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Il pomo della discordia [...] la lira. E nemmeno più tan-to [...] il [...] e le al-tre monete [...]. È se il futuro [...] più o meno forte ri-spetto al dollaro Usa. Per la Germa-nia dovrà [...]. Per i fran-cesi, una [...] questo una-nimi, sarebbe invece catastrofico se non [...] svalutazio-ne competitiva del dollaro. E per far cambiare [...] Tedeschi ora con-tano anche su di noi. Potrebbe spiegare la nuova [...] dopo tanti litigi e [...]. I francesi «unici, forti [...] rientro della lira nello [...] a più o meno [...]. I tedeschi, che sembravano [...] invece nel ruolo del cattivo, che pretendeva [...] niente. Cambiano i ruoli tra chi [...] con severità e chi inco-raggia con una pacca sulla [...] Figliol prodigo [...] No, è cambiato il principale [...] del contendere. Il grosso tema su [...] le grandi manovre non è la parità [...]. A questo punto, se [...] o meno, lascia i nostri [...] abbastanza indifferenti. Se la li-ra ci sarà [...] meno non influirà in mo-do decisivo, [...] non ci pensereb-bero un attimo [...] anche senza di noi. La questione rovente su [...] scanna, su cui si fa o si [...] invece [...] quale dovrà essere la [...] euro rispetto al dollaro. Quale Euro? Per Kohl, la [...] e [...] pubblica tedesca è inammissi-bile che [...] sia una moneta meno forte del marco. Per la Francia è [...] succeda esat-tamente il contrario, il futuro euro [...] forza per fare quello che il dol-laro [...] ultimi [...] svalutarsi costantemente rispetto al [...] monete europee che si sono strette ad [...] franco francese, e sullo yen. Su questo a Parigi [...]. Anzi è forse [...] argomen-to su cui il consenso [...] le diverse scuole di economisti, governo ed opposizione, sindacati [...] padronato, destra e sinistra, [...] e [...] è pressochè una-nime. /// [...] /// Il suo ministro [...] Jean [...] appena un po più [...] «Il [...] di-spone di un margine di apprezza-mento». [...] presidente Valery [...] in modo volutamen-te provocatorio, proponendo [...] svalutazione immediata [...] del franco (non a danno [...] marco, ma per far capire a Kohl che si [...] muovere anche lui, in modo concer-tato a danno del [...] altrimenti la Francia dovrà difendersi come può, [...] autorizzata dopo il putiferio suscitato). A nozze con la proposta [...] convolato [...] presidente [...] naziona-le Philippe Seguin, possibile succes-sore [...] «Ragionamento im-peccabile». Persino [...] liberista Alain [...] e [...] senza riserve Eduard [...] hanno deci-so di concentrare gli [...] sulla concorrenza sleale con cui gli Usa, con una [...] debole, riescono a far scoppiare di salute la loro [...]. A sinistra su questo tasto [...] anche [...] e Lionel [...] che pure ha rigettato con [...] sinistra del [...] che, da [...] ad Henri Emanuel-li, voleva prendere [...] petto il «franco forte». Se ci sono differenze, [...] sul come convincere an-che i Tedeschi. Per fare cosa? Non [...] una semplice riedi-zione del dibattito che aveva [...] a metà, la Francia al momento del [...] Maastricht. I dubbi non sono [...] unica. Ma su a cosa [...]. Industriali ed economisti, anche coloro [...] avevano mostrato più riserve ed esitazioni, sono favo-revoli ad [...] in tempi stretti. Gli piace [...] che pos-sa mettere fine [...] delle sva-lutazioni competitive inter-europee e [...] incertezze che scoraggiano gli investimenti. Ma restano inquieti sul-la [...] continuata so-pravvalutazione rispetto al dollaro. Specie se i mercati [...] ven-dere dollari e comprare euro, con rendimenti [...] ai più alti tassi di interesse. Le imprese non hanno [...] passare il ce-rino acceso ai salariati, che [...] di maggiori sofferenze e disoccupazione. Il punto centrale è che [...] gestione [...] non deve favorire una [...] spie-gava ieri a le Monde [...] Jean Paul [...]. Ammettendo che i tassi [...] si de-cretano con la bacchetta magica, ma [...] alcuna ragione perchè [...] non fac-cia quel che [...] Stati [...] hanno fatto, sostenendo con una politica monetaria [...] di interesse) la loro crescita, infischiandosi se [...]. Da quando si è [...] di Bruxel-les, in tutta la Germania suona [...] brava la lira e bravo il governo Prodi, [...] Roma non si illudano di essere già [...] dei «bravi» che adotteranno [...] fin [...]