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Ma, da vivo, Aristotele [...] di confrontarsi con la cultura cinese, che [...] così dopo [...] messo mano, per la [...] oltre [...] anni, alla traduzione dei [...]. A [...] carico è stata [...] Università del [...] di Pechino, [...] trasposto in cinese «mandarino» il pensiero dello Stagirita, [...] in questi giorni in circolazione i primi [...] pubblica colta come «un [...] il mondo intellettuale cinese». Aristotele, con Platone, è [...] architravi del pensiero occidentale, che ha battuto [...] diverse da quello orientale. Mentre Aristotele sudava sette camicie [...] «Metafisica» o [...] «Etica [...] in Cina il pensiero si [...] ai dettami del [...] termine di origine [...] per indicare la pratica della [...] che, esportata in Giappone, diventava lo «zen», nome con [...] sarebbe approdato in Occidente. Due mondi lontani, dai rapporti [...] da una parte le pietre miliari [...] e deduzione sulla strada che [...] alla conoscenza, [...] la strategia [...] «accerchiamento concentrico». Il primo a mostrare qualche [...] interesse per i cinesi fu Leibniz, che spese anche [...] affermando inoltre che [...] «I King» anticipava di duemila [...] binaria. Senza possibilità [...] invece, il giudizio di Hegel: [...] orientale era destituito di senso. La vendetta orientale arrivò [...] un pensatore singolare come Arthur [...] che al buddhismo attinse [...] della [...] riflessione. Aristotele era su [...] lunghezza [...]. Alla meditazione preferiva la [...] infatti, si chiamava la [...] scuola. Ed è a furia [...] lo Stagirita ha inopinatamente raggiunto la Cina. Nel suo ultimo saggio Lester [...] ha stilato una diagnosi infausta [...] il modo di produzione ormai vincente Il capitalismo globale [...] fatto boom Ma [...] ai suoi spiriti animali? [...] multinazionale [...] non crollerà, ma la [...] forza [...] planetaria rischia di condannare alla [...] milioni di persone e non solo ad ovest. Questo ed altri contraccolpi [...] dal disprezzo per la [...] periodo. DALLA PRIMA Tale libertà [...] tutti solo per mezzo [...] in questo senso si [...] il socialismo un libera-lismo organizzatore». Mentre di-chiarava improponibile la [...] per perseguire il socialismo, Bernstein invitava i [...] sulle pro-prie spalle il compito di far [...] critica degli spetti caduchi del marxismo aprisse [...] un rinnovamento del socialismo stesso. Un rinnovamento, che trovava [...] Bernstein dopo la rivoluzione di Ottobre la [...] nettamente il comunismo dit-tatoriale, fondato su «un [...] cui « etica po-litica non è una [...] di-sconoscimento delle idee liberali» dal socialismo democratico [...]. Ed egli aspettava come [...] in cui i bol-scevichi avrebbero dovuto af-frontare [...] aspirazione dei popoli alla li-bertà e al [...]. È passato un secolo [...] Bernstein, ma esso resta non soltanto un [...] bensì anche [...] di un grande discorso, [...] analisi di Bobbio. Torniamo ad alcuni squarci [...] Bobbio: il princi-pio del liberalismo è la maggiore [...] dalle varie forme di potere che sono [...] di lui (. Per questo ho sempre considerato [...] socialismo non come [...] ma come una tappa ulteriore [...] processo di emancipazione umana, iniziata [...] moderna (. Marxismo e liberalismo appaio [...] si confonde il liberalismo con il li-berismo, [...] unicamente la teoria politica della dittatura del [...] suo aspetto an-tidemocratico». Nel passato i co-munisti [...] sinistra per essere se stesa dovesse di-struggere [...] e democratico. Ora vi sono coloro [...] la sinistra, do-po la catastrofe del comunismo, [...] di quel so-cialismo che ha salvaguardato e [...] libertà con i principi [...] sociale. Dove stanno il senso [...] di tutto ciò? Il principale argo-mento che [...] e pare che neppure se ne rendano [...] marxismo ortodos-so: il socialismo se non è [...] non può essere quindi una sinistra moderna [...] essere socialista. Questo vuol dire ignorare [...] cui si è costruito il socialismo li-berale [...] stato lo svincolamento del socialismo dal suo [...] os-sessivamente statalistico. I nostri [...] se non possono essere [...] statalisti orga-nici, preferiscono non essere più socialisti [...]