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È da quella cesura [...] che in Germania è stato il [...] che i tedeschi si [...] del nazismo, [...] intimamente la natura di [...]. Di madri, padri, nonni, [...]. Sembrava un dato scontato. E invece «I volenterosi [...] Hitler» di Daniel [...] ha dimostrato che la [...] Germania è sempre pronta a lasciarsi ferire. Oltre a far conquistare [...] dei giornali e premi prestigiosi come il [...] 1997. Proprio sul conferimento a [...] di questo premio si [...] Jürgen [...] che finora aveva mantenuto [...]. E con la [...] lunga [...] il filosofo di Francoforte ha [...] perentoriamente [...] di una storia che si [...] vivere nel presente. Che ci aiuti ad [...] stessi, senza complicità con il destino, ma [...] di responsabilità culturale: «Ne va insomma del [...] quali cittadini di questa repubblica, ci dobbiamo [...] del riconoscimento che desideriamo ci giunga [...]. Nella lettura di [...] il libro di [...] perde quindi quel cupo [...] antropologica cui hanno reso omaggio, o contro [...] scagliati, studiosi e [...]. Per il filosofo [...] comunicativo parlare di carattere [...] solo un cedimento a un rudimentale ossimoro, [...] alle virtù dinamiche del dialogo sociale. Il valore di una ricerca [...] non può quindi consistere in una condanna che dai [...] si riverbera sui figli, ma solo in un atto [...] chiarezza. Nel coraggio con cui [...] collettive vengono rischiarate dalla coscienza del crimine, [...] che ce ne separa. Come secondo [...] accade nel libro di [...]. E come accade a [...] stesso che con [...] colpo di reni da [...] di [...] cavare luce e ottimismo [...] gli angoli più cupi della [...] e della nostra memoria. Raffaele Oriani Parla il [...] edizione Einaudi delle Opere del grande fiorentino [...] «Principe» Vivanti: «Machiavelli? Fu un teorico della virtù [...] della forza. Rivelazioni Garibaldi: «Mazzini briccone» Ed [...] TORINO. Machiavelli, un classico inossidabile. A qualche decennio dalle [...] Feltrinelli [...] Sansoni, Einaudi [...] (tre tomi, con il [...] indice analitico) [...] del «Principe» per la [...] «Pléiade». In libreria ad Aprile. Cu-ratore è Corrado Vivanti, [...] Sapienza di Roma, già collaboratore di Einaudi. Dai «Di-scorsi» alla «Mandragola», [...] cento, mille Machiavel-li. Fascino di un personaggio [...] quale, ri-corda Vivanti «la critica ha svolto [...] sovraespo-nendo il richiamo alla [...] politico, contro la [...] del [...] architrave del suo pensiero». Certo, Machiavelli non si esaurisce [...]. [...] si svuota [...]. Dunque, qual è [...] Machia-velli? [...] piano della Repubblica fiorentina dal [...] al 1512, anni [...] dormiti, né [...] come ricorda in una celebre [...] Francesco Vettori. Da segretario della repub-blica [...] pugno alcune mi-gliaia di lettere ai piccoli [...] confini. Ora, se si vuole [...] Machiavelli si [...] dello [...] indispensabile studiare anche [...] A ondate successive, Machia-velli [...] da [...]. Di ri-flesso non posso che [...] di ipo-statizzare [...]. Nes-suno può negare che il [...] e [...] di [...] da una condizione politica senza [...] stati mo-derni, Spagna e Francia, la disgrega-zione degli staterelli [...]. Di [...] la [...] teorizzazione volta a portare [...] in Europa, come si direbbe [...]. Qual è il lascito [...] ingegno del Cinquecento, se-colo [...] del il nostro paese [...] «Guerre [...] come suona un anonimo [...] con un grande teori-co [...]. Il primo nel secolo di Leone X, in età moderna, ad in-ventare la [...] attra-verso [...] e del cosmo, [...] acque e terre [...] scrive), riassunta [...] in un modo nuovo nel [...]. [...] dietro questa impalcatura, il [...] Repubblica fiorentina colloca gli uomini. In altri termini, se [...] la forza, gli uomini [...]. Ad uso (e abuso) del [...] politico, la vocazione [...]