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[...] peruviana di ieri e [...]. Testimonianze storiche e artistiche del Perù ali epoca della conquista e oggi» 6 il tema [...] una mostra che si ò aperta alla Galleria [...] di Palazzo Strozzi a Firenze, La mostra riunisce testimonianze artistiche indigene [...] della «conquista» spagnola e [...] arte peruviana. Nato a Roma e [...] Israele nel 1953. Sermoneta ha insegnato per quasi [...] ebraica [...] ebraica di Gerusalemme. Sermoneta era considerato un [...] della [...] ebraica in Italia. Solitudine Metropolitana« Le solitudini [...] ore. Il metrò più commovente, [...] è quello del mattino presto». Marc Augé si occupa [...] antropologia delle società complesse. Anticipiamo alcune pagine del [...] (Un etnologo nel metrò, nelle librerie italiane [...] edito da Elèuthera) in cui [...] studia le misteriose creature [...] viscere ferrate di Parigi. [...] questa ò senza dubbio la [...] chiave della descrizione che un osservatore [...] potrebbe essere tentato di fare [...] sociale de' metrò. Il paradosso un po' [...] espressione deriva semplicemente dalla necessita, in cui [...] presto questo osservatore, di scrivere il termine [...] significando cosi il carattere limite [...] imposto dalle dimensioni dei [...] e dagli orari di lavoro che ne [...] (il contenuto): un po' troppa gente e [...] -che potrebbe [...] degenerare [...] panico -impone il contatto, [...] o le risa, crea in breve un [...] certo aleatorio e fuggevole. Le solitudini cambiano con [...]. Il metrò più commovente. [...] il giornale o con la [...] si abbandonano sui sedili in fondo al vagone. Il loro cor]» aderisce [...] forme, che pure sono scomode, come per [...] di tregua prima di lanciarsi verso lo [...]. Nella loro cornice metallica, [...] ieri e come più tardi, un cane [...] dallo sguardo triste invitano il viaggiatore (forse [...] sonnecchia sulle loro zampe) a non dimenticare [...] il vermifugo, ( . Il voyeur, [...] dispone allora di riferimenti [...]. Può fare il conto [...]. Se si guarda più [...] si rende conto che le attività del [...] sono numerose e varie. [...] lettura vi Dalle tribù [...] città sotterranea RICCARDO [...] Cosa può accadere se [...] delle abitudini di tribù africane, si occupa [...] talmente vicino e ordinario da essere diventato [...] È [...] propone uno studioso di fama. Marc Augé, che si [...] viscere ferrate di Parigi per studiare le [...] la popolano: la metropolitana e gli indigeni [...]. Africanista di formazione, Augé, che [...] occupa da anni di antropologia delle società complesse oltre [...] essere preside [...] des I [...] Parigi, è noto in Italia [...] per [...] curato una serie di voci [...] Einaudi. [...] presentata nel [...] Un etnologo nel metriche [...] di Milano porterà in [...] giorni, 0 quella di applicare alla vita [...] società europea avanzata il metodo utilizzato per [...] «incomprensibili». Talmente diverse, altre da noi, [...] necessitare [...] specifici. Un tentativo affascinante reso [...] problemi irrisolti che [...] la vagheggiata «scienza delle [...] stata finora in grado di risolvere. Innanzitutto, ha ragion [...] una antropologia urbana e [...] E poi quale teoria [...] può essere costruita se [...] non ò poi tanto «altro» [...] me da essermi [...] ulteriore elemento di [...] é determinato dal dover trattare [...] argomento talmente sotto gli occhi di tutti da [...] diventato invisibile. Eppure il metrò é [...] delle grandi città un luogo di straordinaria [...]. Basti pensare al numero [...]. Ielle ore [...] cui si vive nelle [...] cui si sosta sulle sue banchine, gli [...] cui ci si perde in un viso [...] o gli istanti brevissimi in cui si [...] dietro cartelloni pubblicitari [...]. Ma 0 un villaggio [...] stie regole e i suoi riti ben [...]