se ne è accorta [...]. Ha fatto una ricerca [...] successo delle imprese a livello mondiale. Per [...] due soli inter-pellati: Versace e, [...]. [...] Il manager Borghi «Il segreto [...] Va controcorrente» [...]. Fatturato [...] a 8,4 miliardi di [...] crescita boom del [...] sul [...] presenze in 45 paesi, [...] di reti [...] (il telefonino che tra [...] anche in Italia), secondo fornitore mondiale di [...] Gsm, [...] produt-tore europeo di telefonini cellulari e secondo [...] chiavi in mano delle rete [...] ed ora dei terminali [...]. Quindi una vera scommessa vincen-te. Discontinuità? Sì, lanciarci sui settori [...] non an-cora esplorati. Il nostro impegno sui cellulari [...] nato così. E nello stesso modo [...] scommessa sul multimediale. Ci crediamo molto. La gente vi conosce [...] terminali. Prima i telefonini, ora [...]. Ma è solo una parte [...] nostro busi-ness. Nelle telecomunicazioni il va-lore aggiunto [...] sta spostando sem-pre più [...] ai servizi. Il «dominus» è ormai [...]. In Italia, però, vendete [...]. La rete [...] co-struita voi. Ma non è fatta [...]. Die-tro [...] tutta una progettualità per ge-stire [...] rete ed offrire [...] servizi. Ci consideriamo uno sfidante [...] sfidanti, alla concorrenza. /// [...] /// E perché mai? Lavoriamo anche [...] Tim. Offriamo servizi a tutti [...]. È la grande novità [...] in Italia: [...] dei manifat-turieri dagli operatori [...]. È finita [...] del cliente uni-co. Voi cercate di crescere [...] Italia. [...] in ballo la rete del [...] tele-fonino, il [...]. Puntiamo a [...] ma non a [...]. Perché dovremmo far concor-renza [...] Piuttosto, si è già perso troppo tempo [...] della gara. Quanto a crescere, lo [...]. In un anno il [...] Italia è salito da 550 ad 800 [...]. E nel [...] prevediamo aumenti per il [...]. Ma non avete impianti [...]. /// [...] /// Ma per [...] non è so-lo un mercato, [...] pur importante. È il centro delle [...] Sud Europa e Mediterraneo ma è anche il [...] testano [...] prodotti e [...] servizi. Ad esempio, la sperimen-tazione [...] si sono fatte [...]. Quanto ai [...] servizi, [...] vuole il [...]. [...] è aprire il mercato [...] senza penalizzare i [...] operatori. E poi il mercato [...]. Ormai, chi ha reti [...] tipici della re-te fissa come, ad esempio, [...] virtuali o le [...] card. E, vice-versa, chi possiede [...] si lancia in [...] business come il [...]. Allora Chirichigno ha ragione. /// [...] /// Ma se si vuole [...] la concorren-za, [...] non può pretendere di [...] terzo operatore. Si tratta di limitare [...] a [...] ristretto, entro i 100 [...]. E poi bisogna stringere [...] la gara del terzo gestore: gli si [...] di consolidarsi. Soltan-to dopo potrà essere [...]. /// [...] /// Lui difende gli interessi [...]. Ma chi fa telefonia [...] contendere sulla rete fissa. Tim ed [...] vanno lasciate [...] una propria rete di trasmis-sione, [...] da quella di [...]. Bisogna applicare le norma-tive Ue, [...] fatto, non so-lo di diritto. In che senso «di [...] Nel [...] che la limitatezza delle fre-quenze oggi disponibile [...] Italia [...] un limite allo sviluppo e alla concorren-za. E poi [...] una politica di licenze troppo [...]. Viva la concorrenza, ma [...] in Italia sono più cari che [...]. [...] un cartello dei pro-duttori? Assolutamente [...]. I prezzi stanno scendendo [...] equivalersi a livello internazionale. Piuttosto, in Italia i [...] di non sussidiare gli acquisti dei telefonini [...] service provider in al-tri paesi europei. Così gli italiani pagano [...] telefono, ma han-no anche tariffe più basse. [...] per voi il mercato [...] Per [...] è il mercato europeo [...] quelli asiatici ed americani. [...] è il primo paese [...] Scandinavia, nel senso che sarà il primo [...] con un numero di telefo-ni mobili pari [...] telefoni fis-si. Come lo spiegate? Col [...] anni il mercato dei telefoni, più che [...] com-presso dal monopolio. Una volta li-berato, è [...]. E poi, gli italiani [...] parlatori: 160 minuti al mese: quasi [...] in più della media [...]. Carlo Castellani presidente [...] delegato [...]. Sotto, [...] vincente [...] privatizzata diventata leader [...] impresa leader del settore, è [...] primo esempio italiano di management «buy out»: privatizzata nel [...] dopo due anni la gestione passa ai manager e [...] capita-le è sottoscritto per il [...] dai dipendenti. Nel giugno scorso arriva [...] Borsa. Una scommessa vinta [...] delegato e presidente Carlo Castellano, [...]