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Una mostra [...] (che da tempo si diletta [...] in una galleria di rue [...]. I quadri fanno schifo. Sembrano dipinti da un Van Gogh [...] inve-ce di tagliarsi un orecchio, si fosse [...]. Spatolate di co-lori urlanti. Se vi accontentate del poster, [...] una foto di Tony Curtis [...] a un suo quadro (e non è facile [...] costa solo 50 franchi. La «boutique du festival» [...] un tendone accanto al [...] e fa tanto festa [...]. Manca il gioco del porcellino [...] ma se a Botteghe Oscure ci diamo una mossa [...] prossimo po-tremmo [...] e fare ai mezzi. La «boutique» vende spazzatura [...] Palma a prezzi da Cartier. Magliette, accappatoi, asciugamani, berretti, [...] portachiavi. Mancano i preservativi (saranno [...]. [...] più mostruoso è forse una [...] da golf in argento da cui fuoriesce un apribottiglie, [...] sembra una protesi uscita dagli [...] di mon-taggio di [...]. Vanno forte borse, magliette [...] dagli autografi -stampati, è ovvio -dei divi. Ma so-no poco [...] non sono abbastan-za orribili [...] sono quasi carini). La spilla a forma [...] in oro, costa 500 franchi. /// [...] /// [...] davanti al [...] rivaleggia con la «boutique» vendendo [...] ri-gorosamente neri con un «50» che campeggia ovunque. La maglietta 98 franchi, [...] la sve-glia da comodino 310. Una tavo-letta di finto [...] impronte delle mani dei divi, invece, viene [...] franchi. E queste sono abbastanza [...]. Il vostro inviato, per non [...] spendere troppo il giornale (perché i souvenir finaliz-zati alla [...] vanno in nota spe-se: capito, [...] se [...] cavata con 10 franchi, 3000 [...]. E porterà via con [...] le figurine delle [...]. Una busta con ot-to [...] Victoria, Emma, Mel G, Geri e Mel B [...] e simpatici atteggiamenti. La colle-zione completa è [...] ma se la possono tenere, non ci [...]. Se le [...] credono di competere con [...] Panini del tempo che fu, si sbagliano. Vo-lete mettere Geri in bikini [...] in maglia nerazzurra, campionato [...] Vai Bobo, facci sognare. C NEL CASSONETTO Il signore [...] comprare una tela di Tony Curtis? Il pozzo [...]. La sindrome delle case [...]. Che non sono quelle [...] Italia dalla legge Merlin, ma quelle ben più [...] si svolgo-no tre film che curiosamente sono [...] di dodici ore. In concorso The [...] («Il poz-zo») [...] australiana Sa-mantha Lang e Funny [...] («Giochi divertenti») [...] Michael Haneke; nella sezione «Un [...] The [...] («La casa») del lituano [...]. Di [...] film, par-liamo a parte, perché [...] è un cineasta così sui [...] da essere inaccostabile a chiunque altro. Sia The [...] che Funny [...] sembrano film di un Polanski [...]. Con una decisiva differenza: [...] Samantha Lang ha 30 anni ed è al suo [...] Hane-ke è un signore di 55 anni [...] Italia, ma con una lunga filmografia alle spalle [...] sul tema della violenza. In particolare, Ha-neke ha firmato [...] e il [...] una trilogia (Il settimo continente, [...] Video, 71 frammenti di una [...] che analizza in modo scientifico il rapporto fra violenza [...]. Dimenticavamo, [...] differenza sostanziale: The [...] è un film riuscito, a [...] ge-nerosi, al [...] Funny [...] è un film perfetto. Non perché sia il [...] ma perché Haneke si pone un obiettivo [...] con precisione chirurgica: senza una battuta, né [...]. A [...] la cosa più impres-sionante di Funny [...] è [...] iniziale: le strade verdi [...] un laghetto di monta-gna, una [...] nel verde, una fami-gliola in vacanza. Non è il deserto [...] Nevada, [...] la periferia di Los Angeles, dove il [...] ci ha abituato a esplosioni incon-trollate di [...]