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Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Nuova Serie(PCI)-Nazionale del 1981»--Id 2851838538.

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Domenica 20 dicembre [...] di fronte al dramma [...] e non capisce che difendere quegli operài [...] r possibilità di cambiare ; in tutto [...]. Anche da [...] in Italia. Io non saprei parlare, [...] della Polonia: non ci sono mai stato [...] di quella Nazione, dei suoi lavoratori, dei [...] politici, sindacali ed anche ecclesia-; [...] quello che posso sapere [...] momento è ben poco; ma è quanto [...] farmi considerare quel «severo e salutare richiamo» [...] te di avventata superficialità [...] fondamentale ca-. Cè quello dei nostri [...]. E non vi è da [...] dubitare che, [...] polacca, costoro sottolineino [...] e [...] prima di tutto ciò che [...] quella speranza -potrebbe apparire come il naufragio: equivalente, dal [...] punto [...] di vista, a un presupposto [...] sconfitta, di resa, degli stessi lavoratori italiani di fronte [...] chi interpreta [...] -nazionale, il bene comune, : [...] nel senso capitalistico e moderato. Essi «parlano di Polonia», ma [...] in realtà anche e [...] di resto [...]. Perché quando . Fatti e persone ormai [...] saldamente vicini nella loro [...] vità, nel loro contributo alla speranza, al [...]. ///
[...] ///
Per questo, non parlare [...] Polonia [...] anche non ; parlare di cassa integrazio-ne [...] dal momento che forme e strumenti della [...] questi il! Ma è proprio vero [...] rispettano la [...] sulla parola giusta lo [...] Piero [...] quando, parlando di paesaggio [...] paesaggio alimentare dice che la [...] appartiene alla sfera della [...]. Intorno a noi [...] no i paesi, le [...] le idee, magari [...] colpo, ma non cambia-; [...] o cambiano di poco, le abitudini che [...] anno rinnoviamo. A Natale si mangia [...] meglio. E così in occasione [...] e [...] la mietitura, la [...] vendemmia, le nozze, le [...] le morti. Colui che se ne [...] essere stato accompagnato di là col dono [...] salutato con il riso, lo sberleffo e [...] ecco gli echi delle canzoni [...]. Si dice che al [...] tal altro manca il pane, per dire [...] tutto. Pane, dunque, come simbolo [...] di rigenerazione, e metafora sessuale. Si dice pane e [...] il di più, il necessario con una [...] con un condimento di altre cose, cibi [...]. La microstoria poggia forse [...] pane, che è storia di abbondanze e [...] buon póne di grano, e di pane [...]. Oggi non si mangia [...] prima della rivoluzione industriale. Afa la memoria di [...] di quelle carestie) dev'essere molto forte se [...] continuano a [...] a quella campagna dalla [...] prodotti della terra. Parlare di kitsch non [...]. ///
[...] ///
Il pane che un [...] poi cuoceva nel forno, cuore della casa [...] del sole che si leva [...] e anche la [...] forma era come quella [...] era anche immagine del ventre gravido, segno [...] la morte degli uomini e delle cose. Il panettone è un [...] arcaica, di mito e di kitsch. Quando gli uomini hanno [...] a se stessi i doni [...] propiziatori destinati alle divinità [...] la connessione formale tra il pane e [...] rivoluzione industriale si è appropriata dei doni [...]. Come dire che il panettone [...] una sorta di [...] e il rituale è ormai [...] parodia. ///
[...] ///
Il salto al di [...] contadina è un viaggio senza ritorno. Una proporzione che sconfina [...]. Le suggestioni sono molte. Il grande pranzo di [...] Emma in «Madame [...] è [...] di bravura. Flaubert, grande [...] scrive la cucina contadina [...] e la consegna alla letteratura. Pellegrino [...] scrive la cucina di [...] che, con la campagna, col forno cuore [...] con le offerte propiziatorie non ha più [...] fare: i rapporti tra civiltà contadina e [...] campagna e città [...] un [...] commercio, e, péti Un [...] ricorderanno che, tra le [...] per far e [...] «dadi» per il brodo. Pressappoco comincia [...] due buoi. ///
[...] ///
[...] di carne ha preso, con [...] involontario, ti posto dei sacrifici animale [...] -La memoria si fonda su [...] tracce del passato. Uno sguardo per [...] per quanto è possibile, [...] la festa [...] di solstizio o di [...] centri il fuoco e il pane: il [...] sociale oltre che naturale e il pane, [...]. Che il pane poi [...] mangiata natalizia è un segno in più, [...] la centralità di un alimento che, da [...] ricco e si permette, persi-( no, di [...] antico, di trasformarsi in kitsch: ed ecco [...]. Una volta [...] anche il rustico o [...] credere di diventare [...] offrendo a se stesso [...] solito dà al soprastante o al padrone. Il fuoco ha [...] cibi che ora la [...] con gusto. Secoli di [...] de storia sono passati, [...] ; ceduto al cotto, il tragico al [...] contadina a quella industriale, [...] campagnola a quella di [...]