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VALERIA PAR BONI [...] il viaggio da sole in [...] rese più incantevoli [...] sottobraccio [...] del cuore, lontane dagli sguardi [...] dei genitori, palpitanti [...] per [...] imprevisto, pronte [...]. Chi di noi non ha [...] provato [...] desiderio di uscire furtivamente dalla [...] di casa per correre verso [...] Da sempre il viaggio si [...] con [...] umano, a cominciare [...] che due milioni e mezzo [...] anni fa si mosse dal cuore [...] per popolare il mondo. Ma cosa significa viaggia-re [...] Ne [...] parlato con Gabriele Salvatores, regista che della [...] orizzonti ha fatto il centro della [...] poetica. Da Tournée a [...] da Mediterraneo a [...] per approdare al recente Nirvana, [...] un viaggio [...] del-la realtà virtuale del [...] Salvatores [...] sempre raccontato lo stupore e lo smarrimento, [...] misurarsi con [...]. Le due ragazzine scappate in [...] giorni sognavano Parigi e Ma-drid, quali erano le mete [...] suoi viaggi immaginari [...] I miei 14 anni caddero [...] dei Beatles, ed era Londra [...] metropoli del mito. Poi venne la sco-perta [...] con i film on the [...] i libri di Kerouac. Ma il primo vero [...] a 18 anni in Jugoslavia a bordo [...] come da copione. Il vero sogno, la [...] nel pro-prio viaggio di formazione era [...]. Sono riuscito ad andarci [...] 40 anni. Cosa significa il viaggio [...] Generalmente il viaggio è una [...] di conoscenza, ma a [...] si co-lora di altre sfumature. È anche la ri-cerca [...] bisogno di sperimentarsi, di non essere protetti, [...] contatto diretto con una realtà ignota senza [...] adulti. Attenzione, non sto con-sigliando [...] da casa alla chetichella, [...] sot-tolineare le motivazioni positive che ci possono [...] gesto pe-ricoloso. [...] un momento nella vita [...] si trova lungo la Linea [...] in quella fase di [...] raccontata da Conrad. Co-me nel romanzo il [...] il vecchio capitano al ti-mone della nave, [...] giunge il momento in cui si ha [...] il timone del-la propria vita e di [...] verso il mare aperto. Aveva anche [...] di una fuga, questa delle [...] ragazze di Siena. La fuga è diversa [...]. Certo, molto differente. Anche se [...] un elemento in comune: [...] si applica sia alle fughe dal carcere [...] di diverti-mento. Perché la routine, la [...] ogni giorno, possono essere asfissianti come una [...]. An-che i personaggi dei [...] sempre in viaggio, perché mi interes-sa quel [...] si sposa [...] di viaggio, [...] da rego-le precostituite. Mi piacciono i perso-naggi [...] in situazioni im-prevedibili e devono trovare soluzio-ni [...] che si trova-no di fronte. [...] la fuga da una società [...] il ritorno al viag-gio come una scommessa con [...]. È ancora possibile oggi [...] del genere? No, è praticamente [...]. [...] nella quale viviamo ha [...] usato la tecnolo-gia per coprire tutti i [...]. E quello che non [...] lo demonizza. Mi ha lasciato esterrefatto [...] i [...] hanno fatto immediatamente con Internet, [...] in quella rete ci fosse la causa [...] due ragazze. Sarebbe come dire che [...] un aggeggio pericoloso perché lo possono usare [...]. È [...] di questo nuovo strumento [...] ma è proprio il fatto che ci [...] di fronte allo scono-sciuto, [...] che rende così affascinante [...]. Il viaggio telematico al [...] reale per riprovare i brividi perduti? In [...] è così. [...] umano ha bisogno di [...] tendiamo a razionalizza-re tutto. Ecco allora il boom [...] Inter-net, [...] fuga nelle sostanze psichede-liche per «viaggiare» in [...]. Io non credo che Internet [...] il sostituto della realtà, penso, al contrario, [...] prendere il posto di un bel viaggio [...] mare vero, con il vento ve-ro. Dico, però, che una [...] come la nostra non può che determinare [...] fughe. Ha mai provato [...] di [...] in un luogo davvero nuovo, [...] sperimentato, mai conosciuto prima, del quale non aveva neppu-re [...] parlare? Raramente, e solo in India. Lì ci sono posti [...] che sono altra co-sa dai viaggiatori, non [...] sono ancora gelosamente custoditi. [...] malgrado tutto, ha conservato molto [...] suo mistero. Per il resto credo [...] più straordinarie oggi si possano fare viaggiando [...]. Penso a Roma, a [...] africano nato attorno a piazza Vit-torio. Basta [...] guardare con occhi [...]