. È [...] è il bosco dietro casa. E anche [...] del dramma è banale [...] Anna, la moglie del-la famigliola suddetta, sta [...] bussa alla porta. Dice di essere ospite [...] chiede se gli possono prestare delle uova. Anna dovrebbe almeno no-tare [...] indossa dei guantini di cotone bianco, di [...] alle mani, ma in [...] sempre malfidati? Il ragazzo, però, si comporta [...] con ben simulata goffaggine, fa cadere il [...] lavandino (e da [...] in poi, noi sappiamo [...] sarà isolata), poi finge di es-sere stato [...] lupo e fa cadere le uova. Anna viene raggiunta dal [...] Georg, [...] un altro ragazzo, anche lui con i [...] nulla goffo, si ag-grega al primo. Nasce quella che sembra una [...] discussione. Finché il primo ragazzo impugna [...] delle mazze da golf di Georg e gli spacca [...] ginocchio. Con la stessa mazza [...] prima, ha ucciso il cane. Dieci minuti di film, [...] di un incubo. Sarebbe assai scorretto rivelarvi [...] storia, anche per [...] viva la speranza che Funny [...] possa uscire in Italia. Anche se non pare davvero [...] lo scopo primario di Haneke. Il regista austriaco co-struisce [...] tortura psicologica che mescola atmosfere [...] (tra i suoi film [...] Castello per la tv) a citazioni ab-bastanza [...] Polanski. Ma punta a un [...]. Pun-ta a una rappresentazione [...] come nel punto in cui uno dei [...] addirit-tura «riavvolgere» il film con il te-lecomando, [...] la catarsi di una violenza «buona», di [...]. È come se Paul, [...] e filosofo, fosse il regista del film [...]. Lui e il suo amico Peter, che si chiamano [...] con nomi da fumetto, sono [...]. Ogni spiegazione -socio-logica, psicologica [...] Male [...] ne-gata, come nella scena in cui Paul [...] di Peter in quattro o cinque versioni [...] per spiegare il suo com-portamento, e tutte [...]. Il mon-do creato da Haneke [...] chiuso in se stesso: una costruzio-ne intellettuale [...] per magia, ti incatena alla sedia, ti [...] non ti regala alcuna con-solazione. Se non si fosse capito, [...] la nostra personale Palma [...] ma chissà se i giurati [...] verranno convinti o, piuttosto, disgustati? The [...] è [...] una varia-zione sul tema della [...] isolata: ma [...] siamo negli sterminati spa-zi australiani, [...] in Europa. È in una fattoria sperduta [...] deserto che arriva la giovane Katherine, una nuova domestica. Nasce un torbido rapporto [...] la padro-na di casa, [...] finché una not-te, rientrando [...] una festa, Katherine investe un uomo e [...]. Terrorizzate, le due donne [...] nel pozzo vici-no casa, poi si accorgono [...] era rubato tutti i soldi di [...] e si trovano di [...] necessità di [...] giù a [...]. Ma [...] era davvero un ladro? E, [...] è davvero morto? La regista risponde a que-ste domande [...] modo di tanto in tanto sgangherato, con una sor-presa [...] un [...] appiccicata. De-bole sul piano della [...] The [...] regge su quello delle [...] mentale con il quale Samantha Lang si [...] colonia di cineaste del quinto continente. Capeggiata, natural-mente, da Jane Campion. Alberto Crespi Liv Ullmann: «Cinema [...] da regista» Liv Ullmann, [...] di tanti film di [...] Bergman, avrebbe deciso che [...] più fare [...] e avrebbe pertanto deciso [...] alla regia. [...] lo ha dato lei [...] rilasciata ieri al quotidiano norvegese [...] Gang» in occasione della [...] film «Interviste [...] Festival di [...]. Si tratta di una pellicola [...] da una sceneggiatura dello stesso Bergman, ed è la [...] esperienza registica della [...] attrice norvegese, che per due [...] fu selezionata per le [...] degli Oscar, nel 1972 e [...] 1977. Prima del lavoro presentato [...] originariamente realizzato per la [...] Ullmann aveva diretto «Sofie» nel 1993, «Lumière [...] film collettivo del 1995 per il centenario [...] «Kristin [...] un lungometraggio dello stesso [...]. IN CONCORSO «Funny [...] del regista Haneke Giochi [...] un interno Storia di una famiglia torturata [...]. /// [...] /// Si chiama Lang ma [...] a che fare con Fritz o con [...]