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Ci è stato detto [...] opera è autobiografica, che sempre nel suoi [...] Céline [...] riferimento ai suol ricordi, magari per [...]. Che è stato un [...] sensibile, ma, alle volte, anche cattivissimo. Generoso con molti ma [...]. Che soffriva la solitudine e [...] da perfetto solitario [...] non aveva maestri. Che soffriva di mania [...] da sfiorare la paranoia e che vedeva [...]. E ci è stato anche [...] come del resto tutta la [...] opera dimostra [...] che è stato uno scrittore [...] doveva vivere gli avvenimenti prima di [...]. Una scelta assolutamente agli [...] di quella di Bal-zac e che lo [...] compromissione. Céline [...] sostengono la moglie e il [...] parlava come scriveva. Eppure non scriveva di [...]. I romanzi, per esempio, [...] o sette stesure che potevano essere regalate [...] scelto la versione definitiva. I famosi e contestati [...] non ha perso [...] per polemizzare con le [...] la cui ristampa Céline stesso aveva proibito [...] guerra e che oggi [...] moglie non vuole vedere [...] scritti di getto sul [...] ma anche [...] dice [...] «nel momento in cui, [...] Céline non aveva più nulla da dire», come [...] in Grande romanziere, ma scrisse violenti pamphlet [...] era un anarchico però si rivelò un [...] Qualcuno [...] detto che tutta la [...] opera va letta come [...] Ma a Bologna la vedova di Louis [...] ha raccontato la vicenda [...] Céline E così [...] va a teatro Nostro [...] BOLOGNA [...] Nuova Scena si avvicina a Céline scegliendo [...] nella storia di questo scrittore che fu [...] del dottore ungherese Filippo Ignazio [...] (al quale l'autore dedicò [...] tesi di laurea) nato [...]. Buda-pest in [...] di «convalescenza per 11 [...] dopo la rivoluzione e [...] cercava faticosamente la via di una pace [...] duratura. Ma [...] (al quale Maurice [...] dedicò un film per la [...] cosa che in Italia fece Gianfranco [...] è significativo [...] di Céline anche da un [...] punto di vista: la lotta [...] nei confronti di una società [...] tenta di [...] a tacere. Un individuo che accetta [...]. [...] che ci pare oggi [...] legame di causa ed effetto che unisce [...] degli ospedali alla fine [...] alla morte delle puerpere [...] e atroci dolori. Si sa che Céline [...] per un desiderio di [...] di commistione cercata, di [...]. E lo spettacolo di Nuova Scena [...] a quattro mani da Enzo Vetrario e Stefano [...] (autori della «riduzione», registi [...] vuole proprio sottolineare questo aspetto. E in questo senso, [...] Ietta [...] di porre [...] in una scena immersa [...] fasci di luce isolano, come nel teatro [...] al centro di [...] (e di una vicenda) [...] Io [...] in guerra con tutto ciò che [...]. [...] nel mezzo del palcoscenico, [...] proscenio, [...] e proprio quello che Céline [...] piccola rotella pensante, ma destinata ad essere [...] meccanismo. [...] dunque dello spettacolo è [...] cantata tragica, fatta di singoli momenti, di [...] assieme dal filo conduttore della presenza di [...] e «commentati» da una [...] (Clio Pratesi) che fa da stacco e quasi da [...] narrata, mentre due [...] al suono di marcette [...] la quotidianità anche umoristica di chi è [...] con la morte. Si parla di [...] osceni, di piaghe purulente, [...] incomprensione e di follia. La gestualità è trattenuta, [...] momenti addirittura solenne, [...]. Del resto II dottor [...] di Nuova Scena vuole [...] laica, dove acquistano grande importanza i piccoli [...] quotidiani, il suono della campanella che scandisce [...] donne, i passi affrettati, la stupidità retorica. Certo non tutto funziona In [...] dove il progetto è sicuramente più ambizioso [...] non tutte le figure hanno lo. È anche facile dire [...] ci lascia parzialmente delusi perché manca della [...] Céline, e che in certo qual senso [...] che alcuni attori mostrano inesperienza. Ma va anche detto [...] spettacolo controcorrente, che tenta [...] mettere in scena [...] Céline. Dicono che questi [...] non è possibile [...] oggi senza conoscere la [...] trenta, «anni In cui molti Intellettuali hanno [...]. Perché [...] sostengono [...] «sono state le delusioni che [...] spinto un uomo potenzialmente di sinistra verso la destra». Da questa angolatura [...] esce quasi assolto anche [...] Céline: «Céline aveva orrore della guerra. E gli sembrava che [...] che, [...] do lui. Ma Hitler stesso non [...] suol strali. Come non si salva [...] Fronte Popolare, proprio negli anni in cui Céline scrive [...]