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IL CASO Eppure la [...] ridusse mai il Pci a un semplice [...] di Mosca «È un libro [...] di-scutibile, ma molto interessante [...] Elena Aga Rossi e di Vi-ctor [...]. I due studiosi, pe-raltro [...] hanno la-vorato a lungo negli archivi di Mosca [...] voluto [...] intitolare il loro sag-gio «Togliatti [...] Stalin». Quello che segue è [...] una lunga conversazione con [...]. A cui da un [...] poi ha preso parte anche Elena an-che Aga Rossi». [...] che il Pci di Togliatti [...] di nessuna autonomia rispetto [...]. Anche la «svolta di Saler-no» [...] dal leader sovietico. Non ritenete [...] ha lavorato sugli stessi [...] il leader del Pci come «un dirigente che ha [...] al nuovo orientamento della [...]. [...] «Per quanto riguar-da la cosiddetta [...] di Salerno non [...] dubbio che fu Stalin a [...]. I diari di [...] for-niscono un resoconto illumi-nante [...] del marzo [...] fra Togliatti e Stalin. In quel-la sede il [...] Pci so-stenne la necessità di una strate-gia antimonarchica [...]. Stalin, al contrario, gli [...] imboccare la strada della collaborazione col governo [...]. To-gliatti dopo questo incontro [...] e mise rigorosa-mente in atto la direttiva [...]. Ma [...] di più: Stalin, in [...] qualche mese do-po, dette a [...] la medesima indicazione per [...] la Francia. Non [...] dubbio: quella strategia di [...] tutte le forze antifasciste venne decisa a Mo-sca [...] riguardava solo [...]. Su queste questioni non [...] fra noi e Marc La-zar». Anche Togliatti però alla [...] si dichiarava favorevole alla collaborazione del governo Badoglio. [...] «È vero e, infatti, [...] da porsi è: per-chè Togliatti cambiò linea? Del [...] svolta di Salerno non è per nulla [...]. Quella stra-tegia infatti era [...] con quanto i partiti comu-nisti avevano fatto [...] periodo della guerra: piena collaborazione, cioè, con [...] antifasciste». E allora perchè nel [...] Togliatti aveva cambiato [...] «Il cambiamento avviene fra [...]. Nel nostro libro cerchiamo [...] in questo periodo ma-tura una grande opposizione [...] Badoglio: [...] atteggiamento si ritrova innanzitutto fra gli esperti [...] del mi-nistero degli Esteri sovietico. Ma [...] cresce anche fra i partiti [...] e [...] dello stesso Pci. Quando Togliatti viene a conoscenza [...] ciò presen-ta a [...] un documento an-timonarchico e [...] e [...] lo approva. I due pro-pongono di [...] del [...]. Il capo del Cremlino [...] e indica nella strate-gia della collaborazione la [...]. Così sono andate le [...]. Quanto a [...] Agosti ha so-stenuto che sarebbe [...] lui [...] del documento antimonar-chico e [...] che lo avrebbe scritto sovrapponendo [...] volontà a quella di Togliat-ti. Questo non è vero: [...] non aveva alcuna autorità [...] Togliatti un cambia-mento di rotta, specialmente sul [...]. Voi criticate la scelta [...] gli stessi [...] del Partito [...]. Pensate che quella scelta [...] epurazione? Aga Rossi: «Si, è certamente co-sì. Del resto è stato [...] alleati, accusati di [...] attenuare [...] fecero nel regno del Sud [...] di quanto venne fatto dal governo italiano. Era impossibile attuare una [...] epurazione, quando il capo del governo, cioè Badoglio, [...] prima persona a dover essere epurata. Anche le commissioni [...] sulla mancata difesa di Roma [...] poche difficoltà vi-sto che i primi ad [...] mancata difesa della capitale erano il re [...] Badoglio». Non pensate che Togliatti fosse [...] consenziente con la scelta gradualista e mode-rata [...] riguarda la svolta di Salerno [...] una capacità notevole e anche [...] Togliatti nel [...]