Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1996»--Id 2835921148.

Gli eroi del nuovo [...] Enrico Brizzi, «Bastogne», dal nome [...] attacco nazista alle truppe [...] disfatta (Baldini [...] Castoldi, lire 22. Sì, Pazienza, disegnatore morto [...] trentenne [...] (e già diventato oggetto [...] Jim Morrison per la coincidenza tra opera [...] sino al finale più tragico), che degli [...] Ottanta [...] ha svelato, dietro la faccia opulenta, il [...] marcio, con le storie dei ragazzi in [...] roba, tipi da bar, [...] che passano il tempo [...] collegi femminili e pensando strategie su come [...] ai genitori in una noia da [...] quale può essere solo [...] provincia più ricca e ipocrita. Dopo [...] (vero autore in sottofondo [...] «Jack Frusciante») è a lui, [...] di cattivissimi maestri come Zanardi [...] omaggio nel nuovo romanzo Enrico Brizzi, a [...] e poi ambientando la [...] nuova storia dagli anni [...] quelli disegnati da Pazienza (anche se Brizzi [...] a tre anni fa), chiamando alcuni personaggi [...] (vedi [...]. Pazienza, geniale per [...] del linguaggio vivissimo [...] di gerghi e dialetti [...] e romani, al quale anche Silvia Ballestra [...] la ribellione di questi cattivi ragazzi da [...] di «cattivo ragazzo». Un [...] con un sottofondo di [...] i benpensanti producendo un effetto sovversivo e [...] ritroviamo in [...] più che in «Bastogne». Romanzo dove alla fine [...] avviene nel linguaggio: con la voglia di [...] trovate come il nome della piazza dove [...] principali vicende, guarda caso intitolata a [...] Nietzsche. Insomma, un tragico fumetto [...]. Da prima della classe, [...] anni per due volte del più importante [...] narrativa per studenti universitari, a ultima degli [...]. Il caso di [...] Lau, nata a Van-couver [...] di casa a dodici anni, finita sul [...] più tardi dopo essersi fatta ogni giorno [...] -, passata attraverso tentativi [...] affidamento a assistenti sociali, sembrerebbe identico a [...] centinaia di ragazzine, vittime del disagio adolescenziale [...] famiglia oppressiva e perbene alla quale ri-bellarsi [...]. In realtà, la storia [...] nar-rata in prima persona [...] dei due anni di [...] Canada quando lei aveva solo diciassette anni, [...] ha un sottofondo e un esito assolutamente [...]. Non solo perchè [...] è su-perata da un [...] per via del diario (dal 22 marzo [...] gennaio 1988), della regi-strazione lucidissima della [...] di-scesa agli inferi. Un percorso irri-nunciabile per [...] da quando aveva sei anni voleva di-ventare [...] che non avrebbe potuto [...] se fosse «ri-masta dentro [...] vetro ca-povolta dalla quale scendono fiocchi di [...] ovatta-to della famiglia e della scuola che [...] emozioni provocate dalla [...] «voce da den-tro». Così alla maniera di Sylvia Plath, [...] un prezzo altissi-mo, ma senza [...] ha rotto la «campana [...] quale era imprigionata. E pian piano -uscendo [...] lavoran-do per un breve periodo come te-lefonista [...] alla pubblicazione del diario e altri li-bri [...] raccolte di poesie che le hanno dato [...] con la possibilità oggi di [...] mantenere in una città [...] Vancouver». Oggi, la ragazza che [...] col suo viso orientale lunare, dominato da [...] lac-ca cinese, ha un modo di fare [...] anche quando racconta i particolari più scabrosi [...] iniziazio-ne alla vita, un libro definito da [...] «I ragazzi dello zoo [...] Berlino [...] nuova genera-zione». Il titolo italiano [...] vissuto in un mondo di [...] con fiocchi color [...] (Marco Tropea, p. Un mondo, ancora una volta, [...] adul-ti. È stato durissimo perchè [...] approfittare di me, le donne farmi da [...]. Co-me ho fatto a [...] Quan-do [...] è giovani si è più flessibili. [...] la capacità, la voglia [...] anche di ritornare quello che si era [...]. Una parte importante, nella [...] ce [...] lo psichiatra dei servizi [...] protagonisti del libro, a cui il romanzo [...]. Quando ho iniziato a pubbli-care, [...] che avevo di me migliorava. A un certo punto [...]. Da allora, sei anni [...] più andata dal dottor [...]. Ho capito che dovevo [...] da sola». Attratta dallo scrivere come [...] ma anche come dal cen-tro assoluto della [...] è riuscita a pubblicare [...] al giudice dei concorsi letterari vinti da [...]. Di questo [...] era già co-sciente a [...] registrando le sue sensazioni a proposito della [...] rap-porti affettivi, si accorgeva della [...] dipendenza, del fatto che [...] e energie, [...] vuota, senza più creati-vità. Oggi so-no convinta che [...] persone, un rapporto che vada bene, possa [...] scrittura». John Updike, Edna [...] John [...] Na-dine Gordimer, James Salter [...] Ita-lo Calvino, i suoi autori, tra i film «come [...] quelli di azione violenta, nella scrittura resta [...] mac-china, niente computer» -con quelle intermittenze del [...] fanno restare anche per diciotto ore seduta [...] poi niente per settimane. Come a sette anni [...] di scrivere il diario se non avesse [...] da scuola e la sera le spegnevano [...] cameretta prima che prendesse sonno è quella [...] ancora: che quel-la luce non si riaccenda [...]