Pagina da Preview Biblioteca Digitale--Pagina de «l'Unità-Giornale fondato da Antonio Gramsci-Nazionale del 1991»--Id 2797627751.

PAGINA 18 [...] 12 SETTEMBRE [...] programma di [...] Due i film in concorso [...] dalle 20 In Sala (rande e dalle 21 al [...] Il muro di gomma ai Marco Risi (Italia) e [...] plus la [...] Philip [...] (Francia) . Fuori concorso va invece, [...]. Per la [...] della critica, alle 15 [...] Sala [...] è in programma Drive (Guidare) dello statunitense Jeffrey Levy. Fuoriprogramma un film del [...] Ricardo [...] (Schizzo). La Mattinata del cinema [...] Faccia di lepre dì Liliana [...] alle 11. Proseguono infine, In Sala Volpi, [...] della Retrospettiva intitolata Prima dei codici 2. Pellicole da [...] Anche [...] Luce entra a far parte [...] enti promotori [...] per il restauro di film, [...] con il Centro sperimentale di cinematografia e Cinecittà Interna [...]. [...] è nato dalla convinzione [...] del nostro preziosissimo patrimonio cinematogra-fico rischia di [...] si interviene in tempo. E poiché una parte importante [...] nostri film si trova oggi [...] è indispensabile che [...] abbia rapporti stabili " con [...] stranieri ed altri enti aventi lo stesso scopo. Una prima opera di [...] compiuta per il film di Visconti II [...] presentato il 14 settembre. [...] analoga sarà fatta nei mesi [...] per Senso. Uno scultore: «Il leone [...] Antonio Ruffini, 72 anni, scultore in pensione, da [...] un cartello fuori il palazzo del cinema. Chiede giustizia: vuole che [...] la paternità della realizzazione del leone consegnato [...] vincitori. Monicelli anche a [...] Il suo film è [...] maniera controversa dalla critica, ma lui non [...] un cruccio. Mario Monicelli (nella foto) [...] Milano e ha presenziato [...] del suo film nel [...] vie del cinema». Incontro con il noto [...] Nikita [...] che ha presentato in [...] «Urga, [...] d'amore » Una storia di passione e [...] Mongolia «Attenti a giudicarci troppo con gli [...] della steppa Incontro con Nikita [...] che ha presentato in [...] Urga, [...] d'amore. Una storia tutta ambientata [...] dove ha vissuto praticamente un anno. La riscoperta della natura, [...] russo, le preoccupazioni per il futuro del [...] «È decisivo risolvere i rapporti tra la gente, [...] un altro golpe, questa volta da parte [...]. Immaginatevi questo dialogo nel [...] tra un pastore mongolo, alto e forte [...] essere un pastore mongolo, dal sorriso sincero [...] solo lo hanno le creature non ancora [...] del progresso, e un suo parente urbanizzato [...] a usare il modernissimo [...] delle nascite nella [...] antichissima yurta. [...] la traccia, sottilmente surreale. [...] la lunga e flessibile [...] quale i mongoli acchiappano i cavalli. I mongoli la piantano [...] della steppa mentre fanno [...] sul prato, per avvertire [...] di non disturbare. Ma I» protagonista del [...] steppa, con [...] e i silenzi pieni [...] grandi cieli limpidi o tumultuosi. La steppa come nostalgia [...] con [...] natura, forse mitizzato, certo [...]. La steppa è un [...] deserto. Se non la forzi, [...] quello che non vuole darti, se resisti [...] alle tempeste, allora forse finirà per svelarti [...] divinità» spiega Nikita [...] che incontriamo, pressato alle [...] giornalisti, nel giardino neoclassico del mitico hotel De [...]. [...] dove Visconti ambientò Morte [...] Venezia, [...] contristo tra la suggestiva artificiosità [...] e la calda naturalezza [...] Immagini [...] film russo non potrebbe essere più stridente. Alto, [...] con la [...] camicia di seta grigia [...] il [...] con i colori della [...] Nikita racconta la scoperta del silenzio, del ronzare [...] come «è stata la steppa a [...] 1 tempi del film. Ero partito con una [...] cinque pagine proprio perché volevo che fossero [...]. Quando la sceneggiatura è [...] finisce per chiudere la realtà dentro una [...]