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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1988»--Id 2991503867.

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Commenti Giornale del Partito [...] da Antonio Gramsci nel [...] e nucleare MARTA [...] vittoria elettorale di [...] viene giustamente interpretata come [...] occasione per un ritorno del Pakistan alla [...]. Sui piano internazionale, a [...] ne lega [...] di arrestare le tendenze [...] in [...] meridionale -che è stata [...] tensioni locali. Pare ormai certo che [...] Pakistan [...] acquisito la capacità di [...] di armi nucleari; il [...] queste armi è collegato alla competizione con [...] compiuto il suo primo test atomico nel [...] la scelta [...] è stata anche un [...] conflitto con la Cina, che ha sviluppato [...] nucleare dalla metà degli anni 60 in [...]. E chiaro, quindi, che [...] è il presupposto indispensabile per pensare di [...] delle armi nucleari in Asia meridionale; dopo [...] le prospettive in questo [...]. Non è escluso, anzitutto, che [...] nuovo governo pakistano decida di moderare il suo sostegno [...] "fondamentalista» della resistenza afghana e di svolgere una funzione [...] di mediazione per una soluzione politica. Mettendo da parte i [...] egemonia regionale ventilati [...] presidente Zia in nome [...] pakistano potrebbe anche sviluppare il dialogo con Rajìv Gandhi [...] almeno in parte, se i loro figli [...] potere, il ricordo delle pressioni di Indirà Gandhi [...] Ali [...]. Avrà un suo peso, [...] miglioramento dei rapporti fra la Cina e [...] dalla distensione in corso [...] Pechino [...] Mosca. Mentre [...] con il viaggio di [...] a Nuova Delhi, manifesta ancora [...] volta il suo interesse per una distensione asiatica, sono [...] parecchi i segnali [...] la contrapposizione dei primi anni [...] -con [...] da una parte e la [...] fra Mosca, Nuova [...] e Kabul [...] -tende decisamente a [...]. Alcuni paesi, per esempio i [...] del cosiddetto «Gruppo dei sei» [...] da Messico, Argentina, Tanzania, Grecia e Svezia), potrebbero avere [...] qualche influenza in questo senso. Una pressione congiunta Gotrà [...] dagli Stati [...] e [...] i maggiori fornitori di [...] militari ai due Stati [...] meridionale (il Pakistan dovrebbe [...] Washington, nei prossimi cinque anni, oltre 4 miliardi [...] e il maggiore acquirente di armi sovietiche [...] Terzo [...]. Il problema della proliferazione [...] cosi decisivo per il futuro della sicurezza [...] effetti diventare una priorità della «seconda distensione» [...] Usa [...] Urss. Mollo dipenderà, tuttavia, da [...]. Anzitutto, dalle prospettive di [...] in India che in Pakistan. Per Islamabad, in particolare, [...] è quali scelte farà [...] il grande arbitro della politica [...] ventennio. E prevedibile che il [...] concessioni ai militari, per [...] quali, e fino a che punto? In [...] anche [...] di Washington: dopo la [...] con Mosca sulle aree regionali e nella [...] soluzione della crisi afghana, il ruolo «strategico» [...] apparire agli Stati Uniti meno decisivo che [...]. Una minore legittimazione internazionale [...] militari di [...] a una maggiore moderazione. Su un piano del [...] riflessi importanti [...] dei negoziati sulla riduzione [...] solo passi molto concreti a Ginevra, infatti, [...] efficacia alle pressioni internazionali per la [...] in Asia meridionale come [...]. Pluripartitismo, stato [...] chiese: sulle riforme in Ungheria [...] ex ministro della Cultura Perestrojka [...] II Parlamento ungherese ha [...] settembre, una legge sulle società per azioni [...] ad operatori economici stranieri di investire in Ungheria [...] garanzie e facilitazioni fiscali e [...] 24 novembre prossimo lo [...] Parlamento [...] una legge sul «diritto di associazione» che, [...] del ministro della Giustizia. [...] la formazione di partiti indipendenti [...] partito comunista». Il ministro per gli Affari [...] Imre [...] ci ha dichiarato il [...] una intervista a [...] che è in [...] per definire il nuovo stato giuridico delle Chiese [...] a queste ultime «un più libero movimento [...] attività». Che cosa vuol dire [...] sta andando [...] Rivolgiamo le domande al [...]