KosmosDOC: © 2006-2024 IdMiS; contenuti: © gestito da ciascun Ente.
I cookies di kosmosdoc non hanno funzione per terzi, ma soltanto tecnica e di sicurezza (Google Analytics, soltanto come complemento tecnico, è stato utilizzato come assimilato anonimo, ai sensi dei provvedimenti del Garante della Privacy). Guida rapida: i link composti di + non necessitano il ricaricamento della pagina: ove colorati consentono l'esplorazione in sottofinestra Guida rapida: il sottoinsieme selezionato del corpus autorizzato può essere esplorato tramite i link +MAP (mappa di frequenza della trascrizione e della descrizione), e +KWPN(brani delle trascrizioni relative) Guida rapida: i link +BD forniscono i brani dell'intera indistinguibile documentazione di Biblioteca Digitale relativi al nome proprio scelto Per il canale video tutorial cliccare: https://www.youtube.com/channel/UClzGpMauhOImKxIwslRpinA/feed |
Videoguida per la navigazione in KosmosDOC.org
Il brano seguente è un frammento di trascrizione automatica (OCR) della pagina richiesta. Questo sistema di indicizzazione della Biblioteca digitale non liberamente visualizzabile mostra parzialmente ciascuna Entità Multimediale suddividendola in piccoli segmenti separati da «[...]» (medesimo periodo o primo periodo successivo) e da « /// [...] /// » (periodo successivo non adiacente). Per riscontrare nella pagina i termini ricercati suggeriamo l'uso di ctrl+F o analoghi, ove il proprio browser lo consenta.
ROBERT [...] culto della personalità Orchidea, [...] nel vaso di vetro, [...] cortei che sfilavano recentemente per [...] la distruzione del-la forèsta amazzonica. Come ogni reporter avrebbe fallo, [...] il [...] leo, la gente intorno, la [...] ma secondo il commento del telegiornale la [...] attività quotidiana è [...]. Filma infatti le strade, [...] la vità dei bianchi perché, vedendo le [...] questi si dibattono, si rafforzi nella sue [...] della dignità della propria civiltà [...] versa, insieme ai rifiuto [...] distruttrice di tutti i valori che danno [...] vita [...]. [...] antropologo era [...] previsione che avrebbero potuto [...] il francese Arago e l'italiano Melloni, che [...] annunciarono al mondo dei dotti e dei [...] della [...] il suo ampio raggio [...]. Poiché grazie ad un [...]. [...] etnografica è diventato il [...] cosa studiata e osservata é diventata [...] critico di chi la [...] eventualmente uccidendo. Una simile previsione era [...] per lo stato della ricerca antropologica, ma [...] la fotografia era stata assunta nella sfera [...] da cui era nata, mentre continuava ad [...] lo stesso orizzonte. Si trattava dei mondo [...] delle misure, delle certezze obiettive costruite a [...] da un metodo che si basava sulla [...] acquisiti al di là di ogni premessa [...]. Questo pensiero positivo era inevitabilmente [...] della fotografia e la capacità [...] strumento di [...] immagini [...] alcuna preparazione nel disegno e [...] arti delia figura appariva non soltanto come [...] democratica al di fuori della [...] degli esperti e dei particolarmente dotati, ma, specialmente, come [...] garanzia di non manipolazione, di riproduzione [...] «cosi come è», senza angolazioni [...]. Tutta la storia della [...] la smentita di tali aspettative. La scarsa manualità dei [...] la soggettività di chi lo manovrava, mettendo [...] sue scelte, anzi la fotografia sarebbe diventata [...] di scelte (degli strumenti, dei materiali, della [...] tempo) [...] la forma più soggettiva [...]. Fino alla ribellione del [...] del secolo scorso che mette in questione [...] della fotografia [...] facendo apre la strada [...] fotografia nelle sue caratteristiche e nei suoi [...] alta visione della fotografia come linguaggio. O [...] fotografica è vissuta da [...] che adat-tano le proprie scelte e il [...] risorse messe a disposizione [...] e dal mercato. Ciò comporta un forzato [...] e vero che è [...] oggi una fotografia (ma non un quadro) [...] si sarebbe realizzato trent'anni fa. A parte le innumerevoli [...] possesso diffuso delle macchine fotografiche mette in [...] specialisti tendono [...] più a definirsi attraverso [...] e limita di temi e di [...] talvolta fino al punto [...] artigiane e preparare da sé le carte [...]