. Il pranzo di Natale ha [...] di sé una durata che la grande storia [...] conosce. Chissà se Cerere gradirebbe [...] di un formaggino in scatola, abituata com'è [...] fedeli pastori, il cuore del latte. Ma gli dèi sono [...] c'è più salita [...] che porti fino a [...]. Il ricordo di paciosi [...] è nel fuoco e nel pane, nei [...] nel rito del pranzo natalizio. Le due lingue alimentari, [...] e quella dei poveri, nei paesi di [...] si sono confuse. Le frontiere [...] e della carestia passano più [...] attraversano paesi che, per lingua alimentare, hanno quella, [...] : [...] Festa effimera, grande esorcismo, rito [...] al fuoco e al cibò, simboli di vita e [...] rigenerazione: la mangiata di Natale si oppone alla morte [...] al male, alle forze nascoste nel. La grande quantità di [...] che si affidano alla memoria di un [...] quale il rito aveva tutta la [...] pienezza, [...] più ormai le grandi [...] ingenuità. Può valere anche per [...] anche per la mangiata di Natale (o [...] propiziatori di fine [...] muore [...] ma noi, [...] ora, siamo vivi e [...] il discorso che Theodor [...]. Adorno fa sulla tradizione. Tradizione, che viene da [...]. Il sentimento di festa [...] alla poesia, «che salva il suo contenuto [...] là dove, mantenendo uno stretto contatto con [...] tempo stesso la allontana da sé». E ancora: »Chi non [...] felicità che la tradizione promette ancora in [...] la possibilità sepolta ,che si nasconde sotto [...] deve voltare le spalle alla tradizione, che [...] possibilità e [...] in menzogna. La tradizione può riemergere [...] che ad essa spietatamente si nega». Sono parole che ci [...] cui le tracce della più lontana memoria [...] che su di esse si fonda ci [...] e [...] contrastanti sentimenti. Tutta la nostra civiltà [...] tradizione, ma la tradizione. Tutto è volto in [...] allontana, sempre più nascosto sotto le macerie [...] dovrebbe essere trasmesso. Siamo profondamente ambigui, siamo [...]. Spietatamente neghiamo la tradizione. Spesso, solo in questa negazione [...] una spavalda, finta modernità. Lo facciamo senza ingenuità, [...]. Una micidiale abbuffata prima [...] io ha detto, ma fórse si è [...]. [...] contemporaneo è molto più [...]. Era presente il presidente [...] Giovanni [...]. É il primo atto di [...] lunga catena di manifestazioni. Per [...] qualcuna: una mostra sul restauro, [...] quale sarà esposta, la Primavera [...] Botticelli. ///
[...] ///
Morandi» Carré, ecc. La data di nascita degli Uffizi, e che è una grande data nelle vicende architettoniche [...] Firenze, risale al 30 luglio 1559 quando il granduca Cosimo / e Giorgio Vasari pensarono a un unico e Michelangelo: ala Sacra Famiglia» -1581: Francesco [...] edificio, a lato del Palazzo [...] illa Signoria, che accentrasse per le [...] del principato mediceo tutta la [...] dei poteri, prima decentrati, del Comune medievale. Vasari fece piazza pulita [...] sestiere di S. Piero [...] e progettò una costruzione di [...] organicità urbanistica, elegante, armoniosa, bucata dalla luce che entrava [...] loggia [...] Arno. La nascita degli Uffizi [...] arte, dopo la morte di Cosimo 1 [...] deve al granduca Francesco / che pensò [...] logge superiori per raccogliere statue, dipinti e [...] natura e arte. Le volte ebbero decorazioni manieristiche [...] siamo nel 1581 [...] e Bernardo [...] costruisce la Tribuna e le [...] adiacenti. A poco a poco, [...] opere da diversi membri della [...] Medici con un continuo [...] le vicende politiche che portarono [...] e al ritorno dei Medi-ci [...] di dispersioni anche gravi. La descrizione che della [...] nel 1600, in occasione delle nozze ai Maria [...] Medici con Enrico IV è grandiosa ed è [...] di [...]. Col granducato di Cosimo III [...] Uffizi, da Pitti, la grande collezione [...] del cardinale Leopoldo dei Medici [...] anche della famosa serie degli autoritratti (oggi [...] quel«li degli artisti del Novecento) e della [...] disegni poi cresciuta fino a diventare una [...] esistenti al mondo. [...] dei Medici, Anna Maria Luisa [...] -patto di famiglia» del 1737 con cui [...] i beni mobili ai Lorena, purché [...] conservati in perpetuo godimento [...] Firenze. ///
[...] ///
