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Un collegio eletto-rale del [...] decretato la vittoria di Bill Clinton alle [...] ancora che in America si aprissero i [...]. Il collegio speciale è [...] aventi diritto al voto». Cioè dai ragazzini. Hanno votato in 300 [...] delle scuole americane, dalla prima elementare fino [...] superiori. Sono gio-vanetti tra i [...] diciassette anni (in America il liceo dura [...]. Le elezioni giovanili sono [...] una decina di riviste sco-lastiche, cioè dai [...] città di quartiere, di Stato -che in America [...] diffusi tra gli studenti. Al voto hanno partecipato [...] equa-mente distribuiti nei 50 Stati ameri-cani. Circa novantamila voti sono [...] bianche o nulle, oppure voti per candidati [...] Ross Perot, Colin Powell, [...] il verde Ralph Nader. Clinton ha vinto con [...] 188 mila e 164 voti contro i [...] 901 di [...]. In percentuale vuol dire [...] contro 39,7. Lo staff che ha [...] non ha fornito il risultato percentuale più [...] riferito alla somma intera dei votanti. Perché non ha distinto [...] Perot o per Nader (candidati uf-ficiali e [...] dunque, andrebbe-ro conteggiati per calcolare le esatte [...] Clinton e [...] sul totale dei voti [...] per [...] Powell o altri (che [...] e quindi da non conteggiare). Nel calcolo dei voti [...] di Clinton è stata ancora più schiacciante. Il Presidente ha vinto [...] 50 Stati americani, e [...] nei più popolosi. Si è assicurato 453 [...] gli 88 di [...]. Cioè ha ottenuto [...] per cento del «collegio elettorale». Clinton ha vinto largamente [...] Stati del New [...] e in tutto il West. Ha vinto anche in Texas [...] importanti Stati del sud -che sono Stati [...] la Louisiana, il Mis-sissippi, la Sud Carolina. A [...] so-no andati solo tre Stati [...] Sud (Ala-bama, Georgia e Nord Carolina) e gli Stati [...] (Montana, Nord Dakota, Idaho, Wyoming: che messi [...] quarto dei grandi elettori della California). La vittoria più schiacciante [...] Clinton [...] ottenuta nello Stato di New York: [...] avuto 19 mila voti contro 8 mila [...]. In percentuale vuol dire [...] per cento. La vittoria migliore di [...] è stata in Alabama [...] dei voti). /// [...] /// Al voto due [...] FRANCISCO. È lo stato piu [...] la California, a offrire [...] drammatico di questa tornata elettorale. Con il voto sulla [...] 209 (abolizione [...] positiva) e sulla [...] 215 (legalizzazione della marijuana [...] si stabiliscono dei precedenti nazionali di grande [...]. Soprattutto perché si tratta [...] popolare, espressa nei re-ferendum che abbondano in [...] democrazia diretta, dove e perfino possibile revocare [...] un rappresentante eletto, se non soddisfa piu [...]. Anche prima che si [...] ieri mattina alle 7, il risultato del [...] 215 era noto. A favore della lega-lizzazione della [...] per usi medicinali si era schierato da tem-po circa [...] tro-vando consensi quindi non solo [...] i progressisti ma anche tra mo-derati. Nonostante [...] della California evochi immedia-tamente gli [...] e [...] della droga come uno stile [...] vita alternativo, il referendum di oggi riguarda [...]. Lo spot Non [...] immagine più significa-tiva di [...] dello spot televisivo apparso a tap-peto in [...] locali alla vigilia del voto. Una signora anzia-na in [...] e fou-lard di seta, la messa in [...] filo di perle, spiega pacatamente che dopo [...] avere un cancro al seno ha dovuto [...] chemiote-rapia. Per evitare i terribili effetti [...] questa cura efficace ma quasi in-sopportabile per un corpo [...] la signora confessa di [...] sal-tato il fosso e di [...] cominciato a fumare la marijuana. I dolori sono passati, [...] proseguita senza intoppi, il cancro si è [...]. Da tempo, sfidando i [...] della polizia, la marijuana viene usata per [...] dei malati di cancro, Aids, glauco-ma, artrosi, [...] di coloro che subiscono [...] perdite di peso con [...]. Esistono circa 30 club [...] America [...] forni-scono la droga a chi ne ha [...] importante e noto di tut-ti e il Cannabis [...] Club a San Francisco. E in 36 stati [...] permettono ai medici la prescrizione di marijuana, [...] perche la droga continua a essere illegale. Una le-gislazione federale a questo [...] e stata introdotta fin dal 1981, quando paradossalmente tra [...] suoi [...] giovane deputato [...]. Ma il Congresso, come lo [...] della California, non sono mai riu-sciti a passare una [...] di libera-lizzazione. La vittoria del referendum [...] importan-tissimo per la lobby [...] di Washington, che già [...] alla possibilita di una legislazione nazionale. Meno scontato e il [...] sulla [...] 209, che abolirebbe [...] di quote prefe-renziali per [...] et-niche [...] a scuole, uffici e [...]