. [...] oggi fattura 260 mi-liardi e [...] rivolge al mercato mondiale. DAL NOSTRO INVIATO GILDO CAMPESATO Parte [...] privatizzazione del colosso pubblico tedesco. Previsto un incasso di [...] marchi [...] oggi in Borsa [...]. /// [...] /// Preceduta da una campagna [...] oggi la più grande vendita di azioni [...] Europa, e la seconda nel mondo. La [...] te-desca delle telecomunicazioni, si butta [...] mercato privatizzando un quarto del proprio capitale: 20 miliardi [...] marchi (oltre [...] miliardi di lire) che vengono [...] in azioni da 28,50 marchi a una platea di [...] assai fidu-ciosi, evidentemente, delle future sorti delle telecomunicazioni te-desche. Domanda record La domanda, [...] cin-que o sei volte superiore alla offer-ta. E questo, ha sottolineato [...] finanziario della compa-gnia Joachim [...] che insie-me con il [...] Ron [...] ha [...] a Francoforte [...] nonostante che, proprio in [...] ri-chiesta, la [...] avesse au-mentato del [...] (da 15 a 20 [...] il volume [...]. Insomma, la « madre [...] privatizzazioni», quella che do-vrebbe portare nelle casse [...] azienda più di quanto sia sta-to sborsato [...] tutte le 220 emissioni di titoli sulla Borsa [...] 1983 ad oggi, sembra partire con il [...]. Nonostante la loro notoria [...] di investimenti in Borsa, i risparmiatori tedeschi, [...] fidati, rimuovendo, anche sotto la pressione psicolo-gica [...] pubblicita-ria cui hanno partecipato anche [...] e ministri (e che [...] 100 milioni di marchi, ha sostenuto ieri [...] i dubbi che fino [...] fa circolavano ancora ab-bondanti sulla solidità e [...] colosso della telefonìa tedesca. La [...] la più grande azienda telefonica [...] e la terza del mondo do-po la giapponese [...] e [...] ha infatti anche qualco-sa da [...] perdonare. I suoi debiti, intanto, che [...] la cifra fan-tasmagorica di 107 miliardi di marchi, dovuti, [...] in larga par-te alle spese sostenute per rifare da [...] rete telefonica [...] dopo [...] ma anche a certi errori [...] passato e a una non sempre [...] ge-stione manageriale. Si pensi, per fare un [...] che la [...] ha [...] dipen-denti, seconda nel mondo solo [...] la quale però, con [...] impiegati, fattura 69 miliardi di [...] contro i 39 [...] te-desca. Ci sono poi le [...] «culturali» eredita-te dal lungo monopolio. Ron [...] strappato alla So-ny e [...] alla guida del colosso [...] detto recentemente di conside-rare già un successo [...] convincere i dipendenti a dire «grazie» quando [...] utenti (qualche esperienza personale ci dice che [...] proprio con tutti). Il [...] co-munque ha fatto moltissimo, [...] settimane, per dif-fondere [...] di una azienda sana [...] assicu-rato, cancellando dalla memoria dei tedeschi e [...] pure [...] effetto della panne di Capodanno, [...] guasto nel sistema che gestisce la contabilità [...] pazzesche su [...] e migliaia di utenti [...]. [...] di [...] Acqua passata, e oggi si [...] alla grande. I titoli emessi sono ol-tre [...] milioni: la gran parte sarà piazzata da oggi mentre [...] tina di milioni saranno accan-tonati [...] una riserva accessibile al-le banche, al prezzo di emissione, [...] alla fine [...]. Si tratta del cosiddetto [...] sta-bilizzare il corso del titolo du-rante le [...] quo-tazione. Se anche la riserva sarà [...] utilizzata, lo Stato sarà proprietario di non oltre il [...] del capitale. Il resto sarà di-viso tra [...] milioni di risparmiatori tedeschi, cui è riservato il [...] mentre il [...] fi-nirà sulle Borse americane [...] a Londra [...] sulle al-tre piazze europee [...] e nel resto del mondo [...]. Parte la più grande [...] da oggi andranno in [...] milioni di azioni della [...] tedesca delle telecomunicazioni. [...] dovrebbe fruttare 20 miliardi di [...] che serviranno a ripianare una parte dei debiti della [...]. I titoli, per i quali [...] stata una richiesta cinque o sei volte su-periore [...] saranno distribuiti tra 2 milioni [...] rispar-miatori tedeschi e tra gli investitori americani ed europei. /// [...] /// I titoli, per i quali [...] stata una richiesta cinque o sei volte su-periore [...] saranno distribuiti tra 2 milioni [...] rispar-miatori tedeschi e tra gli investitori americani ed europei. (0)
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