. Io, invece, volevo aprirmi [...] ai suoi odori. Cosi ho scoperto la [...] palpita la steppa. La tragedia [...] a sinistra, una scena [...] di «Urga», [...] presentato [...] è che crede di essere [...] creatura vivente. Cosi ha deciso di [...] ai suoi interessi e ora la natura [...] contro». Non nega [...] che la nostalgia di un [...] più autentico, magari un po' [...] sia una delle componenti del [...] film, anzi afferma espressamente di [...] voluto lanciare un messaggio al [...] ha tagliato le sue radici. Ma gli uomini che [...] radici sono zombi, e non sanno di [...]. La cosa che più [...] che le persone sono felici di essere [...] storia, senza [...] Agosti presenta alle Mattinate «Uova [...] film autobiografico La guerra vista da un [...] DA UNO DEI NOSTRI INVIATI [...] VENEZIA. Dopo la Resistenza rimossa [...] Coso Martello, dopo i documenti sulla Repubblica [...] di Salo, il drammatico biennio 1943-1945 giunge [...] volta sugli schermi di Venezia con Uova [...]. Ma stavolta non si [...] giovane regista esordiente che si confronta con [...] suoi padri, né di due giornalisti che [...] bensì di un cineasta ormai «storico» che [...] della propria memoria. Silvano Agosti, classe 1938, [...] nel [...]. La repubblica di Salò [...] come la vediamo sugli schermi, a frammenti, [...] fascisti e partigiani lontani sullo sfondo, e [...] ben presenti in casa, in tutta la [...] dalla guerra. Agosti magari si offenderà [...] «cineasta storico», ma come chiamare altrimenti un [...] lavorato con Marco Bellocchio fin dal montaggio [...] Pugni [...] tasca, che ha consegnato nei Cinegiornali del [...] delle poche documentazioni serie su) [...] che ha firmato (con Bellocchio, Stefano Rulli e Sandro Petraglia) la regia di Matti [...] Per non parlare dei suoi film più personali [...] Quartiere, [...] prodotti in testarda, assoluta indipendenza, o di [...] II pianeta azzurro di Franco [...] dal quale Agosti ha [...] nome del cineclub che gestisce a Roma, [...] Scipioni. E non a caso [...] compare in Uova di [...]. Dopo tutta questa carriera [...] militante, Agosti aveva tutto 11 diritto di [...] della propria infanzia. Lo ha fatto prima scrivendo [...] libro, omonimo al film, che è stato pub [...] dalle edizioni [...]. E poi traendo, da [...]. ///
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Agosti dice che è [...] di un romanzo classico ottocentesco, un libro [...] quanto un viaggio in metropolitana». Del film, potremmo [...] che è anch'esso la [...] film classico (magari neorealista) sugli anni di [...] un po' più di un viaggio in [...] ma che in metropolitana non potrebbe essere [...]. Troppo pieno, troppo intenso. E troppo insolito. [...] vediamo un uomo, interpretato [...] Lou Castel (/ pugni in lasca, appunto), che arriva [...] abbando-nato. È Agosti medesimo, che toma [...] veri luoghi della [...] infanzia di sfollato. Pian piano la vecchia [...] di presenze e 1 ricordi affollano lo [...]. Semplificando molto, i più [...] figure paterne. Quella vera, il padre [...] piccolo gerarca del luogo e spaventato dai [...] giorni della liberazione arriverà a farsi letteralmente [...] materasso per sottrarsi a chissà quale punizione. E quella immaginaria di [...] un vecchio (Alain Cuny) [...] una baracca nel bosco, creando oggetti che [...] Silvano sembrano magiche invenzioni, e attendendo il momento [...] moglie morta anni prima. La donna, da lui imbalsamata, [...] attende in una caverna sui monti, e il momento [...] cui [...] sentendo la morte vicina, si [...] vivo assieme a lei [...] c [...] più alti del film. È [...] dura. ///