. Anche durante le operazioni [...] tutta la giornata di ieri sembrava che [...] proposta avrebbero vinto, ma senza [...] e il vigore che [...] sperato solo qualche mese fa. In senso piu stretto, [...] il tentati-vo di ridimensionare la politica dei [...] minoranze, una tendenza che gode di un [...] na-zionale ed e appoggiata [...] Clinton. Cambiamenti Ma nel contesto [...] clima [...] in California negli anni [...] nel 1994 dalla vittoria del referendum che [...] sociali e la scuola agli im-migrati clandestini, [...] e diventata una disputa sul razzi-smo e [...]. E ha riservato non [...] entrambi i campi. Combattuta da spot pub-blicitari che [...] ritratto i suoi sostenitori come dei membri del [...] amici, [...] governatore Pete Wilson, [...] presidente del-la Camera [...] e del neo-nazista David Duke, [...] 209 aveva cominciato a perdere con-sensi nella settimana prima [...] vo-to. Ma ieri, [...] dei seggi, si parlava [...] del partito a favore, con un balzo [...] sondaggi di 8 punti. Cosa spiega questo cambiamento [...] Contrariamente [...] senso comune politico, che aveva individuato le [...] della po-litica di quote, e quindi come [...] alla 209, e pro-prio [...] femminile ad es-sersi spostato [...]. E il [...] tra le donne bianche e [...] più ampio, con il [...] a favore della 209. Per chi pensava che [...] fosse una preoccu-pazione soprattutto dei maschi bianchi, [...] se con-fermati dal risultato finale, ricorda-no che [...] sono mogli e madri, una collocazione che [...] loro com-portamento politico più del pro-prio sesso. Dove va la California [...] paese. È un vecchio detto della [...] americana, e questa tornata elettorale po-trebbe [...] ancora una volta, con i [...] sulla liberalizzazione della marijuana per usi medicinali e [...] delle quote preferenziali per donne [...] mino-ranze etniche. Se i risultati finali [...] delle quote rafforzerà la [...] il sesso e la razza come criteri [...]. ANNA DI L ELLIO Da Dick Morris a [...] strateghi sotto i riflettori Team [...] ribalta DAL NOSTRO INVIATO [...]. Molti ancora li chiamano [...] le quinte». Ma si tratta, in realtà, [...] re-litto terminologico [...] epoche. Il trionfo della televi-sione [...] -hanno infatti trascinato sotto [...] riflettori molti (se non proprio tutti) i [...] strategie elettorali dei candidati. Al punto che, in [...] di-savventure sessuali di uno di loro, Dick Morris, [...] «rubato» i titoli della convenzione democra-tica di Chicago. E proprio quello di Dick Morris [...] il nome che ancor oggi più risalta [...] dei manager, dei consi-glieri, dei media [...] e dei consulenti di [...] sui due lati della barricata, hanno lavo-rato [...] contendenti. Morris -un vecchio amico [...] Bill [...] in questi anni ha [...] lavorato per democratici e [...] importante, non tanto per i clamori dello [...] ha prematuramente tolto di scena, quanto per [...] strategia di «triangolazio-ne» che ha portato Clinton [...]. Molti degli altri uomini dello [...] so-no, invece, gli stessi che [...] la famosa [...] della tumultuosa campagna del [...] George [...] Bruce Reed, Bruce Lindsey (un [...] della vecchia guardia che, si dice, ha dura-mente conteso [...] Morris [...] di Bill Clinton), Gene Sperling [...] Emanuel. Mancano tuttavia [...] due «big» della scorse presiden-ziali: James [...] e Paul [...]. Più difficile è esplorare [...] consiglieri di Bob [...]. Non per altro: la [...] candidato repubblicano si è, fin [...] ca-ratterizzata per i continui [...]. E pochi, [...] gruppo che esordì nelle [...] New Hampshire sette mesi fa, sono in effetti [...] meta. La testa di William [...] uno dei principali consiglieri, [...] che finisse [...]. E due altri grossi [...] Don [...] e Mi-ke Murphy, erano [...]. Tra i nomi che [...] di Sheila Burke, che fu capo del [...] quando ancora [...] era leader del Senato; [...] è stata, in questi mesi, la più [...] presenza al fianco del candidato. Accanto a lei Scott Reed, [...] campagna, Robert [...] e Donald [...]. Tra i consiglieri «non [...] naturalmente a quel-lo della moglie Elisabeth [...] -i nomi del sena-tore [...] John Mc Cain che lo consiglia in materia di [...] politica estera, quello del se-natore Pete [...] presidente della Commissio-ne bilancio [...] Senato, [...] senatore [...] e quello del lobbista [...]. Dalla rivoluzione mancata di [...] alla rielezione di Clinton. [...] finito il malessere della [...] dissolta la rabbia degli States [...]. E questo -come le [...] già hanno rimarcato -era in effetti [...] obiettivo del suo questionare: [...] sulla «questione morale». O meglio: attac-care [...] fortezza della Casa Bianca [...] lato che i sondaggi rivelavano [...] qualche mi-sura vulnerabile. Quello, appunto, del «carattere», [...] un presidente appesantito da un grovi-glio di [...] bandolo nessu-no sembra più in grado [...]