. Nel passag-gio dal repubblicanesimo a [...] assertore [...] politica del [...]. Lui scrive [...] non perché sia ammattito, ma [...] ri-spondere al problema della frantu-mazione degli Stati italiani con [...] una soluzione. [...] è quella del Principe, [...] del Papa, con le giuste cre-denziali per [...] centrale: il Valentino, appunto». La rivisitazione della parabola [...] Ce-sare Borgia non na-sce [...] che la [...] «Per Machiavelli la storia [...] come in Poli-bio; ma la [...] potere di mu-tare le [...] Valentino ad uno dei Medici. Eletto al soglio pontifi-cio Giovanni [...] Medici, ecco che scatta [...] Alessandro VI sta a Leone X, [...] Cesare Bor-gia sta a un mediceo, Giuliano [...] Lo-renzo. Ed è solo a [...] Machiavelli [...] a contemplare una monar-chia, [...] alla formazio-ne di un nascente stato italiano. Speranza ben presto alla [...] definitivamente con le morti nel 1516 di Giuliano [...] 1519 di Lorenzo. Da quel momen-to, Machiavelli guarda [...] occhio [...] condizioni nel futuro. Confida che si possa costituire [...] Firenze una repubblica. Pur senza escludere, in una [...] richiesta dal cardina-le Giulio [...] Medici, il futuro Clemente VII, [...] aperte [...] monarchico. In questo senso, mettere [...] precisa [...] del Principe è davve-ro elaborazione [...]. Nei «Discorsi» la [...] posizione è deci-samente repubblica-na. Però insiste sul fatto [...] corrotte non sono in grado di rimanere [...] non è facile per un [...] corrotto [...]. E [...] cosa alluda è chiaro: ad [...] socio-politica della peni-sola, che si esprime in quelli che [...] chiama [...] in sostan-za [...] dei feudatari. Che il suo sogno [...] è incontrovertibile; ma il suo traguardo rimane [...]. [...] dei cittadini, quello [...] consen-so e, per [...] con Croce, è colui che [...] della politica come sfera autonoma [...] al re-sto. Certo, Machiavelli è colui [...] in maniera spregiu-dicata del fine che giustifica [...] del potere. Ma dove? Una risposta [...] la misura [...] re-pubbliche corrotte. Perché chi deve ristabilire [...] non può bloccarsi davanti a [...] A coronamento del suo [...] Machiavelli introduce un altro elemento inedito per i [...]. Il che può [...] adito [...] che si tratti di [...] calcolo politico: il pro-getto di [...] una classe dirigen-te della repubblica di cui ci si [...]. Ea [...]. Padrone delle contraddizioni del tempo, [...] moderno, perché capisce ciò [...]. Anche se la storia [...] con i se, la logica stringente del Machiavelli, [...] ad os-servare da un altro angolo di [...] politiche che attraversano il Cinquecento in Italia? «Una [...] dubbio il Cinquecento mostra [...] su posizioni intellettuali estremamen-te [...]. Sintomatico è [...] della Riforma. Non casuale il distacco [...] ita-liane dalle chiese di Calvino e di Lu-tero. Non potrebbe essere diversa-mente: gli [...] sono troppo per-meabili alla cultura [...] per farsi incapsulare da [...] Chiesa. In seguito alla Riforma si [...] la Controriforma, la quale porta su [...] strada [...]. Quanto alla sto-ria che [...]. In ogni caso che Machiavel-li, [...] ha chiarito Procacci, sia un [...] in [...] (1559) e [...] dei libri [...] autorizza a credere che sul [...] locale per gli intellet-tuali i giochi non siano ancora [...] tutto chiusi, e che la [...] prospettiva politica non sia utopica, [...] nutrita [...]. Michele Ruggero [...] «Mazzini costa più sangue [...] che non tutte le [...] battaglie, com-presa Mentana. Mazzini non è solo [...] sarebbe nientemeno che Giu-seppe Garibaldi [...] di questa ris-sosa dichiarazione contro il patriota repubblicano. [...] fatta nella primavera del 1869, [...] si parla-va con insistenza di tentativi mazzi-niani per organizzare [...] rivolta [...]. I due avevano combattuto [...] al tempo della repubblica ro-mana e avevano [...] gran-de progetto: [...]