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Un film che Agosti deve [...] sentito nel profondo [...] tanto da [...] letteralmente in quattro per esso [...] regia, sceneggiatura, fotografia e mon aggio. E se [...] sceneggiatore lavora (pensiamo volutamente) su [...] senza dare al film una struttura narrativa «forte», [...] fotografi: fa a [...] poco miracoli, pensando al basso [...]. Uova di garofano 6 [...] vedere, sfidando i misteri della distribuzione. Ma per [...] Agosti ha un cinema. Una scena di «Uova [...] Retorico o erotico questo Stalin a [...] VENEZIA. Quasi tre ore di [...] accenna a lasciare la poltrona. La sensazione generale è [...] davvero alla moltiplicazione di un evento storico. Ultime sequenze: sullo schermo [...] Stalin monumentale e benevolo, i militari urlano come [...] di vittoria [...] nome delle loro repubbliche [...] chiede al compagno Stalin di [...]. È La caduto di Berlino [...] Michael [...]. E che ancora dà [...] riesce a dividere. Un appuntamento dato da [...] Settimana [...] critica intenzionata a vedere [...] che fa. Le reazioni sono clamorosamente [...] po' di mani [...] forse di esorcismi [...] «chi ricorda». E Claudio Zanchi, della Federazione [...] ci tiene a sottolineare soprattutto «la retorica, [...] di un film di regime». Reazioni diverse fra i [...]. Enrico Ghezzi è entusiasta, [...] solo mezz'ora e [...] visto tutto. È visivamente Ingombrante, barocco, [...] sugli schermi della Settimana della critica La [...] Berlino, il kolossal staliniano firmato da Michail [...] nel 1950. Osannato dalla critica [...] a lungo «congelato» in Occidente, [...] film che esalta la vittoria contro Hitler [...] non abbia finito di far [...]. Le reazioni sono nante [...] concordano. Da un lato un pubblico [...] lo ricorda alle sue prime proiezioni (e che forse [...] di [...] difendere) , [...] una generazione che subisce anche [...] «fascino erotico» di questa [...] one [...]. DA UNO DEI NOSTRI [...] anche per il fascino di [...] che sembrano colorizzate [...] dalla [...]. Stesso fascino subito da Enrico [...] «È inquietante, soprattutto quando [...] teatrino delle ideologie e pensi agli effetti [...]. Ma C bello [...] che riesce a sprigionare da [...] ideologia, [...] pazzesco, il barocco [...]. Seconda guerra mondiale: dopo [...] truppe di Hitler alle porte della città, [...] Mosca [...] decide [...] contro Berlino. Sono le ultime ore per Hitler chiuso nel suo bunker, circondato da un [...] generale sempre più sparuto, il [...] si suicida dopo [...] fatto allagare la metropolitana. Fuori, intanto, [...] innalza la bandiera rossa [...] mentre da un aereo [...] Stalin, [...] dalla piazza invasa da soldati e prigionieri [...] concentramento. Ma questo non bastava per [...] un affresco: sotto [...] di Stalin [...] posto per tutto, e [...] cantore di regime, grande direttore [...] di masse [...] Rossa fu annoiata, naturalmente gratis, [...] film), non [...] a tessere la [...] anche con i fili del [...] affidati alla storia d'amore fra [...] e [...] lui metalmeccanico [...] lei maestrina. Li troviamo [...] e costretti dalla guerra a [...] del film, e li ritroviamo [...] inquadratura. Miracolosamente, sotto [...] di Stalin. La caduta di Berlino, [...] è «solo» un film di guerra, né [...] del realismo socialista. O almeno, non appartiene [...] che fa guardare, per [...] Stalin che si muove come fosse il monumento [...] rigido, sorridente, sempre di tre quarti. La scena in cui [...] prima volta si dimentica difficilmente. Vestito di bianco, in [...] alle prese con delicati [...] tra cespugli di fiori rosa. Cosi come é legnoso [...] Stalin, tanto é definito e particolareggiato Hitler: lo [...] caricaturale e angosciato aggirarsi nel suo studio [...] quello del Grande Dittatore di Chaplin, mappamondo [...]. Sarà per la [...] dei personaggi, per i [...] le suggestioni delle incredibili ricostruzioni in studio, [...] La caduta di Berlino sembra tutto fuorché [...]. A quarant'anni di distanza, é [...] come film. Del resto, scrisse Calvino, [...] riesce a creare un [...] esigenza di credibilità é superata, e più [...] grosse te le raccontano, più ti diverti [...] fino al finale con Hitler nelle fogne [...] Berlino». La gente ormai pensa [...] vive e non si domanda più perché [...]. Un monito, allora, ai [...] secondo lui, annegano la propria storia nel [...]