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Niente particolari, nessun [...] Cave. Dalle parole dei navigati, [...] soprattutto la costernazione davanti a un caso [...]. Eppure [...] manciata di elementi per avere [...] di [...] davanti [...] stessa [...]. Basta quella roncola, quegli [...] dal genero di Allocca. Basta la calma [...] un vecchio curvo sulla sedia, [...]. [...] mille casi di ferocia tornano [...] mente. Tornano in mente i [...] Pietro Maso, le reliquie del «mostro» di Firenze, [...] di Foligno. Saltano antiche certezze, la [...] e del bambino, la tenerez-za del cucciolo, [...] cuccia. È come se la [...] Cic-ciano riassumesse in modo orren-do un campionario di [...]. Ancora una volta dobbiamo di-re: [...] uomini. E infatti ci fac-ciamo [...]. È questa scellerata garanzia [...] prima cer-tezza su cui si sofferma Mauro Mancia, [...] neurofisiolo-gia, didatta della Società psicoana-litica italiana. Ma [...] legata a di-struttività è assolutamente [...] ca-ratteristica umana. E in realtà non [...] che giustifichi questo carattere di ferocia. Nessuna spiegazione è [...]. Quello che ci rimane, [...] genere, sono ipotesi. Tentativi di ricostrui-re il [...] di-strugge, di immagi-nare le strade che lo [...] a [...] così «umano»: «E una [...] Man-cia -riguarda [...] le prime frustra-zioni con [...] come intolle-rabili, [...] che un individuo nella [...] formazione può accumulare nei confronti del mondo [...] o [...]. [...] avvenire per tutti, po-chissimi però [...] tra-sformano [...] odio, rivendicazione feroce. [...] al fallimento della relazione con [...] propria madre. Ma, ripeto, sono tutte ipotesi [...] rispetto alla gravità [...]. Secondo Mancia è un [...] pedofilia [...] in questione, Andrea Allocca: «Mentre [...] frutto di una mancata identificazione materna, nella [...] riguarda un odio nei confronti di parti [...] che vengono identificate con i bambini». La pedofilia contiene un [...] che può con-sistere [...] il mondo sessuale degli [...] proietta-re la propria angoscia nel bambi-no». È proprio in questo gioco [...] proiezioni che si inserisce il mo-mento della ferocia, [...] attribuisce la propria colpa al [...]. La sofferenza, la colpa [...]. Altre parti di questa [...] psicotico prendono il sopravven-to, e non tengono [...]. Il piccolo viene visto [...] come meritevole di [...] ucciso, sennò, molto semplice-mente, [...]. [...] non si sente in colpa». [...] di Andrea Allocca che len-tamente, [...] la [...] voce di [...] tappe [...] è una di quel-le che [...] memoria. In questo sen-so, [...] distruttivo è quasi libera-torio». Niente toglie che dopo [...] il pentimento, la disperazione: «Ma le scissioni [...] personalità sono flut-tuanti». Secondo Mancia uno degli [...] crimine di questo tipo sta nella scissione [...] della personalità: «Assistiamo a personalità [...]. La scissione è dominante, [...] perversa opera accanto a quella ra-zionale, perfettamente [...] intendere. Proprio su questo si ba-sa [...] inca-pacità di intendere. /// [...] /// Per [...] lo stato [...] mentale è assolutamente da prendersi [...] considerazione: «Quando si arriva alla distruzione [...] sia possibile [...] in una certa cultura o [...] sì, [...]. Ma aggiungo che dovrebbe [...] perizia psi-chiatrica, il quoziente [...]. [...] casi il quoziente dia bassissimi [...]. Pietro Maso come strumento per [...] scelse, in cucina, una padella. Sono portata a pensare [...] casi non possa non es-serci un deficit». Nella vicenda di Cicciano, [...] vede [...] storia dei bambini, «una storia [...] atroce di quella delle don-ne». In particolare pe-rò, tende [...] natura pedofila e omosessuale [...]. [...] un contesto dove si [...] liberalizzazione di certi comporta-menti, si tratta sempre [...]. Ida Magli torna a [...] quello in cui Allocca ha deciso di [...] con raccapriccio. [...] ragazzino di «parlare», denun-ciando finalmente [...] che subìva da tempo: «Chi è in grado di [...]. E non credo che [...] si [...] per un rapporto violento [...] non si aspetta». In-vece, Allocca può [...] avuto come scopo proprio quello [...] «Il desiderio sessuale per una persona che non si [...] della tua impotenza, porta a [...] sessuale pro-prio con [...]. Non è [...] lo stupro: in questi casi [...] movente [...]. [...] morali, filosofici, esistenziali. Il teologo Carlo Molari [...] nel mondo dei riferi-menti umani le ragioni [...]