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[...] una gabbia di ferro e [...] a cucù su una parete della cucina. E incominciò da quel [...] del pappagallo col cucù di legno e [...] galline che chioccolavano per strada nella mite [...] d'aprile. Mio padre era tornato [...] Virginia gli aveva scritto della grave malattia del [...] -la nidiata delle sorelle rimanesse sola. Appena a casa aveva [...] mappe catastali dove era scritta la storia [...] terre del distretto e si era rimesso [...] contado col compasso e i picchetti per [...]. Iva sera, tornando dal [...] nonno che commentava saggiamente quello che il [...]. Spesso, nella grande cucina [...] scoperto che dava sulla strada, i contadini [...] delle loro faccende. Arrivavano con la storia [...] con la proposta di un contratto che [...] dicevano le loro confuse ragioni, i motivi [...] con un cumulo di parole ingarbugliate. Il nonno li ascoltava, [...] del loro discorso, illuminando, chiarendo quello che [...] esposto. Via via il filo [...] dipanava, tutti avevano -perfettamente capito la ragione [...] e riconoscevano [...] del consiglio. Mio nonno era giudice [...] villaggio; ma era [...] che rendesse ragione in [...] tutti i dissensi erano bonariamente appianati prima [...]. Nella [...] vecchia bicocca, aperta, a tutti [...] venti, si entrava e si usciva come in una [...] comune. Il nonno non trattava [...] ma sapeva tutto delle stagioni, delle [...] dei venti; sentiva il [...] grecale, nel volo degli uccelli, nel grido [...]. Era la sapienza che [...] tanti anni; [...] corale era diventata più [...] in lui; e il suo presagio si [...]. [...] intorno alla [...] figura una mite aura di [...] ; una sorta di magia domestica e tranquilla. Il villaggio aveva tre [...] duca di Sant'Elia, don Giacinto [...] e don Pasquale [...]. Il duca di Sant'Elia [...] della Difesa dei bovi, terra magra e [...] adibita da tempo antico a pascolo e [...] ai pastori di Guardia e di Acquaviva; [...] possedevano le buone terre [...] e di Camarda. Il duca viveva a Napoli [...] e [...] a Parigi; e il nonno [...] gli riscuoteva i fitti, gli scriveva di tanto in [...] per [...] notizia dei suoi affari. Quando si ricordava di [...] dopo sei mesi, un anno, [...] duca affermava che una volta avrebbe fatto una visita [...] sue terre, ma in ogni lettera chiedeva al nonno [...] esatto per [...]. Il nonno aveva conosciuto [...] Napoli, negli anni che corsero tra [...] di Agesilao Milano e [...] Ferdinando. Aveva studiato per qualche [...] di Don Giuseppe Tiburzio a Sant'Elia e [...] un suo zio che era cappellano del [...] aveva fatto da precettore al suo erede. Il cappellano era uomo [...] ma di sagace giudizio ; il duca [...] imparare quello che il cappellano non sapeva, [...] che la natura gli aveva negato, era [...] di buona e sciocca indole. [...] il padre [...] dato a una vita dissipata [...] e non raramente dimenticava di pagare il salario ai [...] servi e al suo antico precettore. Don Marco Ragonese, zio [...] costretto a dire due messe al giorno [...]. Di questi due carlini, [...] a un sagrestano che [...] in questo eccesso di pietà. Il giro fu scoperto [...] denunziò Don Marco Ragonese [...] il povero prete fu sospeso « a [...] ritenuto avido di beni terreni. I digiuni di zio [...] in quel tempo, divennero fame. E Don Marco che [...] di anni e di acciacchi morì alla [...] lasciando il nipote nella più dolorosa condizione [...] immaginare. Mio nonno interruppe allora [...] medicina, conseguì il diploma di flebotomo, barbiere [...] e tornò al suo villaggio. Appena arrivato andò ad abitare [...] casa di una vecchia zia ; i suoi genitori [...] morti entrambi nel colera del [...] ;e, scomparso lo zio che [...] aveva allevato a Napoli, era rimasto senza parenti [...] potessero [...] della [...] diffìcile vita. Aveva con sè una [...] e pinze, comprate da uno speziale alla [...] e un flauto. Ma questa estrema povertà [...] suo umore che era naturalmente gaio e [...]