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[...] Verga è il [...] moderna, [...] arrivata [...] nazionale e alle espressioni organiche [...] lotta proletaria. Di tale lotta, Verga [...] chiara coscienza, la [...] formazione era stata borghese [...] borghese nelle ideologie, nel modo di vivere, [...] di tutta la [...] opera; ma il significato [...] come I Malavoglia e di molti racconti, [...] "naturalistica" di Verga provano come egli appartenga, [...]. Nato a Catania [...] 31 a-gosto 1840 [...] Verga visse gran parte della [...] a Milano, e fece i suoi primi passi importanti [...] scrittore [...] della "scapigliatura". [...] esperienza [...] scapigliata", con la [...] inquietudine romantica, si avverte soprattutto [...] alcune novelle [...] te poi nella serie Per [...] vie. Ma Verga lasciò presto [...] la vita mondana. Dopo la Storia di [...] che è [...] patetica, nacquero cosi i [...] Eva [...] Tigre reale (1873), Eros (1875), dove risaltano [...] spesso, torbide, ma quasi sempre avvolte da [...] dalla moda letteraria parigina. Verga si liberò da [...] racconti della Vita dei campi, 1880: egli [...] prima maturità a quarant'anni, rinnovando la propria [...] della realtà popolare in Sicilia. Si legge, nella dedica [...] Gramigna (a Salvatore Farina):« Caro Farina, eccoti non [...] di un racconto. Esso alméno a-vrà il merito [...] brevissimo, e di [...] storico [...] un documento umano, come dicono [...] . [...] di Gramigna e altre [...] risentono fin troppo di questa tendenza al [...] ancora, in quelle pagine, viva di verità [...] nella piccola raccolta stessa novelle o racconti [...] Cavalleria [...] La lupa, feti il pastore, già fortissimi [...] pieni di concretezza. Splendida è la concisione [...] Cavalleria Rusticana, dove bastano pochi tocchi a delineare Io [...] una grande materia narrativa, radicata nel sentimento [...] del [...] siciliano. Splendido anche, a frammenti, [...] il pastore, per [...] profondo dei caratteri col [...]. Verga aveva trovato [...] realtà collettiva vuole che siano. Padron [...] il nonno, il patriarca [...] come il simbolo di [...] che non si rivela [...] anche, ripeto, sociale, per [...] dello studio dei caratteri [...] in cui vivono. [...] parte, il romanzo non [...] arido, di meccanico, di astratto. Questi umili siciliani sono [...] dei loro sensi e della loro anima, [...] di tinte indimenticabili e io stile inagrissimo [...] delle grandi espressioni letterarie. Verga non poteva trarre [...] dalla materia de I Malavoglia, è vero; [...] seppe risolvere an-chè in una critica esplicita [...] questa analisi di una famiglia, che termina [...] al [...] intensificata. Perfette sono le scene [...] e vigoroso il sentimento della natura, mordente [...] al dramma degli uomini. E anche [...] il romanziere dimostra di [...] della realtà economica e sociale; [...] della ricchezza, della "roba" [...] che ne provengono, e i contrasti con [...] ancora in Giovanni Verga un osservatore profondo [...] visione generale. Molto più debole II Marito [...] Elena (1882), che rientra nel ciclo dei Vinti, [...] due romanzi maggiori, ma tornando in parte [...] Verga "mondano". Importanti, invece, le altre [...] e di racconti, soprattutto le Novelle [...] (1883) e la serie Don Cande-la, [...] strada e doveva [...] un anno dopo . Questa tragica stona di [...] pescatori della provincia di Catania [...] Aci Trezza [...] avviati "fatalmente" alla miseria, [...] il capolavoro del romanzo cosiddetto naturalistico, non [...] Italia ma in Europa, e il suo vero [...] definire come realismo moderno. Vediamo, ne I Malavoglia, i [...] rientrare tutti in una vicenda che li serra nelle [...] maglie spietate, [...] ad essere ciò che la [...] sociale e umana [...] gente de "I [...] della "tradizione"; ma i fatti, [...] grondano sangue e mandano da sé il grido della [...]. Secondo ed ultimo grande [...] Verga è Mastro don Gesualdo (1889) . [...] è tornata ineguale, lo [...] di creare in Gesualdo Motta un personaggio [...] la [...] figura gli altri personaggi [...] non vi è riuscito e non vi [...] la [...] ispirazione migliore ha sempre [...] corale; tuttavia la forza della narrazione è [...] in Mastro don Gesualdo sembra a volte [...] C. Nel teatro è da [...] di Cavalleria rusticana [...]. Verga doveva spegnersi a [...] 