. Come definire altrimenti le [...] utilizzate dagli habitué per conquistare i rari [...] fondo delle vetture, la raffinatezza delle tecniche [...] a tempo o le richieste di elemosina [...] politiche internazionali? Il metrò 0 oggi quello [...] cittadina era ieri, fino al momentaneo trionfo [...]. Luogo di incontro, di [...] mode, di passioni calcistiche e politiche caparbiamente [...] spazi bianchi dei cartelloni pubblicitari. Ma la piazza a [...] i rapporti sono ridotti al minimo, persino [...] più discreto dei contatti umani, può essere [...] nella privacy e provocare imbarazzo Augé in [...] definizione del metrò: il luogo della collettività [...] e della solitudine senza [...]. In questa antropologia della [...] ò perciò, più che una piazza, un [...] con passanti sconosciuti e guardinghi, ma non [...] risultare incomprensibili. Provate a tare una [...] prendete la metropolitana in [...] dal solito Come attraverso uno specchio deformante [...] conosciuta ò trasformata. È diversa [...] i visi, i discorsi. In ogni caso, la forte [...] emotiva [...] la permea cosi profondamente da [...] piacevole e stimolante. [...] gamma delle esperienze in metrò [...] essere condivisa da molti cittadini in lutto il pianeta [...] fa notare [...] Augé, ha [...] una specificità tutta particolare. Uomini illustri, luoghi lontani, [...] dimenticate, e i passeggeri scendono «dopo [...] o arrivano «fino a De [...] «il convoglio si intrufola [...] a velocità accelerata». Non ci si può [...] come la presenza del metrò [...] francese sia talmente forte [...] insoliti spazi anche nella letteratura. È il caso del [...] Zazie nel metrò di Raymond Queneau e [...] romanzo [...]. Serge Brussolo, il più [...] di fantascienza noir, ha ambientato infatti nella [...]. /// [...] /// Nel 2025 [...] del metrò parigino viene [...] acque della Senna. Ma a due anni [...]. Cosi, [...] o l'acqua di rose [...] cuori solitari di individui che si applicano [...] patetica a ignorare ciò che lì circonda [...] loro stazione. Dove va a vagabondare [...] questi eroi della lettura, nel mentre che [...] rosario senza sorprese delle stazioni successive, pensiero [...] inafferrabile dal fatto di piegarsi alle seduzioni [...] di una [...] La domanda può capovolgersi, [...] stata [...] da uno scrittore (Georges [...] che si preoccupa della [...] «Il testo cosa [...] luoghi senz'anima dove ridere [...] ne resta? Come é percepito un romanzo [...] fra [...] e Jacques [...] Come si opera questa [...] questa occupazione interrotta dal corpo, dagli altri, [...] brontolìi della vita collettiva?». Altri lavorano a maglia, fanno [...] crociale o correggono qualcosa. Questi, a prima vista più [...] perché riducibili [...] del momento. Altri ancora, i più [...] di musiche misteriose di [...] nulla se non, eventualmente, qualche stridio dovuto [...] regolazione. [...] non v'é più nulla [...] scio sguardo sfocato o la frenesia mal [...] corpo scosso di tanto in tanto da [...] questo caso possono a ragione essere definiti [...]. Ci sono anche (in [...] quelli che non fanno nulla, se non [...] imperturbabili sui quali [...] attento (il passeggiatore distratto, [...] può a volte sorprendere il passaggio di [...] turbamento o di un ricordo di cui [...] le ragioni. Il limite [...] é stretto tra [...] romanzesca, che si sente [...]. A fianco, [...] immagine della metropolitana della [...]. Solitudine, questa volta, [...] ripiegata su se stessa: più [...] sembra [...] prendere i suoi vicini a [...] del proprio sconforto, più i suoi vicini ne evitano [...] sguardo, [...] con [...] a metà fra [...] e il complice. Infatti, qualunque sia [...] delle risposte o delle [...]