. E Blum, presidente del [...] quel tempo, è ebreo. Sostiene [...] sulla scorta di una [...] inediti che lo scrittore fosse perfettamente Informato [...] ebrei ma che non sapesse assolutamente nulla [...]. Ma [...] dice [...]. Come gliela hanno riconosciuta Arletty, Michel Simon, Marie [...] e Luis [...] anche se per il [...] poco: [...] e [...]. Odiava invece il cinema [...] il responsabile della morte della letteratura. E odiava i produttori [...] sentiva emarginato. Come uomo [...] ci dice Lucette [...] adorava le donne, soprattutto [...] erano sane (era un igienista), se erano [...] gambe lunghe. Ma quello che lo [...] la seduzione, il «dopo» non aveva grande [...]. La signora Lucette, una [...] con un turbante in testa e una [...] idiosincrasia per la stampa, sostiene che nella [...] Céline «era molto, molto severo con chi gli [...]. Come ci si dice [...] il marito [...] figlia, Colette, [...] dal primo matrimonio, «perché [...] fare cinque figli e aveva paura che [...] tutte quelle maternità». Eppure la figlia Colette è [...] praticamente ai margini della vita dello scrittore, mentre la [...] della [...] memoria è praticamente toccata a [...] avvocato folgorato dalla [...] personalità e da una moglie [...] Incredula di essere vissuta per tanto tempo [...] venticinque anni [...] accanto a un uomo «maledetto». Ma è sintomatico [...] ci pare [...] che [...] abbia pubblicato della biografia di Céline solo il primo e il terzo volume, lasciando per [...] ignoti gli anni [...] dei [...]. Tutela o imbarazzo? [...] nega [...] e [...] sostenendo che ha ancora [...] per «dovere» verso Céline e anche per [...] suoi errori. Un ben curioso destino [...] in vita, un Grande Spregiatore, [...] solitario, discusso e discutibile, [...] dei conti sconosciuto, Celine. Maria Grazia Gregori Se [...] per una volta e per un attimo [...]. Forse è un sogno [...] coltiviamo come una speranza di salvezza, come [...] di complicità da parte di chi, misterioso, [...] mirabili, ma sempre un po' troppo scontati [...]. Certo, se ci Lenisse [...] messaggio, magari da [...] figura femminile. Costei si introduce come una [...] nella [...] vita, [...] il manoscritto di Maria Luigia, [...] capolavoro irrealizzato e [...] e facendosi poi viva. [...] per un po' di lui, [...] guida sapiente, e a un certo punto sembra quasi [...] la [...] anima. Il protagonista vede agitarsi, [...] le stagnanti acque della [...] esistenza, poi sempre più [...] è spinto a fare della ricerca e [...] misteriosa signora la ragione centrale dei propri [...]. Così incontra varie donne [...] a cominciare dalla [...] Luisa, che vive oltre [...] una casa gemella della [...] (e si dà arie [...] vita disinvolta), nella speranza di afferrare il [...] di smascherare la sconosciuta [...] lui la donna delle meraviglie. Si muove così, tra [...] Arriva in libreria il nuovo romanzo di Bevilacqua, [...] di «quotidiane» meraviglie Che fa quella donna [...] frugando dentro se stesso, riuscendo a riprendere [...] se stesso, liberandosi da ciò che lo [...] o gli ghiacciava la mente e [...]. Nel ricordo e poi [...] una parte decisiva la geografia padana di [...] a Bevilacqua: Gualtieri, Sabbioneta, Color-no, Casalmaggiore, che, [...] sulle acque del Po: sono il rifugio [...] spirito, le garanzìe di una dimensione autentica. Il dialetto, i genitori, [...] quella terra e di quelle acque assumono [...] nel romanzo, così come certi bellissimi, fieri [...] ben più che semplici figure di [...]. Via via il protagonista sembra [...] e il finale, con la soluzione [...] la scoperta [...] sarà dolce e quieto, pacificatore. E la vicenda, la [...] ovviamente al lettore scoprire da sé per [...] conferma, consentendo, attraverso la rivelazione di quanto [...] di mistero ci è presente attorno, una [...] ritrovato senso di armonia tra il soggetto [...]. Tanto che [...] neppure prevale più il [...] quanto piuttosto quello di [...] situazioni raccontate. Il Maronti, maestro di [...] quegli -spettatori attenti che, [...] sala, rimangono con la mente accesa» e [...] chi racconta, niente vale il rispetto di [...] ad ascoltare. Io, come luminoso tenebri-no [...] mi sono sentito trattato molto bene. E le ragioni sono in [...] parecchie, in pa [...] già evidenti, credo, dalla [...] commentata che ho cercato di [...] del libro. Intanto il romanzo, che [...] attorno a eventi in apparenza minori, ma [...] vivaci, ha il pregio di una scrittura [...] al tempo stesso corposa, densa e sciolta, [...]