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Un occhio ai classici [...] società: dalla Francia torna il poliziesco [...] contro Rosselli [...] cercate con esattezza dove [...]. La grottesca vicenda emerge [...] fascicolo segreto dello scrittore abruzzese compilato per [...] Trenta dal regime fasci-sta e conservato [...] Cen-trale dello Stato, oggetto [...] di uno studio da parte di Diocleziano Giardini, [...] Centro Studi Ignazio Silone di Pe-scina [...]. Gli agenti segreti incaricati [...] controllo Silone erano caduti in una serie [...] al punto da rite-nere che [...] il paese della Marsica [...] titolo al roman-zo, esistesse davvero e che [...] verificati realmente i fatti nar-rati. Così le autorità pubbliche [...] furono incaricate di fare ricerche [...] localizzare il villaggio visitato da una squadra di fascisti. Ma [...] nato [...] Gli in-formatori avevano preso alla [...] la prefazione che accompagnava la prima edizione tedesca [...] dove lo scrittore scriveva: «I [...] che sto per raccontare si svol-sero [...] scorso a [...]. Il successo del libro [...] regime di Mussolini pericolo-so: le continue traduzioni [...] dopo appena sei mesi) e le recensioni [...] prestigiose firme della cultura [...] brutti contrac-colpi per [...] del regime. Nel fascicolo personale di Silone [...] decine di articoli di giornali stranieri dedicati [...] in molti punti e uti-lizzati per successive [...]. Ovviamente le ricerche risultarono [...] un rapporto del gennaio [...] si limitò a prendere [...] è un paesetto [...]. La curiosa vicenda, comunque, [...] gli informatori cercava-no di [...] reconditi signifi-cati al libro. Sempre [...] del [...] la polizia politica sospettò che [...] il titolo del libro si potesse na-scondere in realtà [...]. [...] a cui furono chieste notizie [...] seppe però [...] «Irreperibile», annotò sul rapporto. Le ricerche si indirizzarono, allo-ra, [...] di Silone. A tutte le anagrafi [...] chiesto di rintracciare quel no-minativo, ma siccome [...] la risposta fu univoca: «Silone non esiste». Così Lev [...] si rivolse a Carlo Rosselli [...] loro breve incon-tro a Parigi nella primavera [...]. Di [...] con il bolscevico oppositore [...] Stalin, [...] dal 1927, aveva raccontato lo stesso Rosselli [...] della [...] rivista Giustizia e Libertà [...] evitan-do però di riportare [...] del suo interlocutore. Quel particolare viene ora [...] alla sconosciuta testimo-nianza di Alfonso Leonetti che [...] che è riuscita a recuperare [...] realizzata nel [...] da Paolo Gobetti. [...] tra Rosselli e [...] fu organizzato da Leonetti, uno [...] fondatori del Partito comunista [...] dal quale verrà espulso nel [...] a seguito di contrasti con il gruppo dirigente. [...] antifasci-sta Rosselli chiese al leader [...] la [...] collaborazione a Giustizia e Libertà, [...] però un netto rifiuto. Lo stesso Leonetti ammetteva, [...] di tanto tempo [...] di [...] evitato accuratamente contat-ti con [...] «Noi avevano il terrore di ap-parire come [...] destra, come gli altri ci dipingeva-no». Nuova generazione «noir» SOCIOLOGIA È [...] il «wasp» [...] GRAZIANO BRASCHI [...] per il patibolo [...] 1957) il film diretto da Louis Malle a soli 25 anni, contiene forse le se-quenze [...] belle che siano mai state ambientate in un ascensore, [...] di straordinarie qualità drammatiche in un noir, prestato poi [...] che ne ha fatto il luo-go infido per eccellenza, [...] si rivela, il più delle [...] una calata precipitosa [...]. Il film inaugura una [...] poliziesco francese (in tutto 15 titoli) che [...] Hobby [...] Work propone in videocassetta in questi giorni. [...] del film la critica, [...] giovane età del regista, fu divisa sul [...] ad una pellicola che oggi ci ap-pare [...]. Georges Sadoul parlò di [...] poliziesca, addirit-tura di un soggetto ridicolo. Al contrario, Arturo [...] sul «Cor-riere della Sera» [...] suoi aspetti visivi, scrivendo che il film [...] si rinchiude con [...] (il protago-nista, [...] parà che uccide il [...] nella cabina [...] da cui [...] ten-ta invano di uscire; [...] e il giorno trascorsi in quella specie [...] tramutano in una lenta agonia. Se i personaggi tacciono, [...] intensità; se parlano, si volgarizza». Un giudizio acuto che [...] senza diffi-coltà a tutto il cinema noir: [...] gioielli in Rififi di [...]