. Questo spettacolo sui muri [...] nei corridoi del metrò [...] banchine: esso ha il suo posto nelle [...] ancora, la sera, alla televisione, Ma nel [...] copia, io li colgo più da vicino, [...] vicini de! Aggiungo che questi sforzi [...] dal rischio di errore che essi comportano, [...] da [...] sorta di disprezzo poiché [...] se non mi sentissi [...] che essi prendono per oggetto, se non [...] alle loro ragioni e permeabile ai loro [...] di provare a volte, negli interrogativi che [...] loro riguardo, una specie di dubbio sulla [...] ciò che ci separa. Nel Medioevo si diceva [...] città rende gli uomini liberi. Ora invece li rende [...] spaventati. Al punto che è [...] in uno che taglia la poltrona de! Metropolitana, autobus, tram sono [...] questa realtà cittadina, dove chi fischietta [...] da considerare senz'altro [...] TRI [...] -Mi viene in mente [...] Ridere in quei vagoni [...] proprio [...]. [...] giorno ho visto un [...] le poltrone con un coltello-. Così il celebre fotografo [...] Robert [...] alcuni mesi fa, in [...] cui annunciava la prossima uscita del libro [...] con ! Un ricordo del poeta, [...]. Che ancora noti conosceva [...] Défense, le corse, le [...] le fughe metropolitane. Basta infatti lasciarsi inghiottire [...] di gente che entra ed esce dal [...] Parigi, come a Milano, a [...] -per capire che nessuno [...] da perdere. Ma più che i [...] gesti contratti, il continuo guardare [...] sono i volti, gli [...] a [...]. Sguardi silenziosi, assenti. Occhi che guardano fuori [...] se non c'è nulla da vedere -oppure [...]. Im-pazienti di arrivare, di [...]. [...] cosa che preme al [...] -ma volendo pure di tram e di [...] qualsiasi discorso, la possibilità di [...] in contatto con [...] a maggior ragione se [...]. Anche solo con lo [...]. /// [...] /// Di essere considerato uno [...]. Dunque ognuno diruto per la [...] strati,»: tutto preso da [...] e dalla fretta di andare [...] più occhi per nessuno. Accada quel che accada. E infatti none e aggressione, [...] o malore di uno che [...] può arresi a [...] il [...] che entra ed esce dalla [...] che sale e scende dal tram, dal bus, che [...] infila nei grande magazzino, che sbuca [...]. Figuriamoci gli antichi gesti [...]. Lisciare aperta la [...] o [...] a chi ha le mani [...] cedere il posto a una signora, a un anziano [...] a una persona qualunque in [...]. Scomparsi, cancellati, dimenticati. [...] da preistoria urbana. Bandita la gentilezza, bandita [...] anche [...] Perché vero é che [...]. Ma lo ò sempre [...] vero che mai [...] epoca le città sono [...] E dunque sempre si é faticato, penato. Tuttavia ciò non ha [...] città, e soprattutto alle grandi città, di [...] luoghi della lietezza, del [...]. Il compenso ad un [...] p. Ma anche molto più [...] possibilità non solo di lavoro ma anche [...] relazioni [...] era Parigi, Milano, [...] ma anche [...] sino a [...] una oserei dire anche [...]. Città che erano ancora [...] del [...] rappresenta Milano; o come [...] anni fa) dei [...] con Ninetto Davoli che [...] andando a consegnare iì pane nelle case, [...] Ma a cantare e fischiare per le [...] sole» spazzini, muratori, garzoni: [...] una sonorità urbana, una [...]. Il terziario, per [...] cosi, é avanzato ma [...] urbanità, di chiacchierante comunanza sono paurosamente arretrati. Ora [...] rumore nelle città -anche nelle [...] -, fracasso. Ma nessuno gli direbbe [...] propria fermata Non si sa mai. Certo, ragioni per stare [...] ne sono, E però, per ritornare anche [...]. Anche perché tutti i [...] urbana tendono a concentrarsi sugli aspetti fisici, [...] dell'aria e acustico soprattutto) , anziché su [...] regolano i rapporti fra le persone. Con ciò dimenticando che [...] sicuramente di dima, di aria. Ma più che nel [...] di carbonio che respiriamo [...] dei rapporti sociali che [...] perfino degli elementari gesti [...] saluto, di cortesia. /// [...] /// Ora invece li rende [...] spaventati. Ai punto [...] ò più [...] uno che taglia la poltrona [...] bus [...] danneggia una [...] telefonie. /// [...] /// Ai punto [...] ò più [...] uno che taglia la poltrona [...] bus [...] danneggia una [...] telefonie. (0)
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