. È dunque di nuovo la [...] vita ad emergere. Tanto più dal momento [...] professionisti sono fra i pochissimi operatori [...] che abbiano un rapporto [...]. Stranamente questo rapporto [...] lavoro, che in altre [...] la rivendicazione [...] completa autonomia creatrice, inserisce [...] la dialettica della società moderna in un [...] addirittura invidiato da parte di pittori e [...] solitudine e dal gioco del mercato e [...] al dialogo con il committente del fotografo, [...] o [...] come a una reale [...]. Siamo dunque alla parabola [...] cui questa da fenomeno dirompente e legato [...] della scienza e [...] primo romanticismo ristabilisce un [...] sistema della figurazione e il sistema produttivo? [...] ma vi sarà ancora molto da riflettere [...] avvertite e non macroscopiche. Intanto lo studio della fotografia [...] sempre più se uscirà dal [...] ormai dissodato della cultura occidentale « [...] di quanto è avvenuto in [...] contesti. Sé per [...] occidentale II trauma fotografico [...] recuperi, e vi è certamente in Occidente [...] un dopo [...] fotografica, [...] cinese o [...] giapponese non sembrano [...] risentito. Ma proprio nella possibilità [...] si apre, di verificare ie altre civiltà [...] al confronto con un unico procedimento comune [...] identico in tutte appartiene a quelle profezie [...] unificato che chi aveva salutato [...] delia fotografia aveva previsto. In un paesaggio provvisorio Il [...] sempre goduto di un posto predominante. In un paese senza [...] la tradizione della mitologia classica, [...] di una storia feudale [...] gerarchie [...] secolare, libero da una [...] riconosciuta in grado di imporre [...] religiosa, gli americani ripósero [...] del sublime nella terra, esaltando [...] del paesaggio al livello [...] soggetti [...]. Se questo è vero [...] americana, in generale, lo [...] nella fotografia. A [...] volta, ti paesaggio stesso [...] vasto, e abbastanza neutrale per accogliere tutta [...] ideologie reciprocamente contraddittorie che hanno informato la [...] fotografia, partendo dalle teorie della catastrofe del [...] King, sostenute nelle immagini [...] Timothy [...] toccando il materialismo eroico [...] Russe! [...] modernista di [...] e dei primi lavori [...] Weston, [...] edonistico del Weston più [...] al trascendentismo eclettico recente di Minor White [...] Paul Caponigro. Tutto sommato gli americani, [...] secolo, progettando la percezione di un senso [...] di se stessi di fronte a un [...] come un articolo di fede, [...] che il loro rapporto [...] terra definiva la loro unicità come [...] dai cugini europei troppo civilizzati. Tale fu il mito [...] -o nella visione del mondo [...] visibile ad ogni svolta dal trascendentalismo [...] hollywoodiano. Sorprendentemente, questo paradigma rimase [...] agli anni Sessanta, malgrado i modi successivi [...] paesaggio americano dimostrassero sempre meno i segni [...] vera esperienza [...] di questa terra da [...] abitanti. Assieme ad una generale [...] dei valori tradizionali negli anni Sessanta, emergeva [...] più profonda che [...] della fotografia verso il [...] mondo vissuto, fosse ormai obsoleto; che né [...] esageratamente gonfiate di [...] Adams né la lunga [...] tabelloni consumati e di stagni mistici che [...] soggettivista avesse un rapporto di qualsiasi genere [...] che viene nominalmente descritto. Come reinventare il paesaggio [...] congruenti con le realtà sociali attuali, come [...] modo credibile [...] divenne un argomento piuttosto [...] generazione dei fotografi americani che emergevano negli [...]. Per loro -noi -il [...] mai vissuto in isolamento dal suo opposto. Il concetto di paesaggio [...] soltanto una memoria rustica, o semplicemente uno [...]