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[...] / [...] LUGLIO [...] di Andrea del Castagno [...] Petrarca di Corrado Cagli In occasione [...] di un premio a Michelangelo Antonio-ni, [...] corso di una manifestazione organizzata dal Comune [...] Bologna, Roland [...] invitato a [...] le motivazioni, così concludeva [...] «Caro Antonionì, ho cercato di dire nel [...] le ragioni che fanno di te, al [...] cinema, uno degli artisti del nostro tempo. Non si tratta di [...] tu lo sai; poiché quella di essere [...] una situazione non più sostenuta dalla bella [...] grande funzione sacra o sociale; essa non [...] serenamente posto nel Pantheon borghese dei Fari [...] dover affrontare in se stessi quegli spettri [...] (dal momento che non siamo più preti), [...] stanchezza ideologica, la cattiva coscienza sociale, [...] e il disgusto [...] facile, il tremito della [...] che lacera [...] tra solitudine e [...]. Bisogna dunque che tu [...] questo momento tranquillo, armonioso, riconciliato, in cui [...] e [...] per riconoscere, amare, ammirare [...]. Poiché domani ricomincerà il [...]. Ecco, caro Petronio, [...] la lunga citazione: ma [...] articolo [...] del 13 luglio [...] non sembri renderti conto delle particolari condizioni [...] oggi, intendevo con alcune [...] qualche dubbio. Volevo convincerti che ciò [...] di oggi [...] di ieri è appunto [...] sono le condizioni di ristrettezza e difficoltà [...] quelle di agio e di abbondanza di [...] la pratica del desiderio rispetto a quella [...]. [...] italiano degli anni Sessanta [...] primo questa verità c a questa ha [...] attività. Tutto questo di lui [...] quando ci si accinge a [...] altrimenti di lui si [...] tante cose non vere. Come fai tu (a proposito [...] per il [...] non ti conosco e così [...] rivolgermi a te senza complessi). Infatti non è vero, [...] che la critica [...] degli anni Sessanta pretendeva [...] programma di letteratura tosse considerato «una verità [...] insieme) valida per tutti i tempi: capace [...] spiegare [...] del passato e del [...] di essa non vi [...] di [...]. Non è vero, come [...] la crìtica di avanguardia degli anni Sessanta [...] letteratura è morta, e quel tanto che [...] vivo può esprimersi solo nella ricerca linguistica». Non è vero, come tu [...] che lo sperimentalismo italiano de-« Bisogna [...] di dare [...] degli anni [...] faziosa: è pura invenzione, sostenere [...] i suoi testi fossero riassumibili tutti nello slogan "i [...] sono morti, viva la forma"» Petronio, non è [...] anni Sessanta [...] contenuti alla forma, volgeva le [...] alla realtà, perdendosi in [...] verbali, di cui era più [...] ammirare la destrezza che il senso. Tutto questo non è [...] non sia vero anche a te sarebbe [...] capace di rivolgerti alla cultura di quegli [...] se decidessi, finalmente, di prendere in mano [...] testi che Duella cultura ha prodotto. Vogliamo fare una prova? Tu [...] la cultura sperimentale degli anni Sessanta rinnegava [...] nei riguardi della tradizione il facile peccato [...]. Prova a leggere il [...] «Avanguardia [...] sperimentalismo» (Feltrinelli. E scrìvevo: «Proviamo per [...] come Joyce» (al quale 1 [...] sperimentali [...] avere reagito di fronte ai classici. In loro naturalmente non [...] immediatamente utilizzabili Si rende conto ben presto [...] lingua (il loro modo di parlare del [...] più la [...]. Ma nel momento in [...] Joyce [...] vede costretto ad [...] non può nascondere un [...]. Dietro il quale non stentiamo [...] riconoscere il suo smarrimento per [...] perduto una condizione espressiva piena, [...] e diretta. Tu affermi che la [...] Sessanta trascurava il rapporto con la realtà, [...] gli aspetti di contenuto e ideologici. Prova a leggere ancora [...] «Avanguardia e sperimentalismo» a [...]. Suo compito è [...]. Naturalmente una volta [...] non potrà [...] delle domande. Dovrà accontentarsi di [...] a vista. Comunque sarà sempre un [...] di riallacciare con essa il rapporto interrotto. Si tratterà ai un [...]. Certamente non lucido. Pur tuttavia di un [...]. Ecco il punto, caro Petronio: [...] che i [...] amavano e che cercavano [...] quella che, [...] dei grandi testi di Joyce, Musil [...] Kafka (e, prima ancora, di Pirandello e Svevo), [...] «la scissione definitiva tra [...] e la [...] rappresentatività sociale, lo sbriciolarsi [...] pure conservava il desiderio per la totalità [...] di una fallita ricerca [...]