. [...] «Probabilmente To-gliatti era intimamente convinto [...] bontà di una linea parla-mentare e gradualista. Ma se Sta-lin avesse voluto [...] contra-rio, se avesse scelto la via [...] sono sicuro che il lea-der [...] Pci avrebbe fatto ciò che il Cremlino ordinava. Non pote-va comportarsi diversamente. Quanto al partito nuovo, [...] scelta del [...] sul-la quale tutti concordavano. Im-magino che il ruolo di Togliatti [...] questa proposta non sia stato [...] ma [...] di costruire il partito di [...] anzichè di soli quadri, [...] il consenso di tutti. Del resto, quando nel [...] Secchia chiese a Stalin se era op-portuno [...] al partito, si sentì [...] secco no». Nel vostro libro sostenete [...] Pci ha enfatizzato il peso numeri-co della Resistenza. È vero che il [...] era la maggioranza, ma non fu certo [...] Pci ad aumentare il numero [...]. /// [...] /// Il movimen-to resistenziale è [...] non sarò io a [...]. È [...] fondante della Re-pubblica ed [...] che sia co-sì. Detto questo e, probabilmente [...] si è stentato a riconoscere che quel [...] una minoranza e non aveva toccato la [...] italiano. Del resto, anche altrove, [...] gli altri paesi fu così. Il pro-blema nasce dal [...] regi-mi totalitari, tutti i regimi totali-tari, il [...] il co-munismo hanno goduto di un ampio [...]. È una bugia, e io [...] russo lo so bene, dire che non [...] stata [...] di vasti strati della popolazione. Occorre capire il perchè [...] comprendere le modernizza-zioni che questi regimi hanno [...]. Nei [...] -come voi scrivete -continuavano negli [...] del dopoguerra [...] due linee, una democratico -parla-mentare, [...] eversiva. Questa coesistenza era funzionale [...] Cremlino? Aga Rossi: «La strategia eversi-va era residuale, era [...] passato. La nuova linea di Stalin, [...] Togliatti era un preciso ed [...] esecutore, era quella par-lamentare [...]. /// [...] /// Da una parte, ad esempio, [...] a Secchia di appoggiare la linea di Togliatti e, [...] imponeva Secchia co-me vicesegretario. Il Cremlino si lasciava [...] strade. Probabilmente, se avesse deciso di [...] e di puntare [...] avrebbe messo Secchia al posto [...] Togliatti». Perchè, se Togliatti era [...] delle direttive di Stalin, [...] durante la riunio-ne del [...] di fine [...] lo attaccò duramente per [...] Aga Rossi: «Perchè era cambia-ta la situazione [...]. [...] era scesa in campo con [...] piano Marshall. A questo punto il Cremlino [...] rea-gire e di cambiare politica. Da questa precisa esigenza [...] di [...] che dove-va imprimere al [...] un mutamento di rotta. Siccome bi-sogna trovare sempre [...] sbagli precedenti, ven-nero attaccati gli italiani e [...]. Il [...] fu un vero e proprio [...] di vite. Quando si dice che prima [...] una maggior autonomia dei partiti [...] in questo senso è [...] vero». [...] «Quando si parla di autonomia [...] stare ben at-tenti. Ci sono certamente dei [...] il partito comunista ita-liano ha goduto di [...] esempio le scelte orga-nizzative interne. Ci sono però delle [...] politica estera, la questione di Trieste, quella [...] in Urss su cui non si scherzava [...] direttive e basta». Voi lanciate dure accuse [...] To-gliatti [...]. Perchè ebbe [...] «Il trenta di ottobre Togliatti [...] un messaggio al [...] in cui invitava [...] armato. Il Cremlino proprio quel [...] di non intervenire. Il 31 poi cam-biò [...] per [...]. Non voglio sostenere che [...] To-gliatti [...] determinare il cambia-mento. Fu piuttosto la politica [...] Suez. Ma quel messaggio aveva una [...] rilevan-za. Il leader del Pci [...] Mosca. Dopo la morte di Sta-lin [...] dei grandi, dei vetera-ni». Nonostante la vostra analisi [...] del Pci, non vi sembra comunque che [...] stato [...] «La vera anomalia italiana [...] questo paese [...] della sinistra non ha [...] come è acca-duto in molte altre parti [...] per lungo tempo lo stalinismo». Aga Rossi: «La grande [...] e il Pci è [...]. Togliatti non era [...]. Era un politico geniale». Gabriella Mecucci [...] del libro di [...] e [...] la conoscenza dei rapporti [...] Mosca [...] il Pci nei primi anni del se-condo [...] aspetto es-senziale per comprendere la storia del [...]