1922, nella [...] Catania, dopo un lungo [...] minore e senza che la crìtica fosse [...] non è riuscita) a estendere largamente la [...] capolavori; ma egli rimane un esempio per [...] narratori, un ammaestramento di concreto realismo nel [...] una personalità [...] poetica di prim'ordine. /// [...] /// [...] BATTISTA [...] primo grande scrittore in [...] Rinascimento è Leon Battista Alberti (1404-1472), discendente da [...] antiche famiglie fiorentine, ma esule a Genova, [...] da malattie e da difficoltà economiche, ma [...] serena, attivissima. Fu grandissimo architetto (il [...] il Tempio Malatestiano di Rimini), fu archeologo, [...] (scrisse dei libri sulla pittura, sulla scultura, [...] un uomo versatile, ingegnoso, coltissimo, insomma: un [...] che impronta la [...] vita sulla convinzione che [...] nelle cose civili e nel vivere degli [...]. Scrisse dialoghi, apologhi, trattati: [...] famosi sono il dialogo Della tranquillità [...] e il dialogo Della Famiglia. [...] presentò ad una specie di [...] letteraria [...] da lui voluta, per mettere [...] confronto il volgare e il latino [...] il certame coronario del 1441. La giuria non concedette [...] nessuno, ma il volgare non aveva bisogno [...] la supremazia, e, dopo [...] del latino dei primi [...] come lingua letteraria da tutti i letterati. Per questa affermazione, Leon Battista Alberti [...] avuto gran parte: soprattutto il dialogo Della Famiglia, [...] tono sereno, equilibrato, [...] resta un esempio di [...]. Questo dialogo comprende quattro [...] si parla [...] dei figli, del matrimonio, [...] provvedere alla famiglia da parte del padre, [...]. [...] questi, tipici del [...] se ne vive appartato in quello che [...] il suo mondo, il mondo della famiglia: [...] è [...] sottratto alle tempeste della [...] cerca pace e riposo nel seno della [...] tutto alle sue faccende e [...] suoi onesti diletti. Ma è insieme [...] colto e civile e [...] e ragiona nel cerchio degli amici e [...] attorno, porgendo utili ammaestramenti intorno [...] della vita. [...] di vita di Leon Battista Alberti [...] dunque [...] del borghese: nasce proprio [...] che verrà travolto dalla trasformazione della società [...] delle aristocrazie mercantili, delle Signorie e dei Principati. [...] di vita di questa [...] è rappresentato da [...] Castiglione. [...] è legato, pur nella [...] alla borghesia comunale, il Castiglione esprime invece [...] concepire il mondo e la vita quale [...] corti principesche. Il libro per il [...] celebre ha un titolo significativo: Il Cortegiano. Così si contrappongono [...] dabbene [...] e il Corte-giano del Castiglione. [...] Castiglione, nato presso Mantova [...] alla corte di Lodovico il Moro, degli Estensi [...] per lunghi anni alla corte di Urbino, [...] pontificio, alla corte di Carlo V in Spagna. Morì a Toledo nel [...]. Scrisse il suo libro, [...] Corte-giano [...] viveva ad Urbino, in quattro tomi : [...] è dedicato ai conversari di nobili personaggi [...] qualità che deve avere il cortigiano. Il discorso si libra [...] suo cielo di ideale, il cortigiano di [...] le doti e le prerogative è il [...] quale, come scrive il [...] nella [...] Storia della Letteratura italiana [...]. /// [...] /// E il [...] continua: [...] del cortigiano diventa così [...] condizione spirituale; e il [...] discorre, uno dei primi e più alti [...] in maniera organica e con perfetta coerenza [...]. Nel quarto libro si [...] del cortegiano ma anche del principe: di [...] debba consigliare, aiutare il principe. Non una funzione politica [...] Castiglione al suo cortigiano nei confronti del principe: [...] compito morale. Innumerevoli saranno gli imitatori: [...] Cortegiano [...] tradotto in latino, in spagnolo, in francese, [...] diventerà il capostipite di una lunga serie [...] Gentiluomo di Girolamo Muzio, alla Ci vii Conversazione [...] Stefano Guazzo, alla Donna di corte di Lodovico [...]. Così storicamente il Corte-giano [...] Castiglione [...] col diventare veramente, come scrisse Gramsci, un [...] una aristocrazia intorno al "principe" : il [...] la azione politica del Prìncipe sarà, come [...] Machiavelli. Nel prossimo [...] Dreiser viene definito lo Zola [...] infatti ha molti punti di contatto con [...] specialmente per il suo modo amaro e [...] la realtà. Però, come scrittore, è [...] Zola. Dreiser ebbe una vita [...] dovette lavorare fin da ragazzo, adattandosi a [...] gravosi mestieri. Fu anche cronista di [...] assolse questo compito senza troppo successo. Intanto lavorava per conto [...] vita a una produzione narrativa che ora [...] più alta avuta sinora [...]