. Volendo ricorrere a una metafora [...] paragonare la letteratura degli anni Sessanta (e quella cui [...] faceva riferimento) a [...] che giunge in vista di [...] fontana ma non può bere. Tra lui e [...] dell'acqua si è stabilito un [...] negativo, [...] tiene lontano da ciò cui [...]. Gli rimane il desiderio [...] di cui, con grande sforzo, è pure [...] alla portata. Se avesse la lucidità [...] accorgerebbe di essere al centro di an [...] cui [...] di fallimento registrato non [...] minore della [...] grandezza. Che cosa tiene lontana [...] percezione della totalità del reale, [...] a ripiegarsi su se [...] a una claustrofobia da cui non solo [...] dato scampare ma che, al contrario, [...] suo solo luogo di [...] è [...] cui è giunto lo [...]. Cioè [...] di [...] di valori e di [...] alla base di qualsiasi realtà di comunicazione. Il linguaggio che tutti [...] più capace di esprìmere messaggi chiari e, [...] più capace di riflettere [...] ideale degli oggetti che [...]. Proviamo a prendere parole [...] «famiglia», [...] ecc. Nel linguaggio che tutti [...] verificato un pericoloso gigantismo della funzione comunicativa [...] di utilità immediata) che ha assorbito tanto [...] che quella poetica. Non è meraviglia che [...] diritti e le potenzialità di questa ultima [...] Io [...] sperimentale degli anni Sessanta ha fatto ricorso [...] che hanno potuto comportare anche la riduzione [...] della cosiddetta comprensi-bilità (in quanto valore immediato [...]. E poi a proposito [...] intenderci. Che senso ha opporre [...] «lingua», ciò che l'opera d'arte vuole dire [...] lo dice? È possibile ancora dubitare che [...] ricerca di contenuti non è altro che [...] livelli espressivi? E questa, sì, è una [...] di ieri come di oggi. Petronio controbatte affermando che [...] «Leopardi [...] "e chiaro nella valle il fiume appare" [...] un po' [...] capiva ciò che voleva [...]. Ma chi sapeva e [...] (e anche molto) [...] che cosa capiva o [...] Che [...] una valle e che, magari, nel mezzo [...] di acque chiare? O se voleva perfezionare [...] comprensione del testo leopardiano, fidando oltre che [...] della lingua anche in un pizzico di [...] valle era verde, forse in fiore, e [...] vi si versava come in un mare, [...] Ma [...] in questo il senso del verso del Leopardi? O [...] sta [...] equilibrio che si stabilisce [...] anzi nel [...] squilibrio della costruzione, in [...] grammaticali delle parole sono ordinate (anzi disordinate) [...] determinare un effetto di «panico», tra violento [...] quello di una nascita? Forse non sta [...] ma certo in qualcosa che a questo [...] e che, comunque, non ha nulla a [...] la percezione di una immagine paesaggistica che [...] coglierebbe trasformandosi, appunto da lettore, in passeggiatore [...] colline marchigiane. Che allora la poesia [...] come si usa dire [...] è linguaggio è una ve-. Certo il linguaggio della [...] sempre «pastiche» o «scarto dalla norma»: Io [...] la norma, diventata routine, perde il suo [...] suo peso di autorità. Del resto non abbiamo [...] Gianfranco Contini che tutta la letteratura italiana è [...] vocazioni espressive, [...] e [...] la prima che ha [...] Dante, la seconda in Petrarca? E che oggi, [...] oggi prevalga la dominante dantesca, e dunque [...] «pastiche», più che un evento di cui [...] un fenomeno che chiede di essere interrogato [...]. Solo cosi si collabora, [...] ristretto della letteratura, a capire meglio il [...] viviamo, che è il compito cui Petronio [...] ciascuno, secondo le sue competenze, si dedichi [...]. Angelo [...] sol a di Sancito» [...] Benevento ROMA [...] Sarà sicuramente «L'isola di Sancho» [...] Manlio [...] la novità più stimolante [...] IV [...] «Città Spettacolo» di Benevento gustosamente dedicata [...] al «Teatro tetro e [...]