. Béla [...] perse! La discussione -prosegue [...] -in corso in Ungheria [...] aspro è tra un socialismo che vuole [...] tutto questo e che taluni considerano utopico [...] mente della gente esiste [...] di mercato che pure [...] cui, però si vedono i vantaggi e [...] punto di vista dei valori socialisti, umanisti [...]. Si fa presto a [...] alla legge di mercato, -osserva [...] -, che «bisogna chiudere [...] non sono redditizie, ma non si può [...] stessa semplicità che bisogna licenziare migliaia di [...]. La discussione non è [...] ideologico, ma è, prima di tutto, un [...] che nessun governo può eludere e tanto [...] che si richiama ai valori socialisti». Ma non pensi che [...] siano accumulati, fino a divenire acuti, perché, [...] riforme del meccanismo economico del 1968, sono [...] politiche che avrebbero dovuto consentire la partecipazione [...] responsabilizzazione di tutti ad un processo di [...] ora inevitabile?« Certamente. Infatti, non abbiamo potuto [...] vivendo una complessa fase di transizione in [...] i rapporti tra partito e Stato e [...] cittadini il diritto di associarsi in partiti [...]. La legge sul pluripartitismo, che [...] approvata dal Parlamento il 24 novembre, prelude ad una [...] della Costituzione. [...] legge garantirà il nuovo [...] Chiese, [...] prossimo viaggio del Papa [...] Ungheria [...] i già buoni rapporti tra istituzioni statali [...] credenti e non credenti. I diritti della minoranza [...] Transilvania vanno salvaguardati. ALCESTE [...] ungherese, saldando gli interessi [...] socialista con le leggi del mercato anche [...] può ignorare la mondializzazione [...] proprio perché ci sono [...] ad un processo di rinnovamento che era [...] politico. Si è, così, generato [...] progetti di riforme e realizzazione, la quale [...] anche delle istituzioni statali e politiche. La verità è che [...] a costruire il socialismo abbiamo imitato il [...] già da anni, a partire dal dopo [...]. La legge già approvata [...] azioni e la legge da approvare sul [...] in associazioni culturali, in sindacati, in partiti [...] in atto». Si può dire che [...] parte dalla Conferenza nazionale del [...] nel maggio scorso che [...] primo ministro, [...] Grosz, al posto di Janos [...] alla guida del partito. Ma sul piano dei [...] procederà dato che in Ungheria si sono [...] formazioni politiche sia pure sotto forma [...] credo che non basta [...] sul diritto [...] come sarà fatto dal Parlamento [...] sessione del 24 novembre. Occorre riformare anche la Costituzione [...] non solo a queste e ad altre [...] renderanno necessarie per lo sviluppo della democrazia, [...] statale e politico una [...] garanzia costituzionali. Occorre ridefinire il rapporto [...] legislativa, potere giudiziario ma anche il rapporto [...] propriamente dello Stato ed il partito. Ecco perché penso che questo [...] processo di [...] richieda tempo e potrà avere [...] approdo entro il 1990 [...]. Ma questo processo pone [...] compiti nel suo rapporto più dinamico e [...] società, con le nuove formazioni, che, in [...] parte, contestano il socialismo o un certo [...]. Finora, le stesse associazioni [...] «Forum [...] o dei «Giovani democratici» hanno fatto più [...]. Così i [...] sindacati [...] quello ufficiale, devono farsi ancora sentire sul [...]. Tuttavia, queste presenze insieme [...] sindacati degli artisti, dei cineasti, degli scrittori [...] scrittori ufficiale alimentano una circolazione delle idee. E poi ci sono [...] Chiesa [...] e ci sono le Chiese protestanti, la [...] fanno sentire il loro peso nella società. Si tratta, ora, di [...] di voci con apposite leggi e con [...] si tratta pure di ridefinire il ruolo [...] ormai, si sente impegnato a gestire una [...] democratica. Possiamo dire che il [...] la sfida democratica ed anche la sfida [...] non può essere solo tecnologica ma deve [...] rinnovamento morale, culturale». Il Papa è stato [...] Ungheria ed il viaggio avverrà, sembra, nel 1990. Che senso potrà avere [...] che, per un verso, rafforzerà i buoni [...] lo Stato e la Chiesa cattolica e [...] ungherese e la Santa Sede. [...] ritengo che rafforzerà pure il [...] ecumenico dato che in Ungheria la maggioranza della popolazione [...] chiara cattolica ma c'è pure [...] forte presenza [...] te». Come è stato giudicato [...] Ungheria [...] discorso tenuto da Giovanni Paolo II a Strasburgo [...] quando ha parlato non solo della cooperazione [...] Europe, ma le ha invitate a riscoprire [...] cristiane?