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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1998»--Id 2853478683.

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Non mostra alcun se-gno [...] la lunga conversazione telefonica, Eduard Goldstücker, professore [...] tedesca, protagonista della Primavera di Praga, studioso [...] Kafka e nel 1968 presi-dente [...] degli scrittori ce-coslovacchi, una [...]. Anzi, lo studioso insiste con [...] sulla [...] età. Scandendo di-vertito [...] dalla [...] casa di Praga, dove lo [...] raggiun-to. E certo [...] Gol-dstücker una certa fierezza si [...]. Perché non solo è [...] un [...] più volte arresta-to, espulso [...] Praga, città in cui è rientrato [...]. Oltre a «Libertà e [...] (Editori [...] di lui in ita-liano [...] «Da Praga a Danzi-ca» (stesso editore) in-tervista [...] con lo scompar-so Franco Bertone (un testo [...] riflessione). Poi ci sono le [...] Kafka del famoso congresso ka-fkiano praghese del 1963, [...] della Prima-vera (De Donato). Infine, per una messa a [...] più recente delle sue idee [...] «Il Vaso di Pandora», in «Marxismo e Liberalismo» (Franco [...] e Francesco saverio Trincia), [...] dei nazionalismi dopo il crollo [...]. E senza scordare le [...] alle [...] su tolleranza e fine [...]. Ma adesso però, con Goldstücker, [...] tra parentesi le sue bene-merenze. E retrodatiamo il [...]. Per parlare della maledetta [...] quella Primavera di Praga di cui [...]. Professor [...] dove si trovava il [...] 1968, quando [...] «È un ricordo terribile. Ero in [...] e stavo trascorrendo le vacanze [...] una casa messami a disposizione [...] degli scrittori cecoslo-vacchi. La sera prima avevo [...] grande riunione di par-tito nella capitale [...] della Slo-vacchia, e lì [...] chiesto di recarmi in un paese di [...] confine con [...]. Per il-lustrare [...]. Dovevo rientrare presto, per-ché [...] volevo fare una gita nei [...] con altri scrittori. ///
[...] ///
E così, svolta [...] casa dove giunsi molto stanco, [...] dopo la mezzanotte. Il 21 mattina, mentre [...] ai fornelli, appresi [...] dal-la radiolina. Compresi immediata-mente che mi [...]. Il mio nome, con [...] altri esponenti della Primavera, era su una [...]. Gli amici con cui [...] che mi nascondessi subito. E passai gli un-dici [...] sicuro, in un [...]. Vi fu subito chiaro [...] di resistenza a quel punto era possibile, [...] contrario? «Ci fu una resisten-za spontanea, un [...]. Ma [...] che era inutile. Che ogni azione di [...] i sovieti-ci erano venuti con i carri [...] la Primavera di Pra-ga. E oltretutto la resistenza armata [...] dei russi, che [...] usata co-me prova di una [...]. Vi giunsero, in quel difficile [...] indicazioni clandestine [...] «La parola [...] che ci giunse, oltre alla [...] fu quella di denunciare [...] come atten-tato [...] proleta-rio e violazione della sovranità [...]. Come valutavate tutto questo? «Conoscevamo [...] posizione dei comunisti italiani. Io stesso ero stato [...] a Roma dal gruppo dirigente del Pci. Per spiegare agli intellettuali [...] succedendo a Praga. Il Pci, tra tutti [...] era quello che più simpatizzava con noi. Ma persino il Pci [...] suo lega-mi con [...]. Non ne ebbe il [...]. Il vostro era un [...] si tratta-va ancora di un [...] «Era un modello origi-nale, [...]. Per ri-formare e democratiz-zare [...] nel qua-le il partito comunista [...] detentore del potere. Non aveva-mo un presidente [...] come potevamo [...]. In Cecoslo-vacchia, [...]. Ve ne erano tutte le [...] e [...] di quella situazione. ///
[...] ///
E quindi in definitiva rimane [...] rispondere [...]. Qual è la differenza storica [...] ungherese del 1956 e [...] «Ci sono molte differenze. La prin-cipale, a mio [...] il partito comunista ungherese, soppresso dopo la [...] Bèla [...] nel 1919, fu in [...] una base democratica di [...]. Invece in Cecoslovac-chia, il Partito [...] legal-mente quasi senza interruzioni. Dalla [...] nascita nel 1921, al 1938. Fino a divenire un [...] spettro politico del paese. Dopo la guerra i [...] a Bu-dapest da Mosca. E fu-rono sempre visti [...] imposto dallo stranie-ro. Non così in Ceco-slovacchia, come [...]. Commetteste degli errori nella gestione [...] del 68 ceco-slovacco? «Se guardo [...] il nostro errore fu quello [...] pensare che ciò che facevamo era [...] migliore del sociali-smo. Speravamo infatti che i [...] lo avrebbero compreso. ///
[...] ///
