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Sono state drammaticamente soppiantate [...] nozioni di Nord e Sud. E tuttavia Lionel [...] acclamato autore di [...] ambienta ai giorni nostri [...] conflitto [...] è sorprendente che, ciononostante, la [...] storia non sappia [...] pur suonando familiare e appaia [...] plausibile e convincente. Lo scrittore britannico non [...] garantisce un risguardo fin troppo enfatico, il [...] thriller in circolazione», ma è certo uno [...] fare. Propone come protagonista, per [...] spia di professione ma un indiano [...] -del Canada per la [...] a Indiana Jones. Si tratta di Johnny Porter, [...] dotato di eccezionale abilità [...] delle lingue e, attraverso [...] ricostruzione di storia e costumi dei popoli [...]. Il professor [...] un accademico russo conosciuto in [...] lontano congresso a Oxford, riesce a [...] da un [...] centro di ricerche siberiano, una [...] che ne stimola la curiosità [...] ne aguzza [...]. Addestrato e assistito dalla CIA, Porter si trasforma prima in un rozzo marinaio coreano e [...] in un [...] camionista russo che trova impiego [...] una compagnia di autotrasporto a qualche chilometro da [...] ben difeso [...] il centro diretto da [...]. [...] comincia il lungo inverno di Johnny Porter, tra [...] e il gelo del circolo [...] intiepidito da una misurata relazione sentimentale con una dottoressa [...] locale ospedale, che [...] a compiere una missione colma [...] rischi. Rischi che val la [...] autore di una stupefacente scoperta paleontologica, perfezionatore [...] di condizionamento degli animali e delle scimmie [...] dei processi [...] innescati dalle basse temperature, [...] ha raggiunto infatti risultati [...] le cui implicazioni strategiche [...] a [...] la comunicazione alla comunità [...]. A Porter, [...] affida questo compito. Non sta mai bene, [...] di un thriller, rivelare il finale. Va almeno segnalata, però, [...] di caccia e fuga lungo lo stretto [...] Bering [...] separa Siberia e Alaska: un braccio di [...] chilometri che, [...] si può percorrere con [...] piedi. Guardie di frontiera permettendo. Dick Gli umili della [...] fronte alla grande alleanza tra Stati Uniti [...] Germania [...] la speranza della rivincita Potrà forse apparire [...] libro dai caratteri tradi-zionali della fantascienza come «The [...] (I simulacri) rive-la, a [...] dubbio al-cuno, come sia assurdo tentare di [...] P. Dick nella sfera de-gli [...] sia pure [...] il merito di essere [...] maestri della [...]. Per Dick quella di [...] scrittore senza confina-menti di sorta era nel [...] ed una ossessione: lo conferma indirettamente la [...] di romanzi, lar-gamente inedita (speriamo anco-ra per [...] Italia. Ma quanto fosse stretto [...] limite di genere, che pure lui accettò [...] proprio gran parte della [...] produ-zione, anche quella apparente-mente [...] regole egli stilemi della [...]. Sono molteplici e ripetuti [...] della narrazione [...] in «The [...] nella California, sede della [...] nel con-tempo di molte delle sue storie; [...] stupefacenti e il condizionamento che ne subisco-no [...] il ruolo ambi-guo quando non esplicitamente negativo [...] la funzione dei diversi e dei deboli; [...] con la realtà sociale e politica del [...] quando narra di al-tri tempi e di [...] dalla contemporaneità e dal vec-chio pianeta. Analogamente sono espliciti i [...] del romanzo, come a gran parte della [...] che ven-gono della [...] vita privata: dal vi-vere [...] di [...] Reyes Station nella contea [...] Marin, [...] chilometri a nord del Golden [...] Bridge, dove era approdato [...] Berkeley [...] cer-care la tranquillità persa; alle diffi-coltà nei [...] figlie e con la seconda moglie Anne [...] dalla quale si separerà [...] del 1964. Anche in «The [...] la California del 2041 [...] quella dei nostri anni sessanta; basta seguire [...] narrativo nel quale ci introduce [...] per [...] conto, ogni cellula tematica [...] il filo che segue i per-sonaggi del [...] narrativo percorso, contengono molte delle contraddizioni della [...] quegli anni, [...] libertario e anarcoide che [...] della protesta giovanile, alla crescita senza controllo [...] rappresentato dalle multina-zionali, al condizionamento pro-dotto dai [...] collocato [...] angoscio-so di una democrazia [...] di regole del vivere civile distrutte della [...] strapotere della polizia e dalle stesse multinazionali. Come ebbe ad affermare nel «The Metz [...] («Se questo mondo vi sembra [...] dovre-ste vedere cosa sono gli altri»), [...] considerava Roma, il Terzo Reich [...] i tre grandi stati ti-rannici [...] storia, per questo nul-la gli era più funzionale [...] del ruolo di uno dei [...] per delineare, con pochissimi tratti, [...] della [...] basta [...] nel 1944 della Germania Occidentale [...] come [...] stato per dare il via [...]