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Per quanto vi possa [...] è questa. /// [...] /// In questo decennio, la [...] è riuscita a produrre soltanto modesti incubi [...] dinosauri, terremoti, [...]. [...] alla fine degli anni [...] quando i dirigenti del-le [...] scopriro-no che occorreva realizzare essen-zialmente [...] su misura per i gusti dei quattordicenni. In quei giorni, [...] di [...] individuato [...] pubblico cinematografico su cui si [...] fare affidamento. Fino a quel momento, Hollywood [...] a se stessa. Il successo planeta-rio del [...] basava sui divi, costruiti con pazienza cer-tosina [...] e sce-neggiatori che vivevano di luce ri-flessa [...] di Los Angeles come [...]. La carriera di una star [...] piani-ficata [...] di [...] e in [...] conseguire almeno due fondamen-tali obiettivi: [...] insegnare [...] emergente [...] di recitare; secondo, consentire ad [...] di ta-lento di affermarsi sulla scia del suc-cesso del [...]. Questo modo di pro-cedere, [...] poteva ovviamente sopravvivere alle nuo-ve regole di [...]. [...] degli anni [...] dunque, il cinema americano dovette [...] radicalmente strategia. Im-provvisamente, era diventato im-perativo [...] e togliere di mezzo chiunque (attori, produt-tori, [...] acquisito un pericoloso potere con-trattuale. In luogo dei divi, [...] così capricciosi, comincia-rono [...] gli schermi creature e [...] dai compu-ter. Invece di registi e [...] dei puri tecnici capaci di dire essenzialmente [...]. E al posto dei [...] di manager addestrati a [...]. Nel frattempo, infatti, alcune [...] e multinaziona-li (la Pepsi Cola, la [...] la Sony, ecc. Il risultato finale di questa [...] è sotto gli occhi di tutti: oggi Hollywood ricava [...] il [...] del suo fatturato dai film [...] il [...] lo [...]. Il cinema americano è [...] la malattia potrebbe essere incurabile. Se questa afferma-zione vi [...] a verificare chi sono [...]. [...] Reeves? [...] Willis? Vi pare possibile? Infatti, [...] divi non so-no questi. Le vere star di [...] (che dentro il costume [...] Michael Keaton, Val Kilmer o George [...] non fa alcuna differenza), The [...] dinosauri di [...] di [...]. Per non parlare dei [...]. [...] forse qualcuno che ricor-da [...] chi ha firmato questi film? Hollywood ha [...] registi. Il cinema americano è [...] festival, e persino alla Notte degli Oscar [...] un vestito da mettere. In passato, i registi [...] in Euro-pa a suon di dollari. Adesso non [...] somma al mon-do che [...] come Danny Boyle [...] Mike Leigh (Segreti e [...] Lars Von [...] (Le onde del destino) [...] Neil Jordan (La moglie del soldato, Michael Collins) a [...] America. Ma chi è definitivamente [...] hollywoodiano sono gli sceneggiatori, sosti-tuiti da scribacchini [...] a mettere a ver-bale le indicazioni degli [...] speciali, i veri ayatollah del cinema del [...]. Oggi i copioni si [...] base alle opzioni tecno-logiche. Si inventa un nuovo [...] nuovo software, e in funzione delle nuove [...] butta giù in fretta uno straccio di [...]. Fine degli sceneggiatori. Che si erano, a [...] già suicidati da tempo, scioperando o metten-dosi [...] cavallo tra gli anni [...] e gli anni [...]. Qualcuno, come Shane Black (Arma [...] Joe Eszterhas (Basic [...] ha guadagnato vagonate di [...] a rischio (copioni sen-za committente: si chiamano [...] poi si è visto rifiutare molte altre [...]. I più, però, hanno [...] perché il tempo-raneo sciopero si è trasformato [...] disoc-cupazione. [...] degli anni [...] in pieno black out degli [...] le [...] cercarono di raccattare scrittori un [...] in tutto il mondo. Anche a me venne [...] a Los Angeles per fare il crumiro. Ma a parte che [...] crumiro per principio, nel mio piccolo non [...] una cifra adeguata per sopportare la prospettiva [...] ordini da venditori di saponette e lampadine. Per i soldi che [...] preferito, anziché scrivere ope-re di fantasia senza [...] saponette e lampadine. Ecco, questa è la [...] cinema americano. /// [...] /// Ma [...] cosa che è ancora più [...]