. [...] paesaggio americano esisteva solo [...] le sue vaste distese colonizzate da autostrade, [...] da piccoli centri urbani e dal tessuto [...] di asfalto illuminate da lampade da sodio, [...] detriti della società LEWIS [...] e da tutti gli [...] che informano la nostra percezione di una [...] naturale ma non ancora culturale, il paesaggio [...] post-industriale. Negli Stati Uniti la [...] mori vent'an-ni fa. Al suo posto, troviamo la [...] di un territorio, una terra di nessuno, una volta [...] americana, adesso si direbbe globale. Deserta Americana, la cui [...] come metafora per un filone di nichilismo [...] trasformò, proliferò, si Uberò e si installò [...] ogni città dei mondo industrializzato. Questo è il «nuovo [...] dove noi ora abitiamo. Pensate alla città di [...] pensate al libro di Robert Adams [...] pensate di nuovo alla [...] le immagini di Adams [...] della città: la topografia di una «grandeur» [...] situata «di [...] spostata dietro un orizzonte [...] di malafede, [...] del concetto di rifugio. E dentro ogni casa, [...] che trasmette un programma americano. Considerate un altro libro [...] Adams [...] più tardi intitolato «Le nostre vite e [...] come seguito a [...] gli abitanti del vicino [...] il Rocky [...] colti a metà del [...] teste rivolte al cielo. Il «Nuovo Territorio» fornisce [...] per gli sce-nari da fantascienza e per [...] come se venisse più facile immaginare la [...] da un luogo quasi ai confini del [...]. Poiché, infatti, questo è [...] finito; post-industriale, post-moderno, [...]. [...] si trova il nuova [...] americana, proprio [...] paesaggio davvero esotico che [...] Terra [...] sconvolgente per gli americani [...] sempre stato insegnato che il loro ambiente [...] modo, normale). Lo sviluppo di una [...] del Territorio, ossia La Fotografia Topografica, coincide [...] minimalismo, condividendo alcuni dei suoi precetti, oltre [...]. Al centro di questa [...] la convinzione che ogni mezzo artistico sia [...] la [...] unicità, isolando ed enfatizzando [...] lo caratterizzano. Fare delta fotografia fu [...] come un ritorno allo stile di rappresentazione [...] favorita dai fotografi «di spedizione» [...] eroica di questo mezzo [...] quando bastava la pura e semplice descrizione. Altri modelli di [...] furono presi dai ranghi [...] dai Becher, le cui tipologie industriali sembravano [...] fotografico. Altri modi includevano Eugene [...] uno dei primi documentaristi [...] stato poi incorporato nel pantheon americano -molto [...] di [...] -perché la [...] influenza dava maggiori frutti [...] Walker Evans, in parte perché non si [...] progetto fotografico ambizioso negli Stati Uniti senza [...] debito a Evans, e infine, malgrado una [...] vernacolo della fotografia da agente immobiliare, ormai [...]. Lo stile visivo -il [...] la manifestazione di [...] figurativa di accettazione radicale. [...] passiva, tenuta ad una [...] soggetto, rimpiazzò le riprese drammatiche. Le composizioni statiche sostituirono [...] punti di vista a livello d'occhio soppiantarono [...] estremi. La luce stessa venne [...]. /// [...] /// Una fotografia al grado [...]. A parte la compostezza [...] rappresentare diversi soggetti presi dalia società industriale [...] stile espressa-mente concepito come stile «da società [...] obiettivo viene raggiunto, compiendo questo ciclo? Magari [...] della veridicità fotografica, [...] la cui potenza è [...] credibilità. Se le fotografie vogliono [...] vogliono essere capaci di farci porre le [...] del nostro mondo percepito, devono essere, se [...] plausibili. Se le fotografie sembrano [...] realtà osservata, allora in quel momento, e [...] momento, potranno iniettare uno scetticismo che raggiungerà [...]. Gli [...] di un paesaggio «provvisorio» [...] esprimerei [...] di quel Territorio, soprattutto [...] che possa contribuire a [...] posto, o sulla mancanza di esso, In [...] ha lasciato dietro di se persino il [...] sia entrato, però, pienamente in un universo [...]. Walt: [...] vedere di nuovo». Travis gli dà la [...]. Walt [...] più attentamente. Walt: «Ma non c'è [...]. /// [...] /// Watt: «Ma Cristo, perché [...] a comprare un pezzo di terra in Paris, Texas?» La domanda sorprende Travis. Ci pensa su un [...] «Ho dimenticato [...]. Nel cinema questa frattura [...] concatenarsi delle immagini e dei piani sequenza: [...] con cui é attuata questa concatenazione tende [...] singola inquadratura per dare la maggior illusione [...]. Nella fotografia, la superficie [...] limite dunque, è costitutivo, è il punto [...] un prelievo istantaneo. Ma chi preleva cosa? Possiamo [...] preleva un [...] del mondo (un quadrato, [...]. Ma potremmo dire altrettanto [...] un frammento di me, attira verso [...] una parte [...] del mio pensiero, del [...]