. Il soggetto (che Malle ricavò [...] dello scrittore Roger [...] dal romanzo di Noël [...] sviluppa tre storie parallele. Quella di Julian Tavernier (Maurice [...] ex parà nella guerra [...] Indo-cina, [...] uccide il suo datore di lavoro eseguendo [...] un pia-no che prevede la simulazione del [...] senza essere visto: è [...] delitto perfetto che il caso vuole fallisca, [...] mancanza improv-visa di corrente Tavernier rimane chiuso [...] tutta la notte; quella di Florence [...] (una stupenda Jeanne Moreau), [...] Tavernier e moglie del principale, [...] che vaga per una Parigi [...] un cre-scendo di pensieri disgreganti co-me la [...] e la pau-ra di essere scoperta. Infine, [...] la storia della giovane coppia [...] ru-ba [...] e la pistola di Tavernier. Dopo una folle corsa [...] finisce per uccidere una cop-pia [...] proprio con [...] il giovane, attonito «assassino nato» [...] anni Cinquanta (Geor-ges [...] esprime [...] «per caso» nel profondo della [...] società, co-me concordò, [...] Armand [...] in una recensione del film [...] su [...] («i suoi personaggi appartengono esattamente [...] nostro tempo»). Il critico cinematografico del [...] scrisse che in pochi [...] Malle aveva evocato i problemi importanti di [...] il realismo della denuncia dei traffici crimina-li. Quando si parla di [...] genere che divenne molto po-polare e che [...] per-ché affrontava temi e suggestioni della realtà [...] cause della criminalità), è difficile che si [...] forte legame con la letteratura poliziesca, [...] e non (ad esempio [...] della «Série [...] che Gallimard cominciò a [...]. Eppure è diffi-cile immaginarsi [...] film noir senza la trama e il [...] riferimento letterario. Tan-to per fare qualche esempio, [...] è vero per il rapporto [...] o per quello di [...]. [...] con la coppia [...] per I dia-bolici (1955), [...] con S. /// [...] /// O di Jacques Becker con Albert [...] per [...] grisbi (1953), di Jules [...] con Auguste Le Breton (Du Rififi chez le [...] 1954) , di Costa [...] con Sébastien [...] 1965). E via via esemplificando. [...] parte, perché stupirsi. Il romanzo poliziesco non [...] una costola del feuilleton francese? E -per [...] battuta oltre 150 anni di storia del [...] era forse francese il primo detective moder-no, [...] Monsieur C. Auguste [...] creato [...] Edgar Allan Poe? È [...] Novecento i «piccoli maestri» del romanzo poliziesco [...] vita (soprattutto tra il pri-mo dopoguerra e [...] degli anni Settanta) alla sola reale alternativa [...]. I successivi Ottanta [...] invece, anni di crisi. Sembrò che il perfetto [...] (così viene chiamato in Francia il «giallo») [...]. Il favo-re del lettore [...]. Anche gli editori italiani, [...] pubblicarono poco o nulla dei cugini [...]. Poi, la ripresa [...] di [...] anni. Alcuni scrittori noir (o, [...] tali) hanno cominciato ad avere suc-cesso anche [...]. Tra gli altri, Jean [...] (con [...] so-pravvalutato [...] Daniel Pennac (col suo [...] inve-stigatore involontario e Capro Espiatorio [...] professione), Didier [...] Patrick Raynal (attuale direttore dela «Série [...] ed au-tore di Sosta [...] un bel romanzo on the [...] -con buona pace del nazionalismo linguistico dei francesi! E, poi, Thierry [...] e [...] gli ulti-mi tradotti in Italia. Il morso del ragno [...]. Il romanzo è il [...] collana «Black is Black» della casa editrice [...]. Ne Gli esagerati (Donzelli, [...]. Vertiginoso, ossessivo quanto ac-cattivante, [...] secondo la regola che quasi tutto è [...] ben congegnato romanzo noir. /// [...] /// Il suo nome è legato [...] del termine wasp («white [...] ormai comunemente usa-to per definire [...] bianchi anglosas-soni protestanti, vale a dire [...] della società americana oggetto di [...] critiche da parte delle minoranze statunitensi. Professo-re [...] della Pennsylva-nia, [...] un wasp a propria volta, [...] per la prima volta la sigla nel suo libro [...] 1964 [...] establishment: [...] and caste in America. Wasp veni-va usato nelle [...] popolazione, dove era im-possibile far entrare «bianco [...] este-so. Nel libro si sosteneva [...] stava perdendo pote-re per la [...] ostinazione a negare [...] alla loro classe sociale [...]. In [...] del 1979, [...] aveva ricordato come la fortunata [...] fosse nata per caso: «Come facevo a far entrare [...] lunga espressione in quel qua-dratino? Poi mi accorsi che [...] si-gla [...] perfettamente, e [...] usata in tutte le tabelle». /// [...] /// Giancarlo Fusco, un certo [...] via [...] in svendita Il novelliere [...] duri di Marsiglia [...] fu la svolta della [...] Quando scappò in Francia ven-dendo i francobolli del [...] Quando [...] in carcere in Albania perché connivente con [...] Quando vendette i gioielli che attrice Maria Melato [...] Quando fuggì con [...] francese Corine [...] Quando cedette una bicicletta [...] fu espulso dal Pci? Quando in-ventò e [...] Festi-val della canzone italiana oppure la volta [...] di Lam-brate con la