. Eppure [...] dei due mondi usa toni [...] nei confronti del vecchio com-pagno. Lo fa durante un [...] Caprera a cui partecipano alcuni amici e conoscenti. Il contenuto di quel [...] da uno dei presenti e qualcuno si [...] in una nota riservata [...]. [...] che il generale, anche [...] difficili per la monarchia, re-stava fedele a Vittorio Emanuele II. Il [...] Di Nolfo, storico [...] che sta lavorando alla pub-blicazione [...] carte diplomatiche ita-liane. Davvero lo scontro fra Garibaldi [...] infamanti come «briccone» e «codardo»? Lucio Villari, professore di storia contemporanea alla Sapien-za, non nasconde [...] perplessità: «Francamente [...]. [...] di Mazzini, disse testualmente: [...] bandiera dei Mille [...] di un grande [...]. [...] dei due mondi non era [...] di dire una cosa del genere se pensava [...] contrario. Del resto quando nel 1960 [...] a Napoli Giuseppe Mazzini [...]. [...] non corresse, dal punto [...] buon sangue, però, si sapeva. Garibaldi, che pure era [...] accantonato [...] e era diventato un [...] Monarchia. Restavano [...] la costruzione [...]. Escludo poi che un [...] portare un uomo co-me Garibaldi a esprimere [...] e personali. Per valutare bene [...] da Di Nolfo mi sembra [...] capire chi riferì quella frase e [...]. Villari insomma ritiene che [...] il fondatore della Giovane Italia contraddica vistosamente [...] questa nuova carta. Cerchiamo di rispondere a [...] che pone. Chi fu a riferire [...] Nel mag-gio del 1869 un funzionario del provveditorato [...] Sassari si era recato in visita al [...] Garibaldi [...] lo aveva invitato a pranzo. Uno dei commensali pro-nunciò [...] Mazzini e, oltre alla frase sopra citata, [...] altre, sempre secondo il documento ritrovato. [...] «Giuro sulla memoria della [...] Anita [...] è assai più facile che mi vediate [...] prete di Roma che condividere le idee [...] di ideali-smo». E ancora, a proposito delle [...] che davano per certa una in-surrezione ordita da Mazzini, [...] «È [...] impossibile. Se ci fosse comunque [...] mazziniana volerei a [...] dovessi essere certo di morire [...] campo». Fu il diretto superiore [...] provveditorato ad in-formare un funzionario degli In-terni [...] Sassari [...] frasi pronun-ciate da Garibaldi. La voce arrivò poi [...] Roma [...] il ministro degli In-terni, Luigi Ferraris, ne [...]. I passaggi sono parecchi. Abba-stanza da far nascere qualche [...] sulla autenticità delle dichiara-zioni trascritte. Inoltre, [...] Garibaldi era costantemente con-trollato dal [...] nonostante avesse scelto [...] a Caprera. Qualcuno voleva rassicurare Roma [...] un favore al generale? Gabriella Mecucci I [...] capire Per le opere complete dello scrittore [...] pubblicazione di Einaudi, ricordiamo «Tutte le opere» [...]. Martelli, Sansoni, 1971. Sulla vita e il [...] e intense le pagine di Pasquale Villari [...] «Niccolò [...] tempi», Milano 1895. Sul pensiero politico, rimane [...] di Federico Chabod, «I caratteri politici [...] nel pensiero di Machiavelli», Einaudi, [...]. Per le «Lettere», rimandiamo [...] F. Gaeta, edito da Feltrinelli [...]. Lo stesso editore nel [...] il lavoro di [...]. Dotti su «La [...] del potere». Machiavelli Tutte le opere [...] politici Volume I Einaudi, [...]. A proposito [...] Mondadori Perché serve [...] tra Socrate e Abramo A [...] del «religioso» la teoresi non salva [...]. Ma i due ambiti [...] vicenda. La Sontag fa autocritica [...] Ha la filosofia ancora un compito nella [...] in-tessuta di pensiero debole, di enfasi sulle [...] sulla storia? In-tendo la filosofia come pensamento [...] sulla struttura fondamentale della realtà. Non solo quindi la filosofia [...] si misura con i [...] ancora disposta ad assegnare una [...]