Il rischio, sempre in [...] siffatte, è quello del manierismo e della [...] cui proprio la parte più narrata del [...] non sembra sottrarsi. Al contrario di Bernari, dove Bufalino vince la [...] scommessa è invece [...] ben progettata e sapientemente inconclusa [...]. [...] dove più proficuamente si [...] tra i cospiratori e il loro carceriere, [...] » che tutto organizza, il Governatore che [...] dirigere. É allora, in una [...] smascheramenti e di menzogne, che si può [...] vero movimento rappresentativo. Da un inizio in [...] Governatore a condurre [...] ai vischiosi e impuri [...] valori storici di cui si fanno interpreti [...] sino a quando lui stesso, posto di [...] e roso dal dubbio [...] del proprio operato, non [...] convincimento trascendente, a favore di una disperazione [...] e [...] è così, niente è [...]. Peggio: niente è, ogni [...] zero che non può uscire da sé. Apocrifi noi tutti, ma [...] ci dirige o raffrena, chi ci accozza [...] niente, noi e lui, mischiati a vanvera [...] disguido; nasi di carnevale su teschi colmi [...]. [...] collocazione storica proposta da Bufalino, [...] tuttavia [...] a temi per noi [...] il pentitismo o, generalizzando, la crisi di [...] e positivo del divenire. Ma non meno [...] in tempi come i [...] rovinoso dilagare del [...] è il discorso sviluppato [...] Vincenzo Cerami nel suo romanzo La lepre (Milano, Garzanti). Siamo questa volta proiettati in [...] oscuro [...] dal sapore diciamo pure [...]. Allorché alia sconfitta della [...] svuotarsi dei lazzaretti, corrisponde [...] di un nuovo e [...] vergognoso flagello riconosciuto col nome di sifilide. Evidente (ed evidentemente semplificato) [...] cui Cerami attinge per il suo narrare: [...] Storia della follia di [...]. ///
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Ciò che nello studioso [...] come ampia indagine sopra [...] istituzionale e coattiva, diviene [...] per un forte restringimento di campo, che [...] privata ossessione amorosa provata da Tommaso, medico [...] S. Clemente, per Bianca Maria, [...] malata. Eppure, la ripresa di [...] storica e filosofica non deve essere considerata [...] per [...]. [...] iniziale che egli imprime al [...] vuol ricalcare i moderni schemi di una rappresentazione micro-storica. [...] di essa, il narratore cerca [...] legittimazione, vestendo panni il più [...] oggettivi. Ma è [...] sfuggente, che nel continuo [...] documentaria e necessaria invenzione giunge a respingere [...] pregiudizio della verità ». Siamo ai limiti del [...] pura [...] che vorrei è descrivere [...] stelle del cielo, senza nessuna cognizione delle [...]. ///
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Siamo ai limiti del [...] pura [...] che vorrei è descrivere [...] stelle del cielo, senza nessuna cognizione delle [...].