. Dopo qualche giorno si [...] dei suoi coetanei, contadini e artigiani e [...] sangue torbido dalle vene dei galantuomini che [...] animelle e di salsicce tutto [...] e sonnecchiavano per ore [...] intontiti dal cibo e dal vino. Nelle notti di estate [...] strade illuminate dalla luna, insieme con i [...] e li incantava suonando dolcemente il suo [...]. Era il solo, fra [...] veramente leggere e scrivere e il solo [...] magica di segnare i [...] non se ne valesse per [...] via il raccolto ai [...] in galera. Benché fosse giovane di [...] la pietà e lo sdegno che provocavano [...] i soprusi, gli inganni progettati o messi [...] la [...] mente trovava tutto il [...] dare corretti ed efficaci consigli. Dopo qualche anno prese [...]. Gli era capitato di [...] vecchia zia di una ragazza che aveva [...] nei suoi giri per il villaggio e [...] accendeva di un mite, tenerissimo sorriso. Faceva delle domande vaghe, [...] di porre grande interesse in quello che [...]. Ma la vecchia zia, [...] del cuore umano, aveva compreso che il [...] a quella immagine i suoi sogni. Avvicinò la ragazza, [...] del nipote, discorse con [...] e una sera, il nonno, rientrando, la [...] festa, tutta linda, ravviata e non priva [...] aria solenne. Gli disse : [...] Andiamo [...] e lo condusse a casa [...] sposa. [...] giovani, dopo le nozze, [...] con una [...] gioia, una pentola e [...] più tardi, quando il nonno ebbe [...] dal duca di Sant'Elia [...] affitti della Difesa dei bovi, si trasferirono [...] bicocca, disabitata da decenni, che apparteneva al [...] minacciò più volte di seppellire il nonno [...] famiglia sotto le macerie. Gli riuscì di fare, [...] di alcuni muratori suoi [...] che tenne su, alla meglio, le mura [...]. Anche dopo le nozze, [...] tanto in tanto, usciva nelle notti serene [...] e suonava il flauto. Spesso quando egli era [...] erano accesi da improvvisi furori e mettevano [...]. Ma quando [...] il nonno non accadeva [...] fosse placido e gentile ; e nelle [...] nelle strade del villaggio, al mite chiarore [...] volare quelle note di tortora in amore, [...] di calabrone di una chitarra battente, i [...] destavano dal sonno e immaginavano i campi [...] spighe pesanti, e succose frutta bagnate dalla [...]. Durante il carnevale, nelle [...] di marzo, quando ricorrevano le antichissime feste [...] avevano celebrate, il villaggio diventava un grande [...]. Attori e spettatori recitavano [...] donne si intromettevano con grida, beffe, [...] alle [...]. [...] strade si empivano di [...] di saraceni e di crociati. Comparivano nei chiassuoli solenni [...] per presidente che giudicavano le imprese di [...] 0 storie di venefici e di misteriosi [...]. Oppure erano drammaticamente interpretati [...] Gerusalemme un tempo, forse, noti nel loro esatto [...] deformati dalla tradizione verbale che aveva introdotto [...] dialettali e lazzi buffoneschi. In quei giorni il [...] fresco degli umori notturni era promessa di [...] di gioia. [...] aveva raccolto da sdruciti quadernucci [...] passavano da secoli di mano in mano, il testo [...] antichissime [...] per tentare di [...] loro più coerente armonia. Si mescolava ai [...] con la stessa semplice [...] partecipava alle beffe [...] ne organizzava egli stesso [...]. /// [...] /// Si mescolava ai [...] con la stessa semplice [...] partecipava alle beffe [...] ne organizzava egli stesso [...]. (0)
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