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[...] la festa, la kermesse su Giaco-mo. In fondo è il [...] nascita del poeta, sommo ormai quanto Dante. E poi siamo a [...] Duemila. /// [...] /// Mentre le azioni edito-riali [...] Leopardi [...] cresciute a di-smisura, col disfacimento delle ma-gnifiche [...] di que-sto Novecento. E invece no, non [...] nessuna festa. E le celebrazioni, irra-diate [...] Tabor in tutto il mondo da [...] che è il Centro [...] hanno un sapore discreto. /// [...] /// Che cosa significa? Significa [...] Recanati [...] il suo poeta con pudore. Riluttante [...] to-talmente con lui, e [...] dello sfruttamento com-merciale. Niente gadget e bancarel-le, [...] rock e «Passero solitario», niente performance. Ed è ancor vivo [...] disappunto contro Carmelo Bene, il quale, ve-nuto [...] a biascicare i versi del poeta, disse [...] conta-va era lui, Carmelo e la [...] voce, buoni a rendere [...]. Rispetto, tenerezza e marchigia-no [...]. Da parte di un [...] ed esecrato dal poeta. E che oggi vuol [...] la memoria senza la-sciarsi stravolge-re. Giova insom-ma la quiete [...] esita ad annoverare, quasi a pari meri-to, [...] Benia-mino Gigli e il «suo» Leopardi. Utile a proteggere certi [...] imbastardi-ti. Ci sono, è vero, [...] fosfore-scenti con versi del poeta [...] oppure con Silvia al [...] un negozio dirimpetto a Casa Leopardi. E si potrebbe eccepi-re [...] pesantezza no-vecentista, fianco al Colle [...] dello stesso Centro studi [...] 1937, in era fascista. Oppure sul tronfio e [...] alla intatta «Torre dei rintocchi» e alla [...] Leopardi, un edificio sorto sempre nel 1937 e [...] il più [...]. Ma a Recanati il [...]. Più o meno tutto, [...]. [...] la tor-re del passero, quella [...] «rintoc-chi», [...] la piazzuola famosa per «donzelletta» [...] bimbi «in frotta», con tanto di casa del cocchiere [...] rostri del [...] dove Teresa Fattorini (Silvia?) [...] femminili intenta» sedeva «assai contenta». [...] la Chiesa di S. Maria di [...] attigua al palazzo di Monaldo, [...] sa-grestano [...] fanciullo. E ti mostra il [...]. E [...] biblioteca di Monaldo, lì accanto, [...] sempre [...] di [...] e guide, a sole lire [...]. Per farsi una vaga [...] pa-sta fosse quello strano conte reazio-nario e [...] da critici, biografi e maestri di scuola. E invece sacerdote di [...] già nel 1798 non aveva eguali. E che instillò al [...] che il mondo fosse un archivio di [...]. Da accendere, assaporare [...]. Quello pa-terno, per Giacomo, [...] generatore di immaginazione. Di quella stessa facoltà [...] fece lievitare in poesia i luoghi circostanti: [...] Silvia, quella di Nerina, il col-le [...] a cui Leopardi acce-deva [...] Convento [...] S. /// [...] /// Oggi lo si raggiunge passando [...] del Centro Leopar-diano, lungo [...] nuovo che però non disturba, [...] da una siepe lunga di pinacea. La pro-spettiva [...] arrivati al bel-vedere, è la [...]. Leopardi la con-templava da [...] pressapoco da un orto delle monache in [...] sotto al quale ci sono la [...]. Impossibile, malgrado [...] di qualche foto di gruppo, [...] rivedere un [...]. Con [...] campagna marchigiana sotto, e la [...] dei monti in [...] siepe famosa «che tanta parte [...] orizzonte il guardo esclu-de». Piccolo esperimento suggesti-vo che [...]. Non [...] perché [...]. Sebbene ci ritornasse con la [...] felice e a suo agio [...] mondo. In fondo, se la [...] qualcosa, ecco a che cosa: acuire [...] far rinascere lo stupore [...]. In quel trascolorare melodico [...] la cifra stilistica di Leo-pardi. E [...] su Recanati. Che certamente la grandezza [...] Leopardi, [...] al carcere e alla provincia sonnolenta, è [...] luo-ghi in cui, come ha scritto Garboli, [...] «ibernato». Ma che nondimeno in questi [...] germi-nò [...] originaria del poeta. Quel paesaggio interiore, cosmico [...] Giacomo continuamen-te regrediva. E il moto psicologico [...] originaria, trasfuso in congegno poetico, [...] ai luoghi. Per farsi e [...] musical-mente. /// [...] /// Quasi a [...] in momenti propizi e [...] di lima, rifare il mondo. In bilico tra «nulla» [...]. /// [...] /// Una me-tafora in versi [...] che andava allineando nello Zibal-done, dove ragione [...] e svelano le illusioni, per poi sco-prire [...] cioè «il male [...] la [...]. [...] poi la stessa lezione [...] «Ginestra», ultima, altissima, lirica napoletana, [...] a Torre del Greco in vista del Vesuvio. [...] forse che Benedetto Croce, sordo [...] cose leopardiane, intese. Sino a farne un simbolo, [...] proprio, del [...]. [...] che insidiano civiltà e libertà, [...] esposte alla violenza dello [...] al caos che sradica il [...] acquisto [...]. [...] da dire, solo Leopardi, [...] poteva scuotere Croce [...]. Ma torniamo al tema [...] oggetti interiori [...] di Leopardi. E dunque fantasmi che [...] pressi del suo incon-scio. [...] nello Zibaldone, un passo significativo. E che la dice [...] che in Leopardi lega nomadi-smo e rimembranza, [...]