. Dreiser cominciò a scrivere [...] in cui [...] si sviluppava rapidamente e metteva [...] basi della [...] grande industria. La borghesia era ancora [...] progresso nella vita del paese e creava [...]. Le città di pochi [...] in breve giro di anni e diventavano [...]. Era una vita nuova, veramente [...] per una nazione e Dreiser fu il cantore di [...] epopea. Ne cantò la grandezza [...] anche la tragicità: vide che questa civiltà [...] ma ogni giorno di più rinunciava ad [...]. I sentimenti, gli entusiasmi, [...] principi morali, diventavano mano a mano i [...] idolo, il denaro, davanti al quale si [...]. Erano i tempi in [...] valeva quanto guadagnava. Accanto a questo fervore [...] cui egli era entusiasta, Dreiser vide la [...]. Vide trionfare la forza, [...] della giungla, la mancanza di scrupoli. Vide migliaia di uomini [...] ad ogni personalità propria. Vide che il progresso [...] di questi [...] destinati a essere le [...] epoca, travolti dalla civiltà che essi stessi [...]. Dreiser è stato uno [...] nei molti racconti ai quali ha ciato [...] due romanzi: "Il titano" e "Una tragedia [...]. Il tema di tali [...] la nascita di questa gigantesca giungla [...] na che è la [...]. Si racconta che un [...] incontrò Dreiser in una strada di New York [...] accorse che aveva le lacrime a-gli occhi. Gli chiese se gli [...] cosà di spiacevole e Dreiser rispose di [...]. Era soltanto commosso, fino [...] tutta quella vita che gli fremeva intorno. Lo commuoveva quella tragedia comune [...] è una città moderna. Il punto di vista [...] Dreiser [...] che uno scrittore deve raccontare la vita [...] senza aggiungerci niente di suo, senza commentare [...] i fatti parlino da soli. I personaggi non debbono [...] uguali a tutti gli altri, che nascono [...] il resto del mondo rimane indifferente alle [...]. La [...] è la teoria dalla [...] poi originato il naturalismo moderno americano. Ma mentre negli scrittori [...] il naturalismo è diventato veramente tale, cioè [...] vita primitiva e brutale, nella quale dominano [...] la violenza, il sesso e [...] in Dreiser troviamo la [...] una ricchezza umana, un continuo tentativo di [...] dura legge della società e di ritrovare [...] per tutti. Gli uomini non si [...] nessuna im-presa, scoprono la poesia del costruire, [...]. Ma lo scrittore non [...] a questi aspetti esteriori e cerca di [...] il "sottosuolo" di questa epopea. Vi trova il dramma [...] costretto a farsi sempre più solo, oppresso, [...] vista le ragioni della propria esistenza finché [...] gli altri come gli altri sono spietati [...]. Allora l'opera dì Dreiser [...] tentativo di risolvere questo conflitto tra il [...] e quello della società, la ricerca di [...]. Dreiser non riuscì a trovare [...] nella [...] attività di scrittore, poiché essa [...] era nella realtà americana. Ma riuscì a [...] secondo ciò che egli stesso [...] in [...] realtà. Negli ultimi anni della [...] vita egli vide nella. Russia d'oggi la prima [...] ideale di società, volta al progresso ma [...] preoccupata della sorte di ciascun uomo. Infatti Dreiser si iscrisse [...] americano con un gesto che, come e-gli [...] era la conseguenza dì [...] vita di scrittore. Nella società socialista egli [...] e varietà che erano il suo ideale, [...] sostituirsi la solidarietà alla violenza, [...] allo spirito di rapina, [...] allo spirito [...]. [...] di Dreiser non è [...] abbastanza la grande importanza. Solo il tempo, a [...] sta mettendo in luce la grande ricchezza [...] immesso nelle sue opere. Lentamente, ma sicuramente, la [...] ora accorgendo che [...] moderna ha avuto, in Dreiser, [...] suo massimo cantore: un artista che è [...] alla pari dei più grandi narratori [...]. TOMMASO [...] ERA IN [...] era in due a morire [...] fine di una [...] del Friuli, Ognuno di noi [...] sapeva che era [...] sera. Vedevo sul [...] ciotola di latte riempirsi [...] questa ancora vedere e distinguere il bianco [...] dava piacere. [...] e la ciotola erano gli [...] di una stessa catena. Altro non [...]. Ha al suo attivo [...] poesia: Il lamento del gabelliere (1946), Souvenir [...] (1946), La civetta (1948). La casa editrice [...] ha pubblicato ora, sotto [...] Forme, una raccolta di suoi scritti che ha [...]. /// [...] /// La casa editrice [...] ha pubblicato ora, sotto [...] Forme, una raccolta di suoi scritti che ha [...]. (0)
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