Il vento di Napoleone [...] Uffizi: fu presa la Venere dei Medici [...] dopo riprese il suo patto nella Tribuna. Con [...] d'Italia si [...] capitolo della storia degli Uffizi e che [...] di altri musei a Firenze e. Da questa data si è [...] deciso ai contare gli anni [...] della Galleria degli [...] una occasione da cogliere con [...] pericolo da evitare. Il principale quello di [...] del [...] e di una conseguente [...] effetti perversi: distrazione [...] da altri non meno [...] patrimonio artistico fiorentino, concentrazione su di un [...] distruttiva forza (furto delle masse dei turisti [...] da non perdere è, [...] una più approfondita riflessione sulla funzione e [...] questo museo nella cultura attuale e nel [...]. Il punto di partenza [...] riflessione non può essere che la caotica [...] frutto di una plurisecolare serie di interventi [...] diverse e contraddittorie che ha finito col [...] delle vecchie collezioni, senza [...] forza, né intellettuale né politica, di creare [...]. I materiali artistici di [...] Gallerie di Firenze si trovano oggi dispersi nelle [...] museali senza erte sia possibile ricondurre i [...] ad una logica qualsivoglia. Per [...] per ora, ai soli [...] basta prendere in [...] catalogo scientifico finora uscito, quello [...] nel 1963 dalla [...] Luisa [...] ai «Dipinti toscani del secolo X I V», per constatare, per esempio, che l'opera di Bernardo [...] è divisa tra Museo [...] (6 pezzi). Galleria degli Uffizi (3 pezzi) [...] altri sette luoghi (un pezzo [...]. Né la situazione è [...] epoche successive, anche se [...] del criterio unitario di [...] (e monumentale, benché sommario) «Catalogo generale. Mi Uffizi [...] renda il controllo più laborioso. La [...] storica [...] Soprintendente e [...] degli [...] Bérti, a questo volume può [...] di aiuto a comprendere quanto casuale ed illogico sia [...] di dipinti che costituisce [...] «Galleria degli Uffizi». Essa ci mostra, in [...] Uffizi non siano stati altro, fino ad [...] recente, che uno dei contenitori (sebbene, accanto [...] Palazzo Pitti, il più prestigioso) di un sistema di [...] i quali sono sempre avvenuti, in tutte [...] massicci di materiale. Per [...] a qualche e-sempio: dei [...] Uffizi [...] più antico, quello del [...] dipinti principali, di Raffaello (la «Madonna delle [...] Andrea [...] Sarto, [...] sono oggi esposti a [...] delle prone (da [...] Pitti; i dipinti comprati [...] del Seicento da Cosimo II perla Galleria Palatina (Artemisia Gentileschi, [...] Gherardo [...] delle Notti, Annibale Cartacei, Guerrino, Albani, Guido Reni ecc. Questo sistemi dei «vasi comunicanti» [...] faceva degli Uffizi la «vetrina» [...] sistema museale fiorentino, aveva, [...] di una concezione culturale che [...] della pittura [...] una [...] logica, che permetteva, [...] o male, al [...] di [...] la funzione che gli era [...] di [...] un [...] di [...] che, allo stato [...] studi, erano; considerate le. Nascondendo il timore di [...] di un ripensamento globale (funzione e contenuti) [...] rispetto della loro presunta «storicità». Dì fronte alla necessità, [...] un esempio, di riconsiderare, per alcune epoche, [...] separazione delle [...] si accetta come irreversibile [...] in musei «penalizzati» (sculture e [...] minori al Bargello, altre [...] Argenti, pittura agli Uffizi, ecc. Da considerazioni di questo [...] la principale delle critiche che sì possono [...] progetto dei «Grandi Uffizi». In esso, alcune idee [...] e vanno difese. Il trasferimento [...] di Stato con il [...] spazi tip [...] la integrazione in un [...] con Palazzo Pitti, ecc. Non è nastra intenzione, in [...] sade, [...] proposte [...] ma solo, se ci saranno [...] per ascoltare, [...] un confronto di [...]. Aloni punti fermi credo di» [...] tuttavia, [...] fin da età. Primo: i [...] . ///
[...] ///
Secondo: la sistemazione dovrà [...] criteri antologici, di prestigio, di bandiera e [...] criteri [...]. Intendo dire che non si [...] ovviamente, prescindere dal fatto che alla base [...] degli Uffizi come museo c'è [...] specifica tradizione artistica fiorentina e la [...] codificazione storica [...] del [...] della storiografia artistica moderna, e [...] desìi stessi Uffizi, Giorgio Vasari. La documentazione della «scuola fiorentina» [...] della nascita della moderna» quali le i [...] Vasari nelle sue «Vite» (1550) [...] le prine oste che dagli Uffizi ci si «pettate [...] essi possono dare (ed in [...] misura, ovviamente. Subito dopo: nei secoli [...] di Vasari, una corte provinciale, ricca più [...] di mezzi finanziari, ha dato luogo ad [...] ambizioni [...] ma, se giudicato sul [...]. Anche di questa, seconda, [...] le Gallerie Fiorentine saranno tenute a fornire [...] e più organico, la documentazione; e non [...] non veda che la [...] sede naturale sarebbe nella [...] Palazzo Pitti, sotto le splendide volte barocche [...] Pietro [...] Cortona e Ciro Ferri. I Vitto 0 resto [...] deina», e può, probabilmente, trovare sistemazione più [...] palazzi e musei fiorentini. Quali? Con che criteri? Anche [...] dovrebbe [...] a mio modo di vedere [...] esecro oggetto [...] dibattito che occorro aprire oggi, [...] 400 anni dalle [...] degli Uffizi. Giovanni [...] « [...] V E TEMPESTE l [...] scalate sulle pareti [...] nord delie Alpi nei ricorri» [...] alpinista Foto stupende [...] , [...] e [...] Zanichelli [...]. ///
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Giovanni [...] « [...] V E TEMPESTE l [...] scalate sulle pareti [...] nord delie Alpi nei ricorri» [...] alpinista Foto stupende [...] , [...] e [...] Zanichelli [...].