. Assai probabile, tuttavia, è che, [...] gli umori del paese che [...] a [...] il can-didato repubblicano avesse in [...] in mente qualcosa di più [...] ultimo e disperato stratagemma elettorale. Ed ancor più probabile [...] concionare gli astanti, la [...] memo-ria riandasse alla non [...] -stagione delle primarie. Ma come?, pareva dire [...] a se stesso il povero Bob [...] soltanto sette mesi fa, [...] costretto a fare i [...] populistiche passioni di Pat Buchanan. Ed ora che di [...] davvero un vitale bisogno, tutto quello che [...] la morta gora di questo finale di [...]. /// [...] /// Era soltanto -e sembra [...] era geologica -il febbraio [...]. E [...] che dominava i titoli [...] quella delle masse di «contadini coi forconi» [...] Pat Buchanan fresco reduce dalla vittoria nel New Hampshire. Le pri-me schermaglie della [...] immagini [...] paese insicuro e furioso [...] mezzo di un crudele processo di [...] denominato [...] pareva pronto a scagliare [...] vandeane contro i poten-tati di [...] e contro le orde [...]. Le grandi imprese li-cenziavano, [...] svaniva-no per essere sostituiti da mansioni peggio [...] umilianti, cala-vano i salari dei lavoratori nonchè [...] «famiglia media». Ed in questo clima Bob [...] -il [...] Bob [...] Bob [...] il [...] maestro di compromessi, Bob [...] della «Corporate Ameri-ca» [...] visto costretto a sfidare il [...] attaccando, con savonarolia-ni accenti, [...] e [...] delle «grandi ricchezze». Nè era, quello stato di [...] umore, una assoluta novità. Proprio [...] malcontento che scor-reva nelle vene [...] paese aveva, quattro anni prima, condannato George [...] premiato «the man [...] Hope» e generato -in una [...] più vitali campagne presidenziali di questo secolo -il rutilante [...]. La «rabbia» del paese [...] fatto proverbiale, scontato. E, fino a ieri, [...] tutti i gangli vitali del vivere sociale. [...] era, in verità, furiosa su [...] di [...] le cui statistiche nascondevano soffe-renze, [...] ed ingiustizie; sullo stato di relazioni razziali ed et-niche [...] parevano sul punto di esplodere, sul crimine, [...] sulla corruzione politica e sul [...] delle [...] sul tono morale [...] nazione che pareva, ogni gior-no, [...] dai valori che [...] fatta grande». E con rabbia, nel [...] questa stessa America aveva strappato dalle mani [...] maggioranza di entrambi i rami del Congresso. Che cosa è cambiato in [...] me-si? Perchè un elettorato che pareva [...] devastante crisi isteri-ca, è arrivato [...] giorno del voto in [...] di tanto beata auto-contemplazione? Perchè [...] «funk» di ieri [...] trasfigurato in una sorta di [...] e narcotizzata apatia? A [...] in queste ore, non [...] soltanto Bob [...]. Ed impossibile è in [...] volta -trovare risposte nelle cifre. Le statistiche del-la moderata [...] anni fa, non spiegarono per quale motivo, [...] 60 per cento degli americani avesse di [...] odiare [...] della guerra del Golfo». Ed i successi [...] americana -11 milioni di [...] lavoro, crescita moderata, bassa inflazione -sono visibili [...] erano nei giorni dei «forco-ni» di Pat Buchanan. /// [...] /// Forse ha ragione [...] quando salomonicamente con-clude che, dovendo [...] chiamato a [...] nel 2000, [...] ha [...] scoperto [...] la più ricca e la [...] libera nazione del mondo. Ed ha deciso che, [...] «non fare onde». Anche perchè assai recenti erano [...] immagini [...] tempesta -quella della «rivoluzione repubblica-na» [...] le sue stesse isterie avevano provocato. Sicchè questo è quel [...]. Le truci immagini di [...] tratteggiate da Buchanan sono svanite. La [...] la [...] bene-stante e suburbana, ha solidamente [...] il proscenio del teatrino elettorale. E Bill Clinton si è, [...] lei, genialmente installato nel centro dello schieramento politico, osten-tando [...] politica «minimalista» e rubando da par suo il copione [...] due grandi presidenti repubblicani di questo secolo: quello hollywoodia-no [...] Ronald Reagan, il [...] che sapeva instillare [...] di [...] in America». E quello del Richard Nixon [...] seppe riunire la [...] «maggioran-za silenziosa» contro le [...] quegli anni tumul-tuosi. La storia della campagna [...] è in fondo che questa: Clinton inamovibile [...] che, gravato dal peso [...] Congresso di [...] gli danzava disperatamente e [...] continuo ar-mature, abiti e cappello. E la rabbia? [...] dissolta. Restano sul campo di battaglia, [...] i problemi che [...] determina-ta. Come li riscoprirà [...] quando, domani, si sveglierà dalla [...] elettorale? DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CAVALLINI [...] 2. /// [...] /// Come li riscoprirà [...] quando, domani, si sveglierà dalla [...] elettorale? DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CAVALLINI [...] 2. (0)
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