. Il fatto che il cinema [...] non riesca a organizzarsi per dare il colpo di [...] al colosso [...] hollywoodiano. Quando ci renderemo conto [...] un concetto cul-turale prima che monetario, forse [...] cinema e non lo lasceremo più in [...] di saponette e lampadine. David Grieco Mostruosa Hollywood I [...] popolari sono sempre più insulsi e pieni [...]. [...] speciale ha ucciso [...] di raccontare storie? ARCHIVI Errori [...] go-go Cominciamo con Robin [...]. Stando al libro di [...] il campione assoluto di [...] «Robin [...] di Ke-vin Reynolds, interpretato [...] Kevin Costner. Molti recen-sori, senza andare [...] notarono che la presenza del nero Morgan Freeman [...] califor-niano di Costner erano ana-cronismi, sia pure [...]. Ma il film è [...] anacronismi oggettivi. Fer-mo restando che si [...] X II secolo, vi si usano la [...] da Marco Polo nella [...] X I II) e il telesco-pio (inventato, [...] X VII). Anche [...] usata da Freeman, come tipi-ca [...] «moresca», fu [...]. Anacronismi: il recordman è Forrest [...] È praticamente impossibile vedere [...] e non rintracciare anacronismi. Al-cuni esempi dal volume [...]. Nel «Padrino», in una scena [...] nel [...] una bandiera americana con 50 [...] e allora ce [...] solo 48. In «La vita è mera-vigliosa», [...] ambientata nel [...] un gadget della [...] nel [...]. Ma il campione, da [...] vista, è «Forrest [...] vi si vede una [...] «Usa [...] da-tata 1978, e quel [...] nel 1982; Hanks e [...] bevono Mello [...] degli anni [...] (con Ford presi-dente) e [...] messa in commercio solo nel [...]. /// [...] /// Continuità: gli occhi azzurri del [...] La «continuità» è ciò di [...] di edizione: per esempio, [...] sempre vestito nello stesso modo [...] una scena, le cui in-quadrature -per esigenze di lavorazione [...] anche essere girate in luoghi e tempi diversi. La storia del cinema è [...] miniera di errori, in que-sto. Ma è raro [...] tanti come nel primo [...]. Il [...] di Jack Nicholson ha [...] ma in un fla-shback li ha azzurri! Un balordo della banda del [...] nella scena [...] con le ditate, ma subito [...] il quadro è di nuovo pulito. E su una rivista compare [...] no-me di Vicki Vale scritto [...]. [...] e Kubrick Anche i [...] A parziale giustificazione di tutti i pasticcioni, dobbiamo [...] i sommi sba-gliano. In «Arancia meccani-ca» di Stanley Kubrick, [...] un errore di continuità abba-stanza [...] Malcolm McDowell beve da un bic-chiere di vino, non [...] versa [...] più vino che nella precedente. [...] Hitchcock i gabbiani che [...] -aggiunti in [...] -non proiettano [...]. Sempre Hitchcock ricevette una [...] oculista per-ché un primo piano di Janet Leigh [...] doccia, in [...] la mostra con le [...] luce del set, mentre nei morti le [...]. È sicuramente un eccesso di [...] ep-pure il maestro non ripetè [...] il medesimo oculista [...] di belladonna ottengono [...] voluto, e da allora Hi-tchcock [...] sempre per i [...]. E sono la prova [...] speciali hanno azzerato il talento di scrittori, [...]. Battuta di Richard Attenbo-rough, [...] Park, quando i dinosauri [...]. Peccato che Disneyland sia [...] 17 luglio 1955, e una cosa del [...] Steven Spiel-berg dovrebbe [...]. Non è for-se considerato, [...] vero erede di Walt Disney? È solo [...] errori di cui è pieno quel celebre [...] tutti quanti, come quelli di moltissimi altri [...] Roman [...] («i sol-dati romani non [...] Bill [...] autentica Bibbia dei [...] gli strafalcioni ci-nematografici. Useremo questo libro come [...] ri-cognizione nel cinema america-no di oggi, così [...] scer-vellato (vedere anche gli archivi, [...] accanto). E [...] Park (pur essendoci divertiti [...] il nostro [...] la dimostrazione di come Holly-wood, [...] distruggere anche idee affascinanti, a causa del [...] tut-to ciò che non sia effetto speciale [...]