. Ha una [...] ironia che non ha [...] o di troppo acuto, ma che è [...] accompagna amichevolmente ma senza ammiccamenti il raccontare. C'è [...] diffusa, ma anche [...] con naturale misura. C'è, insomma, equilibrio con [...] di racconto, pur nella varietà anche incalzante [...] vi si manifestano. Bevilacqua, dopo romanzi nei [...] procedere componendo spunti ed episodi secondo una [...] a quella del collage, è tornato a [...] narrazione più classica, piena, alle meraviglie di [...] è lineare nel suo percorso, eppure nelle [...] articolata. Nella premessa, lo scrittore [...] libro è stato scritto in diverse fasi [...] anni, «col piacere, anch'esso un po' magico, [...] col desiderio, quindi, di [...] a sé ti più [...] di [...] maturare senza fretta. E [...] gli ha dato ragione, [...] romanzo è senz'altro uno dei suoi più [...]. C'è la suggestione [...] ci sono cose ambienti e [...] c'è [...] di una soluzione. /// [...] /// È una tecnica mista [...] titolo [...] seduto, nella stanza» ed [...] a più riprese, con la tecnica minuziosa [...] della luce che è tipica del pittore, [...] e il 1982. È uno dei [...] dipinti con una figura [...] desolato ed eroico di un uomo solo [...] porta segni vistosi del lavoro quotidiano del [...] che se ne sta come pietrificato sotto [...] luce che viene da sinistra e dà [...] indifferente al cavo elettrico e al pacchetto [...] pavimento. La stessa situazione quotidiana [...] altri piccoli quadri dove [...] è uscito di scena [...] lui e per la [...] straordinaria resistenza gli oggetti [...] lavoro e del mestiere del pittore. Se ho accennato al [...]. Io si potrebbe dire olandese [...] prediletto da Ferroni, è per [...] che la [...] scelta spaziale [...] va controcorrente rispetto [...] del grande formato, che nella [...] immagine c'è una formidabile concentrazione di energia che fa [...] i poveri oggetti banali fino a una grande metafora [...] umano. Tale concentrazione è ottenuta con [...] capillare, infinitesima disposizione dei segni e delle macchioline di [...] secondo una costruzione delirante che soltanto una buona lente [...] svelare. [...] emana un fulgore di [...] e quei piccoli oggetti che splendono lasciati [...] piano di un tavolo risultano preziosi, importanti, [...] vita necessaria e che conta alla fine. Ferroni dipinge come se [...] da acquaforte e il cimento, segreto e [...] fine, è con la luce che deve [...] polvere agli oggetti e alle pareti o [...] sé il vuoto della stanza. Oggetti e stanza come [...] per la prima volta nella vita. Federico Zeri ha scritto [...] il catalogo di questa mostra e dice [...] è [...]. È [...] come [...] ma o lo Zeri [...] disegno, incisione e pittura fatte da Ferroni [...] esordio che avevano sempre come centralità la [...] e tormentata, tra [...] umana e lo spazio, [...] memoria o della visione che fosse; o [...] meccanica [...] Ferroni dalla tragedia politica [...] sostenere una tesi che gli è cara: [...] disillusione che ha preso il posto della [...]. La verità è che [...] morale e pittorica di Ferroni si è [...] assai prima del [...] ed è quella di [...] metafìsica e illusioni, laico, materialista, che rimette [...] sul suo percorso quotidiano. Per dipingere così inalterabili [...] gli oggetti ci vuole una durezza, [...] e anche un grandissimo [...]. Questi oggetti pure tanto [...] di Morar. Certo che ci sono [...] della morte, che ci sia, orrido, il [...] ma gli oggetti parlano di una costruzione [...] I costi si deve fare. Ferroni, per me, somiglia [...] di [...] Brecht che si portava [...] il braccio per dire a tutti com'era [...] casa. Andate a vedere questa [...] come questo pittore costruisca la [...] immagine di realtà con [...] segni e di colori che non ha [...] pittorico, che dà forma a cose minime [...] assolute, che trasfigura [...] del pittore in una [...] la voro quotidiano come resistenza e dura [...] e dei valori umani: o la [...] tecnica è quella di [...] delira o è quella di un intransigente [...] della realtà capace per mesi di fissare [...] sole che tutte le mattine torna a [...] lasciati come scandagli sul piano. È un grande e [...] che guarda in sintonia con [...] che guarda va al [...] donna nella stanza versare il latte e [...] di luce e il chiodo sul muro [...] ombra sottile alio scivolo [...] entrava dalla finestra socchiusa. Se vi par poco. Dario Micacchi GORE [...] IN UNA CITTA Nessuna classe [...] si salva in questo romanzo spassoso e crudele . /// [...] /// Dario Micacchi GORE [...] IN UNA CITTA Nessuna classe [...] si salva in questo romanzo spassoso e crudele . (0)
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