. [...] LAU «Ecco la mia discesa [...] ANTONELLA FIORI [...] Tano [...] GLI PSICOLOGI «Con quei ragazzi [...] sbagliando tutto» [...]. È la via che [...] futuri-bile, ormai stremata dalle continue guerre e [...] per-correre sperando così di ridurre la violenza [...]. Coloro che lo desi-derano [...] potranno iscriversi a un club per essere [...] cacciatore e la vittima di una [...] che prevede la morte [...] due. Gli altri, i non [...] vivere in pace. È [...] contenuta in uno dei [...] di fantascienza: La settima vittima di Robert [...]. [...] che il professor France-sco Robustelli [...] completa-mente sbagliata. Ma sono ormai [...] che la ricerca scientifica [...] non è vero». Robustelli, dirigente di ricerca [...] Psicologia del CNR, è anche il rappresentate italiano [...] internazionale per la diffusione della Dichiarazione di Siviglia [...]. Il docu-mento, patrocinato [...] raccoglie i risultati delle più [...] ricerche scientifiche [...] dei comportamenti violenti nella specie [...]. Violenti si diventa Violenti [...] insomma, ma si diventa se le condizioni [...] un certo tipo di educazione non ci [...] in noi altri modelli di comportamento. Gli atti vandalici dei [...] per ban-de, gli stessi comportamenti [...] tipici degli adolescenti trovano [...] di lettura controcorrente, che riporta a noi [...] nostri modelli educativi e di valori la [...] comportamento aggressivo dei più giovani. [...] che la violenza sia istintiva [...] e che in qualche modo debba trovare una valvola [...] sfogo è certamente assai diffusa nel mondo occidentale e [...] padrini autorevoli. Ma [...] rimane ed è pericoloso [...] e com-portamenti sbagliati». Se si è convinti [...] è inevitabile, precisano gli psicologi che sostengono [...] Dichiarazione [...] Siviglia, ci si sente meno motivati a [...] come di-mostrano ricerche svolte su gruppi di [...] Finlandia e negli Stati Uniti. Ma soprattutto, gli interventi [...] modelli educativi rifletto-no questa distorsione. Lo sport aggressivo. Siamo con-vinti che esistano [...] che servono a sca-ricare una inesistente energia [...]. Tra questi lo sport, [...] esageratamente competitiva». Lo sport viene spesso [...] terapeutica per il recupero di giovani e [...] vandalismo o atti violenti. Una scelta non con-divisa [...] Dichiara-zione di Siviglia, per [...] livello di competitività, e [...] potenziale, insito nel modo in cui viene [...] sportiva. Anche molti psicologi ca-dono [...]. Lo sport viene di solito [...] una im-portante [...] di [...] e invece spesso non fa [...] riproporre un modello sbagliato. Siamo convinti che il [...] forti e quindi fac-ciamo in modo che [...] figli lo siano, confondiamo [...] con [...]. Secondo Francesco Robustelli la [...] mondo degli adulti trasmette ai più piccoli [...] necessaria per farne degli in-dividui realizzati e [...] mentre trascurare i com-portamenti altruistici e di [...] ragazzi manifestano fin dal-la più tenera età [...] errore. Proviamo a riflettere sulla [...] attribuiamo ai termini corre-lati con [...] coraggioso, sicuro, deciso. E per [...] non aggressivo: passivo, pauroso, sottomesso. Più esaltazione di co-sì! Modello solidarietà Il modello [...] dalla Dichiarazione di Siviglia, in-somma, è un [...] la soli-darietà e i comportamenti altruistici vengono [...] fin [...] e in cui i [...] vivere sociale vengo-no risolti con la razionalità [...] la sopraffazione. Tanto determinante che il [...] Dichiarazione di Siviglia sta organizzando per il prossimo [...] sul controllo della violenza giovanile a cui [...] propria adesione oltre agli psicologi e ai [...] ministero della Pubblica istruzione e magistrati. Tra i modelli negativi [...] di discutere della televi-sione, di cui Francesco Robustelli [...] convinto. ///
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Le ricerche che dimo-strano [...] relazione esiste sono ormai in-numerevoli. Certe trasmissioni tele-visive modellano [...] cui capacità empatica è stata atro-fizzata, che [...] capaci-tà di soffrire con gli altri e [...] e questo fin da quando sono molto [...]. Possiamo davvero meravi-gliarci, poi, [...] tra i più giovani?». ///
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Possiamo davvero meravi-gliarci, poi, [...] tra i più giovani?».