Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Unità 2-Nazionale del 1997»--Id 2817042687.

A Cesenatico, [...]. Per tutti e due [...] volta. Vincenzo se [...] andato per sempre. Aveva molti anni. [...] giusta per morire, ha detto [...] al suo funerale. Ma esi-ste [...] giusta per lasciare que-sta terra? È nata Vittoria. Una speranza per il [...]. Così bel-la che un [...] a [...] non è tempo sprecato. Gino e Laura hanno [...] sogno [...]. I primi cin-que anni [...] scanditi da molto amore, un fi-glio (se [...] liti e tan-te rate da pagare. Giovanni, Mar-tina, Vincenzo, Vittoria, Gino, Laura [...] milioni di persone come loro sono i [...] vita di tutti i giorni, che per [...] che oggi finisce, sono [...] peraltro li-mitata a quello che è il [...]. Non sono desti-nati a [...] storie che [...] visti protagonisti un segno [...] fuori da quello che è la loro [...]. Eppure questo 1997 appar-tiene [...]. Gente normale, che ogni [...] lavora, studia, si innamora, soffre e gioisce, [...]. Si di-spera e spera. [...] che ci lascia a 730 [...] dal Due-mila sarà, invece, ri-cordato per una serie di [...] che hanno reso il mondo tutto uguale nella sorpre-sa, [...] e nella rabbia, nel do-lore collettivo e nella curiosità. È [...] della morte violenta e [...] Diana Spencer, infelice principessa di Galles, avvenuta proprio [...] potesse comin-ciare a guardare con più serenità [...]. [...] notte di agosto la Merce-des [...] viaggiava con il suo nuovo amore si [...] contro il pilone di un tunnel pa-rigino, [...] dei fotografi a caccia di un istantanea [...] altre. Diana e Dodi chiudono [...] le loro giovani esistenze. Il mondo, in-credulo, sembra [...] scoprire tutte le doti di [...] don-na che in vita era stata più criti-cata che [...]. Si compie un collettivo [...] di milioni di fiori, bigliettini, ricor-di portati [...] hanno visto Diana viva. Il suo funerale è [...]. Milioni di persone non [...] il volto dei quattro uomini che più [...] vita della princi-pessa triste e di [...] donna, provata dal rimorso, [...] la regina [...] il cui capo si [...] del feretro. Un omaggio mai prima portato [...] altri. Un ideale fiore che [...] aggiungere a quelli veri che ormai formano [...] che appassisce via via. Solo poco più di [...] Diana era stata tra coloro che piangevano [...] Duomo [...] Milano un altro personaggio fa-moso vittima di [...]. Gianni Versace è stato uc-ciso [...] gradini della [...] villa di [...] mentre rientrava a casa dopo [...] passeggiata mattutina. Due colpi di pistola [...] la vita dello stilista si spegne. Della [...] morte sarà accusato Andrew [...] serial killer coinvolto in quattro [...]. Braccato dal-la polizia [...] si suiciderà nel-la casa [...] aveva trovato rifugio. Una settimana dopo la [...] se ne va anche Madre Teresa di Calcutta, [...] missionaria che ha fatto scorrere la [...] lunga vita dispensando aiuto [...] poveri della terra. Facendo senti-re piccoli i [...] gli umili. Funerali in forma solenne per [...] modesta e grande don-na. Funerali nel silenzio, discreti [...] nello stile della famiglia, quelli [...] Giovanni Alberto Agnelli, erede designato [...] Fiat. Aveva 33 anni, era [...] e ricco. Aveva una bella moglie ed [...] figlia appena nata. Tutto per es-sere felice. E invece [...] stronca-to un tumore contro [...] a combattere in pri-mavera e che non [...] ve-dere il nuovo anno. Se [...] anda-to [...] del giorno di Natale un [...] geniale e laico nel pro-fondo. Giorgio Strehler ha la-sciato la [...] nel pieno delle sue forze, [...] ancora di fare tanto per quel teatro cui tanto [...] vita aveva dedicato. Lo piange il mondo [...] suoi ano-nimi spettatori che per [...] hanno gremito le platee, [...]. Lo piange la Milano [...] poco lo ha amato e forse solo [...] ha perso, lo piangono i milanesi che [...] amico. E for-se non hanno [...]. Vien voglia di guardare [...]. Come quel giorno di [...] della primavera, in cui fu ben visibile [...] co-meta Hale [...]. Per settimane il mondo [...] su a guardare quella stella splendente con [...] in certi mo-menti, sembrava uno strascico di [...]. [...] in luglio, ar-riva su Marte [...] sonda [...]