La stessa confutazione della [...] sociologo positivista, che « noi non sappiamo [...] andrà a finire », e che il Labriola [...] e calzante, manca di efficacia, perchè soltanto [...] astratta possibilità di una « totale retrospezione [...] genere umano » e non alla dimostrabile [...] determinato corso e ritmo della storia e [...] attuali, inerenti alle trasformazioni della struttura del [...]. Il pensiero di Antonio Labriola, [...] la necessità della nuova scoperta ed essendo [...] essa, a questo punto si è fermato, [...] persino in contraddizione con sè stesso. Non è giunto e [...] la natura della [...] ricerca filosofica e scientifica, [...] alla concezione [...] come fase nuova e [...] sviluppo capitalistico e come premessa della rivoluzione [...]. Questo invece fu il [...] orientatore del pensiero di Antonio Gramsci. Le sue indagini e [...] scritti del carcere, hanno il loro centro [...] storia italiana; furono problemi della politica italiana [...] dei quali egli lavorò. Egli era però consapevole [...] mature nel nostro Paese si compivano nel [...] movimento che spinge il capitalismo alla [...] fine e in tutto [...] le condizioni [...] di una nuova società. Il suo marxismo è [...] dunque, perchè parte dalla grande scoperta fatta [...] Lenin [...] che guidò Lenin [...]. Gli inizi della attività [...] di Antonio Gramsci si possono collocare tra [...] il 1912. E occorre subito ricordare [...] di decisiva importanza per tutta la vita [...] di una svolta che doveva manifestarsi in [...] e avere ripercussioni e sviluppi impensati. Ciò che in quegli [...] era un profondo rivolgimento sia delle strutture [...] della società italiana. Il tentativo, fatto dal Giolitti, [...] politico estendendo verso sinistra, [...] masse lavoratrici organizzate, le basi del regime [...] Parlamento e nel Paese era giunto alla fine, [...]. Chiaramente era venuta alla [...] quasi materiale di una politica riformatrice, non [...] condizioni dello sviluppo economico. Questo era dominato dalla [...] industria pesante e di una finanza aggressiva, [...] dominio della ricchezza pubblica. [...] di Libia, che schierava [...] coperta di stracci, nella contesa degli imperialismi, [...] questi gruppi economici, mentre il movimento operaio, [...] periodo di incertezza e debolezza, riprendeva slancio [...] fanciullo [...] su posizioni di una [...] era ancora inconsistente, mancava di fondamenta di [...] prospettive, ma ben rispondeva a insofferenze e [...] dal [...]. [...] degli interessi che avevano [...] della [...] e della Cirenaica e [...] che [...] del socialismo ispirava al [...] tutte le parti, veniva superata, di fatto, [...] dello Stato liberale col mondo cattolico. Il movimento cattolico, che [...] allo Stato liberale aveva cercato e trovato [...] le masse contadine spinte dalla miseria alla [...] orientarsi verso [...] sviluppi. Venivano così a maturazione [...] una situazione del tutto nuova, ma questa [...] a venire alla luce, per cui si [...] della partecipazione alla guerra mondiale, attuata dopo [...] vecchia direzione politica e attraverso una brutale [...] parlamentare, di fronte a un Paese nella [...] o passivo, davanti al quale incominciava la [...] incolte e faziose, che precorrevano il fascismo. Ho voluto rievocare queste [...] ritengo necessario alla giusta comprensione sia degli [...] Gramsci anteriori al 1919, dove è lo specchio [...] la società italiana stava affrontando, sia del [...] lui percorso sino alle mete più alte. La crisi di quegli [...] modo profonda. Non investiva soltanto i [...] la loro condotta nei rapporti con le [...] con gli altri Stati. Investiva tutta la vita [...] nei sentimenti, nelle fedi, nelle passioni. ///
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Investiva tutta la vita [...] nei sentimenti, nelle fedi, nelle passioni.