. Orbene, il so-cialismo è [...] farsi classista e statalista e si è [...] secche cui lo portavano [...] nel classismo e lo [...] unica ricetta. Le socialde-mocrazia certo sono [...] delle funzioni del-lo Stato, ma come [...] come i liberali di [...] solo lo-ro in [...] in cui le politiche [...] era-no del tutto inadeguate. La loro non è mai [...] dello Stato unico padrone. Non credo proprio, dunque, [...] democratico e liberale vada messo in soffitta [...] preferenze linguistiche di alcuno nè per un [...] che non ha legittimazione storica e culturale. Una sinistra che unisce [...] so-ciale ha già il suo nome: quel [...] storia ha creato e che essa ancora [...]. [...] di que-sta storia, come Bobbio [...] ri-cordato, fa parte anche Marx, sempre che [...] non già come il padre di una [...] da prendere o lascia-re, ma un grande [...] a [...] volta da interpreta-re laicamente, [...] di quello che lui steso pensava fosse [...] della [...] opera. Marx è stato uno [...] del suo tempo, dei nodi posti da [...] eppure sempre attuale: la critica teorica e [...] di disuguaglianza che oppri-mono troppi uomini e [...] quale ciascuno di noi deve compiere le [...] ba-se ai suoi valori etici e al [...] Marx nè contro Marx ma ancora con [...] ridu-zione degli uomini a merci. Salvadori] Primo scenario. Negli anni [...] mondiale è cresciuta al tasso [...] annuo (al netto [...]. Negli anni [...] la cre-scita si è ridotta [...]. Negli anni [...] si è verificato un ulteriore [...] al [...] e nella prima parte di [...] decennio [...] mondiale ha raggiunto a fatica [...]. Conclusione, in [...] il capitalismo ha perso il [...] del suo slancio. /// [...] /// [...] globale induce le imprese [...] attività dove i costi sono minori. Chi non le sposta [...] imprese -partecipa appieno ai vantaggi offerti dalla [...] paesi a basso costo del lavoro [...] il rischio per giustificare [...] nel pae-se [...]. In parte è una necessi-tà [...] ma solo in parte. Le im-portazioni dal Terzo Mondo [...] avere dimensioni tali da spiegare la profonda [...] da lavoro indicata nelle statistiche dei paesi [...]. Negli ultimi quindici anni [...] un contratto sociale tra capi-tale e lavoro [...] quale alcune imprese si sono riorganizzate attor-no [...] centrale di lavora-tori a tempo indeterminato, sogget-to [...] salariali e del-la stabilità del posto (a [...] un gruppo periferico ma [...] significativo di lavoratori temporanei [...] van-taggio. Alle soglie del Duemila, [...] al ridimen-sionamento del personale e alla di-minuzione [...] può dire che non esista più un [...] lavoratori, a parte i dirigenti storici. /// [...] /// Nel capitalismo americano, il [...] più pervasivo, il più invidiato [...] a ragione e a [...] contratto sociale non scritto del secondo dopoguerra [...] rescisso. Le riduzioni di personale, [...] America, hanno fatto tramontare la sicurezza che [...] oggi aumente-rà regolarmente in fu-turo, che le [...] licenziamen-ti saranno tempora-nee e limitate. Hanno permesso [...] di ridurre i salari senza [...] il ca-pitale e i governi do-vessero confrontarsi con una [...] scontenta, visto [...] politico se non la marginalizzazione [...] sindacati, e di ridurre [...]. Solo che [...] della Contentezza per le [...] delle Aspettative Decrescenti per [...] non possono convivere a lungo. I sistemi sociali galleggiano [...] composto da ideolo-gie e tecnologie che devono [...] compatibili ed è impossi-bile possano coesistere eternamen-te [...] la democra-zia, e [...] che produce [...] sempre mag-giori attraverso la [...] red-dito per la maggioran-za [...]. Lester [...] non va proprio per [...] suo ultimo libro sul capitalismo. The New York [...] lo ha definito «professore [...]