. Eccolo: «Cangiando spes-se volte il [...] della mia dimora. Io non mi trovava mai [...] mai nel mio centro. Con la rimem-branza egli [...] il luogo natio. Allora, non starà proprio [...] il cuore affettivo della macchina [...] leopardiana? In quel [...] luogo», riattac-candosi al [...] in Leopardi, se non metafore [...] ciò che strutturava la [...] identità manchevole, archetipi affettivi di [...] vita esposta alla morte nel suo [...] Insomma, i luoghi e le [...] che danzano nei «Canti», sono [...]. [...] popolari recanatesi di Leopardi. E per quelle ridenti [...] bambine, che Goethe sco-pre tra le rovine [...] di Messina, nel suo «Viaggio in Italia». E siamo a Goethe, [...] degno di Leopardi, perché «tragico». Oltre la vulgata che [...] e riconciliato con la prosa del mon-do. Quanto alla prosa dei luoghi [...] «cellule» della [...] visione poetica. Non certo per intrinseca [...]. Seb-bene poi quelle selve ondulate [...] Gentile da Fabriano, e [...] di viuzze e [...] con gerani, fossero e restino [...]. Furono ger-minali quei luoghi, perché [...]. E di lì muoveva il [...] immaginario infranto [...]. /// [...] /// [...] a Recanati, col favore del [...]. Bruno [...] La presenza còlta e [...] Monaldo, le passeggiate, [...] colle», le vie e [...] In questi spazi nacquero le poesie della fuga [...] accanto, gli interventi di [...] sulla torre di Recanati In [...] Leopardi Cara, odiata Recanati [...] LE CELEBRAZIONI Tra mostre [...] A Recanati hanno preso il via le celebrazioni [...] della nascita di Giacomo Leo-pardi. Ieri [...] stata la ricomposizione architetto-nica [...] sacello leopardiano della chiesa di S. Vitale a Napoli, simbolica riparazio-ne [...] una tumulazione forse mai avvenuta in quel 1837. Anno in cui le spoglie [...] del poe-ta vennero raccolte a [...] ma con tutta [...] riversate in una fossa comune, [...] il timore di una morte per colera. E seguiranno domani la [...] Leopardi, «Giacomo, viaggio della memoria», con [...] legate allo Zibaldone; la [...] a Carlo Bo del premio «Giacomo Leopardi, [...] la poesia e la cultura»; [...] mostra a Villa Colloredo Reis [...] «Leopardi e il neoclassico tra le Marche e Roma», [...] un piccolo concerto poetico musicale, sempre in Piaz-zuola [...] «Sabato del Villaggio» con Michele Lavia. In paral-lelo, convegni e [...] Barcellona, a Buenos Aires, a Pe-chino, a [...] a Parigi, e infine [...] nuovo a Reca-nati, ancora a parlare di Zibaldone. Arrivano le prime reazioni [...] Giulio Ferroni sulle pagine de [...] La difesa [...] degli intellettuali sotto accusa STEFANIA SCATENI Ogni lunedì due pagine dedicate ai libri e [...] GLI INTELLETTUALI al tempo [...] non sono [...] del loro ruolo? Giu-lio Ferroni, [...] pagine, ha ieri criticato aspramente la cate-goria [...] ha sottoli-neato come, nonostante la pre-senza di [...] -quindi di un clima almeno favo-revole -non [...] cresciuta una schiera di pensatori e crea-tivi [...] una chiave di lettura originale e «utile» [...] nostro paese e la nostra storia attuale. E, soprattutto, in-capace di [...] cui crede, forse perché non cre-de più [...]. Insomma, ieri Ferroni [...] ha lanciato un sasso nello [...] di sini-stra, [...] esortata a uscire dallo stallo, [...] scrollarsi di dosso il conformismo e la filosofia [...] di posti» che lui individua. Ben ha pensato, invece, [...] di girare la frittata [...] di Ferroni come un [...] sferrato pro-prio dalle pagine [...]. La stessa agenzia ha [...] a riguardo, a tre intellet-tuali. E le loro risposte, [...] loro, dimostrano che, invece, gli interpellati hanno [...] fosse il bersaglio di Ferroni. Critico nei confronti del [...] Ferroni è lo storico Lu-cio Villari. In questa ricerca non [...] abominevole -ha risposto Villari [...] -. In questo modo la [...] contare di più e mi sembra esagerato [...] occu-pazione di posti di potere. Quella di Ferroni mi sembra [...] una polemica estiva che una se-ria ed argomentata riflessione». Condivide «solo in parte» [...] di Giulio Ferroni, inve-ce, il [...] Omar Calabre-se, che invita ad evitare «le [...] perché fuorvian-ti. Ma è anche ve-ro [...] intellettuali hanno fatto il percorso inverso, ritirandosi [...] occupa-vano. Scusate se parlo di [...] mi sono ritirato dai posti che occupavo [...] hanno rifiutato di entrare nelle stanze del [...]. Decisamente [...] con [...] di Ferroni è infine lo [...] Vincenzo Consolo, il quale ritiene che [...] ab-bia colto nel segno. La re-sponsabilità, a mio [...] tanto di chi detiene oggi il po-tere, [...] quanto dei so-liti clienti, che sono spesso [...] che cercano in ogni dove i loro [...]. È successo con la [...] è suc-cesso con i [...] ora con la sinistra. Siamo di fronte [...] intellettuale italiano che cerca [...] gangli del potere conquistando un posto e [...] economiche». /// [...] /// Siamo di fronte [...] intellettuale italiano che cerca [...] gangli del potere conquistando un posto e [...] economiche». (0)
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