Non capim-mo che [...] primario della leadership sovietica [...] il socialismo. Ma il mantenimento [...]. Vuole dire che la Primavera [...] solo con la [...] «Non era necessaria la [...]. ///
[...] ///
Quella sì che ci [...]. Penso in tal senso [...] alle idee originarie su cui era nato [...]. Sì, questa sarebbe stata [...] un recu-pero integrale dei prin-cipi umanistici del [...]. Lei pensa che anche [...] un [...] «No, il leninismo era [...] ideologica, imposta dalle condizioni storiche della Rus-sia [...]. E questa fu la [...]. Con la rivoluzione [...] Lenin si propose di rompere [...] cate-na [...] cioè dalla Russia arretrata. Pensava che di lì [...] sarebbe propagata inseguito ai paesi più svi-luppati. Ma poiché ciò non accade, [...] rivoluzione di Lenin entrò in una crisi profonda, in [...] degenerazio-ne. Veniamo alla tradizione demo-cratica [...]. Qual è stata [...] di [...] fu importante, perché consentì alla Cecoslovacchia di di-ventare [...] democratico [...] centrale nel secolo XX. Qualcuno che tra-smise alla [...] ideali-tà. ///
[...] ///
[...] che tentò il nobile progetto [...]. ///
[...] ///
[...] «È stato molto importante come [...] del dissenso, negli anni della cosiddetta [...]. Ha concentrato nella [...] persona le at-tese del movimento [...]. Dopo la repressione della Primavera [...] fece capire che non avrebbe tolle-rato alcuna [...]. E Havel [...] un simbolo di resisten-za [...]. In ogni caso cominciò [...] pro-cesso di decadenza e di degenerazione del [...]. Per que-sto ritengo che Bre-znev, [...] armato con-tro la Primavera [...] Pra-ga, [...] firmato stori-camente la condanna a morte del [...]. ///
[...] ///
Che giudizio dà [...] governo so-cialdemocratico in [...] «Penso che il suo [...] molto utile. Perché rappre-senta [...] del processo iniziato nel [...] alla deriva e alla crisi sociale di [...]. È un governo che blocca [...] tendenza [...] inizio. La parola [...] significa anco-ra qualcosa per [...] del secondo millennio? «Non so se sia [...] o quella più giusta. Do-po il collasso del [...] stori-co [...] in terra, ci vorrà [...] che rina-sca un altro sistema di pensiero [...] i grandi pro-blemi mondiali [...]. Ma è un valore [...] vita del-le società attuali. [...] nazionali-smo e [...] realtà che i sistemi politici [...]. Ma nel quadro delle [...] e demografiche, [...] «Veda, lei è italiano [...] perché mi viene in mente [...] romano. ///
[...] ///
[...] dei ricchi. [...] ci sono enormi masse [...] a im-possessarsi di una piccola parte di [...] con ogni mezzo [...]. È una situazione simile [...] romano, che do-veva fronteggiare i barbari protesi [...] quella vita miglio-re e più sicura, allora [...] Roma. I romani non riuscirono [...]. Finché i barbari distrusse-ro [...]. Voi in Italia, ogni [...] dinanzi a gruppi di extra-comunitari che cercano [...] vostro paese. Ecco perchè la tolleranza, [...] indispensabile. [...] la xenofobia, il razzismo e [...]. Bruno [...] «La Primavera poteva vincere» [...] 2. Ma non ebbe la [...] con i sovietici» Eduard Goldstücker è nato [...] Slovacchia. Di origi-ni ebraiche, il [...] «orafo». Ma se lo ritrova [...] del funzionario anagrafico locale, perché in realtà [...] tesseva in origine paramenti [...]. Entra nel partito comunista a [...] nei quadri [...] studentesca. Nel 1939, con [...] nazista, è costretto ad emigrare [...] Inghilterra. Rientra dopo la guerra [...] Praga [...] nel 1951, nel quadro del «com-plotto [...] viene arrestato prima di [...] Svezia come ambasciatore. Liberato dopo cinque anni [...] chiede di rientrare nel partito. E diviene germanista e pro-rettore [...] Carlo. Nel 1968, come presi-dente [...] membro del Presidium del [...] diventa una della massime [...] paese nonché un artefice della Primavera, accanto [...] e [...]. Ma il suo nome [...] noto-rietà nel 1963, quando contro lo zdanovismo [...] socialista, riabilita in un grande convegno la [...] Ka-fka come critico [...] e del potere, suscitando [...]. Era un annuncio della Primavera. Emi-grato dopo [...] sovietica in Inghilterra ha inse-gnato [...] del [...]. ///
[...] ///
Emi-grato dopo [...] sovietica in Inghilterra ha inse-gnato [...] del [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

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Civiltà cattolica [1850-2000*]

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Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .





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