pistola in pugno [...] a tutti? O quando reci-tando in un [...] serio gli attori più famosi [...] Giancarlo Fusco (1915-1984) ha [...] nelle sue infi-nite e stravaganti peregrinazioni: La Spezia, Marsiglia, Tirana, Viareg-gio, Milano, Parigi e Roma. In ogni posto frequentato poneva [...] pic-cola impronta: una copia sgualcita de I fiori del [...] di Baudelaire, una poesia scritta su un tovaglio-lo di [...] un pezzo di dentiera, le scarpe da [...] che usò con Sophia Loren [...] una magica not-te veneziana, una commedia la-sciata a metà, [...] sceneggiatura, un articolo di giornale, un bacio, una carezza [...] un pugno. [...] fu facile, quasi un obbligo [...] una liberazione per tanti, a tal punto che, se [...] fos-se stato per [...] Manlio Can-cogni, sarebbe stato seppellito [...] una fossa comune e senza ese-quie a Roma. [...] lo si tro-vava quasi sempre [...] una trattoria del centro vestito da ciclista a spiegare [...] clienti [...] di lavare il proprio corpo. Com-batteva con la [...] dentiera bi-slacca e il fegato [...]. Il suo indirizzo era «Bar Fusco, [...] Trionfale», dove ogni settimana un ignaro rappresentante [...] di grappa. Solo al-la [...] morte la nota casa produt-trice [...] accorse che quello era [...] che un bar, nonostante [...] livello di consumo. Il Fusco romano era [...] parabola esistenziale: boxeur a 17 anni, novelliere [...] e prigioniero, partigiano e dirigente comunista, giocatore [...] presentatore nei locali notturni, giornalista e commedio-grafo, [...]. [...] scrittore «maledetto» ave-va bisogno di [...] nel fondo della vita: le bettole spezzine, le bische [...] i bar dei macrò [...] i night milanesi, le can-tine [...] romane. Dimenticare Fusco è come [...] contor-ta, senza identità, un Paese [...] e in svendita, la scomo-dità di [...] di mezzo, tra le [...] e le premesse del boom economico. Venne pri-ma di Pasolini, [...] sceneggiò per Tin-to [...] prima maniera. Odiava il successo e [...] abiti fir-mati e le convenzioni. Nel Paese che studiava [...] raf-finata arte del consenso, lui restò sempre [...]. Stava dun-que sul ciglio [...] e violenta pronta ad ac-cogliere le colate [...] le multinazionali, le industrie chimi-che e le [...] di Stato e i giochi di potere. Quando [...] tollerava, appunto, come è [...] famoso libro ri-stampato recentemente da Neri Pozza. Il «Grottino» e la «Piera» [...] Roma, la «Saffo» di Firenze, il [...] di Trieste e [...] di madame [...] a Livorno erano [...] speciale dal quale Fusco, spiando [...] camere di vel-luto rosso e sale [...] baroc-che, indagava sul falso [...] sui vizi, le manie, le [...] e le ambiguità sessuali. Non [...] prostituta, [...] tenuta-ria, collocatore e [...] che non fosse passato dalla [...] penna. Non [...] delitto o fatto di [...] tragico dal quale non traesse uno spunto [...] malessere generale, per esemplificare le tendenze [...] per anticipare [...] abulico della società italia-na. Oggi di Fusco resta un [...] modo di vivere e di buttarsi via più che [...] collocazione precisa nella letteratura. Duri a Marsiglia è [...] di una certa vena sarcastica che soltanto [...] ha pre-so il sopravvento; Le rose del [...] testimonianza con-creta di memorialistica, abbon-dantemente saccheggiata dal [...] Quando [...] tollerava è un affresco concreto di [...] Il gusto di vivere [...] postumo alle [...]. Ma [...] anche un Fusco quasi segreto, [...] della gioventù spezzina. Negli anni Trenta si [...] presso [...] dei volumetti agili di [...] a 5 lire o 20 soldi alle [...] Golfo dei Poeti. Due bozze smarrite, I [...] maniaco, Bianche-ria e Veleno sono raccolte ormai [...]. Lì a dominare è [...] il piglio alla fran-cese, la lezione di Maupassant, [...] della vita preso dal lato più basso, [...] piccole cose. Poi verrà la guerra, la [...] la violenza, la [...] della [...] irripetibile gio-ventù tra i fasti [...] marina mili-tare, le feste degli ufficiali, gli [...] di Aimone di Savoia (di [...] il pa-dre era attendente) e la bella vita [...] provincia. Un mondo che per [...] inesorabilmente dissolto. Giancarlo Fusco è stato [...] scrittore «maledetto». Ave-va bisogno di tuffarsi [...] vita: bettole, bische, [...] bar di macrò. Testimone di [...] senza identità, di una scomoda [...] di mezzo, [...] è stato facile. /// [...] /// Dal Fusco segreto della [...] quello che ha raccontato i duri di Marsi-glia, [...] saccheggiata dal cinema ecco la parabola di [...] provincia». /// [...] /// Dal Fusco segreto della [...] quello che ha raccontato i duri di Marsi-glia, [...] saccheggiata dal cinema ecco la parabola di [...] provincia». (0)
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