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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1983»--Id 2913922329.

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Nel 1943, [...] anni fa, moriva Simone [...]. ///
[...] ///
Simone moriva giovanissima ma con [...] vita straordinaria alle spalle. Si era occupata dì tutto: [...] di [...] demolito la teoria dei «quanti», [...] studiato la tragedia greca, le lingue [...] il sanscrito, le religioni orientali. Nel suo percorso irto [...] po-pulismo, intransigente si impastano in modo [...]. Dunque, un pensiero complesso, non [...] per [...] e pluralità degli apporti. Il quadro, che era [...] barone [...] de [...] nel 1888, diventerà patrimonio [...] parigino in seguito a un accordo Intervenuto [...] Stato e la famiglia [...]. La sinistra ha sempre criticato [...] giovanissima, 40 anni fa. Ma oggi comincia a [...] la complessità e la profondità. Cos'è cambiato? Ne parliamo [...] Accornero, [...] ad un convegno su Simone [...] che si è tenuto [...] Piacenza Ripensare Simone [...] errore. [...] del Convegno sta [...] messo o fuoco non [...] personalità ma un pezzo, uno [...] una parte della [...] Ciò che ha detto Giovanni Bianchi (presidente delle Adi lombarde) o le osservazioni acutissime di Adriano Marchetti, valgono dieci volte una biografia e una ricostruzione [...]. Anche se ci siamo [...] capitale: per alcuni Simone [...] essere se stessa, predestinata alla religiosità, per [...] cosi Non era un personaggio "integrale". Nella [...] vita ha cambiato sempre, [...] svolte, per fratture». Simone [...] nata nel 1909, da una [...] famiglia ebraica, dopo la laurea in filosofìa, dopo [...] appoggiato le lotte del movimento [...] dopo lavorato [...] a [...] ebbe una illuminazione mistica. Il radicalismo esistenziale si [...] cristiano. [...] sociale diventa con-templazione religiosa. Insomma, una gruppettaro [...] sempre volutamente e disperatamente minoritaria [...] Accornero continua [...] ma scavando nei suoi "movimenti" [...] fondo si scopre un incontro sbagliato o mancato con [...] movimento operaio francese. Accadde anche a [...] a Sartre, ad altri [...] ne. Non si può parlare di [...] pentita giacché non ha mai revisionato le [...] zioni; semplicemente le ha traslate. Non ha mai detto: [...] contentiamoci, limitiamo le pretese, oppure, abiuriamo il [...]. Semplicemente ha pacato un [...] condizione operaia che aveva [...] prima [...]. E lei questo «orrendo» [...] immodificabile. Rimase dunque ferma ad [...] la semplice denuncia della condiziono operaia. È [...] non è questo il suo [...]. Quando, [...] del Fronte Popolare in Francia, Simone [...] le sue proposte, esse sono [...] riformiste, avanzate. Quasi uno statuto dei [...]. D'altronde, ha sempre coltivato [...] della misura, del limite, [...] benché, costantemente, [...] sempre varcato nella [...] esistenza». Allora una minoritaria assennata, una [...] riformatrice. La [...] è una idea di decentramento [...]. Ed effettivamente le macro [...] tecnologiche, sono venute in crisi. Si i superata non [...] di scala, ma della [...]. Adesso le grandi dimensioni mostrano [...] segni [...]. Si torna al piccolo. Simone, in fondo, prevede [...] con la diffusione e la dispersio-ne nel [...] avvenuto. Il punto debole [...] già pensata Ford e [...] caso, i Borbone a San Leucio) è [...] struttura tecnologica collocata in un contesto asociale. Ultima nota graziosa, prevede [...] e lo censura sulla [...]. Un universo che ripiega [...]. Qualcosa del genere accadrò [...] verdi" del Canavese di Adriano Olivetti. [...] liberato dallo grande impresa [...] una condizione chiusa al mondo. Per non parlare delle donne, [...] tutto il suo ragionamento è al maschile e si [...] che lo Stato darà una macchina [...] salvo il caso in cui [...] vedova voglia [...]. Il mondo guardato attraverso il [...] anche fuori dalle ore di [...] ritengono che Simone abbia ricevuto [...] enorme danno [...] con (a religione. In realtà, ciò che [...] vita è proprio la visione che ha [...]. Razionale e geometrica, priva [...] E il lavoro di un [...] se ne serve per [...] stesso prima che con gli altri. Questo lavoro non è [...] ni un diritto, ni una [...]. Il lavoro è [...]. In lei non c'è [...] per classi agiate o ceti inoperosi. [...] non [...] che trarre gratificazioni da ciò [...] fa. Una volta inventato questo [...] salutare, qualsiasi lavoro concreto le avrebbe dato [...]