. [...] per ora, con-tinua a [...] tutti gli altri pa-rametri di Maastricht, quelli [...] ribadiscono da settimane il presi-dente della [...] il ministro federale delle Fi-nanze [...] e tutti coloro che [...] si transige e non si transigerà. La finanziaria da lacrime [...] approva-ta alla Camera viene apprezzata, certo, e [...] stru-mento per portare il deficit di bilan-cio [...] del Pil, e an-che [...] che il [...] raggiunto [...] rileva-zione è un valore [...] anche su quel fronte Maa-stricht non appare, [...] Roma, [...]. Ora come ora, però, [...] e il rientro del-la lira nello [...] va considerato co-me «un [...] ma non definitivo. Monito di [...] come al solito, è [...] parlato con più chiarezza, sollevando insieme con [...] severità dei criteri per [...] monetaria anche quel-lo, sul [...] e lui in parti-colare insistono molto, del [...] ovvero il mantenimento della disciplina di bilancio [...] paesi [...] anche dopo che la [...] diventata realtà. Ma per quanto riguarda [...] di-versi paesi al momento della par-tenza [...] la decisione verrà presa [...] «ai progressi compiuti in materia di convergenza [...] e il governo tede-sco aderirà [...] solo con quei paesi [...] «soddi-sfano pienamente i criteri indicati dal trattato, [...] tra-sparire una maturità durevole per quanto concerne [...] di stabilità». È abbastanza evidente che [...] di stabilità, ovvero sulle garanzie per il [...] state reiterate nelle reazioni uffi-ciali tedesche di [...] così di-re, una percepibile «valenza italia-na». Del governo Prodi e [...] di Bonn si fi-da, [...] nasconde, ma la tradi-zione di instabilità politica [...] che si sente [...] di prendere il massimo [...]. [...] cosa che i dirigenti tede-schi [...] che accada loro è di [...] tra un anno, un anno [...] mezzo nel pieno di una campagna elettorale nella quale [...] Ue avrà ov-viamente un peso enorme a trattare con [...] Italia tornata, magari, ai vecchi vizi e tale, perciò, [...] far ap-parire ancora più «pericoloso» il passaggio dal marco [...] agli occhi di una opinione pubblica che già così [...] a [...] giù. Ma se [...] una certa prudenza di fronte [...] un possibile «rischio Italia», [...] anche un rovescio della meda-glia [...] noi più confortante: partire con [...] senza [...] e magari con tutti gli [...] soci fondatori della Cee, sarebbe politicamente diffici-le, specie per [...] cancelliere Kohl che ha una concezione tutta politi-ca [...] europea, ed economicamente rischioso, giac-ché, [...] tutti i meccanismi che si potrebbero trovare per garantire [...] una certa stabilità dei cambi tra [...] e le monete che re-stano [...] nessuno si [...] del tutto al riparo da [...] e spregiudicate manovre monetarie. E se tutti gli [...] sottolineavano il fatto che la parità a [...] marco è comunque un valore perfettamente sostenibile [...] qualcuno, fra le righe, non mancava di [...] una moneta relati-vamente forte può fornire a [...] sulla [...] strada del risanamento delle [...]. Soddisfazione a Bonn per [...] lira nello [...] e apprezzamenti per il [...] Prodi. Ma i tedeschi ammo-niscono: non [...] una ipoteca messa [...] monetaria fin [...] anche gli altri parametri di Maa-stricht dovranno essere rispettati. Gli analisti considerano sostenibile [...] 990 sul marco e sottolineano che una [...] aiuta il risanamento finanzia-rio. DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PAOLO SOLDINI [...] Parla il direttore della Confindustria Cipolletta: indispensabile tagliare davvero gli sprechi [...] 2. [...] delle Finanze tedesco [...]. [...] sera, a caldo, pre-valeva la [...]. Quella quota 990 con [...] ha celebrato il suo ritorno nello [...] era apparsa decisamente ambiziosa. Per le merci italiane, fin [...] ben abituate da quattro anni di lira [...] sui mer-cati esteri, una disciplina [...] cambio così sostenuta significava porte me-no spalancate verso [...]. E poi, quella soglia [...]. Ma ieri mattina, fatti [...] conti, in Confindustria non ci si è [...]. Più che rimpiange-re le [...] passato, quando magari la lira spro-fondava a [...]. Certo, non sarà più [...] tempo quando si poteva maramaldeggiare [...] forti di un cambio [...] così lo spazio per il made in [...] è ancora vasto. Sempre che si rie-scano [...] punto «cosette» come la sistemazione strutturale dei [...] riequilibrio dei tassi di interesse sulla bilancia [...] controllo [...]. Altrimenti, si rischia [...] boomerang. Questa, alme-no, è [...] del direttore gene-rale di Confindustria, Innocenzo Cipolletta. Che torna ad avvertire: «Il [...] contratti, anche quello dei metalmeccanici, non può [...] impegni ita-liani per [...]