. La manifestazione promossa dal [...] diretta, dal punto rii vista artistico, da Ugo Gregoretti [...] svolgerà dal 3 [...] settembre prossimi, e presenterà [...] di primo rilievo. Le produzioni o-riginali riguardano, [...] di [...] una particolare [...] diretta da Giuseppe Patroni Griffi [...] da Leopoldo [...] «Nozze di sangue» di Garcia Lorca [...] la regia di Mariano Rigillo c [...] dello stesso Rigido con Regina Bianchi; [...] infine uno spettacolo di balletto, «La noce [...] di Salvatore Viganò, con Loredana Fumo [...] Jean Pierre [...] primi ballerini. Fra gli spettacoli ospiti, [...] segnalare una «bidone» di Roberto Lerici tratto [...] IV [...] con Carla Tatò protagonista [...] regia di Carlo Quartucci e «Pomeriggio di [...] di Stefano Satta Flores, diretta da Ugo Gregoretti. Un programma particolarmente nutrito, [...] «L'isola di Sancho» pro-porrà la seconda uscita [...] Centro di Drammaturgia di Fiesole (dopo il debutto [...] della «Casa [...] di Siro [...] dalla «Cognizione del dolore» [...] Gadda) [...] si presenta, ormai, come il più consistente [...] per una nuova drammaturgia italiana ancora tutta [...]. Il testo di [...] (clic sarà diretto da Gianfranco De Bosio) rappresenta una [...] variazione sulla figura controversa del [...] del «Don [...] di Cervantes. Ma pure, come tiene [...] del [...] di Cervantes è rimasto [...] e il pubblico si troverà di fronte [...] assolutamente contemporaneo, costretto a subire, più che [...] proprie passioni pubbliche e private. Ugo Gregoretti Esce da Adelphi [...] Carlo [...] un vero e proprio [...] dello scrittore goriziano che si uccise a [...]. [...] ne», «Autoritratto su fondo [...] «Homo [...] un ragazzo suicida che, [...] In tanto, torna a turbare le consolidate catalogazioni [...] e filosofica Italiana. È Carlo [...] goriziano, anno di nascita 1887, [...] del suicidio [...] 1910. Mori di propria mano [...] di rivoltella [...] dopo avere spedito [...] di studi superiori di Firenze [...] 1 corsi di quella facolta di Lettere [...] Villari, Vitelli, Rajna; aveva studiato pittura, si [...] Beethoven insieme con [...] si era addentrato nel [...] con Gaetano Chiavacci, [...] che raccoglierà il suo [...] persuasione, e che molti ancora, ricordano professore [...] di Firenze) la [...] tesi di laurea: un [...] persuasione e la [...]. Questo ragazzo suicida torna [...] nelle pagine [...] ordinato con tutte le [...] a noi, e fino a oggi conosciute, [...] Sergio [...] (Adelphi e Istituto per [...] mitteleuropei di Gorizia. /// [...] /// Durante la lettura di [...] cui non disdice neppure il titolo di [...] sofferma più volte per riuscire a capire [...] momento in cui [...] ha finalmente chiaro che [...] lui, persuasione e che cosa sia invece [...]. Bisogna andare molto [...] giungere fino alla lettera che porta la [...] settembre 1909. [...] Enrico [...] egli scrive: [...] ora che ho conosciuto che [...] era la sicurezza ed ho preoccupato il futuro (. Bisogna leggere attentamente. Non è un affronto [...] grammatica predicata nella colta Firenze di quegli [...] ci rimase [...] 1905 al giugno 1909)): [...] del suo pensiero. La rettorica, per 11 [...] criticamente A-ristotele e [...] e che si volge [...] Parmenide [...] è lui che ha [...] alla persuasione [...] a Eraclito, è un [...] di leggi, di norme, di cultura, di [...] violenta della società; è un ordine che, [...] diamo: è lo strumento della persuasione, ma [...] è 11 prodotto di un bisogno di [...] porta a pre-occupare Il futuro: a [...] anzitempo. Alla rettorica, egli oppone la [...] persuasione: la ricerca [...] vero, della [...] che giace al fondo» dirà [...] Saba parlando di sé, una ricerca infinita contro quella [...] e contro quel dominio. Si pensa subito alle [...] -testa mento In cui il ragazzo [...] parla proprio di noi [...] tempo: [...] forte, [...] hegeliano nella botte di [...] sa di distruggere se stesso co. Il presente, [...]. Quel peso che scende [...] all' inizio della tesi non può fermarsi. Se si fermasse, se «possedesse [...] finito scendere [...] futuro [...] in quel punto esso non [...] più quello che è: un [...]. Ma il [...] non può mai essere [...]. La spiegazione si trova In [...] riga secca: [...] vita è in questa mancanza [...]. Il passo verso il [...] compiuto. Il filosofo Chiavacci, [...] che nel [...] curerà anche una scelta [...] poi che II suicidio, svalutando la vita, [...] valore. Ma più forte risuona, [...] suicida, [...] contro un tempo come [...]. Uomo, anche lui, di [...]. [...] in questo epistolario non rivolge [...] uno sguardo sulla Firenze capitale culturale dove. In quel giorni, matura la [...]