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Il sistema condivide già oltre settecentomila Entità Multimediali, di cui gran parte afferenti alla Biblioteca digitale.

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La digitalizzazione/elaborazione dal cartaceo alla Biblioteca Digitale, relativamente all'emeroteca riguarda (in parentesi quadra consistenza detenuta ed altre annotazioni; * ove lavorazione tuttora in corso):

Periodicità non quotidiana


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Cinema Nuovo [serie quindicinale 1952-1958]

(192)

Città & Regione [1975-1976*]

(190)

Civiltà cattolica [1850-2000*]

(144)


(198)

Interstampa [1981-1984*]

(198)

Marxismo Oggi [1988-1991*]

(197)

Nuovi Argomenti [1953-1965]

(183)

L'Orto [1937]

(161)

Paragone. Arte [le serie dirette da Roberto Longhi, 1950-1970]

(190)


(185)


(203)

Rinascita [1944-1962 mensile, 1962-1989* settimanale, marzo 1989 numero 0 direttore Franco Ottolenghi, 1990-1991* Nuova serie direttore Asor Rosa]

(86)

Teatro in Europa [1987-1997*]

(203)

Vita cecoslovacca [1978-1984*]


(203)

Quotidiani

Avanti! Quotidiano del Partito Socialista Italiano [1943-1990* edizioni di Milano e Roma]

(203)

Brescia Libera [1943-1945]

(159)

Granma. Organo oficial del Comite Central del Partido Comunista de Cuba [1965-1971*, 1966-1992 riduzione del Resumen Semanal]

(192)


(205)

Ordine Nuovo [1919-1925]

(63)

Corriere della Sera [1948* annata completa «Nuovo Corriere della Sera»]

(195)

Umanità Nova [1919-1945]

(169)



(98)


Eventuali segnalazioni dei propri interessi potranno influire sulle priorità di lavorazione. Per un elenco di tipologie differenti (monografie, enciclopedie, materiale discografico e non book material) o delle consistenze minori, oppure per informazioni sul prestito bibliotecario/interbibliotecario: .