. Oltre a viaggiare, lei [...] scrittori che si avventurano nel mondo? Ah [...] molto London, Conrad e, naturalmente Chatwin, uno [...] veri di questo secolo. Sergio Rubini mi ha [...] un libro Gli asia-tici di [...] bellissimo. Beh, [...] non è mai uscito dalla [...] biblioteca. Come Salgari o Verne [...] la mente. Credo sia un procedimento [...]. Perché la mente non [...] confini. E il fascino [...] potrebbe essere la ragione per [...] molte persone amano la realtà virtuale o [...] delle sostan-ze psichedeliche. Approcci che consentono di [...] ogni regola e controllo. Con que-sto non sto [...] sostanze che alterano la psiche, perché è [...] popoli ne hanno sempre fatto uso, ma [...] facevano ad esempio gli in-diani [...] era regolato da ri-ti, [...] e nella storia. Nella nostra società [...] è puramente consumisti-co, privo di [...]. Sarà [...] il suo prossimo spostamento? Non [...] in Inghilterra per imparare [...]. Il manifesto della beat [...] È il «viaggio» per eccellenza, [...] mo-dello di vita di [...] intera genera-zione. Le esperienze realmente vis-sute [...] vagabondare per gli Stati Uniti senza un [...] sostenendosi con i mestieri più disparati (il [...] ferroviario, la guardia forestale) Jack Kerouac le [...] romanzo più riuscito: «Sulla stra-da», appunto. Per i coetanei ( [...] dello scrittore statuni-tense diventò in breve una [...]. Era [...] del nomadismo, il rifiuto [...] americana e la ricerca nella [...] come fuga verso nuove di-mensioni esistenziali. /// [...] /// Il ricordo di [...] «Stand by me» è [...] del racconto di Ste-phen King , «The [...]. [...] uno scrittore che ricorda [...] con un episodio vissuto alla fine degli [...] Cinquanta: [...] volta che, insieme ai suoi amici, si [...] di Castle Rock per cercare il corpo [...] scomparso. Partito bambino, il futuro [...] casa adulto. [...] infatti, si traduce nella [...] età di passaggio, resa ancora più incerta [...] posta di fronte alla scoper-ta della morte [...] conse-guenti, inevitabili paure. Tra le onde . Al timone della nostra [...] Su [...] punto sospeso, dove la lu-ce abbagliante sfuma [...] il buio, si colloca «Linea [...]. Joseph Conrad, straordinario maestro nella [...] della so-litudine [...] coglie [...] istante preciso in cui [...] è costretto dalle difficoltà ad [...] la responsabilità di sè stesso. E anche quella degli [...]. Il mare è il [...] il ruolo svolto dal protagonista il tramite [...] a prendere con ma-ni salde il timone [...] la nave verso [...] del mondo. /// [...] /// Epopea del mito al [...] Due [...] partono insieme per un week end [...] della tran-quillità e, soprattutto, [...] rispettivi mariti soffocanti e op-pressivi. Alla riuscita [...] ci si mette di mezzo [...] una serie di drammatiche circostanze che le porteranno ad [...] impossibile fu-ga. Il film, dove [...] le psi-cologie delle due [...] ma anche ironiche) fa da sfondo ad [...] raggiunto tra realtà estremizzata e finzione. Le anime morte . Uno scrittore in crisi Deluso, [...] in preda ad una profonda crisi, ad un certo [...] della [...] vita Gogol si [...] in viaggio per [...]. Ed è pro-prio nel Vecchio Continente [...] inizia la stesura delle «Anime mor-te», un [...] do-vuto avere le cadenze di un poema [...]. E nel viaggio (vero [...] forma il du-ro e inappellabile giudizio sulla [...] suoi tempi. [...] e [...] per il denaro cor-ruttore [...] è il filo con-duttore del romanzo dove [...] non avere salvez-za, nè aiuto. E la coppia? . Si ritrova in Italia La [...] è in crisi. Lui e lei, due inglesi, [...] per [...] senza troppe speranze. Estranei [...] provenienti da per-corsi diversi, destinati [...] perdersi definitivamente, si ritroveranno in-vece abbracciati durante una pro-cessione. Rossellini in «Viaggio in Italia» [...] il racconto le coordinate geografiche (Pozzuoli, i [...] di Pompei) ri-specchiando sempre e con estre-ma [...] e i tracciati interiori [...]. Voglia [...] Cosa spinge due ragazzine [...] 14 anni a scappare di casa per [...] Parigi [...] Madrid? Gabriele Salvatores ha fatto della ricerca [...] il centro della [...] poetica. Una «fuga» da una società [...]. Ma oggi è ancora possibile [...] di questo tipo? MATILDE PASSA [...] 1. Insieme a un amico [...] decisi di partire alla ventura, verso la Pianura Pa-dana. Dalle colline del Lago [...] Garda, [...] discesi a piedi lungo il Mincio, fino [...] Mantova, [...] poi raggiungere il Po, e bi-vaccare come [...] fiume. I nostri genitori erano assenti, [...] zia compia-cente e forse un [...] distratta ci diede il permesso [...] partire. Non era propriamente una [...] ma eravamo insofferenti della vita borghese: almeno [...] con pochi spic-cioli e un minuscolo zainetto, [...] campi e avere per tetto solo il [...]