. Quella [...] che fu poi della Voce» [...] ancora Saba) non compare mai. Profonda era la differenza. E il disinteresse, forse, è [...] cercare ancora una volta [...] di quel verbo: quella [...] tendeva a preoccupare 11 futuro; [...] ragazzo suicida tendeva invece al [...] presente [...] propria vita». [...] comincia con una lettera del [...] 1902 al fratello Gino. Per capire questo giovane che [...] con dolore Gorizia e una famiglia [...] a-giata, [...] nella quale fa [...] la sorella Paula, bisogna [...] a Venezia. La lettera che per [...] è del 23 ottobre 1905. Nelle opere di Tiziano, di Palma 11 Vecchio, di Carpaccio, del [...] egli cerca [...] al di là delle forme: [...] disegni [...] dice [...] ritraggono le forme [...]. È una ricerca che ricorda [...] giovane [...] lo stile delle lettere, insistente, [...] (quel grido [...] tutte le donne della famiglia, [...] e sorelle: [...]. Ma le lettere [...] io mettono allo scoperto sono [...] alla sorella Paula (nacque [...] è morta nel 12). Nel tono vissuto e [...] tenta di darsi quando dà consigli a Paula [...] soffre per un amore sfortunato) già si [...] tra la volontà di [...] la [...] (è questo 11 consiglio [...] Paula) e II bisogno di cedere al [...]. A Firenze, legge Dante, Foscolo, Leopardi, [...] per Carducci (andrà a Bologna, al funerali [...] con una certa diffidenza II teatro dannunziano. Cerca [...] mentale». Nel 1906, le sue [...] quelle di un uomo che ha maturato [...]. La [...] dice, è [...] di transizione, un momento [...] 1 legami sembrano sciogliersi, e [...] degli Interessi si disperde, [...] non sono più nettamente [...] In [...] ambiente verso un punto culminante, ma tutte [...] scompaiono, e sta [...] Individuale crearsi fra il [...] via luminosa. Così nell [...] come nella vita [...]. È la lettera a Paula [...] dicembre 1906. La critica della rettorica [...] ed è già a-perta la via verso [...] ricerca Infinita nel profondo di sé e [...] della propria [...]. Nadia [...] una giovane russa divorziata che [...] a Firenze, chiede a Carlo di [...] lezioni di Italiano. Nasce un rapporto amoroso. Nadia, [...] aprile del 1907, si [...]. Le lettere parlano chiaro: [...] esce sconvolto da questa [...]. Il senso di vuoto [...] viene, lo riempie col lavoro. Ancora una volta non [...] a meno di pensare al giovane [...] al suo grido: lavoro! In termini [...] di farsi produttore di [...] se stesso dopo il suicidio di Irma [...]. [...] per Jolanda De [...] non cancella 11 pensiero [...] Nadia. Cede la volontà, predicata [...] Paula, [...] dominarsi. Lo scrive a Chiavacci. Le lettere di quel [...] rovesciamento di posizione: gli appare chiaro che [...] della rettorica. Non ha più alcuna fede, [...] come [...] dubitante», che [...] un [...] amaro» a chi è « [...] nella [...]. Crolla [...] crolla 11 feticcio «conoscenza», [...] della quale si gloria [...] superiori di Firenze, che egli considera ambiente [...]. Al padre, 31 maggio [...] prima volta scrive di eloquenza e di [...]. Lavora Intorno alla traduzione, eseguita [...] Brunetto Latini, [...]. [...] di Cicerone; dice: [...] ca cosa che mi In [...] sono le osservazioni che ho potuto fare [...] e sulla "persuasione" in genere». I-bsen lo Incanta (Scipio [...] farà la [...] tesi sa Ibsen): lo [...] sembra, le donne di [...] e i suoi personaggi [...] misurare passo per passo la distanza dalla [...]. Il [...] Platone merita [...] amato tanto quanto Leopardi. Lo affascina li platonico, [...] dell' anima con se stessa». Poi comincerà la stesura [...]. È sempre più lontano [...] dalle dottrine scientifiche e [...]. In una lettera del 24 [...] 1910 dice di [...] preso con sé una rivoltella [...] del libri. Lavora fino alla fine. Le lettere a Enrico [...] che nel frattempo è [...] quelle al cugino Emilio e [...] alla madre danno la [...] determinazione del suicida. Basta [...] senso della lettera alla madre. [...] forte, sicuro, è [...] della rettorica; [...] che rifiuta questa sicurezza [...] del futuro i [...] della persuasione: del possesso [...] vita, come ha già scritto nella tesi [...] Firenze. /// [...] /// [...] forte, sicuro, è [...] della rettorica; [...] che rifiuta questa sicurezza [...] del futuro i [...] della persuasione: del possesso [...] vita, come ha già scritto nella tesi [...] Firenze. (0)
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