« Si è trattato di un discorso [...] contribuito a far cadere tante disinformazioni [...] Europa ed a stimolare [...] le reciproche conoscenze fra cui le diversità [...] religiose di questo nostro continente. Tra queste tradizioni esistono [...] ad Est come ad Ovest». Quale è stato lo [...] da te diretta «Storia [...] fatto un lavoro di [...] storici per dimostrare, prima di tutto, la [...] magiari in terra rumena accanto ai tedeschi [...] ai rumeni. Tre popolazioni, tre lingue, [...] devono trovare il modo di vivere insieme. La minoranza ungherese è [...] milioni, la più grande [...]. Di essi circa ventimila [...] in Ungheria per sottrarsi a discriminazioni in [...] piano del governo rumeno che vuole eliminare [...]. Abbiamo voluto richiamare [...] di tutta [...] sui diritti delle minoranze [...] sulla base degli accordi di Helsinki e [...] Carta [...]. Nessuna rivendicazione territoriale, ma [...] minoranza che sentiamo vicina». Ma anche su questo [...] si mostra «fiducioso» perché [...] dimostrare di [...] salvaguardare anche le tradizioni [...] di una [...] rivolta degli statali Così [...] Francia la questione salariale JEAN RONY Esaminando la [...] a creare in Francia da qualche settimana [...] prima constatazione: se una crescente agitazione scuote [...] (funzionari dello Stato propriamente detti e grandi [...] private sono ancora immerse nella pace sociale, [...] recente alla [...] di [...] dove si era pensato [...] segnale di ripresa delle lotte nelle fabbriche. Dunque tranquillità [...] e agitazione là. I dipendenti delle imprese [...] di buona salute (sono le maggiori, quelle [...] maggior parte dei lavoratori) sono grosso modo [...] di «rigore». Il loro potere d'acquisto [...] crescere; il mercato tira, la manodopera qualificata [...]. Il sindacato francese, più debole [...] mai nel settore privato, si accontenta di «accompagnare» una [...] salariale per così dire spontanea. Da [...] la crescita di produttività [...] ritrova qualche traccia nelle buste paga. A tutto ciò va [...] «prosciugamento» degli [...] ad esempio nel settore [...] possibile un ritorno [...] di giovani, considerati più [...] che [...] tecnologica esigerà senza sosta. I [...] francesi vorrebbero ritrovare quel [...] deplorarono negli anni del boom. Hanno bisogno, o più [...] bisogno [...] di una nuova mobilità [...]. [...] è la situazione nel settore [...]. [...] non c'è alcuna attenuazione [...] dal 1982 e accettato in nome della [...] di lavoro negli anni in cui si [...]. La situazione è apparentemente [...] e impiegati dello Stato vorrebbero approfittare anch'essi [...] che il loro lavoro e i loro [...] a rendere possibile. E quindi scendono in [...]. Ma la realtà è [...] meno congiunturale. Pone dei problemi di [...] problemi salariali. Cominciamo con qualche semplice [...] pubblico ha conservato un tasso di sindacalizzazione [...] a quello del settore privato. Oggi nei movimenti (scioperi, [...] i sindacati sono dappertutto sorpassati dalle [...] rappresentative, che riescono spesso [...] margini il sindacato ufficiale (con [...] di alcuni sindacati che [...] del massimalismo subalterno). Altra osservazione: il settore pubblico, [...] dopoguerra, aveva dato prova di [...] solida coesione [...]. Lo Statuto della funzione [...] griglia salariale basata sulla competenza (diploma, qualificazione, [...] come una garanzia contro i possibili [...] di un governo che [...] di mettere una categoria contro [...]. Ora questa coesione (per [...] rigidità) è la prima vittima [...] movimento, in particolare tra [...] hanno sostenuto di rivendicare soltanto per se [...] tra gli insegnanti. Terza osservazione: in Francia [...] pubblico costituisce il «nocciolo» duro [...] di sinistra. Le libertà conquistate dai [...] dello Stato repubblicano e sancite alla Liberazione [...] Statuto che garantisce la loro indipendenza rispetto al [...] una tradizione politica che, per [...] il partito socialista ha [...]