. [...] Park è un autentico de-lirio [...] sfondoni. Alcuni riguarda-no, in senso [...] di Michael Crichton, che ha riassunto per [...] pro-prio (ottimo) romanzo scrivendo il tutto con [...] (for-se con il piede). Un esempio per tutti: [...] che arriva ogni sei giorni, che nel [...] e nel film viene citata nel dialogo [...] il triceratopo malato -e poi bellamente dimenticata. Altri [...] sono di pura regia, [...] coerenza fra le varie sce-ne di cui [...] segretaria di edizione). E che un regista [...] Spielberg, [...] alle spalle [...] logistica degna di un [...] simili errori è a [...] poco pazzesco. Esempi, tratti dal libro: la [...] su [...] di laboratorio (si scrive [...] una jeep bagnata di pioggia [...] che nel film piova, un ventilatore in fun-zione dopo [...] è andata via la corrente su tutta [...]. The [...] il seguito, è persino [...]. I di-nosauri sono sempre [...] ma il copione, la psicologia dei perso-naggi, [...] narrazione so-no pura spazzatura. Anche [...] un solo esempio, per [...] T-Rex arriva a San Die-go su una [...] infrange nel porto della città californiana. A bordo sono tutti [...] cadave-re dovunque, al timone, nelle ca-bine, per [...]. Ma il T-Rex è [...] stiva e comunque, con le sue dimensio-ni, [...] potuto in-trufolarsi nelle cabine e inseguire fin [...]. Secondo noi David [...] lo sceneggiatore, era cosciente [...] un cumulo di idiozie: altrimenti non avreb-be [...] nel film nel brevissi-mo ruolo di un [...] vie di San Diego, viene mangia-to proprio [...] T-Rex [...] citato. Il per-sonaggio si vendica, [...] istan-te. Ma se tutti i perso-naggi [...] ven-dicarsi, sarebbe una strage. Nel libro di [...] ce [...] veramente per tutti. Anche per Quentin Tarantino, [...] di [...] Fiction -la scena al [...] Tim Roth e Amanda [...] con cui il film [...] si chiude -ha montato due diversi ciak [...] ri-sultato è che Amanda [...] dice una frase in [...] alla fine la ridice diversa (ed è [...] scena, anche se inquadrata da angola-zioni diverse). Ma gli errori di [...] verosimiglianza si sprecano: da Atto di forza [...] Forrest [...] da [...] Day a Ro-bin [...] (quello con Kevin Co-stner) [...] nostro libro, è il vero campione di [...]. Leggendo queste cose, ripensia-mo [...] Sentieri selvaggi. Ma-gari [...] rivisto in tv, qualche [...] vi sarete resi conto che è pieno [...] che trascorrono troppo veloci, cambi di stagione [...] poco opinabili. Eppure, an-che facendoci caso, [...] film rimane intatta. Perché dietro [...] una personalità indiscutibile (John Ford), [...] poetica, un mondo. Dietro gli errori di [...] esserci il totale di-sinteresse per il pubblico, [...] una vacca da mungere il più rapidamente [...]. Il problema, naturalmente, non è [...] dilemma «Arte contro Industria». Il problema è del [...] concetto di Indu-stria. Da industria di prototipi, Hollywood [...] ridotta a catena di montaggio in cui [...] speciale condi-ziona la fattura [...]. Con il ri-sultato paradossale [...] a [...] -che in [...] Park spesso sono visibili, [...] destinati a muovere gli oggetti, in assenza [...] dinosauri poi aggiun-ti al computer. Un sospetto: e se [...] innovazione tecno-logica coincidesse, al cinema, con il [...] Tanto, poi, al computer sistemiamo tut-to. Ma il computer è [...] lo manovra un uo-mo con il simbolo [...] posto delle pupille. Alberto Crespi Roman [...] di Bill [...]. /// [...] /// Alberto Crespi Roman [...] di Bill [...]. (0)
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