. Uno dei tanti profeti [...] annunciano il disastro delle nostre società. Praticamente un nostalgico della [...] da liberal. [...] disegna un paradigma delle [...] radicale e molto inquietante. /// [...] /// [...] nel tempo del-la globalizzazione [...] spiegata prendendo a prestito dalle scienze naturali [...] la tettonica delle placche dal-la geologia e [...] biologia. In geologia i fenomeni, [...] eru-zioni, sono prodotti dal movimen-to invisibile delle [...] galleggiano sul nucleo di piombo fuso della Terra. Un esempio per [...] è la crisi messicana [...] fa. Oppure le crisi aziendali [...] fondamenta delle aspettative delle persone rispetto al [...]. Come dire: un terremoto [...]. Questo si vede in [...] che è ac-caduto può essere acutamente in-dagato [...] se-guendo i movimenti lenti, imper-cettibili che solo [...] pun-to producono [...]. La tettonica a placche [...] superficie economi-ca della Terra, è costituita dalla [...] e della ric-chezza. Sembra statica, ma in un [...] relativamente breve, [...] ciò che è appena percepibi-le [...] anno in anno appare una mo-dificazione radicale della distribu-zione [...] potere [...] tra gruppi sociali. Si scoprirà che en-tro [...] del secolo i sa-lari reali dei lavoratori [...] sotterraneo torne-ranno ai livelli di [...] prima mentre nello stesso [...] sarà più che raddoppiato. Le cinque placche sono: [...] comunismo, il passaggio tecnologico verso [...] dominata da industrie ad [...] energie intellettuali umane libere da qualsiasi vincolo [...] demografica carat-terizzata [...] nei paesi più poveri [...] nel mondo sviluppato di una nuova classe [...] benestanti che per la maggior par-te non [...] cui reddito di-pende dalla previdenza pubblica; il [...] delle grandi imprese multinazionali e governi nazionali [...] be-nessere dei propri elettori; la spari-zione di [...]. Quanto [...] punteggia-to», questo si manifesta quando [...] si modifica [...] la specie dominante (i dino-sauri [...] biologia, la «classe centra-le» o [...] dello stato sociale in economia) [...] estingue rapidamen-te e [...] ne prende il posto. Ar-riva il capitalismo darwiniano nel-le [...] diverse sfumature. La tesi di [...] è che il capita-lismo, [...] stelle e strisce, si trova del tutto [...] alla scadenza [...] punteggiato. È troppo in-dividualista, condizionato [...] termine, indulgen-te verso se stesso. Avrebbe bisogno di investimenti [...] nella ricerca di base e ap-plicata, ma [...] di decisione imprenditoriale non vanno di norma [...]. Le aziende tagliano gli [...] per aumentare i consu-mi nel presente. [...] così diffusa grazie alla [...] socialismo e dello stato sociale nel mondo, [...] sostituita dal ritorno al capitalismo finalizzato alla [...] adatto. Che cosa succederà quando [...] in cui la torta economica sarà sempre [...] capitalismo non offri-rà un aumento dei salari [...] dei propri membri? Minimo, arriverà il giorno [...] potrà più contare sulla fedeltà politica della [...]. Massi-mo [...] i nazionalismi, gli isolazionismi. Il vero dramma [...] non è avere un [...] più ri-gido di quello americano, è il [...]. [...] un fallimento strategico. Verrà il tempo in [...] dovranno adattarsi a mangiare croissant a ba-se [...]. Salvo preferi-scano svegliarsi un [...] paio di milioni di ucraini sotto casa. È il rapporto con [...] questione più esplosiva per le società [...]. Accettan-do a scatola chiusa [...] cui si manifesta la globalizzazione, queste società [...] mercato il compito di determinare i propri [...] propri modelli di comportamento. Non era mai suc-cesso in [...] così «integrale». E in [...] globale, [...] verso il basso è [...]. Il capitalismo non crollerà, [...] più adattabile di altri. Ma di questo passo [...]. Antonio Pollio [...] 3. Il noto giornalista racconta [...] le frustrazioni di un rappresentante eletto dal [...]. Come si fa a sentirsi [...] solitudine tra altri 629 deputati, in una maggioran-za vocata [...] sempre a [...] e presidenti di commissione, [...] del primo governo con den-tro [...] sinistra? Aveva fatto rumore, mentre incalzava il primo anniversa-rio [...] lo sfogo di Furio Colombo [...] della solitudine». Il rovel-lo [...] dal [...] approdato [...] di Montecitorio trova ora [...] racconto (più che un saggio vecchia maniera) [...] Rizzoli: «Il candidato». Non «il deputato». Men che meno [...] anche se Colombo non [...] lo recu-pera nel titolo di un capitoletto, [...] adito al dubbio di cedere al vezzo [...] ad esem-pio dal collega Pietro Melograni -«È [...] mi ripugna» -ben prima che Michele Serra [...] usare più quella «parola grot-tesca». Ma «onorevole non è [...] eletta: [...] di rappresentare le decine [...] persone che ti hanno elet-to», annota [...]