. Quello di fabbrica, poi, [...]. Di una denuncia non lagnosa, [...] lamentosa. La [...] viviseziona, descrive in termini [...] fatica. Quando la parola "pena" [...] testi, sarà la spia di [...] del pensiero». Di Simone [...] si sono appropriati in [...] parti opposte. Smontaggi arbitrari dei cattolici [...] scarsamente nota e poco tradotta fino ai «Quaderni» [...] Adelphi. Tuttavia ad altri, alla [...] Anni Cinquanta e Sessanta, questa [...] coscienza tragica del mondo [...]. Come non piaceva la [...] tempo non in senso progressivo, ma [...] i detriti e le [...] arresti. Perciò nella relazione di [...] anche una [...] Italia un ostacolo alla comprensione [...] consistette specificamente [...] che ne venne fatto. Da parte [...] ci sarebbe stata disponibilità, anzi [...] veniva comoda una denuncia della condizione operaia, tuttavia, detto [...] e da uno che non è mai andato in [...] nemmeno da giovane, intollerabile era la componente [...] che in [...] infausto capitolo delia "Condizione operaia" [...] i problemi e finiva per [...]. Terribile, appunto, era la [...] fissità sociale entro la divisione del lavoro». Eppure, ciò che Simone [...] Marx era proprio [...] della divisione tra braccio [...] dirigenti e diretti. Giacché stavo nel cuore [...] anche il ruolo ha la [...] importanza nella vita, non [...] critica alla centralità delle forze produttive e [...] trainante sui rapporti di produzione e sul [...]. Ora, Accornero è fra [...] in discussione la critica «da sinistra» alla [...]. Ma il rospo difficile [...] che, per Simone, il problema della condizione [...] storica, pareva insolubile. E quella speciale ortodossia [...] da laici, un po' dogmatici, e un [...] anni Cinquanta. Simone esorcizzava la questione [...] lavoro; altri, più tardi, passeranno a un [...] giorno. Sono cadute motte certezze [...]. I manuali del socialismo [...] abolisci la proprietà privata dei mezzi di [...] il lavoro. Nossignore, non è cosi [...] trovarono a far lavorare la gente, ma [...] non era maggiormente invogliata a produrre dal [...] vedeva più dì fronte a sé il [...]. Capire che la socializzazione [...] produzione non risolve tutto, questo è stato [...] fondo. Per Simone [...] problema si drammatizzò subito, [...] più tardi. Letizia [...] pure crociano e so [...] è una vecchia polemica di minoranza, ma [...] mai di contestare quei critici che credono [...] puro gioco di linguaggio» Non vorrei che [...] per un «bastian [...] per un tale a [...] va bene una e che interviene a [...] sproposito a [...] con tutti. Perciò sono stato in dubbio [...] scrivere prendendo lo spunto da un articolo su Gadda [...] compagno e amico Mario Spinella [...] 22 maggio [...] ma finalmente mi sono deciso [...] II sì, perché, mi pare, [...] grossa e si tratta non [...] Spinella e di me, e nemmeno del solo Gadda, [...] del modo [...] tutta quanta la letteratura moderna. Da qualche decennio la [...] Italia e fuori) è a [...] tra versa [...] da grosse spaccature, che [...] tanto fra schieramento e schieramento (cattolici e [...] marxisti) ma [...] di ogni schieramento, separando [...] partito e delle stesse convinzioni ideologiche, Infatti, [...] io leggo un articolo di Mario Spinella [...] moto di ammirazione per [...] e la cultura del [...] io stesso netto dissenso. Per farmi capire lo [...] parole più semplici. La spaccatura corre tra una [...] di critici che legge letteratura (soprattutto quella [...] secolo) con gli occhi di [...] minoranza del pubblico e una minoranza di critici che [...] invece (o cerca di leggere) con gli occhi delia [...] maggioranza del pubblico, della gente, come oggi si dice. Spinella appartiene alia maggioranza (del [...] io alla minoranza; tutto [...]. Pare poco, ma la differenza [...] essenziale e [...] in luce può essere di [...] al lettore. Prendiamo allora 11 [...] Gadda», il «Giallo Gadda», [...] II [...] ha intitolato li pezzo [...] Spinella: [...] scrittore che per alcuni anni ha goduto [...] che tutti consideriamo un grosso artista, che [...] grandissimo, ma che il pubblico non legge. Perché ? Hanno ragione I [...] 11 pubblico? O la colpa è di Gadda? O [...] colpa è di fatti più grossi di Gadda [...] qualche data; la storia [...] è necessaria e a [...] si vendica, non fa [...]. Gadda, nato nel 1893, [...] primo libro [...] madonna dei filosofi») nel [...] due decenni successivi pubblicò o scrisse 1 [...]