. Come si vede, oggi è [...] governo socialista che deve far fronte a una rivolta [...] del pubblico impiego. Esaurite le osservazioni, possiamo [...] più lontano [...]. Il servizio dello Stato [...] considerato in questo paese come «nobile» sul [...] generatore di speranza per quanto concerne la [...]. Il figlio del povero [...] divenuto maestro, avrà un figlio che insegnerà [...] terza generazione si potrà orientare verso le [...] amministrazione. Questo era lo schema, [...] realtà, sul quale hanno vissuto per decenni [...] e di mondo contadino che volevano affrancarsi [...]. La promozione interna nei [...] permetteva ai giovani impiegati che non avevano [...] e le cosiddette [...] di assumere alte responsabilità. Con trattamenti certo sempre [...] del settore privato, con una relativa indipendenza, [...] la possibilità di promozione. Dieci anni di liberalismo [...] quel rispetto per il servizio pubblico così [...] dalla destra (in particolare gollista) e dalla [...]. La crisi fiscale, bloccando [...] diminuendo gli effettivi nelle grandi amministrazioni, ha [...] ridicole le speranze di carriera, soprattutto per [...] più basso livello. Il divario salariale con [...] si è accresciuto in conseguenza delle trasformazioni [...] in matematica può guadagnare tre volte di [...]. Infine, la società francese [...] che la promozione sociale passi per il [...] assolutamente superata. Il mito portatore di [...] parzialmente fondato) è oggi la creazione [...]. Da [...] il fatto che i [...] la sensazione di essere chiusi in un [...] in settori specializzati. Ne deriva un sentimento di [...] che non avevano mai provato. Lo sbocco è oggi [...] formulata perfino in termini non realisti (le [...] aumento immediato dei [...]. Il governo [...] va a tentoni, [...] vale a dire che [...] di aumentare il corporativismo che già c'è [...]. Non padroneggia una situazione [...] non ha visto crearsi (non più dei [...]. ///
[...] ///
È possibile che il [...] per stanchezza e che le torme d [...] gli [...] scioperi cruciali delle poste) [...]. Ma il problema della crisi [...] Stato ha ormai finito [...] tema dì dibattito per diventare [...] e quotidiana. Se vogliamo un simbolo [...] possiamo trovare nei gravissimi incidenti che hanno [...] il fiore [...] del servizio pubblico francese, [...] Stato [...]. Decine di morti in [...]. [...] spesso, [...] umano», categoria per tutti gli [...] al limite della psicoanalisi selvaggia. E se [...] umano» non avesse fatto [...] processo di demotivazione che ha intaccato tutte [...] pubblici dipendenti? Categorie che hanno visto sciogliersi [...] sole tutti i vantaggi sui quali si [...] dignità professionale, tranne uno: la quasi impossibilità [...] impiegato di [...] colpito da una seria [...]. Statuto da una parte, funzione [...] e organizzazione sindacale e spirito di corpo [...] tutto ciò costituisce una barriera [...] responsabilizzazione. Ma chi può seriamente pensare [...] ostacolo per simile responsabilizzazione sia [...] di sanzioni? Non è che [...] una riforma dello Stato [...] di un quadro di riforma [...] generale che può rinascere un servizio pubblico [...] delle esigenze di una società [...]. Il problema è dunque [...]. Ed è il problema [...]. Massimo D'Alema, direttore Renzo Foa, [...] Giancarlo Bosetti, vicedirettore Fiero Sansonetti, redattore capo centrale Editrice [...] Armando Sarti, presidente Esecutivo: Enrico Lepri [...] delegato) Andrea Barbato, Diego Bassini. Alessandro Carri, Massimo D'Alema, Pietro [...] amministrazione 00185 Roma, via [...] Taurini [...] telefono passante 06/40490. ///
[...] ///
Direttore responsabile Giuseppe F. [...] per la pubblicità [...] via Bertola 34 Torino, [...] S PI, via Manzoni 37 Milano, [...] direzione e uffici, viale Fulvio Testi [...] 20162; stabilimenti: via Cino da Pistola 10 Milano, [...] 5 [...] 11 giornale [...] ha pubblicato un libretto [...] «Lettere alla Sicilia», dove sono raccolti gli [...] Piero Gobetti pubblicò sul quotidiano palermitano tra il [...] 1925. Questo volumetto mi ha [...] cosa è oggi la stampa in Sicilia [...] Mezzogiorno. E, più in generale, [...] canali per la circolazione delle idee e [...] democratica e civile in vaste zone del [...]. ///