. [...] «Quando non esiste un riferimen-to [...] non esiste un limite, una norma sulla quale misurarci. Se il nostro assoluto [...] esempio il piacere, o il de-naro, o [...] esiste un oltre. Bastiamo a noi stessi. Così come bastiamo noi per [...] tutto il male della storia. In [...] al-lora non fa differenza uccidere, [...] massacrare. Se si uccide, significa [...] autoriferimento è co-sì grande da considerare senza [...]. [...] che emerge è sintomo di [...] di «Dio», «o, per [...] in altri modi, di una [...] trascendente, più grande di noi. Qualcosa che sia in grado [...] capo-volgere i nostri riferimenti: allora al centro di [...] non [...]. Roberta Chiti Parlano Mauro Mancia, Ida Magli e Carlo Molari La domanda è ovvia, [...] ponendo un [...] tutti in Italia, di [...] leggendo i giornali: [...] possibile? Come può un [...] i tre assassini, Andrea Allocca e i [...] Pio Trocchia e Gregorio [...] sono esseri umani, altro [...] della parola «mostro» -arrivare a tanto? Cosa [...] di un uomo, quale interruttore fa scattare [...] atroce, così terrificante e inconcepibile? A queste [...] dire, immediate, se ne aggiungono molte altre. La prima: sono persone [...] e di volere», come si dice in [...] un [...] arido? La seconda: qual [...] di gruppo, o di branco, che si [...] vecchio [...] più giovani complici? La [...] La pedofilia è qualcosa di clinicamente definibile, [...] pulsione che tutti noi portiamo [...] Ancora: è giusto dare [...] «pedofilia» e «violenza» siano sinonimi? E infine: [...] raptus, per quanto orribile, di un momento, [...] di premeditato, di cosciente, che quindi renderebbe [...] tutto capaci di intendere, e per nulla [...] «infermità mentale»? Molte domande, ma le risposte [...]. Proviamoci con [...] di Mauro Mancia, psicoanalista; Ida Magli, [...] Carlo Molari, teologo. Per trovare, se non [...] delle bussole per orientarci, delle linee di [...] aiutino non a capire [...] ma almeno ad [...]. Non si spiega altrimenti la [...] di orrore [...] stupore di fronte [...] del pic-colo Silvestro Delle Cave. So-no cose che smuovono [...] fin dalla notte dei tem-pi la mitologia [...] forse «sublimato», questi temi. [...] è [...]. Il padre degli dei, [...] con Rea e, convinto che [...] dei figli usurperà il suo potere, comincia a [...] man mano che nascono. Ma Rea si nasconde [...] Creta per partorire Zeus, che crescendo costringerà il [...] alla vita i figli uccisi. Il tutto è raccontato [...] Esiodo [...]. Nella mitologia latina [...] si trasforma in Saturno. Da notare che [...] del nome [...] è incerta: potrebbe derivare dalla [...] greca [...] tempo, ma anche dal verso [...] che [...]. Abramo [...] Isacco La Bibbia e [...] In quella che, per motivi di comodo, potremmo [...] cristiana [...] importante. È Dio stesso -il Dio [...] Te-stamento -a chiedere ad Abramo il sacrificio di [...] Isacco. Si tratta di una ri-chiesta [...] per [...] alla prova la fedeltà: Isacco [...] salvato [...] mo-mento. Chissà se è un [...] lo spettro della violenza, di [...] «prova divina»? Il racconto [...] Abramo, [...] il primo dei profeti an-che dai musulmani, [...]. Medea, la madre che [...] figli [...] sulla violenza nei confronti [...] personaggio di Medea. [...] Colchide (terra del vello [...] Georgia: quindi Medea è «barbara» [...] i greci), si innamora [...] Giasone e lo aiuta a [...] la pelle dorata del mitico caprone. Poi fugge con lui. Ma Giasone [...] per [...] e lei si ven-dica [...] fan-ciulla e uccidendo poi, di pro-pria mano, [...] da lui. La [...] figura ha ispirato [...] nonché un celebre film di Pier Paolo Pasolini [...]. Erode [...] Gesù Infanticidio e ragion di [...] degli innocenti» oscilla fra mito [...] e storia, ed è un caso in cui [...] di massa coincide con una [...] perversa della ragion di stato. Erode il Grande (73 [...]. Secondo [...] Mat-teo, ordinò la strage [...] un bambino nato in quei giorni avrebbe [...] suo trono. Ne parla anche (male) lo [...] ebreo Giu-seppe Flavio. Nota bene: fu suo [...] Erode [...] a far uccidere, istigato [...] Salomè, SanGiovanni Battista. /// [...] /// Ma [...] «malati». Di fronte agli assassini [...] Silvestro [...] inevitabile una domanda: come si può arrivare [...] Perché così cattivi? Käthe [...] «La morte si impossessa [...] 1934 Dentro [...] dove scatta la molla [...] Il commento In questi casi la voglia di [...] si impadronisce della collettività. /// [...] /// Ma lo Stato non [...] crudele Proprio di fronte a crimini così [...] devono essere severe, ma senza cadere nella [...] occhio». [...] sicurezza ai cittadini. La sicurezza [...] la difesa del territorio, [...] del-la libertà dei cittadini di fronte ad [...]