. È una delle ossessioni [...] che aveva trovato una prima [...] esplicitazione in «The man in the high castle» (La [...] sul so-le) dove il racconto base descrive una America [...] sconfitta e umiliata nel secondo conflitto mondiale dalle forze [...] quindi soggiogata e dominata dal-le forze naziste. Ma se questa è una [...] riproposta, appare an-cor più sorprendente il carattere premonitore e [...] di [...] costante fissazione: quella [...] di un presidente illi-berale e [...]. Fin da quando era [...] nella contea di [...] alla fine degli anni [...] Richard Ni-xon, repubblicano e reazionario, aveva assunto per [...] i tratti del potenziale [...] nemico. Occorre rilevare che [...] Dick», Dick il vizioso [...] il senatore, non aveva certo perso occasione [...] cattiva luce, da quando fece parte con [...] commissione incarica-ta di indagare sulle attività [...] a quando divenne nel [...] di Eisenho-wer. Colpisce davvero la figura [...] Presidente [...] «The [...] anzi della moglie del [...] Alte che incarna il Presidente; Nicole è la [...]. Al momento della pub-blicazione [...] «The [...] sia-mo nel 1964, eppure [...] nel romanzo tracce premo-nitrici del [...] che, tra la pri-mavera [...] dieci anni do-po, spazzerà via dalla presidenza [...] Stati Uniti Richard Nixon? Richard [...] il pianista sovietico [...] è la figura chiave [...] «The [...] ma è an-che il doppio dello scrittore; [...] tanti altri perso-naggi della enorme produzione di [...] nei quali egli si [...] sdoppia, dal [...] di «Ti-me Out [...] Joint» [...] dei gio-chi a premio), [...] Nathan [...] e Jack Isidore di [...] a [...] (Confessioni di un arti-sta [...] alla presenza di se stesso in qualità [...] e di doppio di Nicholas Brady e [...] Fat in «Radio Free [...] (Radio libera [...] e in [...] (La [...] di [...]. È facile individuare i [...] colta del romanziere confinato nella [...] ma che ha ben [...] la lezio-ne di tanti doppi straordinari; gli [...] di Joy-ce e al [...] di Ro-bert Schuman è [...] condotto dalla [...] passione per la musica [...] per i romantici tedeschi. Attorno a [...] si dipana il filo [...] è Dick e viceversa, [...] lin-guaggio universale sia nella forma più alta, [...] ad un piani-sta di fama mondiale, come [...] e umile degli sfortu-nati suonatori di anfora Jan Dun-can [...] Al Miller. Certo la capacità di [...] i poteri telecinetici rendono [...] «forte» nono-stante la [...] depressione e le spa-ventose [...]. Forse, però, anche per [...] del romanzo è affidata ancora una volta [...] più deboli e in apparenza reietti. [...] i [...] gli uo-mini dalla mascella [...] denti sporgenti che vi-vono nel settentrione della Califor-nia, [...] colpita dal fal-lout nucleare determinato da una [...] i cinesi, uomini in grande difficoltà nel [...] di modulare suo-ni o di cantare, simili [...] di [...]. [...] è anche Plautus [...] il giova-ne figlio del pianista [...] simbolo [...] di un passato remoto e, [...] di un futuro prossimo, Plautus e la mas-sa indistinta [...] non sono certo dissimili nel [...] ruolo dai tanti umili o sciocchi [...] i due Isidore, [...] inutile, [...] di merda del ti-tolo in [...] e la testa di gallina John R. I fili sotterranei che connettono [...] storie di [...] portano davvero lontano: alle Quester [...] del Parsifal puro folle che [...] la malattia e la morte, che scruta [...] e [...] mondo, che percorre il cielo [...] la terra forte della [...] semplicità e della [...] in-nocenza; al Fool premonitore e [...] del Lear; [...] subnormale Benjamin attraverso gli occhi [...] quale Faulkner segue la saga della famiglia [...]. Appunto [...] Manfred, Plautus sono in [...] affasci-nante gioco di specchi riflessi, la stessa [...] i deboli, i diversi ai quali non [...] il compito di «vedere» senza inibizio-ni e [...] (vera o fan-tastica che sia, poco importa), [...] viene affidato il futuro. Dick, «I simulacri». Lo pubblica [...]. Storia di un incubo [...] (la grande alleanza tra [...] e Germania che danno vita [...] Stati Uniti [...] e Germania), che riprende una [...] ossessioni [...] che aveva trovato la prima [...] esplicitazione in un ben più famoso romanzo di P. Dick, «La svastica sul [...] racconta della sconfitta [...] soggiogata dalle forze naziste. Ne «I simulacri», saranno [...] cioè gli umili e gli offesi della [...] partire dalla loro ingenuità e innocenza sapranno [...] sconvolta dal conflitto mondiale. [...] contro [...] SERGIO COFFE RATI [...]. [...] Sulle tracce (grazie [...] Fazi) di uno scomodo [...] La cattiva istruzione e le idee degli altri Potenza [...]