. C'é sempre [...] prima di qualsiasi altra esperienza. Cosi quando viaggiamo crediamo di [...] scoprire la verità accumulando chilometri. Invece bisognerebbe fermarsi. In un becco, per [...] esempio. Cosi scopriremmo molte cose [...] potremmo ascoltare la sinfonia del silenzio». [...] si é fermato nella steppa [...] un anno. Non volevo girare il film, [...] sapevo [...] fare. A volte, quando andavo [...] sera, speravo che durante la notte ci [...] magari piccolo piccolo, ma tale da [...]. Alla fine [...] ca cosa che ha avuto [...] è stato girare il film, [...] nella steppa. Non mi interessava più [...] ero solo felice di essere 1) a [...]. Russo fin nel midollo «Non [...] sono mai considerato un [...] ho mai fatto un film [...] il : partito, non ho mai ricevuto un ; [...] dal governo e ne vado ; molto fiero», [...] non è però particolarmente entusiasta [...] della situazione [...] «I [...] di sinistra [...] pre-. Invece é decisivo risolvere i [...] problemi economici, i rapporti tra la gente, altrimenti ci [...] un altro golpe, stavolta da parte del [...] e [...] sarà facile [...]. Crede che la Russia [...] con [...] e la Bielorussia perché [...] Russia [...] sarebbe un pericolo per tutto il mondo. I Baltici hanno tutto [...] cosi come la Georgia e [...] la, anche se questi [...] a suo tempo. [...] parte se è ingiusto [...] con la forza non é neppure giusto [...]. Comunque voi europei avete [...] storia con gli occhi [...] tenete conto delie enormi differenze che ci [...] tradizioni. Da noi non ci [...] o la Francia, è [...]. Né migliore, né peggiore. Semplicemente [...] cosa». In competizione «30 [...] da un romanzo di Gombrowicz La nuova Polonia (così inglese) di [...] UNO DEI NOSTRI [...] VENEZIA. Il titolo è già [...]. Gombrowicz lo mise in [...] romanzo nel quale metaforizzava la fatica di [...] Peter Pan che si nasconde in ognuno [...]. Pubblicato da Feltrinelli il [...] scelto dal polacco Jerzy [...] per un film anch'esso [...]. A cominciare dal titolo 30 [...] che, pronunciato [...] rapidamente, consenti: di ottenere lo [...] del [...] polacco. In italiano suona come [...] porta chiavi». Insomma il tutto per [...] che spiegare il surreale film di [...] non è davvero facile. Allora meglio lasciare la [...] regista che, per raggranellare i soldi necessari [...] lavoro, si è ipotecato la casa. De) resto lui è abituato [...] gag. Quando girò [...] che raccontava la storia [...] emigrati in Inghilterra, ne approfittò per f! ///
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Credo che la pazzia mette [...] tante energie e. Lo scrittore ama il gioco [...] lo sdoppiamento, la provocazione. Come rendere tutto questo [...] tradire lo spirito [...] Una vera scommessa. Per questo mi sono [...] studenti americani ventenni per lari; la sceneggiatura. Se lo «ressi chiesto ai [...] avrei [...] un sacco di ostacoli: questo [...] va bene, questo [...] troppo trasgressivo». Per interpretare il protagonista, [...] Gombrowicz che, [...] del romanzo aveva tren-t'anni, [...] attore che somigliasse allo scrittore. E [...] Glen, a parte i [...] un suo ritratto. Crispin Glover, che era [...] in Ritorno al futuro è stato ima [...] è proprio matto». Crispin, seduto accanto, con [...] e la tipica faccia «a paletta» annuisce [...]. Ambientato tri una Polonia che [...] e non solo perché gli [...] parlano inglese, il film è il primo prodotto che [...] sforna dopo essere tornato a [...] in Polonia. Se [...] i andato nel 1967 [...] in cui anche Polanski, suo [...] amico, fece le valigie. Poi, amante dei paradossi, [...] non essendo cattolico praticante «da quando c'é Giovanni Paolo II sono diventato più credente [...] ho poca fiducia nei [...] la chiesa [...] essere una guida che [...] bene e dov'è il male». Strane contraddizioni questi polacchi. Trasgressivi, libertari, con un [...] ma sempre pronti a tornare sotto le [...] chiesa, tanto che oggi [...] è propenso a mettere [...] ogni egoismo, contro la vita troppo facile». Ma, con quella [...] faccia, da vecchio goliardia [...] sai mai si: ti sta sfoderando un [...] nonsense. ///
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Ma, con quella [...] faccia, da vecchio goliardia [...] sai mai si: ti sta sfoderando un [...] nonsense.