Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2959824032.

Quanto costano i penti-ti? Tanto, [...] pensa [...] che sta dietro la [...] il reinserimento nella vita civile dei collaboratori [...]. La relazione del ministro [...] primo schema sulla distribuzione delle spese sostenute [...] Servizio [...] di protezione. Il contributo che va [...] il 35,4 per cento della spe-sa; [...] degli alloggi il 31,6 [...] case ammesse a disposi-zione del programma, si [...] sono ben 1689). Per [...] legale (i collaboratori par-tecipano [...] processi) si spende il 12,6 per cento; [...] di assistenza la media è [...] per cento; per gli [...] mentre sotto la voce varie [...] un 13 per cento. Tali con-tributi vengono decurtati di [...] spese, a carico del Servizio centrale di protezione, quali [...] e quelle sanitarie. Da notare [...] econo-mica comprende anche i [...] spese di giustizia, per i trasfe-rimenti e [...] scolastiche. Il Servizio ha iscritto, [...] me-si [...] e in collaborazione con [...] istruzione, 230 studenti con [...]. Una novità, rispet-to alla [...] che sono stati siglati accordi con alcune Usl [...] i collaboratori di giu-stizia di un regolare [...] a nominativi di coper-tura. Il progetto, «che ha ormai [...] la fase sperimentale», ha già determinato una diminuzione delle [...] mediche, passate [...] per cento. Grasso: «Guai a [...] vittoria» Pietro Grasso, sostituto [...] ri-vela: «Da dopo il 30 giugno i [...] ritmo di ol-tre due al giorno. Il fenomeno potrebbe [...]. Accadrebbe se le strutture [...] in grado di ga-rantire la protezione della [...] e fossimo co-stretti a dire: [...] non puoi pentirti perchè [...] posso [...]. E aggiunge: «Con tutto [...] i magi-strati: i giudici da soli non [...] mafia». ///
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Quando a Pietro Gras-so, [...] nel maxipro-cesso a Cosa [...] sostituto procuratore nazionale antimafia, ricordano che la [...] Napolitano svela che i pentiti fi-no al [...] cresciuti al rit-mo di uno al giorno, [...] comporta difficoltà, interrompe: «Dal 30 giugno in [...] dato in nostro possesso, la situazione è [...] pesante. Da al-lora abbiamo due, [...] pentiti al giorno. Una situazione al-larmante». [...] in che senso? Questi dati [...] problemi [...]. Voglio dire: giustamente il [...] difficoltà a pro-teggere efficacemente e a tutto [...]. Se sono addirittura di [...]. Un ritmo così sostenuto [...] una cosa diversa dal-la crisi di Cosa [...] No. Non [...] dubbio: siamo di fronte a [...] crisi delle mafie (e uso [...] il plurale). La legge è uno [...] stata attuata in pieno, ha avuto successo. [...] della collaborazione è stata giusta: [...] questo non ci piove. Quindi il problema fondamentale [...] di [...] Tutte le ipotesi di [...] a punto dei meccanismi della legge devono [...] piedi. Il problema è farla funziona-re [...]. Lo dico perchè [...] un pericolo: quello che [...] pentitismo si autodistrugga. Ac-cadrebbe se le strutture [...] più reggere. È un rischio reale? Ancora [...]. Ma se il trend [...] ritmo il proble-ma si [...]. Mi spiego con un [...] pentiti e [...] familiari -faccio cifre a [...] punto critico oltre il quale non è [...] reale garanzia di pro-tezione, superata quella soglia [...] tra i collabo-ratori per far si che [...] muoia. Insomma, non possiamo metterci [...] cui si di-ce: tu non puoi collaborare [...] poi proteggerti. Si parla molto di [...]. Ma qual è il [...] che non può in nessun caso es-sere [...] Chi intende collaborare deve [...] fare. Deve essere spinto e [...]. Questo deve restare lo [...]. Per il resto si [...] le modifiche e i mi-glioramenti. Per esempio, lo spettro [...] troppo ampio. Quando [...] fatta la legge non [...] andata, nessuno pote-va prevedere gli sviluppi. Si decise che poteva [...] aveva commesso rapine, furti ag-gravati, spaccio di [...]. Un ambito troppo vasto. Trattandosi di una legge [...] co-sti di uomini, strutture, energie -so-prattutto per [...] strutture a garanzia di un ser-vizio efficace [...] circoscritta ai soli reati di criminali-tà organizzata [...] di più grave pericolosità. Altre possibili modifiche? La [...] e [...]. Ora il collaboratore, pur [...] di protezione, chiede il programma perchè solo [...] il programma può ottenere i benefici. Un buon nume-ro di [...] misu-re speciali di protezione senza che ce [...] aggravando la si-tuazione. Energie che potrebbero essere [...] chi cor-re pericolo vengono sprecate. Ma un numero così [...] non comporta rischi di in-quinamento e falsi [...] Non [...] bene anche introdurre modifiche per [...] il nume-ro? No. La possibilità di inquinamento [...] non è collegata al loro numero ma [...] chi de-ve valutare la credibilità dei singoli [...]. [...] ci potrebbe essere anche [...] fossero tre in tutto. Ogni colla-boratore va affrontato [...] di prudenza e professionalità. Bisogna tracciare sempre [...] che lui possa cercare [...] benefici senza però darti in cambio il [...]. Ci deve essere un [...] e di struttura mentale del pentito come [...] parte a quella del-lo Stato. Se il comportamento del [...] evidente questo passaggio le prudenze van-no moltiplicate [...] sono i pre-supposti per la protezione. Il giudice [...] ha detto [...] che la garanzia assoluta [...] la legge e prescin-dendo dalla professionalità non [...]. Ha ragione? Certo. Vorrei aggiungere che ormai [...] certi fenomeni sono tali che è difficile [...] venire a raccontare quel che vo-gliono. Cioè avete ormai una [...] conoscenze che, lei dice, non pos-sono più [...] Questo. Però è sempre più [...]. Pensi, dieci anni fa [...] nulla. Quindici anni fa si [...] mafia fosse un fenomeno let-terario o reale. Ora, invece, è una realtà [...] vidimata, control-lata. Chi lo mette più [...] Ma se dovesse dare un giudizio sulla vicenda Brusca. Neanche una parola su questo. Le chiedo solo un [...] la giudica [...] vi-cenda rispetto al fenomeno [...] La magistratura, pare, è riuscita a valutare con [...] rinunciare a un per-sonaggio importante come Brusca. Quindi, lo Stato ha [...] volta? Enfatizzare le vittorie è sbagliato. Si tratta di segnare, [...] volta, un punto a favore o a [...]. Abbia-mo già assistito ai [...] dopo il maxiprocesso e invece siamo ancora [...]. Il fatto che ci [...] collaborano non vuol dire che abbiamo vinto. Con tutto il rispetto per [...] da soli i giudici non [...] mai sconfig-gere la mafia. La repressione è im-portantissima. Senza non può es-serci [...]. Ma una volta che interviene [...] ci vuole un insieme di [...] econo-mici, sociali, finanziari, culturali. Vuole aggiungere qualcosa? Si. Non ne parla nessuno, [...] problema di inserimento dei colla-boratori nel mondo [...] che hanno finito di collabora-re. È un problema drammatico [...]. ///
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È un problema drammatico [...].