. Dovrà scoprire anche se [...] potrà essere una meta per gli uomini [...]. Alta tecnologia alla ricerca [...] orizzonti. Al-ta tecnologia che non [...] il passo con i tempi: è quel-la [...] per cui quello che si sta chiudendo [...] anno terribile. È domenica 12 gennaio. A trecento metri dal-la [...] Piacenza deraglia il Pendolino [...]. Otto i morti, ventinove [...]. Non è che [...] di una lunga serie di [...] disagi, ritardi che cul-minano in quella tragica dome-nica [...] agosto in cui [...] viene divisa in due prima [...] un deragliamento nella stazione di Roma Casilina e poi [...] crollo sui fili [...] tensione di una gru arrivata [...] posto per rimuo-vere [...]. ///
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Ma poi riprendono i [...] gli incidenti. Gli [...] sempre meno Euro e [...] vanno in tilt, gli Intercity sembrano treni [...]. Le linee ferroviarie saranno [...]. È invece ultramoderna la Classe A, [...] (si fa per dire dando un oc-chio [...] Mercedes che irrompe sul mercato alla fine [...]. Un giornalista ci sale su [...] e [...] fi-nisce ruote [...]. E così la casa [...] Stoccarda, [...] tedesca, è costretta a [...] anche le auto già consegnate. Anche i grandi possono [...]. Poveri e [...] poveri. Ci sono i bisogni [...] nella morsa di una disoccupazione che non [...] degli immigrati alla ricerca di una casa [...] nuova terra, di chi [...] si è trovato senza [...] la terra ballerina ha, di colpo, cancellato [...]. Tremano [...] e le Marche sul finire [...] set-tembre. Una serie interminabile di [...] senza pietà lo scorrere quotidiano della vita [...] e opere [...] insostituibili. Dodici mor-ti, quattordicimila senzatetto. Crolla ad Assisi la [...] superiore di San Francesco. Quando il gran polverone [...] sotto i detriti si troveran-no i corpi [...] e di due tecnici della Sovrintendenza. E, ridotti in mille [...] di Giotto e di Cimabue. Dalle Marche [...] il pae-saggio è punteggiato [...] poi da paesi di lamie-ra, quei prefabbricati [...] con [...] e della prima neve, [...] dei paesi antichi, pre-sepi viventi e vitali, [...] inconsulto della ter-ra ad un ammasso di [...]. Maniche rimboccate, la gente [...] comincia subito a darsi da fare. Questa volta lo Sta-to [...]. Ma per accele-rare il [...] bi-sogna anche far da sé. E da que-ste parti [...]. Affonda la nave della [...]. Una carretta del mare [...] con una corvetta della marina italiana. [...] albanesi non toccheranno mai le [...] della terra promessa. Do-po qualche mese la nave [...] re-cuperata. Ma non tutti corpi [...] ha come ingoiato. Mo-menti di alta tensione [...] di aprile in cui [...] con-tinua ad essere solcato [...] i pericoli, da deci-ne e decine di [...] cosa galleggi, carichi di albanesi che vogliono [...] Italia per ricominciare a spera-re in un domani. Pagano tanto per un [...]. Sono donne, bambini, uomini [...]. Credono di trovare da [...] tutto lustrini e varietà che la televisione [...] ha portato nelle loro po-vere case. Trovano centri di acco-glienza [...] molti di loro, dovranno ripartire per rientrare [...]. Intanto i militari italia-ni [...] inverso [...] e vanno in Albania [...] missione umanitaria in quella terra deva-stata dalla [...]. Si chia-ma Alba la [...] ed a cui parteciperanno per quattro mesi [...] nostro paese. Un compito ar-duo, reso [...] scon-tri a fuoco e dagli agguati. Un ra-gazzo morirà per [...] saranno feriti da proiettili vaganti. Ma alla fine ci [...] di [...] ri-portato di nuovo nel [...] un paese così vicino al nostro. La questione immigrati di-venta [...]. E agli albanesi si [...] curdi. Scappano da una terra insangui-nata, [...] da lontano, [...] non è la loro meta [...]. Molti vogliono raggiungere la Francia, [...] Germania. I loro parenti che [...] ci vivono da anni. Ma intanto arrivano stanchi [...] spiagge della Cala-bria e della Puglia. E bisogna [...] a ritrovare una dignità di [...] umani che quel viaggio pa-gato a caro prezzo ha [...]. ///
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E bisogna [...] a ritrovare una dignità di [...] umani che quel viaggio pa-gato a caro prezzo ha [...].