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Stan-co, quasi immobile, talvolta [...] e persi-no restio a lavarsi, Frank Si-natra [...] ve-trata della [...] villa califor-niana ma non [...] che pure domina nel cielo, vede solo [...] memoria. Chiuso in un eni-gmatico [...] «The [...] pare inseguire gli spettri [...] lontani [...]. Si rivede ragazzo per [...] nel New Jersey, nei [...] cittadina dove imper-versavano le bande dei figli [...] che si chiamavano Dino, Franco o Carmine [...] facevano chiamare Dean, Frank o Ro-bert. Lì era battaglia quoti-diana [...] gang di ebrei, scozzesi e irlandesi. Di colpo il giovane Frank [...] e dalle nebbie dei ricordi vede spuntare [...] Dolly la genovese e Marty il siciliano. Lui continua a sorridere. Lui [...] conquistata davvero parten-do dal livello [...] basso, figlio di una commer-ciante e di un pompiere. Fece il pugile in gio-ventù, [...] faceva chiamare Marty [...] perché [...] anda-vano di moda i rudi [...] irlandesi. Là nel New Jersey [...] identità era un gioco. Così mamma Natali-na Garaventa [...] Dolly, papà Antonio Martino Sinatra era diventato Marty [...] era fatto [...]. Sarà per que-sto desiderio [...] Francis Sinatra ha scelto di fare [...] e il cantante, lui [...] il 13 dicembre 1915, con il forcipe [...] malandato e le fe-rite al volto che [...]. La vocalità è il [...] della [...] «italianità» e lui la [...] can-tando nei night per gli [...] («Una notte di canzoni [...] di sigarette») e andando al se-guito delle [...] nella Penisola. Quella fu la [...] consacrazio-ne come voce e come [...]. Gli [...] avevano trovato il simbolo [...] Paese della spe-ranza. Se tutto gli scorre [...] torbido, [...] di 81 anni Sinatra [...] cose belle e le co-se brutte della [...] inimitabile cavalcata. Ma soprattutto pare [...] estraniare dalla batta-glia [...] che già im-perversa attorno a [...]. Sol-tanto lui, infatti, conosce [...] contenuto del testa-mento. E quel sorriso beffar-do [...] nel giardino di [...] in fondo appare la [...] non sentire i discorsi che lo circondano [...] i tre figli [...] moglie Barbara, la figlia Ti-na [...] Nancy, Nancy a Frank junior. I rampolli di casa Sinatra [...] di intenti solo superficiale, dovuta ad una [...] Barbara e suo figlio Robert Marx, [...] lui interessato alla torta del patrimonio di [...]. Tina, 51 anni, la [...] avere il soprav-vento su tutti, ma la [...] una vittoria transitoria dovuta agli stretti rapporti [...]. Nancy, 57 anni, e Frank [...] anni, appaiono in-vece vittime del padre, suc-cubi [...] portati per questo a [...] in ogni occasione, dai [...] alle riunioni familiari. En-trambi hanno tentato la [...] con scarso successo. Nancy era appro-data anche [...] Italia [...] an-ni Sessanta cantando con degli strani stivaloni [...] fin le cosce. Mamma Barbara ha avviato [...] facen-do pubblicare alla [...] la casa da lei [...] con le vecchie canzoni del marito senza [...] spicciolo di di-ritti [...] ai figli, i quali [...] de-tengono i titoli guida [...] da [...] in the night» a «My [...] a «New York New York». Ma a quanto ammonta [...] Sinatra? Se-condo alcune stime [...] Francis avrebbe mes-so da [...] 400 miliardi più le proprietà immobiliare e [...] sulle sue canzoni. Ma il can-tante italo-americano è [...] un grande affarista e co-sì vanta nel suo curriculum [...] una fabbrica di birra in Cali-fornia, una linea di [...] una ditta di champa-gne americano e una linea di [...] per la pasta con in testa [...] e ma-terno pesto. Giu-sto un anno fa, [...] dei suoi [...] si era fatto un [...] ordinato via aereo un contenitore di pesto [...] Zeffirino di Genova, il suo preferito, ge-stito dai [...] Belloni [...] talvolta lo hanno seguito anche nelle [...]