. Allora, non ritenete una capitola-zione [...] risultato di Bruxelles. /// [...] /// Penso che quota 990 fa-cesse [...] delle cifre per-seguibili. Ma chiedevate un cambio [...]. Quella era una cifra [...] tendenze in atto, quelle di un paese [...] ancora raggiunto [...]. Leggo quota 990 come [...] del governo ad [...] anco-ra da fare. E che va fatta se [...] vuole che il rientro nello [...] non sia una solo [...] di un momento. In che senso, scusi? Nel [...] il cambio a 990 non ri-flette la [...]. È solo un obiettivo. E per [...] ci vo-gliono politiche coerenti. Ma ieri i mercati [...] valore della lira sul marco assai vi-cino [...]. Ora [...] una certa euforia sulla valuta [...]. I mercati possono andare [...] 990. Ma in futuro? Ab-biamo [...] doppi se non tripli rispetto ad altri [...]. E così la lira [...] sono favo-riti anche da ogni elemento che [...] stabilità. Ma non dobbia-mo farci [...] di gra-zia attuale. Dobbiamo [...] quale sarà il valore della [...] quando pagheremo il denaro come in Ger-mania. Quella è la lira [...] vera. Insomma, i tassi creano una [...] ottica. E non solo ottica. È un velo che [...] più presto. Solo così si potrà apprezzare [...] vero valore [...] di risanamento. Tornate a bussare alla [...] Non dico che un [...] tasso di sconto non ci farebbe piace-re. Anzi, penso proprio che [...] le condizioni. Nei prossimi mesi dobbiamo [...] livelli dei tassi in Francia e Germania. Una compensazione per quota [...] No. Oggi la lira è [...] e tassi. Dobbiamo togliere queste due stampelle [...] vedere quel che [...] die-tro. Il livello stabilito a Bruxelles [...] anche senza artifici. Purché il calo dei tassi [...] irrobustito con una politica di risanamento finan-ziario e, me [...] si lasci dire, con una politica salariale coerente con [...] ormai sotto il [...]. Veramente, siamo al [...]. Ma con questo cambio non [...] soste-nibile avere uno [...] in più de-gli altri paesi. Non possiamo più ac-contentarci [...]. Ma che significa politica [...] Vuol dire che il riequilibrio dei conti [...] basato soprat-tutto sui tagli di spesa. [...] delle tasse riduce la competitività [...] paese. Ed invece bisogna ridurre [...] Stato. In maniera stabile, evitando di [...] intervenire ogni settembre. Ad alcuni potrà apparire [...] il discorso porta lì: [...] pensioni di anzianità, a programma-re mobilità e [...] impiego, a tenere sotto controllo la sanità. Veramente, sulla sanità non [...] altri. Sì, ma con questi [...] di spendere molto di più nel fu-turo. Quanto alle pensioni, Prodi [...] Vel-troni [...] di anticipare il confronto sulla riforma. /// [...] /// Anche se a questo [...] la di-scussione bisognerebbe anticipare la riforma. Comunque, ben venga il [...]. In questo momento, la [...] aumenta di più sono proprio le pensioni. [...] siamo al [...] e per il 1997 ci [...] un [...]. Con [...] attor-no al [...]. E vorrei ben vedere [...]. Ma non potete stracciare [...] Non ci pensiamo nemmeno. Ma [...] va vista nella [...] globali-tà. Non se ne può [...] a piacere e [...] nel tutto. E quale è il [...] Il [...] obiettivo di [...] era abbassare [...]. [...] programmata è stata diversa da [...] effettiva. Ma è distorcente guardare [...] e dimenticarsi di altri co-me, ad esempio, [...] salari o le ragioni di scambio. Già con questi elementi [...] conto che le richieste sindacali sono fuori [...]. Non mi paiono richieste [...]. Ma se vogliono incrementi salariali [...]. Per un anno si [...] a qual-cosa in più, considerando che prima [...] qualcosa in meno. Ma non si può [...] tempo. Inizia, si spera, [...] della stabilità. La svalutazione non è più [...] via [...]. Anche le imprese devono [...]. /// [...] /// Ci vuole più attenzione [...]. Ciò significa costi più [...] più elevata. È un impegno che [...] prendere. /// [...] /// Non ci sono alternative. Quota 990 sul marco? Per Confindustria [...] un cambio soste-nibile anche se, avverte il [...] Innocenzo Ci-polletta, «questa cifra non riflette la situazione [...]. Oggi è sospinta da [...] più alti che altrove e dalle promesse [...]. Ma in futuro quel cambio [...] fondarsi sul risanamento strutturale dei conti pubblici e [...] almeno al [...]. Tutti do-vranno cambiare mentalità: [...]. /// [...] /// Tutti do-vranno cambiare mentalità: [...]. (0)
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