. Di quel vagabondaggio nella [...] mi è rima-sto nel ricordo soprattutto un [...] quiete, di spazi aperti, tersi e vuoti. La straordi-naria lentezza degli [...] coi filari di pioppi sem-pre [...]. E poi il disagio [...] un telo gettato [...] bagnata, sman-giati dalle zanzare [...] della notte, raggelati dalla nebbia nella seconda, [...] gorgogliava a pochi passi da noi. Ma era appunto questo [...] avven-turoso col mondo della natura, liberi dalle [...] paure dei «molli» cittadini. [...] in quegli anni, era [...] grande differenza fra città e campagna: bastava [...] per entrare in un mon-do pulito e [...] poche macchine, [...] dei fiumi era limpida [...] ti salutavano con un largo sor-riso. Il [...] non era ancora arriva-to, Londra [...] parevano lontane e, almeno per [...] e i miei compagni, viaggiare signifi-cava attraversare monti e [...] imparare le «leggi della natura», vivere di tanto in [...] una vita almeno un [...] selvatica. [...] scorso mi è capitato, [...] anni, di attraversare per la seconda volta [...] che congiunge la Thailandia [...] Pe-nisola Malese. Vi ero tornato perché [...] dei luoghi più belli del mondo. Una molle pianura coperta [...] quale si ergono, isolati o a grup-pi, [...] centi-naia di metri, coi festoni di liane [...] pareti, coi cocuzzoli in cima ombreggiati da [...] verzura. Ampie baie dove la [...] alterna alla foresta di mangrovie, mentre uno [...] a foggia di guglia [...]. E poi i villaggi di [...] sia sulla terraferma che [...] accoccolati ai piedi dei pinnacoli, [...] da formare [...] dove la vita umana [...] delicatamente nel mondo naturale. Ma durante il mio [...] straordinaria deli-catezza di rapporto fra villaggio e [...] e cultura, non risultava più evidente, era [...] tutto cancellata. Stavano costruendo [...] strada, e ciò che [...] ri-saltava agli occhi, era la crescita euforica [...] sta-zioni di benzina, centri commer-ciali e officine, [...] la superstrada. I piccoli villaggi, i [...] bo-schetto sulla cima, naturalmente [...] ancora, ma [...] di uno scenario trasmutato [...] fianco a fianco ca-mioncini [...] e palafitte, fi-schi di [...] di moto-seghe. Al posto [...] armo-nia fra forme naturali [...] caotica giustapposizione di antico e nuovo: un [...] artificio, tecnologia e tra-dizione, che risultava ancor [...] corriera su cui viaggiavamo. Collane di fiori bianchi [...] di carta colorata, sta-tuette di Buddha, immaginette [...] di preghiera, incor-niciavano il cruscotto del guida-tore, [...] thailandese che vuole ricordare in ogni cosa [...] bello e del divi-no. Di conseguenza, anche [...] televisore montato sopra il [...] risultava im-preziosito da festoni di corolle rosa. Un tocco di amorosa [...] non permetteva in alcun modo di addolcire [...] che lo schermo acceso ci mo-strava: le [...] urla stento-ree di un gruppo di comici, [...] lazzi [...] teatro thai-landese si mescolavano [...] comico televisivo di basso rango. Lo strepito dello spettacolo [...] ma pareva capace di cullare i viaggiatori [...] mandava in visibilio un gruppo di ragazzini [...] le loro magliette piene di scritte americane. Eccitati dal viaggio e [...] co-me una meraviglia lo scenario intorno: quella [...] dimensioni contrap-poste, di vecchio e nuovo, che [...] caratteristi-che più evidenti del paesaggio contemporaneo. [...] con-trapposizione fra paesaggi di [...] città, si è oggi so-stituita una nuova [...] ogni parte del mondo giustap-pone natura e [...] tradizione. Ma si tratta di [...] cioè plurale, multidimensionale, oltre che disordinata. Quello contemporaneo è, insomma, [...] caos. Un caos che affascina [...] a ogni dimensione se ne apre sempre [...] sulla corriera di [...] dove le im-magini mediatiche [...] immagini della giungla vista dal finestrino. Così possiamo forse dire [...] del viaggio, per un ragazzo di oggi, [...] la natura ma il caos: partire dalla [...] casa propria (perché il caos è ovunque) [...] profondamente dentro i labirinti fascinosi del paesaggio [...]. /// [...] /// Così possiamo forse dire [...] del viaggio, per un ragazzo di oggi, [...] la natura ma il caos: partire dalla [...] casa propria (perché il caos è ovunque) [...] profondamente dentro i labirinti fascinosi del paesaggio [...]. (0)
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