. I contributi del recentissimo «An-nuario [...] (Mondado-ri), dedicato al tema «la filosofia co-me [...] risposta sostanzialmente positiva. Ciò è pure evocato [...] della serie che suona «Seconda navigazione», con [...] metafora platonica del [...] intesa come la tematizzazione [...] metafisica. Bruno [...] ha colto bene questi aspetti [...] una nota su [...] del 13 marzo, non senza [...] un dubbio sul fatto che la [...] rapporto non rischioso, in cui [...] pri-ma [...] accecata o magari dissolta dalla [...]. E sembra suggerire di [...] Hegel, che mosse [...] ritenendo la prima capace [...] nella rappresenta-zione quello che la seconda stabilisce [...] forza del concetto. Le espressioni di Hegel [...] pensare, perché in fin dei conti so-stengono [...] di [...] in opposizione al sapere [...] Dio. Dio è [...] uno e unico della filo-sofia. La filosofia è perciò [...] con Dio o piuttosto in Dio è [...] divino» («Filoso-fia della religione»). Ben pochi oggi [...]. Filosofia e religione abitano [...] non prive di comuni-cazione ma diverse. Esiste [...] teoretica della filosofia nel [...] ha un suo oggetto, ed esso non [...] la quale [...] della filosofia, non però [...]. [...] la filosofia ha una dignità, [...] non salva; [...] di fronte al dolore, al [...] al male del vivere; non sa come trattare la [...] il perdono, la grazia. La fede vive nel [...] umano e tu divino, dove [...] del concetto è messa [...] toglie [...] essenziale del rap-porto religioso, [...] entra come singole persone). Forse filosofia e fe-de [...] come le ragioni di Socrate e quelle [...] Abramo. Non [...] motivo né di [...] né di [...] né che di [...] combattere a priori. Se Abramo e Socrate [...] sarebbero [...] quanto meno perché entrambi [...]. Abramo esce dalla [...] terra per obbedire alla [...] Dio, Socrate rimane nel carcere di Atene e [...] per obbedire alla voce della coscienza. Duplice esito si, ma forse [...] sola obbedienza. Collocandosi in uno spazio nel [...] diverso da quello degli analitici e del [...] neoromantico, vari contributi [...] Mondadori sostengo-no [...] e [...] conosci-tiva della filosofia, nel senso [...] è possibile una scienza [...]. [...] più scandaloso di quello [...] esclude un dialogo tra filosofia e religione, [...] asserisce la necessi-tà da varie sponde, (non [...] e talvolta perfino non religiose) nel tentativo [...] e non sempre sagge [...]. Può darsi che la [...] ritornando, forse perché [...] essa ha [...]. Ma [...] è lecito nutrire qualche [...] religione che sem-bra ritornare viene cercata perché [...] bene», e sentita dal sog-getto come portatrice [...] psicologico eutrofico. Non sembra cercata perché possa [...] la verità. Se ci riferiamo al cristianesi-mo, [...] suo primo compito non è di esercitare un effetto [...] ma [...] la verità. Questo aspetto non può [...] fi-losofia, a meno che non concepiamo la [...] come qualcosa di barricato in sé stesso. Si può obiettare però: [...] verso il religioso, il filosofo non rischia [...] da [...] del tutto? [...] è di limi-tato aiuto [...]. [...] della religione alla filosofia è [...]. Proprio [...] momento teoretico [...] ha posto alla ragione una [...] di do-mande, che la ragione può assumere sul suo [...] cercando di risponder-vi. /// [...] /// [...] in questo mo-do, storicamente [...] volte, la fede è diventata generatrice di [...]. Vittorio Possenti «Se devo [...] e Dostoevskij, allora sceglierò [...]. Parola di [...] Sontag, in un articolo [...] «The [...] e tradotto da «Americana» [...] da Romano Giachetti. Al centro il ripensamento [...] sessanta, lodati dalla Sontag nel celebre: «Contro [...]. Lì [...] della neoavanguardia, della [...] il ripudio di ogni distinzione [...] «alto» e «basso» nella cultura e [...]. Oggi la Sontag, annota [...] radicali hanno finito col favorire il nichilismo [...]. E dunque «la barbarie [...]. /// [...] /// E dunque «la barbarie [...]. (0)
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