. È così che Robert Franck, [...] Godard, «dà notizie di sè». La foto è una [...] che capita tra due storie, nei tempi [...] o del racconto, oppure della descrizione. La fotografia sembra richiedere [...] contemplazione diverse (dal cinema, [...]. Per il formato più [...] loro frequente presentazione su pagine stampate, oppure [...] una stampa maneggevole, sembrano essere fatte apposta [...]. Eppure, nello stesso tempo, [...] in esse, che fa sì che si [...] in fretta, passando subito alla foto successiva, [...] volesse [...]. Di questa fuga, anche [...] controllata, compensata, capiamo e percepiamo perfettamente il [...] allo «sfilare» fotografico, ed è subito chiaro [...] di qualcosa di connesso colla Irena, colla [...] col residuo, e con il desiderio di [...]. RÉGIS DURA NO Le [...] dunque, qualunque sia il loro contenuto apparente, [...]. Allo stesso tempo sintomo [...] una situazione in bilico, tra sapere e [...] fretta e fissazione, tra operazioni simboliche e [...]. Ma che esse pencolino [...] o [...] qualcosa in esse è [...] moto di fuga. Se ci si pensa, [...] d'arte ha un tale rapporto col tempo, [...] velocità oppure di paura delia scomparsa (e [...] non è il caso del cinema, che [...] uno spessore alla durata, e che non [...] e [...] dello scatto). Che [...] fotografica sia il risultato [...] in scena, oppure dì un tempo di [...] come bersaglio solo [...] di un tempo infinitesimale, [...] di fuga. Vi è in essa [...] colla catastrofe, col punto o [...] del crollo, del ribaltamento, [...] cui qualcosa si [...] cambia stato. Non c'è bisogno di [...] nemmeno un nichilismo da paccottiglia. Non sono nemmeno sicuro [...] stia nella tecnologia. Persino nelle sue forme [...] polaroid, per esempio), essa tende a funzionare [...] rispetto al momento «presente», [...] una ritenzione, che rivelano più [...] che la sincronicità. Si deve senza dubbio [...] nelle operazioni mentali che scatena (o che [...]. Ciò fa si che [...] del tutto artificiale, ci introdurrà in un [...] effettiva, mentre [...] più viva, più cruda [...] pensierosa, sognante, irreale. Che cosa «zoppica» dunque [...] dìsar-monia rende visibile? La foto tenta di [...] «lampo». Lo stato di crisi, [...] cui parlavo (la velocità, il panico delle [...]. Questi oggetti, queste scene, [...] privi di significato. La loro presenza può [...] forte per fare da schermo ai meccanismi [...] raffigurare, ma il vero oggetto [...] fotografica, consiste precisamente nel [...] nel momento stesso in cui cerca di [...] (di [...]. Da [...] forse, il fatto che [...] nuovo ogni volta, perché que-sto stesso inìzio [...] ricerca, la nascita di un [...]. Una catastrofe: un punto [...] qualcosa cambia stato e forma, si disfa [...]. Senza dubbio [...] per questo stato nascente [...] è specifico della fotografia. [...] ha mostrato fino a [...] anche il cinema, e più in generale, [...] raccontare della propria nascita è forse peculiare [...] di pensiero. Ma [...] fotografica pensa questo in [...] originale e incomparabile. Perché ha dalla [...] il potere analogico e la [...] di esecuzione, che giocano come strumenti di figurazione, di [...] immediata, una visualizzazione quasi istantanea che permette la riversione, [...] più rapido [...] sul pensiero iniziale. La fotografia, per esempio, [...] questa disponibilità e questa rapidità. /// [...] /// La fotografia, invece, introduce [...] prima della [...] riversione completa e ancora [...] il primo momento di pensiero. Di che natura è questa [...] (da «Le [...] Paris, Ed. /// [...] /// Di che natura è questa [...] (da «Le [...] Paris, Ed. (0)
(0)
Nota sulla tutela della privacy. e Nota sulla tutela del copyright.
|
Nonostante i continui tagli che il settore culturale è costretto a subire - biblioteche storico/letterarie ed Archivi storici in particolare -, nell'epoca del Web 2.0 non termovalorizziamoci!La funzione di servizio pubblico sia essa offerta da un Ente pubblico o privato ha un costo; affinché il progetto possa mantenersi e continuare ad essere sviluppato sarebbe necessario un sostanzioso finanziamento pubblico, ma in sua assenza? Sareste disposti ad "adottare" una pagina e renderla fruibile a tutti in una rigorosa logica senza scopo di lucro? |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|