. Richiede prepara-zione anche alla [...] desidera la pace; ma, soprattutto, richiede la [...] se hanno senso patrio, a lottare ciascuno [...] di tutti. Quindi, la sicurezza si [...] di appartenen-za alla collettività, di preferenza per [...]. Talvolta, la preferenza è giustificabile [...] base a criteri, per così dire, cosmopoliti: [...] patria». [...] guerra di tutti contro tutti [...] che [...] giustizia per proprio conto, è [...] a favore dello Stato e [...] suoi appara-ti, quindi non sulla paura e sulla re-pressione, [...] sulla plausibilità di un [...]. Pertanto, lo Stato cercherà [...] di mantenere la [...] legitti-mità producendo giustizia e [...] osservate e fatte ri-spettare, in caso di [...] anche con sanzioni. Affin-ché le sanzioni siano legittime [...] risultare proporzionate; non [...] imposte a piacimento dallo Stato, [...] e da qualsiasi ragionevole previsione. Una comunità statuale ha [...] persino il dovere di di-fendersi, con punizioni [...] in nome e [...] collettività, contro coloro che [...] pericolo la convivenza e ne violano [...] le nor-me. Proprio per essere efficaci, [...] dallo Stato debbo-no essere prevedibili, collegate a [...] da dissuadere, prive di conno-tati di crudeltà. Lo Stato deve essere [...] deve essere crudele. Al contrario, la crudeltà [...] Stato [...] sempre, dato il potere di cui co-munque [...] ingiu-stificata. Lungi dal costituire uno [...] la crudeltà di Stato finirebbe per giustificare [...]. Una comunità che vivesse [...] sanzioni terribili e crudeli impartite da uno Stato [...] riuscirebbe [...] tessuto con-nettivo di fiducia [...] e nella valutazione com-plessiva dello Stato e [...]. La legge del taglione, [...] e dente per dente» del Vec-chio Testamento, [...] per i singoli, nel «porgere [...] guancia». Per lo Stato, che [...] tutelare una comunità, alla legge del taglione [...] precisione una tavola ben codificata delle punizioni [...] la possibilità da parte dei trasgressori, per [...] apparire, della presa di coscienza del male [...] ai singoli e alla comunità stessa. Per i si-stemi politici [...] splendidamente Judith [...] (Vizi ordinari, Il Mulino, [...] a maggior ragio-ne quella dello Stato così [...] di qualsiasi individuo e di qualsiasi altra [...] più grave dei vizi. Infat-ti, la fredda crudeltà [...] e terrore, impedisce la co-struzione di rapporti [...] i sentimenti di apparte-nenza, blocca la possibile [...] una comunità attra-verso la libera espressione delle [...] prospettive. Uno Stato crudele non [...] di vita dei suoi citta-dini. Se la [...] giustizia viene per-cepita come [...] in un uso esteso della pena di [...] dimostrano che non avrà ef-fetti dissuasivi migliori [...] definite, ma non ne conse-guirà neppure un [...] fra i cittadini. Anzi, la crudeltà dello Stato, [...] per sé potrebbe essere addirittura la codi-ficazione [...] si traduce anche nella crudeltà reci-proca fra [...] in un senso di loro [...] dallo Stato stesso. La cru-deltà devasta il [...] della convivenza organizzata sia quando si esercita [...] quando viene, più o meno con-sapevolmente, delegata [...] Stato [...] dallo Stato esercitata. La crudeltà svuota la [...] Stato crudele, [...] fosse formalmente democratico, si [...] nel fare ricorso alla segretezza al fine [...] tranne in alcuni pochi scelti casi nei [...] più drammatica la punizione co-siddetta esemplare. Nel momento in cui [...] Stato, [...] a puni-zioni crudeli, non fosse in grado [...] suoi cittadini dalla cri-minalità domestica, diventerebbe concreta [...] i citta-dini, [...] assuefatti alla cru-deltà e [...] forma di vendetta a quelle puni-zioni che [...] Stato [...] vuole più, non sa più, non riesce [...] e per opportunismo, ad impartire. Nulla di tutto questo [...] di alcun sostegno per coloro che sono [...] dei concittadini negli affetti più cari. Perdonare non si può; [...] deve, poiché, fra [...] è improbabile che la [...] beneficio. Forse, soltanto [...] severa, senza privilegi e [...] una legge giusta da parte di uno Stato [...] agisce in tempi brevi, può ridi-mensionare le [...] una vendetta spinta al massimo della crudeltà. Comun-que, il dolore personale [...] una collettività non crudele senza essere esageratamente [...] di costruire nel tem-po e nel rispetto [...] la dovuta compassione, gli indispen-sabili anticorpi. /// [...] /// Comun-que, il dolore personale [...] una collettività non crudele senza essere esageratamente [...] di costruire nel tem-po e nel rispetto [...] la dovuta compassione, gli indispen-sabili anticorpi. (0)
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