Si potrebbe discutere sulla [...] questi capitoli di storia politica e sociale [...] cultura affidati a George Holmes per il Rinascimento, Robert [...] (Londra) per il barocco [...] Jonathan [...] (City [...] London [...] per [...] e David [...] (Cambridge) per il Novecento. La recente Cambridge [...] occupa circa 700 pagine, [...] ne richiederebbe una sia pur succinta storia [...] il che autorizza qualche dubbio sulla decisione [...] alla storia [...]. Ma, [...] fare, si sarebbe potuto [...] degli eccellenti studiosi un periodo più corto, [...] spazio doppio in cui integrare politica e [...] cui sono tutti perfettamente capaci) evitando cosi [...] sfocatura. Holmes ci tiene a presentare [...] come una visione [...] aggiornata [...] uno scopo che è [...] raggiunto. [...] però qua e là qualche [...] in cui sopravvive una visione alquanto tradizionale. Non si può ovviamente [...] risorgimentali secondo cui la concezione unitaria [...] risaliva a Dante, Petrarca [...] Machiavelli. [...] parte parlare di una dialettica [...] frammentazione e [...] non è molto perspicuo se si [...] a privilegiare [...] e non [...] unitario nelle sue diverse forme: [...] che permette a Holmes di parlare impropriamente, ma [...] di «lingua italiana» riferendosi alla [...] letteraria del tredicesimo secolo, anche se, pur destinata a [...] interregionale e nazionale, italiana non lo era ancora. E giusto notare che Dante [...] si formò in una città ancora priva [...] è meno giusto asserire che la [...] cultura era perciò scevra [...] il dolce stil novo era imbevuto della [...] elaborata nello studio di Bologna proprio perché [...] tali influssi varcare la cerchia delle mura [...] prospettiva culturale (e linguistica) più ampia dei [...]. La questione della lingua, [...] le epoche (come avvertiva Gramsci) ogniqualvolta fossero [...] di egemonia politica e culturale, è necessaria [...] tendenza unitaria: ma non se ne parla [...] se fosse solo fisima pedantesca di cruscanti [...] uno dei perni su cui si fondava [...] ad essere nazione. La missione di Machiavelli era [...] missione linguistica oltre che politica. Il Principe è non [...] (possibile che [...] Machiavelli non si rendesse [...] del suo dedicatario?) ma anche e soprattutto [...] didattica vi è implicita, riguarda forse più [...] fare il politologo (per usare un termine [...] di fare il principe. Fino a mezzo secolo [...] parlato da pochi e scritto da pochissimi, [...] sentito come segno di una pur mal [...] anche da chi non lo parlava o [...]. ///
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Fino a mezzo secolo [...] parlato da pochi e scritto da pochissimi, [...] sentito come segno di una pur mal [...] anche da chi non lo parlava o [...].