. Pensava Frank che attor-no al [...] prediletto, ri-membrando i bei tempi del New Jersey, della [...] e della mafia, la famiglia ritro-vasse la [...] lui che in [...] ha sempre creduto. E invece si è [...]. Barbara, 70 an-ni, quarta [...] Sinatra, non ha mai legato con i tre [...] tanto che li fa venire in visita [...] su appuntamento. COSÌ [...] blue [...] il vecchio dagli occhi [...] anziano capo indiano si è chiuso in [...] dal quale comunica con i fantasmi più [...] vivi. Una maschera che lo [...] dai litigi familiari, dalle accuse che puntuali [...] e che lo descrivono [...] mafioso e arrogante, finto [...] spre-giudicato. Del resto lui alle [...] fatto [...] visto che dietro gli [...] la voce delicata ha celato [...] e la spregiudicatezza che [...] di attraver-sare indenne stagioni politi-che e sociali, [...] persino letti scottanti e matrimoni clamorosi co-me [...] Ava Gardner e Mia Farrow, che durò solo [...]. Nel libro scritto dalla [...] Nancy («Frank Sinatra: My [...] la voce più famosa [...] guardan-do il mondo dalla vetusta vetta della [...] anni confessa: «Mi piace-rebbe trasmettere agli altri [...]. Mi ci è voluto [...] e non voglio che il mio sapere [...]. Ma forse Sinatra per [...] il segreto [...] non si può trasmettere. RITANNA ARMENI [...] una volta il san Lunedì. Un santo che non [...] ma che gli operai delle fabbriche tessili [...] ottocento veneravano con assi-duità. Loro, semplicemente, do-po la [...] non se la sentivano di tornare in [...]. Anzi la domenica sera [...] osterie, cosicché la mattina non riusci-vano proprio [...] af-frontare [...] settimana di lavoro di [...]. Cominciò così nella storia [...] italiana la lotta per la [...] di lavoro. Con i padroni e [...] tessili che la sera facevano il giro [...] mandare gli operai a casa a riposare. E loro che la [...] rimanevano a dormire. Ma questi sono fatti [...] anni fa. Da allora ridurre il [...] è di-ventato problema politico e sin-dacale. Fino ad oggi in [...] centro del dibattito di due paesi Europei [...] Francia [...] Italia. In Francia il governo [...] Lionel [...] che lo ha messo [...] elettorale è diviso fra le posizioni del [...] Martine Aubry che chie-de la riduzione della [...] legge a 35 ore. E quella del ministro [...] Strauss Kahn che ne non vuole sapere ritenendo questa [...]. In Italia la richiesta di Ri-fondazione di portare [...] di lavoro da 40 a [...] ore settimana-li per legge e a parità di salario [...] è uno dei motivi [...] crisi di governo. Il nodo quindi torna [...]. Anche se non sono [...] luoghi di discussione, ma i cosiddetti palazzi [...]. E per [...] meglio quel nodo è [...] momenti fondamentali di una lotta continua, a [...] volte esplicita a volte contrattuale, a volte [...] di faticare di meno, di passare meno [...] di lavoro. Intanto ricor-diamo una cosa per [...] pos-sa sembrare banale. Fino alla fi-ne [...] la media di lavoro effettiva [...] fabbriche italiane era di circa dodici ore giornalie-re. E le cose in Europa [...] certo meglio. Nel 1812 il parlamento [...] fissò un tetto massimo giornaliero di 14 [...]. Per tutti, uomini, donne [...]. Si deve aspettare il [...] assistere ad una spinta più decisa alla [...]. Sono i francesi che [...] 1892 pongono un limite al lavoro delle [...] 11 ore e con il divieto della [...]. E nel 1906 sono [...] introducono un giorno di riposo settimanale . In Italia nello stesso [...] lavorativa è fissata a dieci ore. Orari di lavoro lunghi, [...] anzi lunghissimi. Un si-stema che paradossalmente [...] anni 30. Perchè è proprio negli [...] crisi» che negli Stati Uniti la settimana [...] a 35 ore e si chiede la [...] 30. Mentre, ancora in Francia, nel [...] il governo del fronte popolare presieduto da Leon Blum [...] una scelta drastica: 40 ore settima-nali. E in Italia? in Italia [...] anni [...] da registrare un fatto [...]