. Appartiene dunque, per formazione, esperienze, [...] al primo quarantennio del secolo, alia letteratura della crisi [...] quale condivideva la visione catastrofica dei mondo moderno, [...] anche lui, come tan ti [...] nel termini di una negazione esistenziale del mondo e [...] uomini. I primi libri furono [...] critici; Il successo di pubblico venne appena [...] un romanzo famoso; [...] pasticciaccio brutto de Via [...]. Ma fu un successo [...] e 1 lettori lega [...] neorealismo lo considerarono un libro neorealista e [...] In pieno. I critici legati a [...] di sperimentalismo o di [...] io ritennero uno dei [...] lo ascrissero in pieno, Il che non [...] non era nemmeno troppo sbagliato. Non è un caso che [...] Gianfranco Contini, cioè il sostenitore [...] sempre di una critica formalistica (nel senso alto della [...] e di una letteratura tutta [...] valori formali, si servisse della «Cognizione del dolore» di Gadda per disegnare la mappa di [...] letteratura [...] e dialettale che a [...] a [...]. Tutto ciò era vero ed [...] falso. Perché, mi pare, Gadda, nato [...] nei primi decenni del secolo, [...] alle [...] (è stato dimostrato benissimo da Gian Carlo [...] una cultura ottocentesca o più [...] (Spencer, [...] Leibniz) era diverso (assai diverso) [...] che si affacciavano allo scrivere [...] anni Cinquanta e Sessanta, ed era [...] un [...] (la definizione è del [...] mentre quelli erano (o volevano [...] o sì illudevano di essere) del rivoluzionari: [...]. Certo, un punto in [...]. Sia Gadda sia i [...] e [...] pensa vano che lo scrivere [...] fini di polemica reazionaria contro la società [...] o a fini [...] sia un fatto che riguardi [...] 11 linguaggio: la lingua e lo stile. E credevano quindi che [...] la reazione) andasse fatta [...] nella ricerca e adozione [...] non mimetico del reale, non [...] comune, ma «spastico», diceva Gadda, [...] Adorno, da rendere coi suo caos il [...] mondo. E [...] non vorrei che si [...] e mi si credesse più [...] di quanto non sono. So benissimo che, In [...] fine, in ultima istanza, tutto si riduce [...] «alia fin fine, in ultima Istanza». E se è vero, come [...] vero, che ogni scrittore serio è un Innovatore del [...] (si è trovato un suo proprio linguaggio), è pur [...] che negli scrittori non [...] e non avanguardisti, [...] ricerca [...] espressiva fa corpo, è [...] con la presa di coscienza [...] un mondo interiore [...] sentimentale e intellettuale) a cui [...] espressione. Per [...] alla buona, in essi [...] solo sul linguaggio, ma [...] della storia e sul [...] creazione del personaggio, sul racconto: tutte metafore, [...] articolo precedente, ma metafore dotate pure di [...] evidenza. Chi, nel nostro linguaggio [...] più di Manzoni? Eppure la [...] rivoluzione espressiva (perché di [...] non squilibri 1 rapporti tra 1 vari [...]. Leggiamo invece Gadda: «li commercio [...] sorta di odorosissimo e [...] escremento venato di un suo [...] verde-azzurro che ne fa ghiotti 1 [...]. È la descrizione del [...] certo una trama fine di allusioni, divertimenti, [...]. Ma il lettore comune? Quello [...] vuole si una visione dei mondo, una polemica, una [...] ma le vuole calate in una storia, incorporate in [...] vicenda, espresse in un linguaggio [...] ma che lui possa capire, [...] sia, nella [...] novità, legato alla lingua istituzionale, [...] ma anche [...] per [...] con termini tecnici? Che non [...] perciò un linguaggio, come e quello [...] vanguardia, tutto individuale, creazione dai [...] o dal [...] è, dunque, li nodo del [...] e del dissenso. Tra chi crede, come [...] avanguardisti, che la partita si giochi solo [...] spinta fino [...] e al caos, e [...] essa si giochi su un tappeto più [...] tutte le componenti del processo che dal [...] al fruitore, e crede allora che 11 [...] del mondo moderno (non [...] quello moderno! ///
[...] ///