. Il piacere [...] di William [...] mi aveva incuriosito proprio [...] così anomalo in questi no-stri tempi di [...]. [...] del primo saggio della [...] (Ragione [...] immaginazio-ne) prometteva bene: «Odio la gente che [...] soltanto concetti generici, formule, dottrine e vuote [...] di quanto detesti chi non riesce asso-lutamente [...] con-cetto astratto». Proseguendo nella lettura, altre [...] sorta di pugno nello sto-maco per la [...] la veemenza [...]. Eccone alcuni esempi: «Senza [...] perderemmo la stessa fonte del pensiero e [...] soltanto è im-mortale»; «Il [...] un minerale velenoso, corrode il cuore della [...] trasfor-ma in rabbia bruciante e fanati-smo»; «La [...] di maggior successo contribuisce ad allontanarci da [...] gran chiasso che se ne fa, per [...] i nomi ripetuti [...]. I titoli dei vari [...] un invito a non lasciarsi mai in-gannare [...] ai già citati Ragione e immaginazione e Il [...] si allineano [...] della riconoscenza, Cal-do e [...] Il [...] I requisiti necessari per riuscire nella vita, Profondità [...]. William [...] questo romanti-co inglese (1773-1830), [...] Italia, mai tradotto, brillante e originale nel [...] il quale si basa sulla morale la [...] e fa uso del sentimento nel-la logica, [...] interessanti e quanto mai attuali. Sono andata a [...] anche la raccolta precedente, [...] delle persone colte e [...] ancora una volta, in apertura, pensieri disarmanti: «Le [...] hanno meno idee di tutti sono gli [...] lettori»; «Il divoratore di libri si avvolge [...] di astrazioni verbali, e vede solo la [...] cose riflesse dalla mente altrui»; «(Il lettore [...] che chiede la saggezza in prestito dagli [...]. Non ha idee proprie [...] vivere di quelle altrui»; «La persona istruita [...] conoscenza di nomi e [...] di quella di uomini e cose». In sostanza lo svantaggio [...] intellet-tuale sarebbe di non essere com-presi; prova [...] i pen-satori più originali e profondi non [...] scrittori che han-no più successo (leggi in [...] caso Tamaro). Ma poiché [...] in questo racconto brioso [...] tiene compa-gnia ai grandi scrittori, ai libri [...] Addison, [...] Emerson, [...] che il buffo Signor [...] il prota-gonista, porta a [...] Nuo-va Inghilterra a bordo del suo bi-bliobus [...] venuto il dubbio che Morley (1890-1957), scrivendo [...] «divertimenti» (Il Parnaso ambulante, La libreria stregata) [...] libri, ovvero la felicità, alle masse che [...] si possa essere fatto suggestionare proprio da [...]. [...] se la prende con [...] modello, le donne sac-centi, i ciarlatani che [...] erudizione, in genere con tutti quelli che [...] libri ma che non conoscono la vita. Nel pezzo Caldo e [...] a [...] con gli italiani, sporchi [...] ingan-nano, truffano, derubano con pie-na impunità, e [...] italia-ne, campionesse di volgarità. Energico, affilato, impulsivo senza [...] (ma spesso lo fa), [...] spara a zero contro [...] contro le ipo-crisie sociali del suo tempo, [...] vizio di epoche e nazioni incolte e [...] e odiato dai contemporanei per questa [...] testa pensante, [...] un [...] empirica, ma così in-temperante [...] solitudine. Sfortunato in amore, pittore [...] i suoi compagni prediletti erano i li-bri. Figlio di un pastore [...] alla polemica, ave-va ricevuto [...] di un [...] Integralismo spirituale e [...] erano i suoi dogmi. Scontroso, nutrito di buone [...] (Shakespeare [...] il prediletto e il più citato), redattore [...] scelse [...] alla maniera di [...] quale forma congeniale ai [...] infiammati. Avverso al piacere («Il [...] suo culmine in qualche momento di calma [...] inebriante armonia; dopodiché inevitabilmente decli-na, lasciando dietro [...] con-fronto e nella consapevole caduta, solo un [...] e fastidio», Il piacere [...] fa della pas-sione il [...] scrittura, il perno attorno [...] e verità ruotano e si fondo-no: «La [...] principale della verità morale; [...] della passione accenderà sicuramente la luce [...] sugli oggetti che la [...] (Ragione [...] im-maginazione). Virginia Woolf non lo [...] non prova alcuna reticen-za, [...]. Ci dice esat-tamente quello [...] -con-fidenza meno allettante -quello che sente. Il suo amico Coleridge [...] lasciato un ritratto illumi-nante: «I suoi modi [...] 100 sono particolarmente scostanti: aggrotta la fronte, [...] la punta delle scarpe, [...]. Geloso, cupo, orgoglioso, permaloso. Ma più diverte [...] dello stesso [...] «Non sono un uomo [...]. Odio una menzogna; [...] mi ferisce nel vivo. Coleridge era solito la-gnarsi [...] da que-sto punto di vista, e non [...]. Magari avesse posseduto parte [...] e scrupolo-sità di carattere! /// [...] /// Magari avesse posseduto parte [...] e scrupolo-sità di carattere! (0)
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