. Il quale, sem-mai, non [...] per-ché il «contratto» stretto con i suoi [...] carne e ossa, è lungi [...] compiuta-mente rispettato, e vive [...] condizione disonore-vole. Si ritrova, Colombo, peone tra [...] di vecchia memoria. Deve fare politica, nel [...] rappresentanza, dove però ormai la politica è [...]. Nemmeno quello che pure [...] di farsi rispondere al telefono da un [...] Camera coperto da una segretaria che non passa [...] il dirigente «sta parlando con uno importante [...]. È che «il potere [...] dove si immagina che sia». A dispetto del giovane [...] che per primo sa che «non è [...] fa», ma ugualmente gli invia il suo [...] «Non [...] può mai sapere». Se quel ragazzo avesse [...] leggere il libro di Colombo potrebbe accorgersi [...] ragioni «di frustrazione, di irritazione e a [...] sono le stesse del politico che «non [...] se promet-te non può mantenere». Non dovrebbe pro-mettere, a [...]. La vecchia pratica del [...] resta espressione di un po-tere improprio, e [...] vin-to anche per essersi impegnato a far [...]. Ma [...] se i diritti stentano [...] e non funzionano più i vecchi meccanismi [...] dire che da qual-che altra parte aleggiano [...] potere. Ma dove, se il Par-lamento [...] a incarnare pienamente la rappresentanza del maggioritario, [...] governo non riesce a interagire con la [...] condi-zionato [...] sulle scelte che con-tano [...] fatta di responsabilità solidali e de-sistenze? Certo, [...] poteri forti, ma è una risposta comunque [...] a espri-mersi come classe diri-gente. E poi, tutto il [...] anche in America -una realtà con cui Colombo [...] -Bill Clin-ton è alle prese con il [...] in cui [...] infilato lo Stato sociale. Ma per i me-dia è [...] semplice concentrare [...] nervosa» sulle fatiche della transizio-ne, [...] a [...] alla stregua del «disordine e [...]. Che il «deputato semplice» [...] come «responsabilità e colpa». Ecco, allora, perché Co-lombo [...] se non nel «sogno» del «candidato». È per non cedere [...] gattopardesca, un modo per ritornare alle origini [...] a cui pure va dato compimento. E, se vissuto coeren-temente, [...] affron-tare consapevolmente gli enigmi e le contraddizioni [...]. Come quella di cui Colombo [...] ad un tempo protagonista e vittima al [...] di Gar-gonza (ed è un peccato che [...] per ragioni di editing, non ce ne [...] era ar-rivato addirittura accreditato come portavoce in [...] parlamentare [...] proprio perché aveva dato [...] della truppa dei deputati semplici costretti a [...] improvvisando ogni giorno», per ritrovarsi alla fine [...] un Romano Prodi che scaricava sulle disfunzioni [...] Par-lamento [...] responsabilità dei ritar-di e dei limiti del [...]. Le solitudini, insomma, si [...]. Ma in solitudine o [...] dei compiti (a me interessa la riforma [...] ti occupi delle riforme istituzionali), si rischia [...] poco. Certo, anche i piccoli [...]. Forse Colombo per primo potrebbe [...] una pratica di mutua assistenza in quelle deso-lanti sedute [...] sulle interpel-lanze e interrogazioni. Oppure cas-sare [...] qualche invito in più, [...] a non perdersi appuntamenti come quel-lo promosso [...] Tori-no dove riecheggia il monito di Paul [...] a non [...] mori-re» la politica. Che non è [...] a entità astratte o, [...] in fieri. Proprio perché il vecchio [...] la politica ha la possibilità di tornare [...] la Costituzione affida alla rappre-sentanza della sovranità [...]. Deve solo mostrarsi capace [...]. Pasquale Cascella Il candidato. La politica senza il [...] Furio Colombo Rizzoli [...]. /// [...] /// La politica senza il [...] Furio Colombo Rizzoli [...]. (0)
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