Perché leggendo Gadda lo [...] posso anche [...] ma non debbo arrabbiarmi [...] gustano [...] altri, e debbo cercare, [...] capire agli altri (al non addetti al [...] colpa non è loro è, se mai, [...] tutti addetti a un singolo, particolare, specializzato [...]. Giuseppe Petronio Leopardi morente [...] di Antonio [...] cosa detta più volte [...] Leopardi in uno del suol «Pensieri» [...] che quanto più decrescono [...] tanto più crescono le apparenti. È in fondo 11 [...] pubblicitario, che gode nel contrabbandare 11 vuoto [...] Ingannevole e beffardo. Pare che anche le lettere [...] aggiunge Leopardi [...] non si sottraggano allo stesso [...]. Quanto più un libro [...] In contenuti e forma e tanto più cresce [...] 11 quale lo si stampa. Nessun libro classico [...] dice ancora [...] ha mal avuto la [...] stampato con [...] con le quali si [...] gazzette e le altre ciance politiche, fatte [...] giorno». E conclude: credo che [...] o leggere un libro [...] di quelle forme così terse, adoperate «a [...] orride e pensieri la più parte sì [...]. Ecco [...] verità del classici. Una volta [...] l Sileni di Alcibiade, [...] loro grottesche cortecce nascondevano la loro profonda [...] ci sono, scintillanti nelle loro copertine, gli Adoni [...] Librerie, che dietro . Ora, non c'è soltanto [...] far passare per capolavori [...] piccoli capolavori, sconcertanti capolavori, [...] ogni nuovo romanzo che esca; c'è che [...] quotidianamente incoraggiato da quasi tutte le terze [...] giornali. Al punto che si [...] Istituire delle apposite rubriche, per [...] così, In difesa del [...] del «libri da evitare». Quando qualcuna di esse [...] d'arte già pronta per il premio, [...] di che povertà fosse [...] la contraerea ha Immediatamente aperto 11 fuoco. ///
[...] ///
C'è un altro luogo [...] costituirebbe, per il [...] 11 sigillo e la [...] Inconfutabile [...] 11 tal romanzo o il tal libro [...] capolavori: si leggono [...] fiato, o «tutto [...] fiato». Ora non diremo che [...] interrotta è notevolmente agevolata dal fatto che, [...] capolavori si compongono di un numero abbastanza [...]. Ci chiediamo piuttosto come [...] sulla scorta di questo metro, romanzi come [...] senza qualità», o [...] sentimentale», o anche, molto [...] «I promessi sposi». Fu il giovane Carducci, [...] che lesse tutto di seguito, una domenica [...] tre cantiche dantesche, ma si guardò bene [...] le considerava un capolavoro per questo. Confessò piuttosto [...] inteso assai poco e che [...] quel suo exploit una sorta di sacrificio [...] della poesia. Si divertiva molto di [...] Pascoli leggendo e recitando saltuariamente qualche passo dei «Furioso». Queste minime riflessioni mi [...] corso della lettura di un libro che [...] Feltrinelli: «Vita [...] di [...] Mori, un buon scrittore [...] Otto e Novecento che nel 1909 diede fuori, [...] che oggi si traduce in Italiano, dopo [...]. Prima domanda: ne valeva la [...] Seconda domanda: se sì, perché dare la traduzione di [...] traduzione (dal [...] 11 sospetto, primo: che si [...] una moda (quella [...] orientale); secondo: che si punti [...] e si speri [...] si stampano solo, o quasi, [...] belli da vedere, ma assolutamente inutili da leggere Il [...] delle case [...] scandalo. Quello che II libro In [...] suscitò al [...] apparire. Intendiamoci: non si tratta [...] vile; al contrario. E tuttavia questa storia [...] In un giovane dal sei al [...] aneddoticamente condotta e [...] proseguita, finisce per generare [...]. Nella quarta di copertina, [...] di capolavoro, si parla di «supremo distacco», [...] Ironia» e di altre consimili connotazioni elogiative. Non lo negheremo; ma [...] è quella di [...] acquistato un libro dalla [...]. Poi ci ricordiamo che [...] sul «pensieri notturni e 1 turbamenti carnali» [...] estensore della bandella), in [...] che apparve pochi anni prima di questa «Vita [...]. L'autore era un austriaco [...] Robert Musil. Il libro: «I turbamenti [...]. A questo punto 11 [...] Mori si dissolve del [...]. Ora non vorremmo [...] di censurare lo sforzo [...] parte si fa per rinnovare [...] Italiana. Una vera politica culturale, [...] che oggi non ci sia; coraggiosa, conseguente, [...] Idee [...]. CI fu quella [...] al suol tempi, e [...] Feltrinelli al suol tempi. Ma allora [...] anche uomini [...] e di fede; uomini che [...] in ciò che facevano. Oggi [...] In genere [...] ci sono del bravi [...] a suggerire abitudini che a elaborare programmi: [...]. ///
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[...] ?, La storia di [...] che rifiuta [...] e il terrore» di [...] «la familiarità e il disimpegno» di [...] pagine, 16. ///
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[...] ?, La storia di [...] che rifiuta [...] e il terrore» di [...] «la familiarità e il disimpegno» di [...] pagine, 16.

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

(237)
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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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(118)

Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .