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In «passerella», tra riviste [...] e pubblicazioni [...] genere, tutti i quotidiani [...] prime pagi-ne. [...] naturalmente, anche il manifesto che [...] riser-va una sorpresa. È racchiusa in una [...] a sini-stra ed è firmata dal direttore Valentino Parlato. Che, [...] spara a zero proprio [...] satirico del suo quotidiano, Boxer. Non esattamente una creatura [...] giacchè è ben noto che un «panino» [...] di luce propria, ma comunque resta pur [...] della famiglia. E cosa dice il [...] lettori? In otto righe di richiamo [...] che poi segue nelle [...] mette in al-lerta (loro che proprio pochi [...] dato prova di grande responsabilità contri-buendo in [...] del proprio giornale), contro la critica salace [...] di essere stato in disaccordo con lei [...] del liceo e di [...] «sempre a rischio di [...] nella reazione, o nel qualun-quismo». Infine, dopo [...] definito [...] «igno-bile» e [...] fatto intendere che la «dissociazione» [...] tale da [...] com-promettere i rap-porti tra il [...] e il magazine, rac-comanda di pren-dere [...] e di. Il perché lo si [...] del set-timanale: grande foto centrale di una [...] gadget su cui campeggia il titolo: «Lanciamo [...] nazionale per chiudere [...] e buon Nata-le a [...]. [...] è peggio ancora: «Era [...] Gramsci, è diventato quello di Veltroni, Panini, Caldarola [...] Cotechini. Sono stati loro a [...] italiana con quel cel-lophane di merda». In un film di [...] Humphrey Bogart, nei panni di un cronista, [...] di un mafioso con una frase che [...] «È la stampa, bellezza e tu non puoi [...]. Altret-tanto potrebbe valere anche [...] la libertà di pen-siero, fino a prova [...] rispettata in ogni campo. Ma Parlato, nel suo [...] neppu-re troppo velatamente, un al-tro elemento di [...]. Ovvero: se deve essere [...] riduce ad offendere la co-scienza civile di [...] colo-ro che si ritengono di sinistra, la [...] un senso? E quale? Noi siamo signori. E pur es-sendo parte [...] evitiamo di affrontare [...]. Ci limitiamo soltanto, da [...] registrare un giro di opinioni tra gli [...]. Si sa che per [...] natura la satira è [...] e [...]. Dunque il me-nage che [...] un giornale e [...] è sempre ad altissimo [...]. Fa parte del mestiere, [...] riflesso di [...] il cane appena annusa [...] a saliva-re. Detto questo, per quanto [...] discorso è chiuso. Da tre anni ho [...] satira proprio perchè non mi ritene-vo più [...]. Vi siete dimentica-ti di [...] povero Amendola e la moglie si spen-se [...] a poche ore di distanza? Certo, certo [...] stiamo augurando ad un giornale [...] tirare le cuoia e non è una bella cosa. Però cre-do che dobbiamo [...] due aspetti della vicen-da. La sortita appare sferzante [...] tutti i giorna-li e non solo il [...] crisi. E allora [...] è il punto. Quando si è cominciato [...] delle videocassette fui proprio io il primo [...] presto si sarebbe arrivati ad un effetto [...]. Mi dissero che ero [...] non capivo niente e invece è andata [...]. Veltroni sarà anche un [...] vi ha lasciato in braghe. Se mi fossi trovato nei [...] pan-ni avrei scritto una nota reda-zionale [...] ma non avrei aggiunto altro. Per quan-to riguarda [...] che è re-sponsabile [...] satiri-co, non mi sento [...] di [...]. In nome della logica: [...] stampa naviga in acque agita-te mi sembra [...] anche solo per scherzo, che un gior-nale [...]. E poi perché [...] con [...] tanto feroce? Mi sembra di [...] gusto. In proposito bisogna dire [...] nel corso di questi anni ha fatto [...] non sempre il percorso si è rivelato [...]. Non è più quella [...] «Novello», [...] intenderci. Sia-mo passati attraverso Cuore [...] una svolta storica, e adesso ci tro-viamo [...]. Per carità, non voglio far-ne [...] questione personale, nè dare la croce addosso a nessuno. Ma è sotto gli [...] che ormai nel nostro paese non si [...] sati-ra: è come se si fosse superata [...] la me-daglia chi riesce a provocare di [...]. La soluzione? La trovi-no [...] con un co-dice di autoregolamentazio-ne». Valeria [...] Fede querela «Striscia» Boxer, [...] Manifesto, fa votare ai suoi lettori la [...] Parlato [...] «È ignobile, [...] via» E poi [...] «La satira è quasi [...] V IN CI NO Meglio [...] sopra La vigilia di Natale Striscia [...] notizia, la famosa trasmissione di satira di Antonio Ricci, [...] da Enzo Greggio ed Ezio [...] ha trasmesso alcuni siparietti [...] Emilio Fede, il direttore del [...] mentre si lamentava, anche [...] dei suoi collaboratori per il modo in [...] servizi. E Fede non ha [...]. Anzi, si è rivolto [...] Garante [...] privacy e ha dato mandato al proprio [...] se esistano gli estremi della calunnia. Lo stesso Fede, in [...] di suo pugno, descrive [...] qualifica [...] come «lesivo della mia [...] quella della redazione del [...] e ritiene che sia [...] «Il diritto alla privatezza». Bene: è una valutazione un [...] giusta un [...] sbagliata. O me-glio, è un [...] dai tem-pi del Male, di Tango, di Cuore, [...]. Perché da allora si [...] pensare che la satira fosse di sinistra. Non era vero. È un equivoco dentro [...] caduti in molti. Eppure in Italia [...] stata una grande satira di [...] basta pensare al Candido di Guareschi e Mosca. Voglio dire che grossi rischi [...] scivolate da una parte o [...] ci sono sempre. Il problema vero è [...] il contesto, e si pone [...] con tutti i supple-menti. Se il giornale di [...] solo in edicola, ovviamente ha meno problemi: [...] che il confine fra stron-zata e trovata [...]. Ecco, se Boxer fosse [...] avrebbe avuto un altro sen-so. E capisco [...] parte i pro-blemi di Valentino Parlato. [...] del successo di Tango [...] da solo: [...] liber-tà maggiore, ed è [...] proprio e pagare in proprio. Si pone sempre un [...]. Detto questo, deside-rare la [...] giornale ov-viamente non si dà: è un [...]. Solo che, dato il [...] sia per il ma-nifesto che per [...] si tratta di un [...]. Non critico il direttore di Boxer, ognuno ha la [...] responsabilità. In ogni caso vorrei [...] ha avuto il grande merito di rilanciare [...] Tango e poi con Cuore. Dobbiamo [...] pienamente atto: fra i [...] questo senso si è sem-pre dimostrato davvero [...] e disponibile. Ora consi-glio a tutti [...] un bic-chiere di grappa». Matite selvagge Guerra a [...] di sarcasmo Parlato contro [...] Abbinati per forza Valentino Parlato, [...] «Manifesto». In tutto ciò, sia chiaro [...] continuo a stimare [...]. Lo considero tuttora un [...] anche se questa volta sono in totale [...]. Ci tengo a fare una [...] fra il [...] vignettista prezioso per [...] e il [...] direttore di [...]. In ogni caso non vorrei [...] è [...] cosa che desidero. Nonostante questo, credo che [...] avere i suoi paletti, i suoi limiti, [...] diritto alla extraterritorialità. Del resto non si tratta [...] primo scontro fra [...] e [...] fatti del genere si erano [...] verificati, per esempio con la vignetta su [...] (in quel caso ci fu [...] una censura da parte del [...] Parlato bloccò la vignetta su [...] e [...] si [...] ma questa volta si è [...] esagerato. Con [...] naturalmente ci siamo sentiti, [...] ciascuno sulle proprie posizioni, [...]. La prima pagina [...] vista, ma appena prima [...] macchina. La mia reazione è stata [...] dura proprio perché sul tema della stampa, e per [...] che lega [...] a una testata sorella come [...] si tratta di un fatto grave. Esprimo la mia dissociazione, [...] discussione i rapporti fra [...] e [...]. Siamo a un punto [...] non mi pare sanabile» [...] (Senesi), direttore di «Boxer». Sta diventa tutto una grande, [...] diffuso. Insomma mi sembrava assolutamente [...] gettare un sasso in questo stagno stagnante [...]. Nessuno ovviamente, almeno a [...] vuole che [...] chiuda: nessuno di noi, mi [...] vuole [...] il posto di lavoro. Ma siccome sappiamo che Walter Veltroni, [...] è stato il primo [...] del [...] che poi si è [...] tutta [...] italiana, sia di destra [...] ecco qua il nostro gioco. E francamente mi sembra [...]. Guerra tra poveri? Può [...]