[...] ///
Ma cos'è lo Stato [...] riferimento il dottor Sica? GU apparati, gli [...] Vero. Con questa constatazione si [...] paese dove con [...] presidenti del Consiglio, ministri, [...] Regione denunciano mali e guasti di cui sono [...]. Ma nelle regioni meridionali [...] questione molto più vasta e attiene alla [...] suo complesso e alla capacità autonoma di [...] aggregazioni politiche e culturali di animare iniziative [...]. La mafia e la [...] recenti e nel Mezzogiorno [...] Stato [...] stato sempre latitante. Tuttavia ci sono stati [...] nel meridione e in Sicilia la società [...] idee, tensioni che hanno richiamato [...] e la collaborazione di [...] e uomini di cultura del nord. E non mi riferisco [...] alti delle lotte del Movimento popolare, dai [...] 1893 al Movimento contadino [...] dopoguerra. Mi riferisco anche a [...] meridionale [...] in passato mostrarono di [...] autonomia nei confronti di gruppi dominanti e [...]. Il giornale [...] fu fondato da Ignazio Florio [...] DI TUTTI EMANUELE MACALUSO Gobetti, i giornali [...] esprimeva non solo [...] di un imprenditore di [...] di una modernizzazione della Sicilia, [...] di una borghesia che per espandersi doveva [...] solo capitali e merci ma anche le [...]. [...] giolittiana avrebbe dovuto favorire questa [...]. Ma, come sappiamo, le [...]. Quel cho voglio segnalare [...] di un giornale che esprimeva queste spinte [...] la cultura e a catalizzare energie intellettuali [...] Nella stessa collana [...] ha pubblicato i racconti [...] Pirandello, apparsi su quel [...]. Fra i collaboratori esterni Piero Gobetti [...] su tante cose: sul teatro, sugli orientamenti [...] con ritratti di Giovanni Amendola, Croce, Gaetano Mosca, Prezzolini; [...] corrispondenze dalla Francia. Stupisce anche che il [...] avesse fatto due viaggi in Sicilia, nel [...] compagna dopo [...] sostato in casa di Giustino Fortunato [...] nel 1924 incontrando a Palermo un folto [...] intellettuali che collaboravano assiduamente alla [...] «rivoluzione liberale». Ma per tornare al [...] va ricordato come dopo la liberazione nel Mezzogiorno [...] Sicilia sorsero quotidiani e riviste che diedero [...] alla battaglia democratica e civile in quelle [...] basi nuove allo Stato. Leggendo il bel libro [...] Giulio Einaudi «Frammenti di memoria», dove è rievocata la [...] «Politecnico» di Vittorini e l'opera di scrittori come Carlo Levi, Pavese, Calvino e tanti altri mi veniva in [...] di quegli anni con un incrocio di [...] sud e a! [...] difficili, 50-60, riviste come «Cronache [...] su un versante diverso, «Nord e Sud» [...] come [...] (il solo quotidiano di [...] Mezzogiorno), costituirono un punto forte di riferimento riella [...] e raccolsero ancora una [...] energie intellettuali «locali» e nazionali. [...] di Palermo scrivevano i [...] Leonardo Sciascia e Renato Guttuso e gli «esterni» Carlo Levi, Danilo Dolci e molti altri. Anche in quegli anni [...] «il territorio» e lo Stato era latitante [...] suoi prefetti e questori. Eppure dalla società arrivarono [...] da aprire grosse brecce nel sistema di [...] la vita politica e culturale meridionale. Oggi la situazione è contraddittoria: [...] rotture aperte [...] di Stato incidono ancora e [...]. Molte voci però si [...]. Altre sono diventate flebili. Anche quella di un [...]. I quotidiani, in tutto [...] Mezzogiorno [...] megafoni dei sistema di potere. La stampa nazionale che [...] le punte più alte [...] meridionale fa, come sempre, [...] intellettuali impegnati nella battaglia meridionalista e contro [...] bellissime pagine in un contesto destinato a [...] equilibri. Non c'è più una [...] autorevole e seguita a Napoli e a Bari, [...] Cosenza e a Palermo. A Roma e Firenze, [...] Milano [...] Torino. Ci sono invece «Panorama». E poi «Sorrisi e Canzoni», [...] Mezzogiorno. ///
[...] ///
E poi «Sorrisi e Canzoni», [...] Mezzogiorno.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


(214)


(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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