. È australiana ma non [...] di Jane Campion. Lavora con un grup-po [...] ma non vuole che del suo film [...] di [...] al femminile. Samantha Lang, che [...] raffreddore da cavallo, smentisce. Le etichette che [...] ha tenta-to di [...] sono sgradite. Ma poi, parlandoci con [...] di adorare [...] lo straordi-nario film di Jane Campion [...] proprio a [...] fu accolto malis-simo, e [...] cose in co-mune con la celebre collega: [...] Film and [...] che hanno frequentato en-trambe, [...] tra le migliori in Australia, Laura Jones, [...] pure con Gil-liam Armstrong. Quanto al [...] lesbico di The [...] non lo ne-ga. Ma puntualizza: «Parlo di due [...] che non sanno bene come esprimere la loro sessualità, [...] perché [...] repressa e mortificata, [...] perché ancora non sa bene [...] vuole». Sono [...] e Kathy, diverse in tutto [...] sopraffatte [...] di comunicare. [...] peraltro, era il tema dei [...] cortometraggi che [...] rivelata. [...] pre-miato al Sydney Film Festival, [...] storia di una coppia che entra in [...] il video o il computer; Out, che [...] nomination agli [...] è il ritratto di [...]. Dopo [...] visti, la produttrice Sandra Levy [...] ha avuto dubbi ad [...] la regia di The [...] versione cinematografica di un [...] di Elizabeth [...]. E così questa esordiente appena [...] si ritrova con una responsabilità non indifferente: è [...] donna in concorso a [...]. Anche se so che, [...] alle donne e provoca negli uomini reazioni [...]. In effetti, The [...] ha diviso i fe-stivalieri: alcuni [...] applaudi-to, altri [...] detestato. Forse perché usa il thriller [...] un pre-testo per mettere in scena pulsioni [...] al femminile. Nel romanzo, dice Samantha, [...] proprio la carica di sensualità contorta delle [...] progressivo della distruttività nel loro rappor-to: [...] che diventa dipen-denza e [...]. Inglese trapiantata in Australia [...] Samantha parla un fran-cese impeccabile: [...] imparato leggendo Marguerite Duras [...] di volte il suo film preferito, che [...] Hiroshima [...] amour. Ma tra le sue passioni [...] so-no anche Bunuel, Polanski, [...] Bergman. E un [...] è, per certi versi, anche The [...] dove [...] di filtri blu confe-risce alle [...] plaghe del Nuovo Galles del Sud [...] quasi scandinava. Progetti futuri? The [...] Mask, tratto da un [...] di Dorothy Porter. [...] donna? Non [...] caso. Mai confondere fiction e [...]. Lo sa benissimo Michael Ha-neke, [...] un thriller filosofico che ha in comune [...] The End [...] il punto di partenza [...]. Dopo tanti registi sfuggenti [...] ecco al festival uno che sa quello [...]. [...] anni, tedesco di nascita e [...] sul tema ha già al [...] attivo una trilogia -Il settimo continente, [...] video e 71 frammenti di [...] cro-nologia del caso -presentata negli anni scorsi a [...] ma, purtrop-po, inedita in Italia. Con Funny [...] ha fatto un passo [...]. /// [...] /// Perché Fun-ny [...] ti prende allo stomaco [...] che [...] è perfetta, le regole [...] rimesse in discussione con una dialettica di [...]. Se fosse un film [...] regaleremmo il kit per giocare al film [...]. Siccome è un film [...] tradizione che va da Kafka a Joseph Roth [...] Haneke ha girato lavori te-levisivi) è abbinato [...] compreso un suo breve saggio su Violenza [...]. E diret-tamente Wenders. È quello che accade [...] e gra-tuito, del film. Di loro non sap-piamo [...] possiamo [...] dicendo che sono dei [...] degli psicopatici. [...] sicuramente un ri-ferimento al Coltello [...] di Polanski, solo che lui, in definiti-va, dà una [...] psicologica degli eventi». Al limite, dice, non [...] di essere armati, per ucci-dere. Il fenomeno dei killer senza [...] aggiunge, non è una [...] invenzione o [...] cinemato-grafica. È qualco-sa che ci [...] la no-stra concezione giuridica, basata [...] del movente». È un punto di [...]. E infatti molte domande [...] Haneke verso territori già esplorati. Ma lui tiene duro: «Non [...] maestro né un moralizzatore, so che il [...] ma io cerco di responsa-bilizzare lo spettatore, [...] visto Funny [...] con-tinuasse a porsi degli [...] non vedesse più la vio-lenza in modo [...]. Per questo infrango continua-mente [...] thriller». Non teme [...] imitazione? «Beh, contro la stupidità [...] si può fare nulla, anche [...] può dan-neggiare una mente fragile. Ma io mi rivolgo [...] consu-ma abitualmente questo genere di film e [...] presuppo-sto che sia abbastanza avvertito da capire». /// [...] /// Ma io mi rivolgo [...] consu-ma abitualmente questo genere di film e [...] presuppo-sto che sia abbastanza avvertito da capire». (0)
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