. Eppure pro-prio tale aspetto [...] trascurato nella storiografia. Negli anni Settanta e Ottanta, [...] è stata conseguenza sia della povertà delle [...] della tendenza a privilegiare la di-mensione nazionale [...] Pci, [...] propria dalla maggioranza degli sto-rici, e segnatamente [...] sinistra. Oggi, dopo [...] degli archivi russi, ci [...] av-valere di una consistente mole di do-cumenti, [...] colmare al-meno in parte le nostre lacune. Gli [...] significativa, che merita di essere [...] esaminata. Nel-lo stesso tempo, come [...] e [...] do-po la fine [...] del comunismo e della [...] finalmente pos-sibile aprire una nuova stagione di [...] studi, liberi dai [...]. La documentazione proveniente dagli [...] senza dubbio la rilevanza del legame con [...] politica di To-gliatti e del Pci. Non si tratta soltanto [...] dei rapporti intratte-nuti dai principali [...] italiani con [...] so-vietico a Roma, [...]. Decisio-ni politiche fonda-mentali, a [...] doveva produrre la «svolta di Salerno», fu-rono [...] contatto con Stalin e con gli altri [...] sovietica e comunista (Molotov, [...]. Lo stesso può essere [...] riguarda il [...] e altri partiti comunisti. In altre parole, è [...] fondatamente la natura del collegamento esistente tra [...] guerra mondiale. [...] purtroppo [...] nostro possesso materiali soddisfa-centi [...] vista dei dirigenti sovietici, siamo in grado [...] semplificazioni del passato. Il rap-porto tra [...] e il Pci emerge in [...] degli anni della guerra fredda: [...] un partito sostanzialmente indipen-dente [...] né un partito mera-mente eterodiretto. Persino nel cam-po della [...] co-munisti italiani non ci appaiono semplici esecutori [...]. È anzi possibile vedere [...] degli orientamenti di Togliatti sulle [...] di un costante riferimento [...]. Perciò il dibattito sembra spostarsi [...] tema [...] o meno di [...] della politica estera [...] e delle forme di interazione [...] contesto na-zionale e politica internazionale nel-la condotta del Pci. È in questa luce [...] di [...] e [...] deve essere apprezzato e [...]. A questo riguardo, [...] più di una volta dinanzi [...] una di-screpanza tra [...] degli [...] di oscillazioni e di alternative [...] politica internazionale comunista, e [...] singole questioni, tenden-te invece a [...] della politica estera di Stalin. È questo il caso, [...] lancio della «svolta di Salerno»: ora sappiamo [...] effet-tuato dietro il diretto impulso di Sta-lin, [...] toglie che il processo decisionale presentò seri [...] comunista (rinunciare o meno alla pregiudiziale antimonarchica), [...] politica estera [...] unilaterale). Nel suo incontro con Togliatti [...] 3-4 marzo 1944, nel quale venne decisa la «svolta», [...] probabilmente Sta-lin non dettò le coordinate di una li-nea [...] fissata da tempo nella politica estera [...] ma fece infine una scelta [...] due alternative, tra loro in-terconnesse, che in momenti diversi [...] suoi [...] (innanzi-tutto Togliatti). A nostro giudizio, [...] dovrebbe ca-dere in modo [...] carattere con-traddittorio della politi-ca del movimento co-munista, [...] e nella «doppia lealtà» del Pci. Questo carattere contraddittorio era accresciuto [...] dalla formulazione imperativa degli interessi [...] ma piuttosto [...]. Persino [...] del [...] nel settembre 1947, i comunisti [...] furono la-sciati [...] circa la predi-sposizione dei sovietici [...] affrontare il disastroso scenario di una guerra ci-vile in Italia e delle sue conseguenze internazionali. Nello stesso tempo, sono [...] visi-bili gli spazi di manovra [...] consen-tirono a Togliatti di evitare il [...] di [...] nella politica comunista del dopo-guerra. Fu questa una delle premesse [...] di trasformazione del Pci nella [...] democratica: ma ciò apre un altro capitolo, e il [...] generale come quella del totali-tarismo [...] per certi aspetti giu-stapposto alla ricostruzione [...]. Silvio Pons Palmiro Togliatti nel [...] di una riunione [...] comunista. /// [...] /// Il Pci e la [...] di Elena [...] e Victor [...] Il Mulino [...]. /// [...] /// Il Pci e la [...] di Elena [...] e Victor [...] Il Mulino [...]. (0)
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