. Del resto i poveri [...] più umorismo degli altri: forse perché hanno [...] più necessità. Mi hanno letto per telefono [...] di Valentino Parlato sul [...] ma [...] è una testata diversa dalla [...]. Se Parlato per caso [...] il mio posto da direttore di [...] è un pio desiderio [...] rimanere tale. Ecco, posso dire che [...] un [...] un giullare, deve [...]. E poi, un titolo come [...] potuto fare io. Se fosse stato un [...] suo inserto satirico, passi, ma dato che [...] a titolare così, era [...]. Ecco: il buonismo, come [...] Veltroni, o il perbenismo come si diceva un [...] pericoloso della satira che invece [...] feroce, sempre. E poi questo discorso [...] destra o di sinistra mi ha stufato. La satira è una pulsione [...] prendere per il culo. E le pulsioni per [...] sono politicamente catalogabili». STAINO Reazionari? Ma a [...] DISEGNI Parlato dovrebbe tacere ALTAN [...] triste il coupon «Se Valentino Parlato [...] furbo, avrebbe concepito il tutto come una [...] avrebbe fatto centro (è tutta la mattina [...] il telefono). Purtroppo, conoscendo Parlato e [...] molto scettico. Probabil-mente Parlato ci crede [...] che ha scritto. Del resto se mi [...] detto che la satira è reazionaria? Potrei [...] Parlato, [...] Fidel Castro, o il Papa, o ancora [...] Stalin, Hitler, [...]. Perché no: tutti coloro [...] compito di costruire il mondo a loro [...] fatto di gran-di certezze e principi intoccabili. Chi mette in crisi [...] fare le pulci, distoglie [...] e opera o in [...] a seconda che sia [...] di destra. Tut-to questo deriva da [...] nostro è un mestiere squisitamente laico, ma [...] un lavoro terra terra, legato a un [...] politi-co. Chi divide il mondo [...] toccato in casa propria si ri-sente. Detto questo, la copertina [...] Boxer [...] sembra divertente. Pur essendo dentro [...] fino al collo, [...] che si possa stravol-gere il [...] mondo mi fa ridere. Faccio un esempio: io [...] tremendo, sono molto miope. [...] una volta disse: «Andate a [...] il film di Staino, è il primo in braille». Era terribile, ma faceva [...]. Ecco, penso che la [...] sia così grande da riuscire a [...]. È chiaro che è una [...] un modo di evidenziare una certa retorica. /// [...] /// E poi [...] di Boxer non mi-gliora [...] situazione». Ci so-no solo gli [...] con la propria [...] politica. Altri-menti si finisce per [...] o per pagare le cazzate altrui. Avevo già detto a [...] che non ero [...] con la copertina [...] trovavo [...] poco efficace. Preferirei che chiudesse-ro prima [...] Tempo, [...] il Foglio. In-somma, questo [...] a sinistra mi ha stufato. [...] parte [...] di Parlato mi dà fastidio. Parlato parla con lingua [...] frega niente del fatto che Boxer ci [...]. Sem-plicemente non vuole inimicarsi chi [...] una mano. Me lo ricordo, al Premio [...] di Forte dei Marmi del [...] era stato premiato Andreotti [...]. Io, [...] e Mannelli rifiutammo il [...]. Bene: anche Parlato fu [...] titoli sul Manifesto. Pensavamo che avrebbe rifiutato. Invece accettò: disse che An-dreotti [...] simpatico bersa-glio. Si rimise a sedere [...] Andreotti a [...]. Ora è me-glio che [...]. Detto questo, di giornale [...] ora in Italia [...] solo Boxer. Non credo sia da [...] paese senza satira è un paese malato. E poi, fortunatamente, ospita [...] i tipi. Vero che oggi è [...] fare satira, ma di temi ce ne [...] cominciare dalla religiosità di ri-torno. Personalmente, da razio-nalista [...] quale sono, inorridisco. Ma [...] con questa guerra fra poveri. Soppor-tiamo, e litighiamo dopo». Sono del parere che [...] implichi che si è, più o meno [...] di qualcosa di diverso (la sto-ria della [...] gradi non mi persuade: la satira è [...] parte, quin-di bisogna scegliere). Altrimenti si rischia di [...] tristi. Nella copertina di Boxer [...] -il coupon per votare per la chiusura [...] sconfortan-te come uno striscione seri-grafato degli ultras [...]. Almeno un [...] di sponta-neità artigianale, ragazzi». /// [...] /// Almeno un [...] di sponta-neità artigianale, ragazzi». (0)
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