. A proporre la riduzione [...] di lavo-ro nel 1932 è [...] Gio-vanni Agnelli, il nonno [...] monarca della Fiat. E con [...] che oggi può suonare paradossale. Il pa-drone della Fiat chiedeva [...] riduzione [...] proprio perchè ci si trovava [...] un perio-do di crisi. Gli risponde con una dura [...] Luigi Einaudi: sarebbe una soluzione disastro-sa, gli scrive, il [...] andrebbe alla catastrofe. Negli anni trenta in Italia [...] vigore un regio decreto del 1923 che [...] ore set-timanali. Un decreto -si noti bene [...] è stato in vigore fino al giugno di [...] quando per legge ( con [...] legale è passato a 40 [...] setti-manali. Significa questo che in Italia [...] 1997 [...] di lavoro effet-tivo era di [...] ore? Assoluta-mente no. Oggi si lavora 40 [...] categorie di lavoratori hanno anche strappato qualco-sa [...]. Ma quel regio de-creto [...] consenti-va ai datori di lavoro di andare [...] contrattuali. In po-che parole consentiva [...] straordinari. La vera grande svolta [...] riduzione di orario si registra tuttavia con [...] del 1969. Fino ad allora, dagli [...] poi, [...] state progressive diminu-zioni del [...] ma non così drastiche e radicali co-me [...]. La settimana lavora-tiva andò [...] gli operai poterono godere del sabato fe-stivo, [...] giorni di fe-rie diventò uguale per operai [...]. /// [...] /// Un fatto va notato, [...] equivoci, dopo questo scarno riassunto della storia [...]. Mai, in nes-sun caso [...] paese essa si è verificata insieme ad [...] salario. Nel [...] i rin-novi contrattuali registrarono addirittura [...] sostanziale au-mento delle paghe. E da allora? Da [...]. La risposta può apparire [...] vera. Negli ultimi tre decenni [...] con-trattuale in Italia è rimasto quello che [...] 1969, con qualche ritocco e ag-giustamento qua [...]. Ma è [...] ore FRANCO GIORDANO La vera [...] a precarietà e flessibilità [...] Riduzione [...] entro il 2000, per legge, [...] generalizzata e con mantenimento del salario. Franco Giordano responsabile delle [...] di Rifondazione comunista è oltre confine e [...] posizione del suo partito. [...] che muove questa posi-zione? «La [...]. Perché questa ci sia, [...] bisogno di uno choc e [...] no [...] ri-duzione [...] azienda per azien-da finalizzata a [...] di ristruttu-razione industriale. Che questa cre-scita di occupati [...] sarà è evidente. Basta guardare i risultati raggiunti [...] tedesca. Basta pren-dere esempio dalla [...] do-ve a fronte di una [...] congiuntura-le non [...] stata riduzione [...]. Sì, ma i lavoratori [...] non hanno mantenuto lo [...]. Ma al di là degli [...] da prendere, è soltanto [...] alla [...] Non solo. Anzi, la motivazione fondamentale [...] ri-duzione dei tempi di lavoro è la [...] migliore qualità del la-voro e della vita [...]. Ed è quello [...]. E poi questa è la [...] risposta a chi pro-pone [...] e flessibilità come [...]. [...] il lavoro già [...] dove ci sono le in-dustrie. Insomma, non sarà una [...] «È una obiezione che ho [...] senti-to troppe volte. Se riduco [...] in fabbrica si creeranno [...] dunque bisognerà assumere qual-cuno e se questo [...] trovo al Nord bisognerà [...] venire dal Sud. Questo è lo scenario [...] essere parzialmente vero. Quello che invece si [...] si riduce il tempo di lavoro, è [...] dal Nord al Sud. [...] non legato a una [...]. Crede che sia sostenibile [...] Cosa potrebbe co-stare economicamente al Paese un [...] occupati che però lavora meno e prende [...] da noi il costo [...] di 17 dollari, mentre in Germania [...] 31. Credo che sia ora [...] le scuse del tipo [...] questo mo-do si perde [...]. Piutto-sto richiamiamo la nostra [...] la competitività [...] e non negli orari [...]. Fino a oggi, [...] gli indu-striali hanno applicato una [...]. /// [...] /// Fino a oggi, [...] gli indu-striali hanno applicato una [...]. (0)
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